"Sono la mente retta e il cuore saldo che portano
lontano….eroico può essere al giorno d’oggi restare se stessi, mantenersi
individui e come tali integri"
Questo itinerario nel Parco delle Madonie attraversa un ambiente naturale fra i più belli della Sicilia, sia per la vegetazione, poichè ci s'inoltra in fitte faggete e s'incontrano maestosi alberi di cedrus atlantica glauca, sia dal punto di vista faunistico, infatti sono possibili avvistamenti di cinghiali neri e numerosi daini, soprattutto se andate, come ho fatto io, in un giorno infrasettimanale con pochi escursionisti nel periodo di fine settembre, quando comincia la stagione degli amori, con i bramiti di questi animali che saranno la colonna sonora dell'escursione. Il percorso ha il suo fulcro nell'ampia radura di Piano Cervi, a 1500 metri d'altitudine, dalla quale si passerà due volte completando un giro ad anello, durante il quale si può fare una deviazione verso il punto panoramico di Piano della Madonna ed il Monte Cervi. In fondo al post troverete un link con la mappa del percorso Panorama di Piano Cervi, arrivando dal sentiero che parte da Portella Col
In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli ecc.) : di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli. Una delle meraviglie nascoste dell'isola d'Elba è questo laghetto situato all'interno del Parco Minerario nella punta nord-orientale dell'isola e caratterizzato da acque di un colore rosso scarlatto, dovuto alla presenza di minerali ferrosi. Per arrivare al Laghetto delle Conche con i mezzi pubblici bisogna prendere il bus che collega Cavo a Rio Marina, lungo la SP26 e scendere alla fermata Rio Albano: da qui parte un sentiero che s'inerpica a tornanti verso l'entroterra fino a giungere, dopo 10-15 minuti di cammino ad un bivio in località Puppaio, dove si prende il sentiero 206 sulla sinistra che prosegue fra due ali di vegetazione
La Riserva di Capo Gallo si estende per un'area di 586 ettari nella fascia costiera a nord di Palermo, nei pressi di Mondello, ed è occupata per gran parte dal Monte Gallo, massiccio montuoso di origine carsica, la cui massima altura è il Pizzo Sella (562 m.). Monte Gallo è cinto sui lati da falesie strapiombanti sul mare, ad eccezione del versante meridionale verso Mondello, dove si trova il Vallone del Bauso Rosso, da cui si può salire seguendo un sentiero, non lungo ma piuttosto impegnativo in caso di caldo torrido, che conduce all'altura del Semaforo (527 m), bellissimo punto panoramico, così chiamato perchè vi si trova l'antico Semaforo Borbonico, postazione di vedetta del XIX secolo della Reale Marina del Regno delle Due Sicilie, attualmente abitato dall'eremita Isravele, che ha adornato tutto l'edificio con mosaici a carattere sacro, trasformandolo nel suo santuario. il Semaforo dell'Eremita Il sentiero parte a ridosso delle case della parte nord di Monde
Una bella escursione, molto frequentata ed interessante dal punto di vista paesaggistico ed anche storico, che si svolge nella Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo, nell'Appennino Marchigiano. Il punto di partenza è un parcheggio lungo la vecchia via Flaminia, posto sulla sinistra venendo da ovest, che si trova poco dopo aver passato il paese di Furlo, la Galleria Romana e la diga sul fiume Candigliano, uno dei principali affluenti del Metauro: grazie all'erosione operata dalle acque di questo fiume si è formata la Gola del Furlo, uno dei luoghi più suggestivi delle Marche. Da questo parcheggio parte il sentiero 449, che sale tortuosamente in un bosco di lecci e roverella molto fitto, fino ad arrivare, dopo circa un'ora di cammino in salita, alle due terrazze panoramiche del Furlo, quella bassa e quella alta: da qui si ha un bel panorama sulla Gola del Furlo. Sulla Terrazza Alta si trovano anche i resti della Testa del Duce, un'opera che fu realizzata du
Fra Todi ed Orvieto, ad un certo punto, un tratto del fiume Tevere s'incanala fra alte pareti ricoperte di vegetazione, le Gole del Forello, prima di confluire nel lago di Corbara. Questo spettacolare paesaggio simile ad un canyon, è visibile in tutta la sua bellezza da un punto panoramico situato di fronte alla Roccaccia, un'antica fortificazione in rovina invasa dalle piante e raggiungibile con un facile trekking di circa 4 km, con partenza dal castello di Titignano, attorno al quale sorge un piccolo borgo. Per arrivare a Titignano si percorre una strada sterrata al termine della quale si trova facilmente parcheggio: l'antico castello ed il borgo, di proprietà privata sono stati riconvertiti in agriturismo, con ristorante, bar, camere ricavate nelle casette dell'antico borgo ed anche una bellissima piscina con vista sul lago di Corbara. Vista del lago di Corbara da Titignano il borgo-castello di Titignano piscina con vista lago Sotto il bo
La techno è un genere musicale appartenente alla Electronic Dance Music (EDM) ed a sua volta è diviso in innumerevoli sottogeneri, a seconda di caratteristiche di tipo ritmico, melodico, sonoro. Storia Le sue origini sono da ricercarsi a Detroit, agli inizi degli anni '80, e dall'84 dai suoni delle prime drum machine. La Detroit Techno è tuttora un genere molto apprezzato, ai cui fondatori, la scena attuale deve tutta la sua esistenza: Derrick May, Juan Atkins e Kevin Saunderson fra tutti e nella seconda ondata Jeff Mills, Carl Craig e Richie Hawtin. Dei tre fondatori della Techno, Juan Atkins fu il primo ad entrare in contatto con la musica, con il gruppo Cybotron. Il primo brano dei Cybotron, "Alleys of your mind" uscì nel 1981, si tratta di una traccia con impostazione electro influenzata dal Synth-pop europeo. Juan Atkins e Rick Davis (l'altro componente dei Cybotron) erano infatuati dalle teorie del sociologo, futurologo, Alvin Toffler, in particolare nelle t
Il Monte Tezio (961 m) si trova vicino a Perugia e si presta ad una piacevole escursione di circa 3-4 ore, lungo un percorso ad anello, che ha come punti di riferimento le tre croci che sorgono sui versanti di questo massiccio calcareo: un trekking non troppo faticoso e molto panoramico con la vista che spazia dal Lago Trasimeno alla valle del Tevere e ai monti dell'Appennino, in un ambiente naturale molto vario, fra boschi di querce, vasti prati e pinete. In fondo al post troverete una link con la mappa e i dati del percorso Il parco del Monte Tezio si può raggiungere da Colle Umberto, passando poi per l'abitato di Compresso, fino a raggiungere un parcheggio con area picnic dove lasciare la macchina ed incamminarsi verso il cancello di entrata del parco, dove comincia un sentiero sterrato in leggera salita che si segue per circa 800 metri arrivando infine ad uno spiazzo in cui sorge un piccolo rifugio e sono posti alcuni pannelli informativi sui sentieri del parco, la flo
Nella zona del Monte Fumaiolo si trovano le sorgenti di numerosi fiumi, non solo quelle molto famose del Tevere, ma anche quelle del Savio, che nasce non lontano dal paese di Montecoronaro, alle pendici di Monte Castelvecchio e, dopo 126 km, sfocia nel Mar Adriatico, in provincia di Ravenna. Da Montecoronaro si può percorrere un itinerario ad anello non troppo lungo, che attraversa ambienti molto vari, tra cui boschi, pascoli e calanchi, toccando le Sorgenti del Savio, Monte Castelvecchio, le Marne di Verghereto e la Madonnina del Crestone. Si parte dal piccolo paese di Montecoronaro (898 m), dove si trovano una chiesetta ed un bar e si prende il sentiero 141 il cui inizio è posto sulla sinistra, salendo dal bar centrale la strada asfaltata per una cinquantina di metri: questo sentiero, attraversando campi, una strada forestale ed un bosco, porta in circa 45 minuti alle Sorgenti del Savio (1126 m), identificate da un monumento in ferro con l'immagine del lupo, simbolo di Monte
La Pietra Parcellara è un monte che si erge solitario, in provincia di Piacenza, da cui dista circa 30 km, fra le colline della val Trebbia, tra cui spicca per la sua mole imponente, la sua forma a cuspide ed il suo colore marrone scuro, che risalta fra le verdi colline. Le scure rocce di questo bizzarria geologica sono composte di ofiolite di serpentino nero, residuo di un antico oceano, poi modellate dall'erosione. Si può salire alla vetta del monte, posta a quota 836 m.s.l.m. partendo da Pietra, frazione di Travo, dove si può lasciare l'auto in un parcheggio: a lato della strada sulla sinistra parte un sentiero sterrato, che conduce all'oratorio della Madonna di Caravaggio e da qui comincia la salita verso la cima che, pur presentando tratti piuttosto ripidi, non è difficile nè troppo esposto. La cima della Pietra Parcellara si raggiunge in circa 30 minuti dalla partenza dalla strada asfaltata e si può ammirare uno splendido panorama sulla val Trebbia e le collin
Dopo aver atteso due giorni che la visibilità migliorasse e l'aereo potesse decollare da Manthali verso Lukla, finalmente è cominciato il mio trekking nel Parco Nazionale dell'Everest: prima tappa tranquilla, di ambientamento, da Lukla a Phakding, della lunghezza di circa 11 km, fatta di numerosi saliscendi, camminando a quote comprese fra i 2500 e 2800 metri, passando per alcuni piccoli villaggi come Cheplung e Tadokhosi In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso partenza dall'aeroporto di Manthali, 200 km ad est di Kathmandu la pista dell'aeroporto di Lukla le affollate strade di Lukla muli che trasportano bombole ruote di preghiera lungo il percorso ruote di preghiera e piccolo campo di granturco mantra buddhisti pitturati su roccia arrivo a Phakding Sul Nepal vedi anche: Trekking Muldhai-Khopra Danda-Poon Hill: Tappa 1 Ghandruk-Tadapani Trekking Muldhai-Khopra Danda-Poon Hill: tappa 2 da Tadapani a Dobato, con vista al tramonto da Muldhai
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