Monti Sibillini: da Castelluccio alla Cima del Redentore, la vetta più alta dell'Umbria (2448 m)

Questo bellissimo itinerario escursionistico di grande valore panoramico consente di salire sulle creste montuose che fanno da sfondo al Pian Grande di Castelluccio di Norcia, e segnano il confine fra le regioni Umbria e Marche, giungendo infine alla vetta più alta del versante umbro dei Monti Sibillini e di tutta l'Umbria, la Cima del Redentore (2448 m).

In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati dell'escursione

Si parte dal parcheggio situato ai piedi della collinetta su cui sorge Castelluccio di Norcia, circa 1 km a sud del pittoresco paesino, che purtroppo ora è in rovina a causa del terremoto: lasciata l'auto, si prosegue sul sentiero che porta in circa 1 ora a Capanna Ghezzi, dove si trova un antico fontanile ed un rifugio quasi sempre chiuso.

Castelluccio di Norcia ed i colori della Fiorita

La cresta montuosa che percorreremo in questa escursione

Sentiero fra prati fioriti


Castelluccio e il Pian Grande visti dal sentiero che porta a Capanna Ghezzi

prati sfalciati

il fontanile di Capanna Ghezzi

Da Capanna ghezzi si comincia a salire verso i terrazzi erbosi de Le Pianacce, fino ad arrivare ad un bivio in cui si va a destra prendendo il sentiero che in diagonale  aggira il Monte Argentella e conduce a Forca Viola (1936), percorrendo il quale si ammirano bei panorami di Castelluccio e del Pian Grande, che a fine giugno presentano gli spettacolari colori della Fiorita, in cui spiccano il rosso dei papaveri, il blu dei fiordaliso, il bianco dei fiori della camomilla ed il giallo della senape selvatica

Panorama di Castelluccio e Pian Grande dal  sentiero che conduce a Forca Viola


Panorama di Castelluccio e Pian Grande dal  sentiero che conduce a Forca Viola


i colori del Pian Grande

Da Forca Viola partono alcuni sentieri, tra cui quello che conduce al Lago di Pilato per la Valle del Lago di cui ho parlato in questo post, in questo caso prendiamo quello che sale sulla destra verso le creste montuose: la traccia segue in un primo tratto un andamento a svolte che permette di risalire faticosamente i pendii erbosi del versante umbro della catena montuosa, per poi seguire un andamento più rettilineo con una pendenza minore, e, dopo aver superato il Quarto San Lorenzo (2247 m), arriviamo ad affacciarci sulle massicce rocce che delimitano la Valle del Lago sul versante opposto rispetto alla Piana di Castelluccio.

Sentiero verso le creste montuose dei Sibillini

Panoramica della Piana di Castelluccio dall'alto

Affaccio sulla Valle del Lago

Panoramica della piana di Castelluccio

Uno sguardo indietro al sentiero che si è percorso con spettacolare panorama sulle creste montuose dei Sibillini

Passata la Cima dell'Osservatorio (2350 m), si arriva sul largo crinale che in breve, dopo un ultimo faticoso tratto in salita, conduce alla piccola croce che segnala la Cima del Redentore, vetta più alta dell'Umbria, con i suoi 2448 metri d'altezza: da qui un grandioso panorama si ammira verso nord e sud sulle creste montuose che fanno da corona alla Valle del Lago, verso est sull'aspro paesaggio roccioso del Pizzo del Diavolo, la montagna che incombe sui Laghi di Pilato e verso ovest sulla Piana di Castelluccio.

In vista della Cima del Redentore

Ultimo tratto in salita prima della vetta

Cima del Redentore (2448 m)

Il Pian Grande dall'alto

Piana di Castelluccio dall'alto


Pian Grande dall'alto

Il crinale a sud di Cima del Redentore

Sentiero per Pizzo del Diavolo e sullo sfondo Monte Vettore avvolto dalle nubi

Si torna a Castelluccio per lo stesso percorso seguito all'andata e prima di ripartire è d'obbligo una piccola sosta per per riposarsi ed ammirare i colori sgargianti della Fiorita del Pian Grande, visibili nel loro massimo splendore soprattutto nei giorni a cavallo dei mesi di giugno e luglio





Boschetto che forma la sagoma della penisola italiana


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