Questo itinerario porta nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, con bellissime viste sulle più celebri montagne del parco come Gran Zebrù, il gruppo Ortles-Cevedale ed il Ghiacciaio dei Forni: si cammina in alta montagna fra i 2000 ed i 3000 m fra torrenti, marmotte, grandi massi e qualche nevaio ancora presente anche nel mese di luglio.
Si parte dal Rifugio Ghiacciaio dei Forni (2178 m) raggiungibile da Santa Caterina Valfurva tramite una strada a pedaggio (5€ per 24 h), al termine della quale si trova un grande parcheggio: da qui si sale in breve alle Baite dei Forni (2212 m) dove, per arrivare al Rifugio Pizzini, si può scegliere se prendere il sentiero panoramico 528 oppure quello di fondovalle, che con una lunga sterrata attraversa la Val di Cedec.
Io ho optato per seguire il sentiero panoramico sopraelevato all'andata e quello più in basso al ritorno: nel sentiero posto più in alto il dislivello è maggiore ed anche i tempi per arrivare al Rifugio Pizzini si allungano di circa 20 minuti, comunque il panorama ripaga del piccolo sforzo in più da sostenere.
Percorrendo questo sentiero si incontrano baite di pastori, rovine in pietra di una casermetta, mucche al pascolo ed un piccolo torrente e si ha una grande vista sul Ghiacciaio dei Forni sulla propria destra e poi alle spalle, sul Gran Zebrù (3851 m) che si staglia proprio davanti alla vista del camminatore nella seconda parte del sentiero e sul gruppo del Cevedale visibile sulla propria destra.
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Partenza dal parcheggio del Rifugio Ghiacciaio dei Forni |
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Panorama verso il Ghiacciaio dei Forni |
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Sentiero panoramico |
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Ghiacciaio dei Forni |
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Ghiacciaio dei Forni sullo sfondo |
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Rovine di una casermetta lungo il sentiero |
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mucche al pascolo ed indicazioni |
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Mucche al pascolo con il Ghiacciaio dei Forni sullo sfondo |
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Primo panorama del Gran Zebrù |
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Sentiero panoramico con il Gran Zebrù di fronte |
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torrente alpino a fianco del sentiero |
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Gran Zebrù (3851 m) |
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piccolo guado con pietre per attraversare il torrente |
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La Val Cedec dal sentiero panoramico |
Si arriva al Rifugio Pizzini (2706 m) dopo circa due ore dalla partenza e da qui si può proseguire verso il Rifugio Casati, posto a quota 3269 m poco dopo il Passo Cevedale, oppure per il Passo Zebrù Nord (3001 m): io ho provato a raggiungere il Rifugio Casati, ma la presenza di un gran numero di nevai da superare in punti ripidissimi e troppo scivolosi mi ha fatto desistere quando ero arrivato a metà strada, quindi sono tornato al Rifugio Pizzini e sono andato al Passo Zebrù Nord, più facile da raggiungere e da dove si ha una gran vista sul gruppo dell'Ortles.
Infine tornato nuovamente al Rifugio Pizzini ho proseguito per il sentiero basso che percorre la Val di Cedec, dove mi sono imbattuto in numerose marmotte che uscivano allo scoperto dai loro rifugi sotterranei nel tardo pomeriggio, quando gli escursionisti diminuiscono.
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Arrivo al Rifugio Pizzini (2706 m) |
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Panoramica dal Rifugio Pizzini, con il Gran Zebrù ed il gruppo del Cevedale |
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Sentiero verso il Rifugio Casati |
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Laghi ghiacciati |
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Nevai |
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Sentiero verso il Rifugio Casati |
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Grandi massi lungo il sentiero |
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Inizio sentiero per il Passo Zebrù Nord |
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Passo Zebrù Nord (3001 m) |
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Panorama con Cima Pale Rosse e Gran Zebrù |
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Panorama con il gruppo dell'Ortles |
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Sentiero di ritorno lungo la Val di Cedec |
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Marmotte lungo il sentiero |
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Marmotta di vedetta |
SCHEDA TECNICA:
Partenza ed arrivo: Rifugio Ghiacciaio dei Forni
Dislivello:823 m fino al Passo Zebrù nord
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