Vale il viaggio: Area Archeologica di Solunto (Sicilia)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Alle pendici del monte Catafalco, nel comune di Santa Flavia, vicino a Bagheria, si trovano i resti dell'antica città di Solunto, in suggestiva posizione su un pendio affacciato sul mare, che regala splendide vedute sul vicino Capo Zafferano e su buona parte della costa settentrionale della Sicilia.
Solunto è ricordata per essere una delle città siciliane fondate dai Fenici ed uno dei centri punici più importanti della Sicilia Occidentale, assieme a Mozia e Palermo, anche se le rovine che si visitano appartengono alla città ellenistico-romana, che prosperò fra III e I secolo a.C. per essere già definitivamente abbandonata nel II secolo d.C.
Gli scavi iniziarono nel 1826 ed il sito è preceduto da due antiquarium che conservano alcuni reperti rinvenuti nella zona, all'interno dell'area archeologica si può camminare lungo il decumano maggiore, detto via dell'Agorà, intersecato, secondo l'assetto urbanistico ippodameo da vie trasversali, distribuite in senso perpendicolare alla pendenza e quindi perlopiù costituite da scalinate, che vanno a formare isolati rettangolari che ospitano resti di domus, terme e santuari, e conservano ancora tracce di mosaici e pitture parietali.
Nella zona monumentale si trovano i resti dell'agorà, di una cavea circolare che probabilmente era sede del  bouleuterion dove si riuniva il senato locale, di una grande cisterna e poche pietre del teatro.

I resti dell'antica città di Solunto si trovano su un pendio a circa 250 metri sul livello del mare

i resti delle terme

il decumano maggiore (via dell'Agorà)

caprette fra le rovine

resti di domus


panorama su Capo Zafferano dalla parte nord dell'area archeologica

mosaico di una domus a picco sul mare

i resti della grande cisterna della città

boleuterion, cavea circolare con alcune gradinate, dove si riuniva il senato cittadino

l'agorà

Resti di un santuario composto da tre betili (stele infisse verticalmente), tipiche del culto fenicio-punico




tracce di pitture parietali sulle pareti di una domus


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