Death Valley National Park: Cosa vedere in un giorno

La Valle della Morte è uno dei parchi nazionali americani più iconici e suggestivi, ma anche uno dei più impegnativi da visitare, per le condizioni climatiche ed ambientali estreme dell'area in cui si trova, una valle arida e desertica, circondata da alte montagne, dove le temperature superano spesso i 45° ed anche quando spira un po' di vento, come quando sono andato io, si avrà la sensazione di avere un phon che ti spara addosso aria bollente per tutto il tempo, è necessario quindi portarsi almeno due litri d'acqua ed è raccomandato non usare troppo l'aria condizionata in auto, per non avere danni al mezzo per surriscaldamento.
Tutto il parco si visita in macchina, seguendo la Highway 190 e sostando nei vari punti d'interesse, che comprendono dune desertiche, spettacolari canyon scolpiti dall'acqua, calanchi modellati dall'erosione, piane saline frutto dell'evaporazione di antichi laghi, rocce dai colori sgargianti che sembrano dipinte.
La Death Valley detiene anche alcuni record, tra cui quello della temperatura più alta mai registrata negli USA, 57° nel 1913 e qui si trova anche il punto più basso di tutto il Nord America, il Badwater Basin, una depressione in cui sorge un'immensa spianata salina, posta 86 metri sotto il livello del mare.

Badwater Salt Flats

Per arrivare alla Death Valley provenendo da nord-ovest si devia dalla US 395 a Lone Pine e si prende dapprima la CA 136, che confluisce nella HWY 190, la strada che attraversa il parco: nella prima parte si attraversa un'area molto bella, punteggiata di Joshua Tree, una pianta tipica dei deserti del sud-ovest americano e si può fare una sosta al Father Crowley overlook, punto panoramico sul Rainbow Canyon

Joshua Tree

Joshua tree lungo la Hwy190

Father Crowley overlook

Si continua lungo la Hwy190, che serpeggia fra alte montagne, si passa Panamint Springs e si arriva all'entrata del parco presso Stovepipe Wells, subito dopo la quale si può fare una sosta per camminare fra le dune di sabbia bianca di Mesquite Flat.
Si arriva quindi a Furnace Creek, dove si trova il Visitor Center del parco, con numerosi opuscoli informativi ed un filmato da guardare.
Proseguendo si giunge ad un bivio, dove si prende a destra in direzione del Badwater Basin, una delle aree più suggestive della Valle della Morte, un luogo unico che una volta ospitava un grande lago salato, la cui evaporazione ha creato questa depressione posta a 86 metri sotto il livello del mare e circondata da montagne, un paesaggio quasi lunare caratterizzato da una piana salina, su cui l'evaporazione ha disegnato un infinito numero di celle esagonali

Mesquite Flat

coyote lungo la Badwater road

Nell'ambiente arido del Badwater Basin si trova anche questo piccolo laghetto alimentato da una sorgente, le cui acque dal contenuto altamente salino non sono potabili e quindi cattive (bad in inglese) da cui il nome dell'area Badwater

Cartello che certifica il punto più basso del Nord America 85,5 metri sotto il livello del mare

Badwater Basin


 la crosta salina del terreno si presenta sotto forma di celle esagonali a nido d'ape, create da cicli ripetuti d'evaporazione



Tornando indietro lungo la stessa strada, la Badwater Road, si può fare un' interessante deviazione prendendo sulla destra Artists Drive, strada panoramica di 14 km a metà della quale si trova Artists Palette, una formazione rocciosa caratterizzata da una tale varietà di colori sgargianti che sembra di guardare un dipinto, ma creato dalla natura
Alla fine di Artists Drive si rientra nuovamente su Badwater Road e poco dopo sulla destra ci si può fermare al parcheggio da cui parte il sentiero che s'inoltra nel Golden Canyon, un trekking fra torreggianti rocce dorate, molto interessante ma difficile da completare se le temperature sono troppo alte

Artists Drive

Artists Palette

Sentiero che s'inoltra nel Golden Canyon

Golden Canyon

le torreggianti pareti del Golden Canyon ricordano le Dolomiti

Golden Canyon

Golden Canyon

Proseguendo sulla Badwater Road si torna al bivio in cui ci si ricongiunge con la Hwy190 che si segue a destra arrivando in breve a Zabriskie Point, uno dei paesaggi più iconici della Death Valley, famoso anche per l'omonimo film di Michelangelo Antonioni: dal parcheggio si sale su una collinetta, dove si trova il belvedere da cui si ammirano tutt'intorno colline ondulate formate dall'erosione che ha dato vita a questo paesaggio surreale di calanchi dai colori meravigliosi
Ripresa la Hwy190 verso sud, dopo 32 km, si raggiunge infine Dante's view punto panoramico posto a 1669 metri d'altezza, dove si può concludere in bellezza la visita del parco, con una fantastica visuale del Badwater Basin, a cui fanno da sfondo le cime oltre i 3000 metri delle Panamint Mountains

Zabriskie Point

il chiaroscuro delle sfumature dei calanchi rende ancora più suggestivo Zabriskie Point
Zabriskie Point

Zabriskie Point

Dante's View al tramonto

Sull'Ovest degli USA vedi anche:








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