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Vale il viaggio: affreschi del Castello di Gambatesa (Molise)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Perla nascosta del Molise, questo meraviglioso ciclo di affreschi che decorano le sale del piano nobile del castello di Gambatesa fu commissionato dall'allora feudatario Vincenzo I di Capua d'Altavilla e realizzato nel 1550 dal misterioso pittore Donato Decumbertino, di cui non si conoscono altre opere.
I temi rappresentati sono molto vari e comprendono figurazioni mitologiche riprese dalle Metamorfosi di Ovidio, paesaggi ispirati a Roma Antica, rappresentazioni delle Virtù, trompe l'oeil, decorazioni vegetali intrecciati a falsi pergolati, canneti, busti di imperatori romani, formando un mondo fantastico che coinvolge il visitatore.


la firma del pittore


particolare

Raffigurazione del Ponte di Tivoli e di tralci intrecciati su un pergolato 

trompe l'oeil di una falsa libreria

La parete delle Virtù (Fortitudo e Caritas) e dei Fori Imperiali

trompe l'oeil di un tendaggio

raffigurazione di un busto antico

Sala del canneto

Sul Molise vedi anche:






Altri palazzi affrescati in Italia:



Un borgo in 5 foto: Gambatesa (Molise)


In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Pittoresco paesino adagiato su un colle, Gambatesa si trova in Molise a 30 km da Campobasso e a 10 km dal confine con la Puglia, in posizione panoramica sul sottostante lago di Occhito.
All'interno del borgo spicca soprattutto l'imponente mole del Castello, decorato all'interno da un ricchissimo e meraviglioso ciclo d'affreschi, dipinti intorno al 1550 da Donato da Copertino, molto interessanti anche la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo, posta proprio di fronte al castello e la Chiesa di San Nicola, situata un pò fuori dal centro.

Panorama del Lago di Occhito dal piazzale antistante il castello

Facciata nord-ovest del Castello in stile rinascimentale: il nome del paese, Gambatesa, proviene da un difetto fisico del primo proprietario del Castello 

Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo: sul campanile si può ammirare un trittico costituito da tre pannelli scolpiti che raffigurano la Vergine con ai lati San Bartolomeo e l'Agnello Crucifero

 La chiesa di San Nicole fu edificata fra XIV e XV secolo: grande importanza storica riveste la croce posta all'esterno che si richiama alle tipiche croci di pietra celtiche con la ruota attorno al Crocifisso

Veduta del centro storico su cui spicca l'imponente mole rettangolare del Castello

Sul Molise vedi anche:








Un borgo in 5 foto: Ferrazzano (Molise)

In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Ferrazzano è un piccolo borgo situato in alto su un colle a 872 metri d'altezza, in posizione panoramica sul capoluogo Campobasso, da cui dista poco più di 5 km.
Il centro storico, formato da tortuosi vicoli e saliscendi, è ottimamente conservato e percorrendolo si può osservare un arredo urbano molto curato ed i piani in selciato e le cortine murarie antiche molto ben tenuti, tanto che al borgo è stata assegnata la Bandiera Arancione del Touring.

 Il borgo di Ferrazzano arroccato sul colle

Il Castello Carafa fu fatto costruire fra 1498 e 1506 su strutture più antiche: vi si accede tramite un ponticello in pietra ed è caratterizzato da due torrioni cilindrici

La Chiesa di Santa Maria Assunta si trova in un piccolo slargo al centro del borgo: fu costruita fra i secolo XI e XII e conserva un bel portale romanico

Belvedere di Ferrazzano da cui si può ammirare un vasto panorama su Campobasso e dintorni

 Una piazzetta del centro storico con edifici e selciato in pietra bianca ben mantenuti 

Sul Molise vedi anche:







Un viaggio in 5 foto: provincia di Campobasso

In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

La provincia di Campobasso, pur non essendo tra le mete turistiche più gettonate d'Italia, è una perla nascosta fatta di piccoli borghi antichi in pietra, chiese e palazzi preziosamente decorati, interessanti aree archeologiche ed un paesaggio piuttosto vario composto da verdi colline, qualche picco montuoso, valli percorse da fiumi e due laghi artificiali

Una strada di Castropignano, antico borgo in pietra posto su uno sperone roccioso affacciato sulla valle del fiume Biferno, all'estremità orientale del borgo si trova il Castello d'Evoli, costruito in epoca normanna su precedenti fortificazioni del periodo romano

Chiesa di Santa Maria Assunta ad Oratino, uno de "I Borghi più belli d'Italia", posto anch'esso su una rupe calcarea

Il Lago di Occhito visto dal borgo di Gambatesa: è un invaso artificiale, lungo circa 12 km che segna il confine fra Molise e Puglia

A Ripalimosani al termine di una scenografica scalinata si trova la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, caratterizzata da un bel campanile del 1463, con cuspide a cupoletta sorretta da otto colonnine

Absidi e campanile della chiesa di San Giorgio costruita nel 1211 in stile romanico: si trova a Petrella Tifernina, antico borgo immerso nel paesaggio ondulato del Molise centrale

Sul Molise vedi anche:




Vale il viaggio: Area Archeologica di Sepino

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

L'area archeologica di Sepino si trova in località Altilia, nella piana di Bojano, a poche decine di metri dalla Strada Statale 87 Sannitica, non lontano da Campobasso: qui si possono visitare gratuitamente i resti ben conservati dell'antica città romana di Saepinum, erede della sannitica Saipins, città-fortezza i cui pochi resti si trovano più a monte.
Nella Saepinum romana sono facilmente individuabili il cardo ed il decumano, che dividono la città in quattro settori, incrociandosi in corrispondenza del foro e della basilica, di cui restano le colonne.
Una cinta muraria ben conservata circonda la città, intervallata da quattro porte monumentali e da torri poste a distanza regolare l'una dall'altra, la cui costruzione è databile fra il 2 a.C. ed il 4 d.C.
Molto interessante è anche il teatro romano, dove alle strutture antiche si sono sovrapposte, nel corso del '700, case contadine a due piani costruite utilizzando materiali di spoglio provenienti dal teatro stesso, un'architettura spontanea tuttora visibile che si è ritenuto opportuno preservare e restaurare per il suo valore storico, tanto che una di queste case ospita anche il museo dell'area archeologica.

La visita comincia da Porta Tammaro, rivolta verso la piana di fondovalle del fiume Tammaro, all'esterno della quale si trova un parcheggio

Dopo aver percorso un tratto del cardo. girando verso destra si trovano i resti del teatro romano, molto ben conservati, posti a ridosso della cinta muraria: sulla sommità della cavea le case contadine a due piani costruite in epoca moderna

Il teatro fu costruito in pietra arenaria locale

Uno degli accessi al teatro formato da quattro massicci pilastri cui sono sovrapposti robusti archi a tutto sesto

Le mura della città, costruite in opera reticolata, utilizzando come materiale calcare del Matese

La porta Bojano, a lato della quale si trova una torre

L'arco di Porta Bojano, fiancheggiata da  due statue di prigionieri barbari, mentre al centro sulla chiave di volta è scolpita una testa di Ercole: nella parte superiore un'iscrizione commemorativa dedicata a Tiberio e Druso, che finanziarono la costruzione delle mura e delle porte

Da Porta Bojano parte il decumano

A lato del decumano si trovano i resti di alcune tabernae e del macellum, edificio destinato alla vendita di generi alimentari

All'incrocio tra cardo e decumano sono visibili i resti della basilica forense

Nulla resta della pavimentazione della basilica, ma solamente alcune colonne coronate da capitelli di vario genere

La basilica romana era un edificio polivalente dove si svolgevano pratiche commerciali, attività giudiziarie e religiose

All'incrocio fra cardo e decumano si trova anche il foro, che si presenta oggi come una piazza basolata con lastre di calcare, del tutto spoglio degli edifici che originariamente lo circondavano

Lungo il decumano, a poche decine di metri dal Foro si trova la Fontana del Grifo, decorata con un'immagine a rilievo di un grifo e sormontata da un'iscrizione che ci attesta che l'opera fu realizzata grazie alla munificenza di Caio Ennio Marso e di suo figlio Lucio Ennio Gallo

All'altra estremità del decumano si trova Porta Benevento

Altre interessanti aree archeologiche in Italia:





Una città in 5 foto: Campobasso

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Capoluogo del Molise, Campobasso presenta un nucleo storico di stampo medievale addossato ad un colle, in cima al quale sorge il Castello Monforte, ed una parte moderna, che si distende ai piedi del monte ed è caratterizzata da viali spaziosi, piazze alberate ed edifici otto-novecenteschi.
La città non è grande e si visita tranquillamente a piedi senza percorrere grandi distanze, anche se può fare un po' freddo fino a primavera inoltrata, quando sono andato io, dato che è posta a quasi 700 metri d'altezza, risultando il quarto capoluogo di provincia per altitudine, dopo Potenza, L'Aquila ed Enna.

Uno scorcio di Campobasso dalla via che sale al Castello, con il campanile della chiesa di San Bartolomeo sulla destra

Torre Terzano

Una via del centro storico medievale

Chiesa di San Leonardo, risalente al XIII secolo, si trova ai piedi della salita che porta al castello


Il centro di Campobasso visto da Ferrazzano, borgo in posizione panoramica posto su un colle a poca distanza dal capoluogo: si può notare il Castello Monforte in cima al monte e la città che si estende sotto, dalle chiese più antiche sul pendio, fino ai palazzi più moderni in pianura

Sul Molise vedi anche:







Un borgo in 5 foto: Pescopennataro

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Pescopennataro è un piccolo centro del Molise, situato vicino al confine con l'Abruzzo: il borgo sorge addossato ad uno sperone roccioso ed è famoso per essere il paese degli scalpellini, infatti da qui nacque una vera e propria scuola artistica.

Porta arcuata medievale, mediante la quale si accede alla Chiesa madre

Panorama di Pescopennataro dall'alto

Affioramenti rocciosi lungo le vie del borgo


Case addossate alle rocce

Sul Molise vedi anche: