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Dal Rifugio Boffalora al Monte Crocione, splendido punto panoramico sul Lago di Como

 Un'escursione medio-facile che non presenta grandi pendenze e di lunga 14 km fra andata e ritorno, il cui punto forte sono i bellissimi panorami sul Lago di Como visibili oltre che dalla cima del Monte Crocione anche durante il percorso.
In fondo al post troverete un link con i dati e la mappa del percorso

Vista del Monte Crocione sulla sinistra e sullo sfondo il punto in cui il lago di Como si biforca in due rami

Si raggiunge il rifugio Boffalora salendo per la strada che da Argegno s'inoltra nella val d'Intelvi fino a Castiglione d'Intelvi per poi salire ancora verso i paesini di Blessagno e Pigra, lungo una strada a tratti un po' stretta ma comunque asfaltata e ben tenuta.
Superato il rifugio si prosegue per qualche metro e si trova uno spiazzo in cui parcheggiare nei pressi di una Cappella degli Alpini, da qui si continua a piedi lungo la strada asfaltata trovando subito una biforcazione dove si procede verso destra, seguendo le indicazioni per il rifugio Venini.
Quindi si segue la strada asfaltata per circa 2,5 km in lieve salita, passando per l'Alpe di Lenno fra mandrie di bovini al pascolo ed i primi scorci sul ramo occidentale del Lago di Como, arrivando così al Rifugio Venini.

si segue verso destra a questa  biforcazione all'inizio del percorso nei pressi della Cappella degli Alpini

bovini al pascolo lungo gli scoscesi versanti della montagna

primi scorci sul ramo occidentale del lago di Como



la strada a mezza costa che conduce al rifugio Venini




in vista del rifugio Venini con il monte Crocione, meta dell'escursione, sullo sfondo

qualche centinaio di metri prima del rifugio la strada diventa sterrata

Dal rifugio si segue un sentiero ampio e ben tracciato dalle pendenze quasi nulle che nella prima parte costeggia alcune fortificazioni della linea Cadorna, per poi raggiungere l'Alpe di Mezzegra aggirando sulla destra il Monte di Tremezzo

sentiero ampio fra lago e montagna


vista sul ramo occidentale del lago di Como

resti di fortificazioni lungo il sentiero

Dopo l'Alpe di Mezzegra si giunge ad una selletta che costituisce un bel punto panoramico sul monte che è meta dell'escursione con il lago sullo sfondo e da qui, dopo aver oltrepassato un gruppo di baite diroccate, si sale infine sulla cima del Monte Crocione (1643 m), dove si trova una grande croce di ferro e si può ammirare un bellissimo panorama sul Lago di Como con Bellagio e la Punta Spartivento in primo piano, i due rami del lago orientale ed occidentale ben visibili e le montagne delle Grigne sullo sfondo, inoltre si ha anche una bella visuale verso nord con la parte centrale del lago di Como da una parte e dall'altra la valle che unisce Menaggio a Porlezza con al centro il lago di Piano

vista panoramica della biforcazione del lago

vista sulla cima spoglia ed erbosa del Monte Crocione

vista sul lago dalla selletta



si prosegue verso il Monte Crocione

un gruppo di baite diroccate precede la cima del monte


vista sul ramo orientale del lago dal gruppo di baite diroccate

salendo verso la cima si ha una bella vista verso nord-ovest sulla valle che collega Menaggio a Porlezza con al centro il Lago di Piano

la cima erbosa e spoglia del monte Crocione

croce di vetta

vista verso nord dalla cima con Menaggio in primo piano

vista sul lago di Como dalla cima di Monte Crocione

vista sul lago di Como dalla cima del Monte Crocione

Sulla Lombardia vedi anche:

Da Varenna a Bellano lungo il Sentiero del Viandante

Anello del Monte Barro: magnifico punto panoramico su Lecco e i Laghi Briantei

Da Civate a San Pietro al Monte: un breve trekking alla scoperta di un'antica abbazia

Un borgo in 5 foto: Gravedona (Lago di Como)

Vale il viaggio: Villa del Balbianello (Lenno-Lago di Como)












Un borgo in 5 foto: Gravedona (Lago di Como)

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Bellissimo borgo situato sulla sponda nord-occidentale del Lago di Como, Gravedona è caratterizzato dalla presenza di numerose ed antiche chiese, ben 12, e da un piccolo nucleo storico di origine medievale, il quartiere Castello, molto ben conservato

vista panoramica di Gravedona dalla parte alta del paese

la chiesa di S.Maria del Tiglio, monumento nazionale, fu eretta in stile romanico nel XII secolo sull'area in cui sorgeva un'antico battistero. L'esterno policromo presenta fasce alternate di marmo bianco e pietra nera ed è dominato dal campanile, di forma ottagonale nella parte superiore, impostato sopra il portale d'ingresso

il lungolago ai piedi del quartiere Castello, con il cinquecentesco Palazzo Gallio sullo sfondo

vista panoramica del lungolago di Gravedona

nella parte alta del paese si trova la chiesa dei Ss Gusmeo e Matteo, preceduta da un pronao sorretto da quattro colonne

Sulla Lombardia vedi anche:
















Vale il viaggio: Villa del Balbianello (Lenno-Lago di Como)

  In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli

In posizione scenografica sulla punta di una boscosa penisola allungata sul Lago Di Como sorge Villa Arconati Visconti detta del Balbianello, una dimora nobiliare formata da due edifici residenziali, un' elegante loggia, un porticciolo e una chiesetta, circondata da un bellissimo e curatissimo giardino, uno dei luoghi più suggestivi da visitare sul Lago di Como.
La villa fu ricavata a fine '700 dal cardinale Durini su un preesistente monastero francescano, in seguito la proprietà passò dapprima a Giuseppe Sepolina, quindi a Luigi Porro Lambertenghi (nipote del cardinale Durini), quindi a Giuseppe Arconati Visconti, finchè nel 1974 fu acquistata dall'esploratore Guido Monzino che, alla sua morte nel 1988, la lascio al FAI, Fondo Ambiente Italiano, che attualmente ne cura la manutenzione e la rende fruibile ai visitatori.

la loggia Durini accoglie il visitatore poco dopo essere entrati nel parco

gli splendidi e curatissimi giardini affacciati sul lago




un' agave in primo piano, con le torri campanarie della chiesa della villa sullo sfondo


un leccio accuratamente potato abbellisce il giardino

un ingresso dell'edificio residenziale

le terrazze affacciate sul lago sono ornate da vasi di fiori e statue

ingresso al porticciolo

la loggia

splendidi affacci sul lago fra una vegetazione lussureggiante

sullo sfondo il paese di Lezzeno



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