Intervista a Giles Smith e James Priestley(Secretsundaze)

1. Parliamo del party “Secretsundaze”. Come è cominciato tutto?

Giles: Secretsundaze è iniziato grazie a quattro amici. Con 3 dj resident e un altro membro, Kristophe, che si occupava della produzione. Al tempo non era niente di più che il desiderio di voler fare qualcosa per noi stessi e suonare la nostra musica a persone e amici che avessero i nostri stessi gusti musicali. Il giorno, la domenica, è stato scelto inizialmente (credeteci o no) in modo del tutto accidentale in quanto unico giorno disponibile del posto che avevamo scelto. Il luogo (The Loft Room al 93 di Feet East in Brick Lane) ci piaceva particolarmente e non era disponibile venerdì o sabato. E’ spuntata allora l’idea di un party pomeridiano anche per via della terrazza che possiede. Confidando nel buon vecchio tempo britannico abbiamo pensato che poteva essere una buona idea mantenere questa vibrazione solare dell’estate.

2. Come si articola un tipico party “Secretsundaze”? Come lo presenteresti a chi non ne ha mai sentito parlare?

James: Di solito, cominciamo alle due del pomeriggio della domenica. Se tu arrivassi a quell’ora probabilmente vedresti i nostri sforzi nel mettere a punto gli ultimi dettagli. Poi, sia io che Giles cominciamo a creare l’atmosfera tenendo i bpm bassi, mettendo caldi e profondi groove house venati di soul. L’ambiente è rilassato e gioviale, socievole, la gente chiacchiera e il suono comincia a crescere. Nel tardo pomeriggio, tra le sei e le sette, l’ospite prende posto in consolle e a quest’ora le cose sono decisamente definite, si crea una specie di tensione per vedere cosa avrà da dire l’ospite.
Il picco più alto di vibrazioni ed energia si tocca di solito verso la fine del set dell’ospite e nuovamente, io e Giles lo manteniamo alto per una piacevole conclusione dell’evento o per introdurre un nuovo ospite. In breve, è una festa pomeridiana in un contesto amichevole con grande musica ascoltata con un grande soundsystem e animata da un’edonistica folla colorata.

3. Le prime cinque date sono andate esaurite in prevendita. Qual è il segreto secondo voi?

Giles: Non saprei dirti esattamente, ma so che siamo ormai in giro da sette anni e penso che si tratti di una combinazione di un insieme di cose. Penso che la gente capisca che siamo persone “vere” che animano un party per le giuste ragioni. Mettiamo grande cura e attenzione nella produzione. Musicalmente possiamo dire lo stesso, avendo portato molti ospiti in Gran Bretagna per la prima volta e non esagero se dico che abbiamo lanciato la carriera di alcuni di questi in Gran Bretagna e persino in Europa invitandoli da noi. Questo, per forza di cose, si riflette positivamente su di noi. Abbiamo anche portato grossi nomi che di solito si esibiscono solamente al Fabric di Londra. E penso anche che il concetto di un party che si tiene la domenica abbia la sua importanza, si respira un’atmosfera nettamente diversa rispetto a un comune venerdì o un sabato sera. E conta anche il fatto che molti dei nostri party sono all’aperto (alcuni completamente all’aperto, altri al chiuso con l’uso della terrazza) .

4. “Secretsundaze” è diventata anche un’etichetta discografica. Quali sono i prossimi progetti?

James: La prossima uscita è un ep per il secondo volume di “Secretsundaze”, che uscirà all’inizio del prossimo anno. Contiene una traccia esclusiva di Rozzo (metà dei Mountain People) chiamata “Azzurro” che sta riscuotendo grandi consensi da colleghi prestigiosi. Inoltre, contiene una gemma di Ron Trent, “The Morning Factory” che in origine uscì su Prescription e che attualmente è una rarità su vinile. Un’uscita essenziale.

5. Spesso portate “Secretsundaze” fuori Londra. Ora è previsto un tour che toccherà anche l’Italia, per la precisione Roma il 19/12. Cosa vi aspettate?

Giles: Sia io che James stiamo girando parecchio, sia separatamente sia insieme come Giles Smith e James Priestley, ossia Secretsundaze. E’ sempre piacevole suonare in posti nuovi e abbiamo sentito grandi cose sul Goa di Roma, quindi non vediamo l’ora di esserci. Abbiamo amici londinesi a Roma e anche amici italiani: sarà per forza una grande serata..

6. Sembra che voi abbiate sempre i pezzi migliori e più deep? Dove scovate questi piccoli tesori?

James: Seguiamo la scena con attenzione e abbiamo un buon orecchio per quel tipo di dischi/musica.
Non c’è nessun segreto dietro ma tanta passione.

7. Progetti furuti?

Giles: Stiamo lavorando attualmente ai nostri party invernali denominati “secretsundaze & friends”. Si tratta di un appuntamento mensile ogni terzo sabato del mese. E’ la prima volta che organizziamo una serie di party invernali ma sono abbastanza diversi dai tipici party secretsundaze in quanto sono all’interno di un club (Scala) e ci sono tre sale così abbiamo l’opportunità di invitare un numero maggiore di ospiti ed etichette. Nei prossimi mesi avremo ospiti Monza (Ibiza), Drum Poet Community e questo mese avremo uno speciale olandese con uno showcase chiamato “100% Pure vs Intacto vs Remote Area”. Brothers Vive da New York, uno dei nostri produttori preferiti del 2008, sarà nell’altra sala insieme a me e James. La serata del 31 si sta delineando.. Avremo un posto stupendo e una grande line up con Omar S (FXHE / Detroit) e il debutto inglese di Johnny D (Oslo). Questo è un grande colpo dato che, per ragioni di Visa, non si è mai esibito in Inghilterra e noi lo ospiteremo per la prima volta. Poi, vorremmo lavorare su altre compilation anche se il mercato è molto difficile al momento. Naturalmente cominceremo a pensare alla prossima serie estive di Secretsundaze. Sia io che James siamo anche impegnati in studio su nuove tracce e remix che saranno pubblicate il prossimo anno. Stiamo continuando il tour, tra cui il Panorama Bar a Berlino (uno dei nostri preferiti) e La Terrazza a Barcellona.

8. Qual è la musica del passato che preferite?

James: Tutti i generi musicali, davvero. Il mio primo amore è stato il jazz. Questo perché ho suonato il sassofono, il pianoforte e il flauto. Quando ero più giovane andavo sempre nei club di jazz e a vedere concerti, soprattutto con mio padre. Non suono più i miei strumenti ma mi piace ancora ascoltare jazz a casa. Mi piace anche la musica soul, disco, funk, hip-hop, electronica, balearica, krautrock, il pop degli anni ottanta. In termini di artisti, Arthur Russell, Boards of Canada, Can, Donald Byrd, Emperor Machine e molti altri.

9. Qualche nome da seguire nel 2009?

Giles: La nuova scuola di Detroit merita: Keith Worthy (Aesthetic Audio), Patrice Scott (Sistrum), Omar S. Aggiungiamo Johnny D (già un grande nome), Sascha Dive (Deep Vibes), questi nomi continueranno a crescere come grandi produttori. Anche Guillaume and The Cotu Dumonts continuerà ad essere sempre più popolare.

10. Quali sono i vostri interessi oltre la musica? Siete collezionisti di qualcosa?

James: Mi interessano la moda, la politica, il design, viaggiare, bere e mangiare. Non sono un grande collezionista anche se sfido a trovare qualcuno che possieda una selezione di tè verde che possa competere con la mia. Mi rifornisco in molti punti vendita e sono sempre alla ricerca di miscele diverse.

11. Senza cosa non puoi vivere?

Giles: I miei amici e la mia famiglia.

12. Cosa significa musica house oggi?

James: Un linguaggio universale di cui il mondo può disporre e godere. Ho sempre amato il nome del programma radiofonico di Gilles Peterson “Worldwide” che riflette davvero l’ampiezza della musica che trasmette. Sento che la comunità house internazionale è così forte oggigiorno, che si tratti di etichette, produttori o dj. Ma reputo ancora più importante la gente, i “clubber” i quali, con l’avvento dei voli economici e internet, hanno reso la musica house ancora più vicina.

13. Vinile o cd?
Giles: Sicuramente vinile. Suono ancora al 90% vinile nonostante i miei dischi siano stati persi dalle compagnie aeree quest’anno. Amo l’intera cultura ed è molto triste vedere il cambiamento in corso, dato che sembra la direzione sia quella. Penso che i vinili saranno ancora disponibili ma in piccole quantità per collezionisti. I cd sono così anonimi, nessuna opera d’arte. Mi piace anche andare per negozi di dischi, parlare con la gente e scambiare idee e conoscenze, ma ho notato che alcune delle persone che incontravo non vengono più nei negozi e comprano e scaricano direttamente attraverso la rete.

14. Dove sta andando il mondo?

James: Spero in una direzione più giusta, più pulita e più sicura ma penso che ci sia un’altra strada da percorrere prima di intraprendere questa direzione. L’equilibrio di potere si sposterà dall’ovest all’est, ma dato che le risorse naturali stanno diventando insufficienti, ci saranno tempi difficili negli anni a venire.

by Antonio Di Gioia
fonte:www.basebog.it

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