Diario di viaggio in USA,parte 3: Valley of Fire e Grand Canyon
Dopo la visita alla Death Valley ho lasciato la California e sono entrato nel secondo Stato del mio viaggio, il Nevada, pernottando a Pahrump, un paese di circa 40000 abitanti a metà strada fra la Valle della Morte e Las Vegas, nella bellissima casa di una simpatica signora che affitta delle camere su airbnb.
Del Nevada mi hanno colpito subito due cose, il paesaggio arido e desertico ed il costo irrisorio della benzina, in media 2,50 $ al gallone, molto meno rispetto agli altri Stati visitati.
La giornata ho deciso di dedicarla alla visita del Valley of Fire State Park, che si trova nella parte sud-est del Nevada, ed è un parco statale, non nazionale, quindi la tessera annuale dei parchi non è valida, ma comunque il costo dell'entrata non è alto, 10$.
Questo parco è stato veramente sorprendente, con i suoi scenari di rocce rosse dalle forme più varie, canyon, incisioni rupestri: i punti d'interesse sono molti a partire da Atlal Rock, una roccia con incisioni rupestri raggiungibile con una scala, Arch Rock, dalla perfetta forma ad arco, Elephant Rock, un gruppo di rocce che sembrano formare la sagoma di un elefante, Seven Sisters, 7 grandi monoliti posti lungo la strada uno a fianco all'altro.
Si possono fare alcuni brevi trekking di lunghezze variabili da 30 minuti ad un'ora: il primo che ho fatto è stato Mouse's Tank, che attraversa un gruppo di formazioni rocciose, in passato rifugio di un fuorilegge, dove si trovano anche numerose antiche incisioni, poi ho percorso il sentiero Rainbow Vista che conduce ad un'area circondata da rocce multicolori con strati che variano dal bianco al giallo, al violetto, al rosso e per ultimo White Domes Loop, un giro ad anello di circa un'ora che attraversa un canyon che si fa sempre più stretto, fino a sbucare in un'area aperta fiancheggiata da alcune rocce multicolori dalle strane forme.
Dopo aver passato mezza giornata alla Valley of Fire, mi sono diretto verso il Lake Mead, un lago artificiale molto esteso formatosi in seguito alla costruzione della Hoover Dam, la diga sul fiume Colorado, che si può visitare e che costituisce il confine tra Nevada ed Arizona: dopo la visita della diga, sono quindi entrato nel terzo Stato del mio viaggio, l'Arizona, ed ho pernottato ad Ash Fork, lungo la Route 66.
Il giorno dopo ho visitato il Grand Canyon, difficile trovare parole per descrivere la sensazione di stupore che si prova la prima volta che ci si affaccia sul bordo di questa meraviglia della natura, puoi averlo visto in foto tante volte ma dal vivo è un'altra cosa e si rimane veramente impressionati da queste altissime pareti di roccia levigate dal tempo e dalla natura, nel corso di milioni di anni, che assumono le più diverse sfumature, a seconda della luce del sole e quasi 2000 metri più sotto ogni tanto s'intravede una piccola macchia verde-azzurra, il fiume Colorado.
Sono stato fortunato a trovare una bellissima giornata di tempo sereno, come è quasi sempre stato durante tutti i 15 giorni del mio viaggio nell'Ovest degli Stati Uniti, durante i quali non ha mai piovuto ed è stato nuvoloso solo una mattina nella Mono County in California, quindi settembre è un mese che consiglio per questo tipo di viaggio, considerando che anche i parchi nazionali sono pieni di gente ma non pienissimi come credo lo siano in alta stagione.
In un giorno al Grand Canyon si possono vedere i punti panoramici più significativi del South Rim, partendo presto la mattina, io sono arrivato alle 9, ed utilizzando le navette gratuite del parco, che passano ogni 10 minuti: io ho percorso a piedi tutto il tratto di South rim che va da Mather Point vicino al centro visitatori, fino all'inizio della Hermit Road, facendo una sosta anche all'interessante Yavapai Geological Museum che spiega la storia geologica della formazione del canyon, quindi ho usato la navetta per i punti panoramici della Hermit Route, purtroppo ho percorso solo pochi metri del Bright Angel Trail il sentiero che s'inoltra giù nel Grand Canyon fino al fiume Colorado, per mancanza di tempo, infatti ho deciso di percorrere in auto anche la Desert view Drive, una strada di 24 miglia, dove si trovano altri bellissimi punti panoramici dove ammirare un bellissimo tramonto ed i suoi giochi di luce sulle rocce del Grand Canyon, perfetta conclusione di una giornata indimenticabile
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