Viaggio in Australia, parte 2: Uluru-Kata Tjuta National Park

Da Melbourne con un volo interno di circa 3 ore ho raggiunto l'Australia Centrale, atterrando all'aeroporto di Yulara, un avamposto sorto in mezzo al deserto per permettere ai turisti di poter visitare l'Uluru-Kata Tjuta National Park, una delle meraviglie naturali più sorprendenti che abbia mai visto.
Yulara si trova in posizione isolata nella regione del Central Australia (la città più vicina, Alice Springs dista circa 400 km), ma a 20 km da Uluru, il monolite di roccia rossa che si staglia solitario in mezzo al deserto, ed a 50 km da Kata Tjuta (che in lingua aborigena significa "molte teste"), un complesso montuoso della stessa natura di Uluru, ma separato in più formazioni rocciose levigate ed arrotondate, inframezzate da gole spettacolari, attraversate da sentieri.
Yulara non è una vera e propria città con dei residenti, ma è formata da un' unica strada ovale attorno alla quale sorgono solamente alberghi ed appartamenti per turisti,  tutti di super lusso e molto costosi, ma vi si trova anche un ostello molto grande con camerate, piscina, pub ed anche un campeggio: inoltre vi è una piazza centrale nei pressi della quale si trovano un supermarket, negozi di souvenir con edicola, un paio di bar, banca, ufficio postale, ufficio turistico e museo.
La città non è molto estesa, comunque c'è un bus shuttle che passa ogni 20 minuti e fa tutto il giro dell'ovale, molto utile soprattutto nelle ore più calde della giornata, dato che quando ci sono più di 45° anche farsi 10-15 minuti a piedi può essere faticoso ed inoltre anche per l'aeroporto ci sono bus gratuiti in coincidenza con tutti i voli in partenza ed in arrivo, quindi tutto molto ben organizzato da un'unica società che dirige tutto il complesso turistico.
Io ho alloggiato presso l'Outback Pioneer Lodge, in una camerata da 4 in condivisione con altri ragazzi e ragazze e bagni in comune che si trovavano in un caseggiato molto grande: mi sono trovato molto bene, perchè ci sono numerose aree comuni sia al chiuso con aria condizionata e postazioni tv ed internet, sia all'aperto con pub, area ristoro, maxi-schermi tv, palco per musica live, aperti la sera fino alle 22 e quindi c'è possibilità di conoscere tanti altri viaggiatori.
Per visitare il parco ho optato per il servizio Uluru express Hop-on Hop-off, dei bus che ad orari fissi, prenotabili in anticipo, ti venivano a prendere al lodge e ti portavano ad Uluru e Kata Tjuta, lasciandoti la possibilità di esplorare in autonomia la zona, infine ti riportavano al lodge ad un'orario precedentemente concordato, quindi un servizio un pò diverso rispetto al solito tour guidato, più flessibile e molto efficiente.
Il primo giorno sono partito all'alba per andare a Kata Tjuta, ma prima abbiamo fatto una sosta in un punto panoramico per ammirare il sole che sorgeva a fianco della sagoma di Uluru e pian piano illuminava anche i monti Kata Tjuta sull'altro lato, un bellissimo momento.
Quindi alle 7 del mattino ho cominciato l'escursione lungo la Valley of the Winds, attraverso i monti Kata Tjuta, che doveva concludersi tassativamente entro le 10 per motivi di sicurezza e ben presto ho capito il perchè, infatti dopo le 9 il caldo era veramente soffocante, sicuramente la temperatura era ben oltre i 40° e camminare troppo tempo sotto un sole così intenso non è sicuramente salutare, nonostante cappello, occhiali da sole e crema solare: comunque è stata un' escursione fantastica percorrendo i sentieri e le gole che attraversano queste enormi montagne di roccia rossa dai profili arrotondati, in un ambiente per me totalmente nuovo fatto di arbusti, alberelli secchi, cespugli, terra rossa ed anche qualche rara pozza d'acqua naturale.
La sera ho preso l'Uluru Express e sono andato a vedere il tramonto da un punto panoramico nei pressi del grande monolite Uluru, ammirandone il colore rosso che cambiava d'intensità ed i giochi di luce ed ombre, uno spettacolo naturale veramente mozzafiato. 
Quindi il giorno dopo ancora sveglia alle 4:30 del mattino per prendere il bus ed andare in un altro punto panoramico a vedere l'alba sorgere sul grande monolite con il suo spettacolo di colori cangianti e poi verso le 7 ho cominciato l'Uluru Base Walk, un cammino di circa 10 km che si snoda lungo tutto il perimetro della roccia, della durata di circa 4 ore da concludersi obbligatoriamente entro le 11 del mattino per il troppo caldo.
L'escursione è spettacolare e vale veramente la pena farla, in alcuni punti il sentiero passa proprio rasente alla base della roccia, in altri più lontano offrendo scorci indimenticabili, fra rocce rosse, alberelli, arbusti, cespugli, grotte con antichi graffiti lasciati dagli aborigeni, pozze d'acqua.

Impressioni e curiosità:
è possibile anche salire in cima alla montagna ma io ho preferito non farlo per rispetto verso gli aborigeni che considerano Uluru una montagna sacra e per la loro cultura scalarla significa profanarla.


Sull'Australia vedi anche:

Commenti

Translate

Visualizzazioni ultimi 30 giorni

Post popolari in questo blog

Techno:storia,struttura e generi

Dave Clarke@Time Warp 04-04-2009: tracklist

Franchino:"quando la musica diventa magia"

Trekking dalla Gola del Furlo alla Testa del Duce e anello del Monte Pietralata

Escursione Capo Gallo (Palermo): Salita al Semaforo dell'Eremita

Vale il viaggio: Laghetto Rosso delle Conche (Isola d'Elba)

Trekking: anello delle Tre Croci del Monte Tezio

Un borgo in 5 foto: Gambatesa (Molise)

Trekking da Titignano alla Roccaccia, con vista sulle Gole del Forello, il Grand Canyon umbro

Trekking Canarie: alla spiaggia di Cofete per la Gran Valle (Fuerteventura)