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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Una città in 5 foto: Rossano Calabro

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In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato Rossano Calabro sorge arroccata su un costone roccioso a pochi km di distanza dal mare Ionio e presenta un centro storico con bei palazzi sette-ottocenteschi ed antiche chiese, alcune delle quali risalenti al periodo bizantino (VI-XI sec.), che segnò il momento di maggiore splendore sociale, artistico e culturale della città: proprio in questi anni arrivò a Rossano la sua opera più preziosa, il Codex Purpureus Rossanensis, un evangeliario scritto in greco su pergamena rossastra, decorato da miniature, riconosciuto dal 2015 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, che è possibile ammirare nel Museo Diocesano della Città. Il Codex Purpureus Rossanensis fu trascritto intorno al VI secolo a Cesarea in Palestina e portato nel secolo successivo a Rossano: è formato da 188 fogli di pergamena purpur

Vale il viaggio: Castello d'Issogne (Val d'Aosta)

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In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli. Il castello d'Issogne è uno dei più famosi della Val d'Aosta, situato all'interno dell'abitato omonimo, in un sito pianeggiante sulla destra idrografica della Dora Baltea. L'edificio appare esternamente come una dimora fortificata in stile rinascimentale, mantenendo le forme assunte alla fine del XV secolo, quando ne era proprietaria la nobile famiglia degli Challant. All'interno si trova un vasto cortile, al centro del quale spicca la Fontana del Melograno, una vasca ottagonale da cui si erge un albero di melograno (simbolo della famiglia Challant) in ferro battuto, mentre sul lato est si può ammirare uno splendido porticato d'i

Monti Sibillini: Gole dell'Infernaccio, Eremo di San Leonardo e Cascata del Rio

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Le Gole dell'Infernaccio sono uno dei luoghi più popolari e frequentati dei Monti Sibilllini, da cui si può partire per alcuni itinerari escursionistici: in questo caso, dopo le gole abbiamo proseguito per l'Eremo di San Leonardo e poi verso la Cascata del Rio o Cascata Nascosta, seguendo dei sentieri non particolarmente impegnativi, eccetto nell'ultimo tratto in avvicinamento alla cascata, dove il percorso si fa molto stretto e ripido. In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati dell'escursione Per raggiungere le Gole dell'Infernaccio si deve arrivare a Rubbiano, vicino Montefortino, nella parte marchigiana del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in provincia di Fermo: passato il paese, si seguono le indicazioni per le Gole e si prende una strada sterrata, su cui si prosegue per 2 km fino ad arrivare ad uno slargo in cui parcheggiare. Quindi si continua a piedi, sempre su strada sterrata, per 7-800 metri con bel panorama a nord sugli impervi contraffo

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