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Trekking nella penisola del Pelio in Grecia: da Milina a Lafkos, giro ad anello

 La penisola del Pelio si allunga a sud di Volos nella parte orientale della Grecia, intorno al Golfo Pagaseo: questa zona è molto interessante da visitare per i suoi antichi sentieri acciottolati (kalderimi in greco), che collegano i villaggi costieri con quelli montani, con bellissime viste sulla penisola e sul golfo.

Uno di questi cammini si svolge nella parte sud della penisola, collegando il villaggio costiero di Milina con il paesino collinare di Lafkos, un itinerario ad anello di 7,5 km non difficile con un dislivello di circa 300 metri.

In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso

kalderimi con vista su Milina, la penisola del Pelio ed il Golfo Pagaseo

Si parte da Milina, dirigendoci dapprima verso la chiesa che si affaccia sul lungomare, e prendendo quindi la strada asfaltata alla destra dell'edificio religioso, dopo circa 600 metri si lascia la strada asfaltata e si segue sulla sinistra una mulattiera acciottolata (kalderimi), fiancheggiata in alcuni tratti da muretti a secco, che sale fra ulivi, agavi e la tipica vegetazione mediterranea, incrociando in due punti la strada asfaltata e si raggiunge Lafkos in circa 1 ora e mezzo di cammino dopo aver percorso 3,5 km.

la chiesa di Milina

inizio del sentiero

vista su Milina dal sentiero che sale verso Lafkos

il sentiero sale fra la vegetazione mediterranea

uliveti e muretti a secco lungo il sentiero

Si visita il paesino di Lafkos, che presenta una bella piazza con la chiesa e alcuni alberi di cipresso, e si riparte in discesa verso Milina, lungo un'altro sentiero acciottolato, tenuto molto bene, con viste panoramiche meravigliose su Milina e la parte sud della penisola del Pelio che chiude il golfo Pagaseo.
A metà strada, durante la discesa, s'incontra anche una piccola chiesa, Panagia Mesosporitissa, accanto alla quale si trova una salvifica fontana d'acqua fresca

panorama sulla penisola del Pelio ed il golfo Pagaseo da Lafkos

 uno dei cipressi della piazza di Lafkos

il paese collinare di Lafkos

Sentiero (kalderimi) ben tenuto lungo la discesa verso Milina

vista su Milina e la parte sud della penisola del Pelio


la chiesetta che s'incontra lungo la discesa, con fontana rinfrescante nei pressi

panorama di Milina

Altri trekking e cammini in Grecia:









Visita ai Monasteri delle Meteore in Grecia: escursione a piedi ad anello di 18 km con partenza ed arrivo a Kalambaka

 Le Meteore sono uno dei luoghi più straordinari da visitare in Grecia, un sito Patrimonio dell'Umanità Unesco, un paesaggio unico e molto suggestivo, formato da imponenti pinnacoli e torrioni di roccia levigati dal tempo, sulle sommità di alcuni dei quali sorgono 6 monasteri attivi, abitati da monaci e monache, raggiungibili tramite scalinate scavate nella roccia.
Ai piedi di questo spettacolare paesaggio sorgono due paesi, Kalambaka ed il più piccolo Kastraki, dove si può fare base per esplorare la zona, che è visitabile sia in auto seguendo una strada asfaltata di 15 km, oppure in bus (non molto frequenti), oppure, se avete una giornata intera a disposizione, anche a piedi, come ho fatto io.
La visita a piedi dei Monasteri delle Meteore si svolge in parte su antichi sentieri (monopati in greco), usati dai monaci in passato, ed in parte seguendo la strada asfaltata, un percorso lungo in totale circa 18 km, che supera un dislivello di 655 metri in salita, completando un giro ad anello con partenza da Kalambaka, passando per i 6 monasteri e vari punti panoramici, quindi scendendo al paese di Kastraki per ritornare infine di nuovo a Kalambaka.
I monasteri sono tutti e 6 visitabili al costo di 3€ (accettano solo contanti), solitamente dalle 9 alle 16 ma ognuno ha i suoi orari specifici ed alcuni giorni di chiusura durante la settimana.
In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso

la valle delle Meteore con 4 dei 6 monasteri sulla destra

Si parte da Kalambaka e ci si dirige verso la parte alta della città, dove si trova l'inizio del sentiero (monopati), in buona parte acciottolato, lungo 1,5 km, che in circa 40 minuti conduce al primo monastero, il Moni Agias Triados (Monastero della Santa Trinità), arroccato su un pinnacolo dalla cima del quale si ha un panorama straordinario

indicazioni per il sentiero a Kalambaka

inizio del sentiero

sentiero acciottolato che sale in mezzo ai pinnacoli di roccia

in vista del primo monastero: Moni Agias Triados

Moni Agias Triadas

la città di Kalambaka vista dal Moni Agias Triadas

panorama del Moni Agias Triadas

Dopo aver visitato questo monastero si prende la strada asfaltata e la si segue verso destra per circa 1 km raggiungendo il Moni Agiou Stefanou (Monastero di Santo Stefano), una costruzione massiccia su uno sperone di roccia.
Si torna quindi indietro sempre seguendo la strada asfaltata con belle viste sul monastero della Santa Trinità, visitato in precedenza, e la si segue per 3 km, incontrando durante il cammino altri due bellissimi punti panoramici, da cui si hanno viste magnifiche di tutta la zona e di tutti i monasteri.

Moni Agiou Stefanou

Moni Agiou Stefanou e la città di Kalambaka

Moni Agia Triada

vista dalla strada del Moni Agia Triada

primi panorami su altri tre monasteri: Moni Rousanou ( in basso al centro), Moni Megalou Meteorou (a sinistra) e Moni Varlaam (a destra)

Moni Agia Triada

punto panoramico con vista sul Moni Agia Triada


il Moni Agia Triada e la città di Kalambaka

vista panoramica di tutta la valle delle Meteore


vista panoramica su 4 monasteri: in basso Moni Agiou Nikolaou e Moni Rousanou, in alto Moni Megalou Meteorou e Moni Varlaam

vista panoramica sui 4 monasteri con il Moni Rousanou in primo piano

Ad un certo punto si abbandona la strada asfaltata e si scende su un breve sentiero, per arrivare all'entrata del Moni Rousanou Agias Varvaras, un monastero abitato da monache, situato su un pinnacolo in posizione più bassa rispetto agli altri monasteri, ma con un panorama ugualmente mozzafiato.

Moni Rousanou

panorama con la strada che porta a Kastraki e al Moni Agiou Nikolaou, in alto il Moni Varlaam, per il bosco sottostante a questo monastero passa il sentiero tramite cui scenderemo al ritorno

Moni Varlaam

Moni Varlaam visto dal Moni Rousanou

Moni Megalou Meteorou visto dal basso

Moni Varlaam visto dal basso

Dopo aver visitato il Moni Rousanou si riprende la strada asfaltata e dopo 1 km si giunge al bivio per il Moni Varlaam, mentre proseguendo per un ulteriore km si giunge al Moni Megalou Meteorou (Monastero della Grande Meteora), il più grande e famoso dei monasteri, fondato nel XIV secolo e situato sul pinnacolo più alto della valle a 613 metri d'altitudine

vista dalla strada su Moni Varlaam e Moni Megalou Meteorou

vista dalla strada sul Moni Rousanou

vista sul Moni Rousanou

Moni Megalou Meteorou

Moni Varlaam

vista su Kastraki dal Moni Megalou Meteorou

Moni Rousanou in primo piano e sullo sfondo il Moni Agias Triadas, il primo monastero visitato

Dopo la visita dell'imponente complesso del Monastero della Grande Meteora, si torna indietro sulla strada asfaltata e prendendo un bivio a destra si raggiunge il sottostante Moni Varlaam.
Nei pressi di questo monastero parte un sentierino ombreggiato che s'inoltra nel bosco per 1 km scendendo fino alla strada asfaltata, che si prende verso destra per arrivare all'ultimo monastero, il Moni Agiou Nikolaou (Monastero di San Nicola), situato in cima ad un ripido bastione roccioso.
Da qui percorrendo 1,5 km su strada asfaltata si arriva al paese di Kastraki, preceduto da un bel vigneto all'ombra delle rocce delle Meteore ed in ulteriori 2 km si arriva infine a Kalambaka, completando così un giro ad anello di 18 km

Moni Varlaam

Moni Varlaam

il sentiero scende nel bosco fra i pinnacoli di roccia

sentiero nel bosco ombreggiato

al termine del sentiero si trova la statua di legno di un monaco

Moni Agiou Nikolaou

vista del Moni Rousanou dal basso dalla strada che va verso Kastraki

vigneto lungo la strada per Kastraki


piazzetta di Kastraki alle pendici dei torrioni delle Meteore...

...in mezzo ai quali si erge questo obelisco di roccia, detto Adrakhti