Vale il viaggio: il borgo-fantasma di Gairo Vecchio (Sardegna)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli. 

Nella parte centro-orientale della Sardegna, percorrendo la SS198, s'incontrano i ruderi di Gairo Vecchio, aggrappati al costone della montagna posta a dominio della valle del Rio Pardu: proprio questa sua posizione inclinata favorì frane e smottamenti, che ne causarono l'abbandono dopo la disastrosa alluvione del 1951, con la popolazione che si è in seguito ridistribuita a poca distanza in altri tre nuclei, Gairo Sant'Elena, Gairo Taquisara e Gairo Cardedu.
Lasciata l'auto nel grande parcheggio a lato della Strada Statale, ci si può addentrare nelle desolate stradine del borgo, collegate da scalinate e viottoli inclinati invasi dalla vegetazione, respirando un'atmosfera fuori dal tempo, fra le case in pietra semidiroccate, sbirciando dentro le quali si possono notare antichi caminetti e pareti intonacate di azzurro e rosso

le case di Gairo Vecchio sorgevano sul pendio della montagna ed erano disposte su alcuni terrazzamenti delimitati da strade 

dall'altra parte della valle in alto è possibile scorgere il paese di Ulassai

la strada che collega il parcheggio al borgo-fantasma

scalinate invase dalla vegetazione

agli angoli degli edifici diroccati si trovano ancora i nomi delle vie

interno di un edificio intonacato d'azzurro


questa era via Marconi

interno di una casa con caminetto



interno di una casa intonacata d'azzurro

la parte bassa del paese

Altri paesi-fantasma che ho visitato:




Sulla Sardegna vedi anche:



















Nessun commento: