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Una città in 5 foto: Sanremo

  In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso. 

Nota località turistica adagiata sul mare lungo la Riviera dei Fiori, Sanremo è per definizione "La Città del Festival", la grande kermesse dedicata alla canzone italiana che qui si svolge ogni anno a febbraio nella celebre sede del Teatro Ariston, ma comunque la città è interessante da visitare anche per la sua zona monumentale in cui spiccano la romanica Cattedrale di San Siro e l'adiacente Battistero e per la particolare struttura urbanistica del quartiere Pigna, l'originario nucleo abitativo, caratterizzato da antiche case aggrappate alla collina che formano un compatto impianto ad anelli concentrici che si articola in un dedalo di vicoli, scalinate, piazzette, archi e passaggi coperti, che culminano nel Santuario di Nostra Signora della Costa da cui si ha un bel panorama della città.

il Teatro Ariston, sede del Festival della Canzone Italiana dal 1951


la Concattedrale di San Siro eretta nel XII secolo in stile romanico, il campanile invece fu ricostruito nel '700 in stile barocco

panorama della parte est di Sanremo dal Santuario di Nostra Signora della Costa

una piazzetta del quartiere Pigna

il Casinò Municipale di Sanremo, edificio in stile Liberty, inaugurato nel 1905

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Una città in 5 foto: Imperia

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso.

La città d'Imperia nasce nel 1923 dall'accorpamento amministrativo di Oneglia e Porto Maurizio, situati rispettivamente a sinistra e a destra del torrente Impero, da cui prende il nome la città, due abitati piuttosto diversi sia geograficamente che storicamente, separati da una zona verde poco abitata di circa 2 km, su cui furono costruiti nel 1923, al momento dell'accorpamento, i due imponenti palazzi pubblici del Comune e delle Poste.
Oneglia sorge su una pianura alluvionale presso la foce del torrente Impero ed è caratterizzata da un impianto urbano più moderno, con architetture d'impronta piemontese, avendo fatto parte a lungo dei territori dei Savoia e del Regno di Sardegna, ed ha una vocazione più commerciale ospitando alcune attività industriali storiche riguardanti la lavorazione dell'olio e della pasta ed un porto destinato a navi mercantili e pescherecci.
Porto Maurizio invece ha una vocazione più turistica, con un centro storico medievale arroccato su un promontorio prospiciente il mare, dove si trova il porto turistico e conserva numerose vestigia del passato racchiuse in un impianto urbano tipicamente ligure, essendo appartenuto a lungo alla Repubblica di Genova.

Vista del centro storico di Porto Maurizio, dal sagrato della chiesa del Monte Calvario, sullo sfondo Oneglia

il porto di Oneglia su cui si affaccia la palazzata a mare di Calata Cuneo

l'abitato di Porto Maurizio con il sottostante porto turistico

il convento di Santa Chiara a Porto Maurizio, presenta un suggestivo porticato vista mare

la Basilica Concattedrale di San Maurizio e Compagni Martiri a Porto Maurizio, edificata in stile neoclassico a partire dal 1781 e terminata nel 1838, è la più grande chiesa di tutta la Liguria

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Una città in 5 foto: Genova

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Un borgo in 5 foto: Zuccarello

Un borgo in 5 foto: Castelvecchio di Rocca Barbena

Un borgo in 5 foto: Verezzi

Un borgo in 5 foto: Portofino

Un borgo in 5 foto: Porto Venere

Escursione ad anello da Zuccarello a Castelvecchio di Rocca Barbena

Trekking in Liguria giro ad anello da Varigotti: percorso Capo Noli-Grotta dei Falsari-Altopiano delle Manie-Val di Ponci





Un borgo in 5 foto: Cervo (Liguria)

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso.

Incastonato fra mare e colline, a 10 km da Imperia, il borgo di Cervo è un gioiellino della costa Ligure, con il suo centro storico d'impianto medievale e ben conservato, che si sviluppa sul pendio di una collina digradante verso il mare: all'interno si possono ammirare palazzi storici e case colorate, camminando fra le  strette viuzze coperte da archi e volte e vietate alle auto, che collegano la piazzetta principale, dove sorge la splendida chiesa barocca di San Giovanni Battista, con la parte più elevata del borgo, occupata dal Castello dei Clavesana.

vista di Cervo dalla linea di costa

la chiesa di San Giovanni Battista, costruita in stile barocco fra XVII e XVIII secolo, spicca per la sua bellissima facciata concava adorna di stucchi rivolta verso il mare

la piazzetta di Cervo con vista sul mare

le strette viuzze del centro storico sovrastate da archi e volte

il Castello dei Clavesana occupa la parte più elevata del borgo, attualmente al suo interno è ospitato il Museo Etnografico del Ponente Ligure

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Un borgo in 5 foto: Portofino

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Vale il viaggio: Cinque Terre

Vale il viaggio: Chiesa di S.Pietro a Porto Venere

Escursione ad anello da Zuccarello a Castelvecchio di Rocca Barbena

Trekking in Liguria giro ad anello da Varigotti: percorso Capo Noli-Grotta dei Falsari-Altopiano delle Manie-Val di Ponci

Escursione da Finalborgo alla Grotta dell'Edera

Archeo Trekking in Liguria: da Calvisio al Ciappo delle Conche, giro ad anello

Escursione da Albenga a Laigueglia: via Julia Augusta e Alta Via della Baia del Sole

Trekking in Liguria: da Arnasco a Monte Castell'Ermo (1092 m)



Un borgo in 5 foto: Noli

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Situata in una tranquilla insenatura ben riparata dai venti, fra Capo Noli e le pendici del Monte Ursino, Noli presenta un borgo medievale fra i meglio conservati della Liguria, come testimoniato da alcuni antichi monumenti come la Torre del Canto, la Torre Civica, la Loggia della Repubblica e la chiesa di San Paragorio.
Fondata dai Bizantini nel VII secolo, Noli ebbe il suo periodo di massimo splendore soprattutto  in epoca medievale quando a partire dal 1192 fu una prospera ed autonoma Repubblica Marinara, alleata della più potente Genova, status che mantenne fino al 1797 quando fu occupata dalle truppe napoleoniche.

panorama di Noli dal sentiero che sale verso Capo Noli: il paese fa parte dell'associazione de "I Borghi più belli d'Italia"

gli absidi semicircolari della chiesa di San Paragorio, situata al di fuori della cinta muraria medievale, è il più importante ed antico monumento di Noli, le cui attuali forme in stile romanico risalgono all'XI secolo, quando fu costruita su un preesistente impianto paleocristiano o altomedievale

Piazza Giuseppe Ronco, nelle cui vicinanze svetta la Torre del Canto, risalente al secolo XIII, sullo sfondo il Monte Ursino, con le rovine del Castello omonimo, fortificazione del secolo XII, da un lato del quale scendono verso il mare tratti delle antiche mura

Piazza Milite Ignoto su cui si affacciano la Loggia della Repubblica Nolese, risalente al XIV-XV secolo, formata da due grandi arcate e la Torre del Comune (XIII secolo), con basamento in pietra verde locale, parte soprastante in mattoni ed in cima merlatura a coda di rondine

una delle strette viuzze del centro storico di Noli, caratterizzata da archi distanziatori in pietra fra le case

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Trekking in Liguria giro ad anello da Varigotti: percorso Capo Noli-Grotta dei Falsari-Altopiano delle Manie-Val di Ponci

 Una lunga escursione di circa 20 km a ridosso del tratto di costa fra Varigotti e Noli, camminando dapprima su sentieri e mulattiere ben segnati immersi nella macchia mediterranea, verso Capo Noli e la Grotta dei Falsari, in un'area dominata da alte falesie e promontori digradanti verso il mare, poi si prosegue per l'Altopiano delle Manie, dove si trovano alcune grotte usate dall'uomo fin dall'epoca preistorica ed infine si ridiscende per la Val di Ponci, imbattendosi in alcuni ponti di epoca romana, un percorso quindi completo, che tocca tutti i principali punti d'interesse storici e naturalistici di questa zona.

In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso

panorama sulla costa dal sentiero che conduce a Capo Noli, con vista sulla Baia dei Saraceni e Punta Crena

Si parte da Varigotti, dove si devia dal lungomare all'estremità est, imboccando Strada Vecchia in salita e seguendo le indicazioni per il Sentiero del Pellegrino, dopo circa 1 km si arriva alla chiesa di San Lorenzo, di epoca medievale, situata in suggestiva posizione con bel panorama sul promontorio di Punta Crena e la Baia dei Saraceni verso ovest e sulle falesie che digradano verso il mare fino a Capo Noli verso est, un tratto costiero spettacolare

spiaggia di Varigotti

pannello illustrativo dei sentieri della zona

chiesa di San Lorenzo, in suggestiva posizione panoramica

panorama verso ovest con vista sulla  Baia dei Saraceni

panorama verso est con le falesie che digradano verso il mare fino a Capo Noli

Tornati sul sentiero principale s'incontra subito il Mausoleo dell'Australiano, un muretto colorato con scritte, incisioni in italiano e in inglese, salvagenti, ritagli di giornale incorniciati, che qui pose, per celebrare le sue imprese, Giuseppe Cerisola nato a Varigotti nel 1914 e morto nel 2006, detto l'Australiano perchè visse per oltre trent'anni in Australia, prima di fare ritorno al paese natio, il quale, provetto nuotatore, durante la sua vita salvò molte persone dal mare in burrasca.
Continuando fra sentieri immersi nella macchia mediterranea con belle viste su baie e falesie, si giunge, dopo circa 2 km, alla Torre delle Streghe, eretta nel 1582 dagli abitanti di Noli, fedeli a Genova, per segnare il confine con il territorio di Varigotti, facente parte del Marchesato di Finale, fedele alla Spagna.
Si arriva quindi ad un bivio proprio sotto il monte Capo Noli dove a sinistra si prosegue per l'Altopiano delle Manie, dove andremo in seguito mentre invece adesso seguiamo il sentiero a destra, che permette di ammirare i primi panorami su Noli e scende ripidamente verso la Grotta dei Falsari, un anfratto di roccia scavato dall'erosione marina milioni di anni fa quando questa zona si trovava sotto il livello del mare e che adesso è uno spettacolare occhio panoramico che incornicia il Mar Ligure.
Dopo essere risaliti si prosegue verso destra arrivando ad un'interessante area archeologica dove si trovano i resti delle chiese medievali di Santa Margherita e Santa Giulia, quindi si segue per un tratto il sentiero detto della Passeggiata Dantesca, che aggira il promontorio, con splendido panorama su Noli e la costa verso est e, poco prima di raggiungere la strada che conduce al paese, si prende un altro sentiero che risale fra la vegetazione per tornare al bivio precedente, dove si prende la strada dell'Altopiano delle Manie  

Mausoleo dell'Australiano

Torre delle Streghe, così chiamata dagli abitanti di Noli in segno di scherno verso le donne di Varigotti

primi panorami su Noli e la costa verso est

Grotta dei Falsari o dei Briganti, così chiamata perchè si dice che in passato i contrabbandieri che frequentavano questo tratto di costa nascondessero le loro merci proprio in questo anfratto

le falesie nei pressi di Capo Noli

ruderi della chiesa di Santa Margherita

panorama di Noli dalla Passeggiata Dantesca, sentiero così chiamato perchè percorso anche da Dante nel 1306, mentre era in viaggio verso la Francia

vista su Noli e sulla costa fino a Punta del Maiolo e l'isola di Bergeggi

Si segue per circa 3 km la strada sterrata dell'altopiano delle Manie, fino ad incrociare la strada asfaltata, su cui si prosegue verso sinistra per qualche centinaio di metri, prima di svoltare a destra sul sentiero che conduce alla chiesa di San Giacomo alle Manie, da qui prendendo lo stradello a destra si arriva in breve all'Arma delle Manie, una delle più grandi grotte di questo territorio, importante sito archeologico, abitato sin dai tempi della preistoria dall'uomo di Neanderthal, successivamente adibita fino ai giorni nostri come deposito e stalla dai contadini della zona.
Dopo la visita alla grotta, si torna sulla strada sterrata e s'imbocca sulla sinistra il sentiero che scende verso la val di Ponci, anticamente attraversata dalla romana via Julia Augusta, che i Romani fecero passare qui per evitare il più impervio promontorio di Capo Noli, questa stretta valle conserva la più monumentale testimonianza della viabilità romana in Liguria, infatti vi si trovano quattro ponti di epoca romana, ancora ben visibili, databili fra l'età augustea ed il 125 d.C.: il Ponte delle Voze, il Ponte dell'Acqua, il Ponte Sordo ed il Ponte delle Fate.
Subito dopo il Ponte delle Fate si può prendere un sentiero sulla sinistra che si stacca dalla strada principale,  sale fra la fitta boscaglia e, dopo aver superato alcuni tratti impervi, conduce all'Arma delle Fate, un'ampia cavità il cui ingresso è chiuso nella parte bassa da un muro e nella parte alta da una cancellata in ferro, si può comunque accedere all'interno della grotta tramite un piccolo cancello, anche  questa grotta ha importante valenza archeologica infatti vi sono stati ritrovati manufatti dell'uomo preistorico e resti dell'orso delle caverne, ormai estinto.
Si esce quindi dal bosco e si ritorna sulla strada asfaltata SP45, che si segue verso sinistra per circa 2 km, fino ad un tornante, dal quale sulla destra si stacca il sentiero per San Martino, che scende prima nel bosco e poi fra terrazzamenti di ulivi, per arrivare infine al lungomare di Varigotti

chiesa di San Giacomo alle Manie

Arma delle Manie

Ponte delle Voze

Ponte delle Fate

interno della grotta Arma delle Fate

discesa verso Varigotti fra terrazzamenti di ulivi

panorama di Varigotti dall'alto

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Escursione da Finalborgo alla Grotta dell'Edera

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Escursione ad anello da Zuccarello a Castelvecchio di Rocca Barbena

Trekking in Liguria: da Arnasco a Monte Castell'Ermo (1092 m)

Un borgo in 5 foto: Zuccarello

Un borgo in 5 foto: Castelvecchio di Rocca Barbena

Un borgo in 5 foto: Verezzi

Una città in 5 foto: Albenga

Un trekking in 5 foto: il sentiero azzurro delle Cinque Terre



Escursione da Finalborgo alla Grotta dell'Edera

Il territorio del Finalese nel Ponente Ligure si presta a numerose interessanti escursioni, che hanno sia valenza storica che naturalistica: una di queste è il percorso che conduce da Finalborgo alla Grotta dell'Edera, dirigendosi verso l'entroterra ed incontrando lungo l'itinerario antiche fortezze e chiese, boschi, falesie calcaree ed arrivando infine a questa suggestiva grotta, di grande valenza geologica, la cui volta è franata in epoche remote e che è molto gettonata per l'arrampicata sportiva

In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso

l'entroterra di Finale Ligure, con in primo piano la chiesa di Nostra Signora di Loreto

Si parte da Finalborgo, seguendo le indicazioni per la Strada Beretta, cominciando a salire verso Castel San Giovanni, fortezza militare, che risale al 1600, situata in posizione dominante sul borgo

indicazioni per la strada Beretta a Finalborgo

la mulattiera sassosa che sale a Castel San Giovanni

ingresso di Castel San Giovanni

vista su Finalborgo da Castel San Giovanni

Si continua a salire seguendo la mulattiera sassosa della strada Beretta, arrivando a Castel Gavone, che fu a lungo sede principale dei marchesi Del Carretto, signori di Finale, le cui forme attuali risalgono al XV-XVI secolo, su cui spicca la Torre dei Diamanti, ricoperta d uno splendido bugnato.
Si prosegue sul sentierino che passa a destra sotto il castello, fra terrazzamenti di olivi, con bel panorama su tutta la zona dell'entroterra del finalese, da cui emergono alte falesie boscose, giungendo all'abitato di Perti Alto, dove si trova la chiesa di Sant'Eusebio.

Castel Gavone con lo splendido bugnato della Torre dei Diamanti

sentiero fra terrazzamenti di olivi

panorama dell'entroterra finalese verso nord-est, con le alte falesie che fiancheggiano la valle

panorama dell'entroterra finalese, guardando verso sud

Oltrepassato Perti Alto, si continua su strada asfaltata, incontrando dopo 500 metri la chiesa rinascimentale di Nostra Signora di Loreto, detta anche dei Cinque Campanili.
Dopo un altro km di strada asfaltata, la si abbandona in località Case Valle, si attraversa un ponticello sulla destra e si comincia a salire in mezzo alla lecceta, sul versante ovest del Monte Sordo, giungendo infine alla Grotta dell'Edera.

si prosegue verso la chiesa di Nostra Signora di Loreto

la chiesa s'intravede fra gli olivi

la Chiesa dei Cinque Campanili

panorama dalla Chiesa Nostra Signora di Loreto verso sud, con sulla destra Perti Alto e Castel Gavone, sullo sfondo Finalborgo e Castel San Giovanni

panorama della valle verso nord, salendo nel bosco verso la Grotta dell'Edera

Grotta dell'Edera

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