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Rex Club Paris 20 years maggio 2008:mio reportage

 Tour Eiffel by night tutta illuminata
In questa fine di Maggio 2008, libero da impegni con i clubs nostrani, ho deciso di visitare per la prima volta Parigi, metropoli con molte cose interessanti da vedere, su tutte la Tour Eiffel (spettacolare di notte tutta illuminata),il Louvre, l'Arc de Triomphe, gli Champs-Elysees, Notre-Dame, Montmartre, la Tour Montparnasse (la più alta d'Europa, 206 m: si raggiunge la cima in 38 secondi grazie ad un ascensore iper-moderno): ho girato la città in lungo e in largo per 5 giorni, grazie ad una efficientissima metropolitana.
Tra un monumento e l'altro, c'è stato tempo anche per tre serate al leggendario Rex Club, forse il più famoso club francese, che questo mese festeggiava i 20 anni di attività e per l'occasione teneva aperto 5 sere a settimana con line up favolosi e ben assortiti.
Il club si trova in pieno centro, su un grande viale (boulevard in francese), sul cui marciapiede si forma una civile fila per entrare, e la fermata della metro è proprio davanti all'entrata.
insegna del Rex Club Paris
Dopo l'ingresso, si scendono degli scalini, non è molto grande, avrà una capienza di 1000 persone, per cui c'è anche una certa selezione all'ingresso, si estende in lunghezza, ed ha il soffitto molto basso: prima c'è la zona bar-tavoli (lavorano molto col servizio al tavolo), e sulle pareti di questa zona vengono anche proiettati visual, segue poi la pista, dotata di un impianto fra i migliori che abbia mai sentito, per acustica e pulizia del suono, con le due casse più potenti e mega-sub, posizionati ai lati della consolle, e, sopra la pista, numerose file orizzontali di casse satelliti più piccole, ottimo audio,che non dava per nulla fastidio all'udito neanche quando i dj spingevano al massimo i bassi.
La consolle è posizionata a stretto contatto col pubblico, dotata di un vetro scorrevole davanti alla cabina, ottima idea anche la piccola (come formato) ma esauriente rivista Rexorama, che si trova gratuitamente dentro il club, in cui vengono presentate tutte le serate del Rex con interviste ai dj e numerosi approfondimenti.

Dave Clarke on the mix al Rex Club
La prima serata a cui ho preso parte è stata venerdi 23 Maggio, il primo a salire in consolle, sin dal preascolto, è stato Jack de Marseille, artista techno storico della scena francese, ha fatto un'apertura perfetta, con numerosi pezzi con un certo Detroit-flavour, se cosi si può dire, ed ha toccato i punti più alti mettendo Faze Action-in the trees(Carl Craig rmx) e Kevin Saunderson-bassline(Joris Voorn rmx), suonato poi anche da Dave Clarke, e coinvolgendo molto il pubblico del Rex, che sicuramente conosceva molto bene, infatti era affabile e sorridente con tutti mentre suonava, e stringeva mani qua e là.
Alle 2:30 è il turno di Dave Clarke, il vetro scorrevole della consolle si chiude ermeticamente e l'accompagnatrice(?) bionda dell'inglese rimprovera aspramente chiunque punti fotocamere troppo ravvicinate verso il dj, lui a testa bassa, non l’alzerà quasi mai, comincia a suonare: un set techno e acid in cui spiccano alcune sue produzioni come Southside, più old-school del solito, probabilmente in omaggio alla storia del club parigino, in una parola devastante, come sempre, con in più il laser multicolore del Rex, posizionato dalla parte opposta della consolle, che squarciava la pista, rendendo l'atmosfera ancora più esaltante.
Due ore di set per Dave Clarke, ed alle 4:30 tocca all'americano Green Velvet, pilastro della musica techno d'oltreoceano, che già si aggirava da tempo in mezzo alla pista, concedendosi a numerose foto, non sfoggiando più la cresta verde, ma degli inseparabili occhiali da sole neri, calati sugli occhi, che non toglierà neanche mentre mixava: comincia con un lungo pezzo ipnotico, continua su ritmi più blandi rispetto a Clarke, ma ugualmente con basi molto acid, e tante sue vecchie hits, su tutte naturalmente Flash ed anche Shake & pop.

Dapayk e Padberg live
La seconda serata, sabato 24 Maggio, c'è il pienone, più di un'ora e mezzo di fila per entrare, ed è dedicata alle donne, infatti saranno ben 4 le artiste del gentil sesso ad esibirsi: dopo essermi sentito gli ultimi dischi di una delle padrone di casa, Jennifer Cardini, è l'ora del live dei due berlinesi, Dapayk (Mo's Ferry Production) ed Eva Padberg, modella ed anche voice del live e delle produzioni di quello che è il suo compagno anche nella vita.
Dapayk, con le sue macchine ed il laptop, suona una minimal-techno scura, potente, dalla grande energia, con anche qualche accenno elettronico, su cui vocalizza con maestria la bionda compagna: un bel live, dalla grande carica, che prepara al meglio il pubblico all'arrivo di un'altra padrona di casa, la parigina dj Chloè (Kill the Dj), che sarà ospite anche al Sonar.
line up Rex Club 24 maggio 2008
Ottimo set di oltre due ore per lei, molto vario, con tutti i dischi messi al momento giusto, pezzi vecchi e nuovi, è stata in grado proprio di prenderci per mano e trascinarci nel suo viaggio, techno, house, tribal, ha stupito molto me, ma non il suo pubblico, che era in visibilio, dall''inizio alla fine: quindi alle 5:30 è toccato ad Ellen Allien, che è partita con casse molto dritte, per poi andare su pezzi con inserti vocali, ma la stanchezza si è fatta sentire ed alle 6 sono ripartito, non ho idea a che ora abbia concluso, il locale era ancora pieno, naturalmente, quando l'ho lasciato.


La terza serata, domenica 25 Maggio, era dedicata ai guru di Hardwax Berlin, ovvero Moritz von Oswald e Mark Ernestus, accompagnati dai giovani allievi Substance & Vainqueur, e dal vocalist Tikiman.
dj Vainquer on the mix
Moritz von Oswald e Mark Ernestus (conosciuti anche come Basic Channel), sono figure fondamentali della scena dub mondiale: in questo caso si sono esibiti come Rhythm & Sound, affiancati dal vocalist dominicano Paul St.Hilaire aka Tikiman, in uno spettacolo, fatto sia con vinili suonati principalmente da Moritz von Oswald, che con un laptop, su cui armeggiava soprattutto Mark Ernestus: erano posizionati in un angolo del palchetto dei live, senza riflettori,ma sotto una luce molto soffusa, quasi al buio, ed i buttafuori si affannavano a cercare di impedire alla gente di fotografarli, probabilmente su richiesta dei due artisti, e del loro essere underground, infatti sono piuttosto rare le loro esibizioni.
Il suono che ne è uscito in queste due ore è stato dub, afro-dub, reggae, con il vocalist molto bravo a coinvolgere tutti, poi la serata è continuata con il live di Substance e Vainqueur, in coppia ma ognuno con il suo laptop, qui i ritmi si sono fatti più veloci, genere prettamente dub-techno: infine è toccato ad uno dei due,  credo Vainqueur, portarsi in consolle e suonare vinili di techno pura, senza compromessi, un gran set per lui, sfruttando al massimo le potenzialità dell'impianto.
Quindi ottimi artisti, impianto super ed atmosfera tranquilla, grazie alla selezione all'ingresso e alla grande vigilanza della security, sono stati gli ingredienti di serate che tutti i presenti, me compreso, ricorderanno con piacere.
La settimana seguente concluderanno il compleanno del Rex due all-night long, di Jeff Mills il venerdi e di Laurent Garnier,il sabato:non oso immaginare che cosa verrà fuori…
Au revoir!



Articolo pubblicato originariamente nel maggio 2008 su Soundzmag, magazine curato dallo staff della sala techno del Red Zone


Clubbing reportage: The underground sound of London (maggio 2006)


Il primo weekend di Maggio mi sono recato a Londra,la capitale inglese, dove la club culture è uno stile di vita per molti.Era la terza volta che andavo ed ho trovato come sempre un ambiente aperto alle nuove tendenze della musica da club e reso ancor più stimolante dalla multietnicità della gente che ti permette di far conoscenza con ragazzi e ragazze di culture diverse ma tutti uniti dall’amore per la musica.
dj Francesco Poggi ed io a Londra
Il mio viaggio nella notte londinese,in compagnia del mio amico dj Francesco Poggi che vive e lavora a Londra da ormai 2 anni,è cominciato venerdì 5 Maggio sorseggiando una birra comodamente seduti in poltrona,con sottofondo di musica electro-minimal sparata dal dj già alle ore 20, al disco-bar 1001,uno dei tanti locali della zona di Old street nella parte centro-est di Londra, dove pullulano questi posti che sono bar durante il giorno e si trasformano in veri e propri club dove si va per ballare la notte e a volte anche la mattina per gli after-hour, soprattutto il venerdì, sabato e domenica, con piste spesso buie e sotterranee e impianti di tutto rispetto.Questo tipo di club sono i più apprezzatti dai londinesi doc, che sono nati a Londra o vi si sono trasferiti dall’estero da un po’, che li preferiscono alle mega-discoteche, tipo Fabric, The End ecc. ritenute troppo piene di turisti nonostante le line up di tutto rispetto.La seconda tappa è stata il T Bar, sempre nella stessa zona, dove si entrava gratis e già dalle 23 si ballava alla grande, la serata era Ditched Disco con i dj Bones e Ramsey, che hanno fatto divertire tutti con musica electro e minimal aiutati anche dall’ottimo impianto del T Bar. Il sabato sera, dopo una veloce pinta di birra in un pub di quelli classici nella zona di Angel, e una festa privata a casa di amici molto ben frequentata con musica, neanche a dirlo, elettronica, ci si reca nuovamente al T Bar che alle h 24 è già strapieno, i dj sono Touchè e Boy 8 Bit(Bodyclap) e l’atmosfera è splendida e carichissima.
Poco dopo le 2 lasciamo il T Bar molto soddisfatti e dopo una puntatina al Cosmobar altro disco-bar molto carino gestito da ragazzi italiani, ci rechiamo al Fabric, uno dei migliori club al mondo, secondo me. Entriamo alle 3:30 e mi sento l’ultima ora del resident Craig Richards nella sala 2, che sta buttando giù i muri della sala con la potenza della sua musica minimal-techno, dopo di lui sarà la volta del francese Ivan Smagghe, dalle 4:30 alla chiusura, che completerà l’opera di”demolizione” con dischi electro,acid e techno, in più in questa sala c’è un laser verde comandato con maestria che t’ipnotizza, ti prende e ti porta via. Nella sala 1 mi sono sentito un po’ del live dei Greenskeepers che suonavano come una  band, ma nn mi sono piaciuti molto e poi dj Heather from Chicago che ha firmato anche un cd del Fabric l’anno scorso e che ha messo una deep-house, speed-garage, con inserti vocali ed un ritmo molto veloce, questa è un’house che mi piace.
La domenica comincia con  l’after-tea Retox che si svolge tutte le domeniche sempre nella zona di Old street: ad un certo punto c’è una piazzetta con ad un angolo una porticina senza insegne, entri, scendi qualche scalino e benvenuti all’inferno, gran folla, molto variopinta, gran caldo, noi andiamo alle 19 ma il boom di gente comincia alle 21fino alle 23, orario di chiusura, in questo caso l’impianto lascia un po’ a desiderare ma il dj è molto bravo alternando electro, breaks e minimal.
Verso le 24 andiamo al Sosho un altro disco bar su 2 piani molto bello, in questo caso si paga anche 8 sterline. Il club è pieno di ragazze bellissime e scatenate, la musica indovinate un po’? electro e minimal. Molto particolare è il piano sotterraneo dove si balla sempre musica da paura in un salottino molto chic con la moquette rossa per  terra, tavolini bassi da salotto subito presi d’assalto dai clubber che vi si arrampicano su.
E per finire in bellezza, naturalmente, verso le 3:30 andiamo al  The End uno dei club più famosi di Londra nella zona di Tottenham, dove la prima domenica di ogni mese si svolge la serata Clandestino con la dj resident Miss Jools, in questo caso consolle tutta al femminile dato che la dj ospite è Dinky, dj cilena dai capelli rossi, brava e carina, spesso ospite anche alle serate Cocoon e Circoloco. La ragazza suona alla grande mettendo diversi dischi che mi piacciono tra cui Matt John-The rising scope, Raudive-Turn it off e un rmx del suo disco su Cocoon, Acid in my fridge. Tra la folla in visibilio, scatenato a ballare, m’imbatto anche in Mr.C, noto dj internazionale e una delle colonne portanti del The End.
In questi giorni ho notato spesso dei dj che dopo aver suonato si scatenavano in mezzo alla folla, dimostrando di essere clubber quanto chi balla la loro musica, cosa che in Italia dove l’apparenza la fa da padrone non accade quasi mai e il divismo di certi personaggi è a volte eccessivo a mio parere. In conclusione devo dire che l’ondata electro-minimal che ha colpito l’Europa non ha certo tralasciato Londra, non so se si tratta di moda oppure i dischi che escono su questo genere attualmente sono veramente belli e coinvolgenti: io per quel che mi riguarda propendo per la seconda ipotesi.

See ya London,a presto!   

Articolo originariamente scritto per Soundzmag, magazine dedicato alla musica elettronica curato dallo staff della sala techno del Red Zone

Madrid,la città che non dorme mai

Puerta di Alcalà by night
mimo per le strade di Madrid
Picasso-Guernica al museo Reina Sofia
La scorsa settimana ho visitato madrid, città molto interessante e grazie al bel tempo l'ho potuta girare in lungo e in largo, mi ha colpito molto il gran movimento notturno, alle 6 del mattino il weekend c'è tantissima gente in giro, più che in altre metropoli.
Di serate ho fatto venerdi il Danzoo alla Sala Macumba, locale molto grande, che si trova sopra la stazione della metro Chamartin: dopo l'inizio dei resident troppo minimal, hanno suonato il brasiliano Renato Cohen, famoso per Pontapè, hit di qualche anno fa, e ultimamente uscito con un album su Sino Records, e poi l'idolo di casa Cristian Varela, che è anche direttore artistico della serata: entrambi me li aspettavo più techno-hardgroove, invece si sono concessi molte variazioni su dischi deep-techno Cohen e minimal-techno Varela.
Nota positiva i laser del macumba ed il prezzo, 15€ con 2 drink.
La domenica sono stato al party Goa al Fabrik, club un pò fuori Madrid, ma collegato con un servizio bus che fa avanti e indietro ogni 15 minuti da plaça d'espanya al locale per tutta la durata dell'evento.
Il Fabrik è immensamente grande, ricorda un pò lo Space di Ibiza, come struttura, ha numerosi bar, privè sopraelevati e spazi esterni, dove si può anche mangiare.
L'evento Goa si tiene una volta al mese, la domenica, dalle 13 alle 1: ho sentito il set di Xpansul in main room, bravissimo, era la prima volta che lo ascoltavo dal vivo, e ha tenuto i ritmi altissimi con un sound bello potente, infilando nel set anche qualche chicca old-school, come Format-Solid session, con cui ha chiuso la sua esibizione.
Nella seconda sala, più piccola, c'era tutta la crew Net28, il gruppo che fa capo ad Alex Under: mi è piaciuto molto soprattutto il set di Tadeo, a tratti ipnotico, sonorità molto varie, ma sempre dal ritmo sostenuto.
Comunque gran fiesta, nel momento di maggior affluenza ci saranno state diverse migliaia di persone

Apertura Red Zone 6 settembre 2008 pienissimo,grande soddisfazione...ma che caldo!

grande apertura sabato 6 settembre per il Red Zone,un pienone,com'era nelle previsioni,nonostante il gran caldo,che non ci ha purtroppo fatto godere appieno della grande musica proposta da tutti i dj resident,ci è toccato tenere aperte tutte le uscite di sicurezza per far circolare l'aria
fra i cambiamenti apportati al locale in main room,c'è un nuovo bar in fondo alla sala,che ravviva alla grande quella zona,mentre quello centrale è sostituito da un palchetto rialzato con 4 tavoli
nel club in the club ha suonato primo Moko,set molto aggressivo,in cui spicca Koen Groeneveld-Wake turbulence,quindi Lory,che ha continuato su ritmi alti,fra i dischi messi ricordo The Amazing-qu'est-ce que vous voulez,e Hideo Kobayashi-the Puzzle(Sydenham rmx),bella bomba,a seguire Romani con pezzi più melodici ed infine ancora Lory che ha chiuso con un bel remix di Inner City-Good life ed un pezzo di Tiger Stripes
ultimi minuti,fino alle 6, in sala house,illuminata a giorno x gli ultimi dischi di Ricky l,gran colpo d'occhio e grande musica
meglio di così non poteva cominciare,sono sicuro che quest'anno ne vedremo delle belle(serate),il popolo del Red Zone continua ad amare i suoi dj resident,ed il prossimo sabato 13 settembre,si aggiungerà come ospite anche Dino Angioletti dei Pasta Boys

Satoshi Tomiie@Cavo Paradiso(reportage)

Capita che si sceglie la Grecia come meta di riposo. Mare da brivido, suggestive atmosfere e varie leccornie gastronomiche mediterranee. Dal momento che si prende tale decisione come si può ignorare una meta come Mykonos?...infatti, non si è potuto. Ed allora, dopo un paio di sere trascorse tra i vari baretti, eccitanti ma ahimè musicalmente obsoleti, si punta il Cavo Paradiso, il più prestigioso club (ed anche l’unico se togliamo il Paradise che vive di luce riflessa) dell’isola più nottanbula e movimentata delle Cicladi (spesso paragonata alla cugina spagnola, la magica Ibiza).

La location è unica. Situata praticamente sul bordo di una scogliera a picco sul mare, è strutturata su più livelli con due zone principali rappresentate dal dancefloor e dalla piscina che fa dal fulcro diffusore di energia per tutta la gente affollata sul suo perimetro. Gazebi bianchi in legno si alternano a muretti in pietra ricavati direttamente dalla roccia.

Per rendervi l’idea , il Cavo assomiglia moltissimo allo Shalimar di Senigallia, storico club dove si svolse una edizione dell’Exoogroove, l’evento ed il “fuoriorario” più importante deglianni Novanta. In effetti, il Cavo Paradiso è esempio di “perfect club” per andare in afterhour!….immaginate dunque il sole che spunta dall’ Egeo alle 05.35 am e più o meno 800 persone che ballano a suon di hard house e techno selezionata da un signore brizzolato dall’aria saggia ed esperta come lo è Satoshie Tomiie ospite della serata.

Unica nota negativa l’età media molto bassa del pubblico. Non supera i 20 anni. E nonostante ciò avrebbe potuto spingere i manager ad orientare il programma musicale su qualcosa di più semplice ed “alla moda” (magari andando su dj electroclash o simili) il livello del sound proposto è di buona qualità. Abbiamo ascoltato e ballato con piacere l’eccellente deep house di Stathis Lazarides , dj greco di ottimo spessore, che prima di cedere il posto a Tomiie ci ha ipnotizzato con atmosfere dark e rarefatte dense di tribalismi e ripartenze improvvise che hanno tenuto ben tirato il ritmo nel dancefloor.

Alle quattro del mattino finalmente il nipponico prende posto in console armato del consueto laptop Mac. Certo oramai non fa più effetto vedere un dj mixare mp3 invece che vinili, ma quando a farlo è uno leggendario come Satoshi Tomiie ti fa veramente male….forse è meglio farsene una ragione? (direi di no..keep the vinyl for ever).

Dalla scatola magica con la mela illuminata, se la mano è quella giusta ed è questo il nostro caso, esce fuori comunque esperienza e qualità. Satoshie parte lento ma progressivamente ed esponenzialmente intesifica le battute con un Cavo Paradiso traboccante di corpi e pronto a proseguire per arrivare fino alla fine, dove la luna di dissolve facendo posto al sole di Mykonos. Siamo in totale fuoriorario.

Francesco Carella

fonte:www.electronique.it

La calda settimana di ferragosto al Cocoricò

Sono state tutte belle serate al cocoricò,una dieci giorni ferragostana da incorniciare,interrotta purtroppo bruscamente,la mattina del 16 agosto da qsta chiusura del locale,per una settimana,accampando non meglio precisati motivi di ordine pubblico

comunque andando x ordine,la serata di mercoledì 6 è stata bella piena,molto di più della stessa data della scorsa stagione,secondo me carola ha surclassato magda,la quale ha fatto un set molto piatto e malinconico,mentre marco carola ha spinto di + sfoderando bassi più potenti ed un'ottima selezione in cui hanno spiccato martinez-retrospective ed alcuni, credo suoi, re-edit di pezzi di green velvet e di oh superman,chiusura col botto,con headman-it rough(chicken lips rmx),e tutti a saltare abbracciati

il venerdi 8 agosto,la serata diabolika+ folies si conferma una sicurezza,avendo un pubblico fedelissimo e numerosissimo,in questi venerdi l'animazione è al top sia in piramide che in titilla,prerogativa di questi due promoter,x la musica un buon set della dj inglese jo mills(ex-resident del circoloco anni addietro)in titilla,elettronica bella carica

sabato 9 agosto uno dei set migliori che ho sentito in qsti giorni, è stato quello dell'israeliano shlomi aber in titilla,un treno senza soste,gran ritmo e potenza,pista che apprezzava e titilla che invece che svuotarsi si è riempito fino alla chiusura della sala verso le 5:30,proprio una bella sorpresa shlomi aber che finora avevo apprezzato solo come produttore

lunedi 11 agosto meganite,che nn ha + il tiro di grande evento al cocoricò,com'era 3-4 anni fa,(mi ricordo di serate memorabili e pienissime)ma comunque si difende,grazie soprattutto alla bravura dei due resident gabry fasano,autore di un ottimo warm-up in piramide,con una minimal di classe,senza esagerare,ottimi dischi x lui,uno stile diverso dai vecchi tempi,ma comunque molto apprezzabile,poi tocca a picotto,che alza il ritmo,molte pause e ripartenze in grande stile per lui,e per la gioia del pubblico.
alle 3 mi sposto in titilla per sentire paul ritch,che,come shlomi aber,è autore di un grandissimo set:una sola parola,devastante,mai una pausa,suoni più taglienti,rispetto all'israeliano,ma ritmo sempre altissimo,ho apprezzato molto,sia io che il pubblico presente,quindi,dopo che il titilla chiude molto pieno,mi sento un pò di kevorkian,in piramide,ma nn è che c'entrasse molto,a mio parere,nel contesto meganite,il suo set elettronico-viaggioso

mercoledi 13 con Hawtin record di presenze e d'incasso,(poi battuto due giorni dopo il 15 per la serata Diabolika+Folies),locale impraticabile,dalla gente che c'era,proveniente un pò da tutta Italia:ha iniziato Fabrizio Maurizi aka Roger con 2 ore di set ottimo,a mio parere,coinvolgente,potente,fatto di suoni attuali,ma belli carichi,poi Ambivalent dalle 2 alle 3:30,un pò noiosetto,quindi alle 3:30 in punto,tocca a Richie Hawtin,accolto da ovazioni,e,fra le sue ultime esibizioni a cui ho assistito,è stata una di quelle che mi è piaciuta di +,molta + techno,e meno rimpiattini,ed i suoi cavalli di battaglia, Spastik,e Yeke Yeke,messi al momento giusto,qndo l'alba illuminava il Cocoricò,che infatti ha chiuso poco prima delle 7 del mattino:veramente grande musica x grandi momenti

giovedì 14,la notte di ferragosto,comincia con il turco onur ozer in piramide,a cui faceva compagnia in consolle un elliott in formissima,il set di questo dj è stato molto minimal-latineggiante,un pò alla villalobos,toccando i picchi più alti di coinvolgimento del pubblico con afefe iku-mirror dance e sis-trompeta,poi tocca a cirillo,che,come sempre, mescola pezzi attuali ad un pò di memorabilia,da me sempre apprezzato,poi zappalà,che alza i ritmi,spianando la strada ai due tedeschi,prima brian sanhaji, e quindi chris liebing dalle 5:30,alle 7 passate,come a luglio il suo set ce lo godiamo sotto il sole,e la potenza che sfodera è di nuovo grande,suonando questa volta anche alcuni suoi pezzi come bangpop,e chiudendo il ferragosto,con un lunghissimo pezzo fatto di ripetitivi bassi ipnotici,non troppo veloci,ma di grande impatto,soprattutto grazie all'impianto

il 15 agosto,per chi pensava che più gente della serata con hawtin,al cocoricò nn ci potesse stare,giunge la smentita xchè c'è ancora più gente,non si cammina in nessun punto del locale,il marchio diabolika e folies,fa nuovamente centro,con il record di presenze,fila x entrare fino quasi alle 3,il locale aveva aperto poco dopo le 23:in piramide sul grande cubo in mezzo alla pista,trasformato in un grande baldacchino,con un sofà,un'animazione ai limiti del porno,e di grande impatto sulla folla,peccato solo x la brutta notizia finale,della chiusura e quindi già dalle 5 i vocalist annunciano che la serata tenaglia-ralf sarà al peter pan

e quindi il 16 si emigra 500 m più su,nella collina di riccione,ovvero al peter pan,danny tenaglia nella sala interna,e ralf nel giardino,quest'ultimo però non l'ho sentito per niente,visto che la stretta scalinata che collega i due ambienti,dall'una in poi aveva tempi di percorrenza lunghissimi,che mi hanno fatto desistere,quindi sono stato dentro,al caldo,a sentirmi le 4 ore di set di danny tenaglia,a cui ha fatto da apertura un ottimo dj,ntch,che ha messo deep e dub,di classe,fino alle 2.
danny tenaglia solito navigato showman,gioca con i due fanali che si porta sempre dietro,interagisce con l'animazione,inscena balletti sopra la consolle,la musica è a cavallo fra minimal-techno ed electro-house,grande momento qndo mette il suo nuovo pezzo"space dance"e nel finale rem-loosing my religion,cantato a squarciagola assieme a tutto il pubblico,quindi alle 6 prende il microfono e dice"i have respect of the situation"lasciando intendere che fosse stato x lui sarebbe andato avanti ulteriormente,ma,visti anche gli ultimi avvenimenti,è bene rispettare le regole e chiudere in orario:applausi e mega-fila x uscire dal peter pan,che naturalmente ha fatto il pienone

quindi i set che mi hanno impressionato di più sono stati paul ritch e shlomi aber,due dj dal gran futuro,secondo me,qualcosa di diverso,rispetto ad altre esibizioni, da Hawtin,conferme x marco carola e chris liebing

è stata una gran bella soddisfazione,per me,dare,come pr,il mio piccolo contributo a queste serate,esperienza stimolante ed interessante

Cocoricò 26-7-08:serata strepitosa!

serata strepitosa x il Cocoricò questo ultimo sabato di luglio,affluenza altissima,sembrava ferragosto,e musica molto coinvolgente.
in Piramide ha iniziato una ragazza,Tini credo,con minimal ipnotica e ricercata,poi verso le 1:30 con il locale già imballatissimo,è giunto il momento di Loco Dice,che ha suonato fin oltre le 3,musica potente,ma senza alzare troppo i bpm,con molte ripartenze da urlo,quindi Cirillo,che ha fatto un gran set secondo me,rispolverando alcuni suoi cavalli di battaglia come Schatrax-mispent years,che metteva nel 2003,e tanti altri classici come un bel remix di house of god e chiusura set da lacrime agli occhi con Mistyc force,alle 4:30,è sempre un piacere x me risentire certi pezzi in Piramide,ultima ora e mezzo x Oliver Huntemann,anche x lui bassi potenti e senza tregua,pubblico in delirio

Vita da clubber:Sven Vath@Cocoricò 28-6-08

Tanta gente cosi nn la rivedevo al cocoricò dalla serata di richie hawtin l'anno scorso,fila di gente all'entrata fino alle 3,e si è riusciti a muoversi un pò in piramide solo dalle 4 in poi,prima si soffocava
hanno iniziato philipp e cole,alle 23:30,fino alle 1,davanti ad una pista già piena in ogni ordine di posti,un set di musica elettronica e minimal potente x loro,un suono cmq molto allegro e divertente
sven vath ha iniziato il set con dischi lunghissimi ed a tratti ipnotici,poi ad un certo punto ha cominciato lo show mettendosi a torso nudo,con la maglia legata in testa,ed è andato sempre + a salire il suo set:fra i dischi messi ricordo il suo the beauty and the beast remixato da eric prydz,e,nel finale guy gerber-this is balagan,guy gerber-after love e matthew jonson-marionette,con il cocoricò illuminato a giorno,dato che sven ha finito di suonare oltre le 6:30