Un trekking faticoso ma bellissimo, che attraversa tutto il gruppo dolomitico del Sella, in ambiente di alta montagna severo e maestoso, percorrendo altopiani dal paesaggio lunare, circondati da torri di pietra alte e massicce.
Questo tratto fa anche parte dell'Alta via delle Dolomiti n.2, un itinerario che in 12 tappe porta gli escursionisti da Bressanone a Feltre: si parte dal Passo Gardena (2121 m), raggiungibile sia in auto che in bus, da cui si prende il sentiero 666, che risale un costone erboso, inoltrandosi nel Gruppo del Sella, con bei panorami sulla strada che dal Passo Gardena scende verso la Val Badia.
|
Passo Gardena con il Sassolungo sullo sfondo |
|
Passo Gardena con il Gruppo di Puez sullo sfondo |
|
Il sentiero che s'inoltra verso il Gruppo del Sella |
|
Panorama sulla Val Badia |
|
Panorama sulla sinuosa strada che dal Passo Gardena scende verso la Val Badia |
Ad un certo punto il sentiero piega a destra in direzione sudest, sui ghiaioni alla base delle maestose torri del Sella, affacciandosi sulla Val Setus.
Quindi si risale faticosamente il ripido vallone, incassato fra due massicce pareti di pietra, percorrendo un sentiero a tornanti che, nell'ultima parte, piega a sinistra su un tratto verticale di rocce, attrezzato con corde fisse, che permettono di oltrepassarlo faticosamente, ma in tutta sicurezza.
|
Inizio del sentiero che risale la Val Setus |
|
La ripida Val Setus |
|
Una delle torri di pietra che fiancheggiano la Val Setus |
|
Un vallone circondato da maestose pareti rocciose |
|
Ultimo tratto della salita della Val Setus, attrezzato con corde |
Arrivati in cima al vallone si segue un evidente sentiero che attraversa un pianoro detritico affiancato da alte montagne, fino ad arrivare al rifugio Cavazza al Pisciadù (2587 m), in splendida posizione, affacciato sull'omonimo lago, circondato da giganti di pietra.
|
Sentiero che va verso il Rifugio Pisciadù, in ambiente molto suggestivo |
|
Rifugio Cavazza al Pisciadù |
|
il massiccio Sass da Lec (2936 m) |
|
Il Rifugio Cavazza al Pisciadù con l'incombente Cima del Pisciadù (2985 m) |
|
Lago del Pisciadù (2564 m) |
|
Lago e Rifugio Pisciadù |
Si costeggia il lago seguendo il tremendo sentiero 666 (mai nome fu più appropriato), risalendo un costone roccioso, aiutandosi in alcuni tratti con cavi di metallo, fino a sbucare nella detritica Val de Tita, che si percorre fino all'omonima Sella (2816 m), in ambiente dolomitico grandioso e suggestivo.
|
Il sentiero 666 che costeggia la Cima del Pisciadù |
|
Il Vallone del Pisciadù |
|
Forcella della Val de Tita |
|
Parete sud della Cima del Pisciadù |
|
Cima del Pisciadù e Bec de Mesdì |
Si segue ancora il sentiero 666, risalendo per un brullo paesaggio roccioso, fino ad arrivare ad un bivio a quota 2912 m, punto più alto del trekking, dal quale si prende il sentiero 649, attraversando l'Altopiano delle Mesules in un ambiente quasi lunare e giungendo alla Forcella Antersass, di fronte all'omonimo massiccio tondeggiante, con splendide vedute sulla Val de Mesdì, affiancata da torri di pietra.
|
Altopiano delle Mesules |
|
Panorama sul paesaggio lunare dell'Altopiano delle Mesules a quasi 3000 m. d'altezza |
|
Nel cuore del Gruppo del Sella |
|
Composizione di sassi sull'altopiano |
|
Indicazioni dei sentieri alla Forcella d'Antersass (2839 m) |
|
Alle mie spalle la spettacolare e vertiginosa Torre Berger (2861 m) |
|
la Val de Mesdì |
|
Val de Mesdì |
Si risale l'Antersass e quindi si scende sugli ampi pianori rocciosi dove sorge il Rifugio Boè (2873 m), su cui domina, a breve distanza, il Piz Boè che con i suoi 3152 m è la massima elevazione del Gruppo del Sella.
|
Rifugio Boè e Piz Boè |
|
Panoramica su Rifugio e Piz Boè |
|
Panorama verso ovest |
|
Torretta di pietre |
|
In cima al Piz Boè si può scorgere il piccolo rifugio Capanna Fassa |
Da qui si segue il sentiero 627, che percorre un altopiano lungo le pendici della parete ovest del Piz Boè, fino a raggiungere Forcella Pordoi (2829 m), dove si trova l'omonimo rifugio ai piedi del Sass Pordoi, punto d'arrivo della funivia che parte dal Passo Pordoi.
|
Panoramica verso il Sass Pordoi |
|
Sass Pordoi |
|
Rocce rosse lungo il sentiero |
|
Giganti di pietra |
|
Rifugio Pordoi e Sass Pordoi |
Da Forcella Pordoi si scende ripidamente di 700 m, seguendo un sentiero a svolte che attraversa un ampio ghiaione, fino a raggiungere il Passo Pordoi (2239 m), punto d'arrivo dell'escursione
|
Inizio della lunga discesa verso il Passo Pordoi |
|
In fretta verso il Passo Pordoi con il temporale in arrivo |
Dati tecnici:
Punto di partenza: Passo Gardena (2121 m)
Punto d'arrivo: Passo Pordoi (2239 m)
Dislivello: 1103 m in salita, 970 m in discesa
Grado difficoltà: E escursionistico, EE escursionisti esperti in alcuni tratti
Lunghezza: 10 km
Tempi di percorrenza:
Passo Gardena-Rifugio Pisciadù: 2 h
Rifugio Pisciadù-Rifugio Boè: 2 h
Rifugio Boè-Passo Pordoi: 1 h 40 m
totale: 5 h 40 m
Sulle Dolomiti vedi anche:
Nessun commento:
Posta un commento