Cosa vedere in Val Venosta: 5 luoghi da non perdere

La Val Venosta si sviluppa nella parte occidentale dell'Alto Adige, in provincia di Bolzano, dal Passo di Resia a nord al confine con l'Austria, fino alla città di Merano, seguendo il corso del fiume Adige, prima in direzione nord-sud e poi da Sluderno in poi, in direzione ovest-est ed è racchiusa fra le vette alpine del Parco Nazionale dello Stelvio a sud e delle Alpi Venoste a nord.
Questa valle è caratterizzata da un microclima particolare, con precipitazioni scarse (i suoi 500 mm annui ne fanno l'area meno piovosa dell'intero arco alpino) e presenza del sole per circa 300 giorni all'anno, che contribuisce allo sviluppo della frutticoltura, in particolare della coltivazione delle mele.
Tante sono anche le bellezze naturalistiche ed i siti storico-artistici che si possono visitare percorrendo questa bellissima valle, fermandosi in alcuni dei pittoreschi paesi che ne fanno parte.  Ecco cinque luoghi da non perdere secondo me:


Partendo da nord s'incontra subito il Lago di Resia, un invaso artificiale per la produzione di energia idroelettrica, la cui costruzione, nel 1950, sommerse l'antico abitato di Curon Venosta, che fu ricostruito più a monte. A testimonianza del vecchio borgo rimane solo il campanile della chiesa, risalente al 1357, che emerge dalle acque solitario in mezzo al lago ed è diventato l'attrazione turistica di questa zona

Dal Lago di Resia dirigendosi verso sud si segue la SS40 che serpeggia con larghi tornanti fino a raggiungere Malles Venosta, uno dei borghi più belli di questa valle: nella foto si possono vedere i tre monumenti di Malles Venosta, in primo piano la chiesa di San Benedetto, il cui aspetto attuale risale all'XI secolo,  al suo interno ospita un importante ciclo di affreschi databile al IX secolo, che costituisce una delle poche testimonianze rimasteci di pittura carolingia, mentre in secondo piano si vedono la Torre Frohlich, dalla struttura circolare, costruita nel 1247 e facente parte di un antico castello, di cui restano le rovine ed al suo fianco la torre campanaria con guglia rossa della chiesa parrocchiale di Malles

Proseguendo ancora verso sud si arriva a Sluderno, paese dominato dalla mole del maestoso Castel Coira, una fortezza medievale, la cui costruzione iniziò nel 1260 e che appartiene ai conti Trapp dal 1504: si può accedere al castello con visite guidata durante le quale si possono ammirare la bella loggia affrescata, la cappella e la sala delle armi, che costituisce la più grande armeria privata d'Europa, in cui spiccano una cinquantina di armature complete

Continuando a seguire il corso dell'Adige, adesso in direzione est, si giunge in Alta Val Venosta, dove si può fare una sosta a Naturno, un piccolo paese nei pressi del quale si trova la chiesa di San Procolo, una delle chiese paleocristiane più antiche dell'Alto Adige, la cui costruzione si fa risalire al VII secolo

All'interno della chiesa di San Procolo vi è un altro ciclo di affreschi di epoca carolingia, dipinti nell' VIII secolo, tra cui questa famosa scena che probabilmente raffigura San Procolo che fugge da Verona, città di cui, nel IV secolo, era vescovo, calandosi dalle mura con una cesta, per sfuggire alle persecuzioni

Poco prima di arrivare a Merano si può fare una breve deviazione verso il paese di Parcines, dal quale, con una passeggiata di circa un'ora, si raggiunge la Cascata di Parcines, una delle più spettacolari e più alte dell'Alto Adige, che precipita al suolo da un'altezza di 100 metri

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