Una città in 5 foto: Melfi

In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Melfi, situata all'estremo nord della Basilicata al confine con Puglia e Campania, attualmente è un importante centro industriale, grazie alla grande fabbrica della Fiat qui costruita negli anni 90, ma è anche molto interessante da visitare per la sua storia, di cui restano testimonianze nel nucleo storico, dominato dall'imponente mole del castello normanno-svevo.
La città sorge in posizione strategica su un pianoro sopraelevato di fronte al Monte Vulture ed è interamente circondata da mura turrite, principalmente di epoca normanna, che si estendono per una lunghezza di 4 km.
Il periodo di maggior splendore durante la  storia della città fu il periodo normanno-svevo, quando, con l'avvento dei Normanni, fu scelta come capitale del Ducato di Puglia e Calabria nel 1059 e fu sede di alcuni concili pontifici, fra cui quello del 1089 in cui Papa Urbano II lanciò la Prima Crociata, in seguito il ruolo strategico della città fu confermato durante il Regno Svevo di Federico II, che scelse la città come residenza estiva e dal Castello promulgò nel 1231 le famose Costituzioni Melfitane, volte a regolare il diritto feudale, opera fondamentale nella storia del diritto.

Il Castello di Melfi, tra i più importanti castelli medievali italiani, sorge in posizione suggestiva a picco su una roccia ammantata di verde, in una zona strategica, punto di passaggio fra Campania e Puglia: fu costruito nell' XI secolo dai Normanni e poi modificato in epoche successive, motivo per cui non presenta una struttura architettonica unitaria, è composto da dieci torri, di cui sette rettangolari e tre pentagonali

L'entrata del Castello verso la città, è preceduta da un ponte in pietra con alla destra la pentagonale Torre dell'Orologio: il castello è visitabile ed al suo interno si trova anche il Museo Archeologico del Melfese "Massimo Pallottino"che ripercorre, attraverso numerosi reperti, la storia delle popolazioni che abitarono l'area del Vulture dall'età arcaica all'epoca romana

Porta Venosina è l'unica ancora in buono stato della cerchia muraria della città: l'arco ogivale è di origine sveva, mentre il torrione cilindrico fu aggiunto nel '400

Largo Marconi, una delle piazze principali del centro storico, qui si trovano il Palazzo Vescovile ed il Duomo, che conserva il prezioso campanile eretto nel 1153

Murales che rappresenta il Castello di Melfi e due falchi, esplicito richiamo al periodo in cui il castello fu scelto da Federico II come residenza estiva in cui trascorrere momenti di svago praticando soprattutto il suo hobby preferito, la falconeria, pratica venatoria su cui scrisse anche un trattato

Nei dintorni di Melfi vedi anche:


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