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Trekking in Sicilia sui Monti Nebrodi: escursione ai laghi Maulazzo e Biviere di Cesarò

 Il Parco dei Monti Nebrodi è l'area naturale protetta più estesa della Sicilia, caratterizzata da vaste foreste e faggete fino ai 1300 metri di quota, che ammantano dolci rilievi montuosi, attraversati da ampie vallate, solcate da fiumare che scendono verso il Mar Tirreno.
Uno dei percorsi più interessanti dal punto di vista paesaggistico, naturalistico ed anche panoramico è l'itinerario che conduce nel cuore del parco, toccando i due laghi Maulazzo e Biviere di Cesarò, un'escursione piuttosto lunga, 20 km circa fra andata e ritorno, ma non difficile, poichè si svolge quasi tutta su ampie strade sterrate e piste forestali, in leggera discesa all'andata ed in leggera salita al ritorno.
Si percorre la Strada Statale 289 fino a Portella Femmina Morta (1526 m), dove si stacca la strada che conduce ai laghi e al Monte Soro, nei pressi di questo svincolo si trova uno spiazzo in cui si può lasciare l'auto, se si vuole evitare di percorrere strade dissestate, e si continua a piedi.
La strada diviene ben presto sterrata e dopo 1,5 km si trova un bivio in cui si prende a sinistra verso il lago Maulazzo, mentre a destra si va al Monte Soro, cima più alta dei Nebrodi, con i suoi 1847 metri d'altitudine.
Si prosegue per altri 2 km in mezzo al bosco e si raggiunge il lago Maulazzo (1450 m), un bacino artificiale di 8 ettari, realizzato a fine anni '80, incastonato in uno splendido ambiente naturale.
Si costeggia il lago sul suo lato occidentale e si prosegue per ulteriori 5 km su sentieri e piste forestali, fra greggi di capre e placidi bovini, attraversando il corso di qualche torrente, fino a raggiungere il lago Biviere di Cesarò (1278 m), uno dei pochi bacini naturali d'acqua dolce della Sicilia, un'area umida d'alta quota molto suggestiva, frequentata anche da uccelli acquatici e migratori: da qui si apre un bellissimo panorama su un paesaggio meraviglioso che spazia dal Mar Tirreno ed il paese di Alcara Li Fusi verso nord fino ai verdi rilievi arrotondato del Monte Soro verso sud.
Per il ritorno ho seguito lo stesso sentiero dell'andata
In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso

 primo bivio che s'incontra: si prosegue sulla sinistra

Lago Maulazzo

Lago Maulazzo

Lago Maulazzo dalla sponda occidentale

Lago Maulazzo

caprette lungo il sentiero


fontanella rinfrescante lungo il sentiero

bovini incuriositi

capre in gran numero


si attraversa qualche piccolo torrente

arrivo a Portella Biviere

Panorama da Portella Biviere verso nord, con vista sul Mar Tirreno ed il paese di Alcara Li Fusi

Lago Biviere di Cesarò, con il Monte Soro sullo sfondo

panorama verso il Mar Tirreno e le Rocche del Crasto

Lago Biviere

temporale in arrivo sul Lago Biviere

Altri trekking in Sicilia:

Trekking nel Parco dell'Etna: l'anello di Monte Spagnolo da Case Pirao

Trekking nel Parco dell'Etna: l'anello di Monte Minardo da Piano dei Grilli

Trekking nel Parco dell'Etna: da Rifugio Citelli alla Grotta di Serracozzo e alla Valle del Bove









Trekking nel Parco dell'Etna: l'anello di Monte Spagnolo da Case Pirao

 Nel versante nord del Parco dell'Etna si può fare una bella escursione ad anello, partendo da Case Pirao, girando attorno al Monte Spagnolo, ed effettuando il ritorno seguendo un tratto della Pista Altomontana, passando infine per il Rifugio Saletti: un percorso piuttosto lungo (circa 20 km), ma non troppo faticoso, che attraversa per due volte le lave dell'eruzione del 1981, che arrivò a lambire la città di Randazzo, e s'inoltra in bellissimi boschi nei dintorni di Monte Spagnolo e del Rifugio Saletti.

Dal paese di Randazzo si sale per 10 km, con ultimo tratto su strada sterrata in pietra lavica, ai lati della quale c'è qualche piazzola in cui lasciare l'auto, continuando a piedi verso Case Pirao, dove si trovano due antichi edifici, usati nell'800 come masseria ed adibiti dalla fine degli anni 80 come rifugio per escursionisti.
Da qui si prende il sentiero 717 verso destra con indicazioni per Casermetta Monte Spagnolo, il percorso inizialmente regala splendidi panorami su Randazzo ed i Nebrodi, poi s'inoltra in un bosco, e dopo circa 1 ora di cammino dall'inizio dell'escursione, s'incrocia per la prima volta il campo lavico dell'eruzione del marzo 1981, lave recenti dove la vegetazione è ancora molto scarsa, popolate principalmente da licheni.
Superato il campo lavico, il sentiero si addentra in una faggeta, fino ad un bivio in cui su segue sulla destra la strada sterrata che aggira il Monte Spagnolo, un cratere frutto di un'eruzione molto antica, ormai ricoperto completamente di vegetazione.
Ad un certo punto s'incrocia la Pista Altomontana, strada sterrata di 42 km che compie il periplo dell'Etna, la si può seguire per un tratto verso sud per ammirare qualche panorama verso ovest, per poi tornare sui propri passi ed iniziare il percorso di ritorno, giungendo in breve al Rifugio di Monte Spagnolo e alla Casermetta, due costruzioni poste una di fronte all'altra lungo il sentiero, incastonate in uno splendido ambiente naturalistico.
Si continua per un tratto nel bosco, per poi attraversare nuovamente le lave del 1981, in un suggestivo ambiente vulcanico, oltrepassate le quali si torna nel bosco e si giunge ad un incrocio, in cui si seguono sulla sinistra le indicazioni per il Rifugio Saletti (1373 m), una bella costruzione in pietra sempre aperta che funge anche da provvidenziale punto di appoggio in caso di forte temporale, come è successo a me durante questa escursione.
Dal Rifugio Saletti si prosegue in direzione Cisternazza, una cisterna-abbeveratoio, per poi scendere definitivamente verso Case Pirao, incontrando in questa ultima parte del percorso un gran numero di asini e bovini.
In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso.

ingresso Case Pirao

indicazioni al bivio di fronte Case Pirao

asinelli lungo il sentiero

Panorama su Randazzo e le catene montuose di Nebrodi e Peloritani

ci s'inoltra nel bosco

colata lavica del 1981, che arrivò a lambire il paese di Randazzo


i licheni colonizzano queste lave recenti

ampio sentiero attraversa il campo lavico




una rada vegetazione comincia ad emergere lungo la colata lavica, in questo caso un cespuglio di euforbia


vista sul versante sud del Monte Spagnolo dalla Pista Altomontana

indicazioni alle pendici di Monte Spagnolo

Rifugio di Monte Spagnolo

Casermetta di Monte Spagnolo (1440 m)

si attraversano nuovamente le lave del 1981, in una zona più a monte

in questa zona il sentiero compie alcuni saliscendi in mezzo al campo lavico

Rifugio Saletti (1373 m)

Asino che osserva incuriosito di fronte al Rifugio Saletti

Asinello con la madre

Sentiero affollato in direzione Cisternazza


panorama su Randazzo dal sentiero che scende verso Case Pirao

Sull'Etna e dintorni vedi anche:












Altri trekking in Sicilia:







 

Trekking nel Parco dell'Etna: l'anello di Monte Minardo da Piano dei Grilli

 Questa escursione si svolge sul versante ovest del Parco dell'Etna, in una zona intorno ai 1000 metri d'altitudine, caratterizzata dalla presenza di alcuni coni avventizi, frutto di eruzioni laterali rispetto al cratere centrale,   queste formazioni vulcaniche sono dette monti, poichè con il passare del tempo hanno assunto la forma di un monte ammantato completamente di vegetazione: tra questi spicca il Monte Minardo (1305 m), uno dei coni avventizi più grandi del Parco dell'Etna, con un diametro di 800 metri, che si formò in seguito all'eruzione del 1651.
Il percorso ad anello della lunghezza di circa 11 km segue piste forestali e larghi sentieri, non presenta particolari difficoltà di dislivello, ed è di particolare interesse per gli ambienti attraversati, dai boschi ai resti di colate laviche e per il bel panorama sul versante ovest dell'Etna, visibile in tutta la sua interezza e sul territorio circostante punteggiato da vari monti, coperti dalla vegetazione, formatisi in seguito ad antiche eruzioni.

Per arrivare al punto di partenza dell'escursione, da Bronte si segue per alcuni km una strada in basolato lavico, che s'inoltra nella campagna e conduce a Piano dei Grilli (1160 m), qui si trova una casa forestale, nei pressi della quale si può parcheggiare l'auto.
Si prosegue a piedi, superando il cancello del parco e subito dopo si prende a destra in direzione di Monte Minardo, le cui pendici si raggiungono dopo circa 1 km su largo sentiero, quindi si costeggia il monte sulla sinistra seguendo la pista forestale.
Si prosegue fino al bivio con la strada che porta a Piano Fiorito, dove si tiene la sinistra e ci s'inoltra nella lecceta, compiendo una lunga traversata lunga 3,5 km nel Bosco dei Centorbi, costeggiando Monte Peloso (1272 m) e Monte Sellato (1300 m) e giungendo al Rifugio Case Zampini, dove si può fare una sosta.
Dal rifugio si continua sempre nel bosco in direzione Monte Tre Frati, un complesso di varie bocche eruttive, ormai completamente coperte dalla vegetazione, superato il quale si esce definitivamente dal bosco e si attraversa un ambiente formato dalla colata lavica del 1763, non ancora coperta dalla vegetazione, in direzione Monte Ruvolo (1411 m), si segue il sentiero che ne costeggia il versante sud, dal quale si hanno bellissimi panorama sull'Etna e sul complesso di monti di questa zona.
Infine si conclude l'escursione camminando sul largo sentiero panoramico lungo 3 km in leggera discesa, che attraversa Piano delle Ginestre e riconduce a Piano dei Grilli, da dove eravamo partiti.
In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso

la casa forestale di Piano dei Grilli con l'Etna sullo sfondo

vista su Etna e Monte Minardo da Piano dei Grilli

pannello illustrativo con mappa dei sentieri

indicazioni all'inizio del percorso

verso Monte Minardo

indicazioni alle pendici di Monte Minardo

ci s'inoltra nel bosco

Pagghiaru lungo il percorso

Rifugio Case Zampini a metà percorso

verso Monte Ruvolo

vista su Monte Minardo

tipico paesaggio lavico con l'Etna sullo sfondo

edicola votiva con statua della Madonna lungo il percorso

Monte Minardo e Monte Ruvolo

Da sinistra Monte Minardo, Monte Ruvolo e l'Etna

Vista sull'Etna ed i coni avventizi che punteggiano questa zona

vista sull'Etna da Piano delle Ginestre

Vista sull'Etna da Piano delle Ginestre

Sull'Etna e dintorni vedi anche:

Trekking nel Parco dell'Etna: da Rifugio Citelli alla Grotta di Serracozzo e alla Valle del Bove

Trekking nel Parco dell'Etna: da Piano Provenzana al Rifugio Timparossa

Trekking nel Parco dell'Etna: Sentiero Schiena dell'Asino

Vale il viaggio: Crateri Silvestri (Parco dell'Etna)

Un borgo in 5 foto: Aci Trezza

Una città in 5 foto: Catania

Catania dall'alto: vista panoramica dalla chiesa di San Giuliano

Una città in 5 foto: Acireale

Un borgo in 5 foto: Taormina

Altri trekking in Sicilia:

Escursione ad anello da Piano Cervi (Parco delle Madonie)

Escursione al Pizzo Carbonara la seconda cima più alta della Sicilia: giro ad anello

Riserva Naturale dello Zingaro: Escursione ad anello tra palme, rocce e mare

Salita a Monte Monaco da San Vito Lo Capo

Escursione sul Monte Pellegrino (Palermo)

Escursione Capo Gallo (Palermo): Salita al Semaforo dell'Eremita