In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato
Rossano Calabro sorge arroccata su un costone roccioso a pochi km di distanza dal mare Ionio e presenta un centro storico con bei palazzi sette-ottocenteschi ed antiche chiese, alcune delle quali risalenti al periodo bizantino (VI-XI sec.), che segnò il momento di maggiore splendore sociale, artistico e culturale della città: proprio in questi anni arrivò a Rossano la sua opera più preziosa, il Codex Purpureus Rossanensis, un evangeliario scritto in greco su pergamena rossastra, decorato da miniature, riconosciuto dal 2015 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, che è possibile ammirare nel Museo Diocesano della Città.
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Il Codex Purpureus Rossanensis fu trascritto intorno al VI secolo a Cesarea in Palestina e portato nel secolo successivo a Rossano: è formato da 188 fogli di pergamena purpurea, scritti in onciale greca e decorati da una serie di miniature a piena pagina, che ne fanno uno dei più antichi manoscritti miniati del Nuovo Testamento | La centralissima Torre dell'Orologio, domina su Piazza Steri |
| Le tre absidi sovrastate da cupolette dell'Oratorio di San Marco, che sorge su uno sperone di tufo all'estremità sud-ovest del centro storico di Rossano: costruito intorno al X secolo, è uno dei massimi esempi di architettura bizantina in Calabria |
| La Cattedrale di Maria Santissima Achiropita, principale luogo di culto della città: all'interno si conserva l'affresco bizantino della Madonna Achiropita, ossia non dipinta da mano umana |
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