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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Una città in 5 foto: Portogruaro

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In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole... Portogruaro è un importante centro del Veneto Orientale, non molto distante da Venezia, alla quale è collegata dalla ferrovia: la città è caratterizzata da un centro storico ben conservato, con le due strade principali che corrono parallele al corso del fiume Lemene, al centro del quale, nei pressi del ponte S.Andrea, si trovano due antichi mulini del XV secolo. Fondata nel 1140, Portogruaro ebbe il suo periodo di maggior prosperità intorno al '500, quando divenne, grazie al suo porto fluviale, un importante snodo commerciale all'interno della Repubblica di Venezia. Lungo le strade del centro storico si trovano bei palazzi porticati e pregevoli monumenti tra cui spiccano

Padrao dos Descobrimentos, Belem

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Arrivati a Belem si nota subito il Padrao dos Descobrimentos (Monumento alle Scoperte), un monolite in pietra bianca, in forma di caravella stilizzata, eretto lungo la riva del fiume Tago, per celebrare l'era delle scoperte dei navigatori portoghesi del XV e XVI secolo. Fu costruito nel 1960 in occasione dei 500 anni dalla morte di Henrique il Navigatore, principe della Casa Reale portoghese e figura molto importante degli inizi del periodo delle esplorazioni geografiche. All'interno del monumento vi è un ascensore ed una scala, tramite cui si può salire sulla sommità per ammirare un panorama a 360° del quartiere Belem, del fiume Tago e del suo estuario. Su entrambi i lati del monumento sono raffigurati personaggi illustri della storia portoghese del periodo delle scoperte Tra le 33 personalità raffigurate vi sono navigatori, cartografi, re, pittori e poeti Tra i più famosi personaggi raffigurati spiccano i navigatori Vasco da Gama, Fernando Magellano,

Vale il viaggio: Isola di Burano

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In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli. Passeggiare per le vie e lungo i canali dell'isola di Burano in una bella giornata di sole è un piacere per gli occhi, infatti il pittoresco abitato è caratterizzato da un gran numero di case variopinte con colori vivaci: il motivo di quest'usanza non è chiaro, secondo alcune ipotesi ogni colore sarebbe il simbolo di una famiglia, secondo altre i colori così vivaci sarebbero serviti ai barcaioli per ritrovare la loro casa in presenza della nebbia, che nella laguna è particolarmente fitta nei mesi invernali. Già abitata in epoca romana, durante le invasioni barbariche di Unni e Longobardi l'isola ospitò i profughi di Altino, i quali le diedero il nome di una delle

Dolomiti di Brenta: escursione da Pradel al Rifugio Croz dell'Altissimo per la Val delle Seghe

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Un' escursione che si svolge nel settore orientale delle Dolomiti di Brenta, all'interno del Parco Naturale Adamello-Brenta: breve e non troppo difficile ma che regala bellissimi panorami sul sottostante Lago di Molveno, terminando al cospetto delle più suggestive cime del Gruppo di Brenta. Da Andalo si segue via Pradel e si può lasciare l'auto nel parcheggio Val Biole, quindi proseguire a piedi, attraverso il sentiero nel bosco fino a Pradel, punto d'arrivo della funivia che parte da Molveno ed ottimo balcone per vista panoramica sul lago. Molveno ed il suo lago con il Gruppo delle Dolomiti di Brenta sullo sfondo Il Lago di Molveno da Pradel Da qui si prende il panoramico sentiero 340, in gran parte pianeggiante, che passa ai piedi della parete rocciosa del Croz dell'Altissimo (2339 m), attraversando la Valle delle Seghe, di origine glaciale, la cui forma è stata scavata più recentemente dal torrente Massò, il cui nome deriva dalle Seghe, le anti

L'importanza del ritorno

"Il viaggio non è mai il finale, ma il mezzo per trovare la strada di casa"

Se l'uomo non immagina, si spegne

"Se l'occhio non si esercita, non vede.  Se la pelle non tocca, non sa.  Se l'uomo non immagina, si spegne." Danilo Dolci (1924-1997), attivista nonviolento, educatore, sociologo e poeta italiano

Vale il viaggio: Mosteiro dos Jeronimos, Belem

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In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli. Nel quartiere di Belem si trovano alcuni dei monumenti più belli di Lisbona, nati all'inizio del XVI secolo per celebrare il momento storico più importante del Portogallo, il periodo dei grandi navigatori e delle scoperte geografiche: tra questi spicca il Mosteiro dos Jeronimos, Patrimonio dell'Umanità Unesco, la cui costruzione iniziò nel 1502 su commissione del Re Manuel I e fu finanziata con le imposte riscosse sull' importazione di spezie dall'India. Concepito come struttura religiosa ospitò fino al 1833 i monaci dell'Ordine di San Girolamo e fu realizzato nello stravagante stile manuelino, che mescola elementi decorativi del tardo gotico e del Rinasc

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