Una città in 5 foto: Catania

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso.

Catania sorge alle pendici dell'Etna, vulcano che ha condizionato negli anni storia e territorio di questa città che con i suoi quasi 300000 abitanti è il più popoloso comune italiano fra quelli che non sono capoluogo di regione.
Fondata da coloni Greci nel 729-728 a.C., Catania ha attraversato periodi di splendore e decadenza durante le varie epoche storiche, di ognuna delle quali restano tracce nella città attuale: passeggiare per le strade di questa città equivale a fare un viaggio nella storia in poche ore, passando dai resti dell'Anfiteatro Romano in Piazza Stesicoro, al medievale Castello Ursino, dalle numerose chiese in stile barocco, costruite o restaurate dopo il terremoto del 1693, tra cui spicca il Duomo, ad eleganti palazzi ottocenteschi come il Teatro Bellini.

Piazza Duomo è il cuore del centro storico: vi sorgono la Cattedrale di Sant'Agata, quasi completamente rifatta in forme barocche dopo il terremoto del 1693, la Fontana dell'Elefante, progettata nel 1736 da Vaccarini , sormontata da una scultura di elefante in pietra lavica di epoca romana, detto u'Liotru, simbolo della città di Catania

Piazza Bellini, su cui sorge il Teatro Massimo Bellini, inaugurato nel 1890

Il Castello Ursino fu edificato tra 1239 e 1250 per volere di Federico II di Svevia, si affacciava sul mare fino al 1669, quando una colata lavica dell'Etna sfiorò l'edificio e allungò il litorale di alcune centinaia di metri

In Piazza Stesicoro sono visibili i resti di una parte dell'antico anfiteatro romano, costruito in pietra lavica nel II secolo d.C., attualmente incastonato fra imponenti palazzi otto-novecenteschi

Piazza San Francesco introduce a via dei Crociferi, vi si affacciano la monumentale chiesa di San Francesco, ricostruita in stile barocco nel XVIII secolo e la statua del Cardinale Dusmet

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Trekking in Friuli: da Sella Zoncolan a Monte Tamai, giro ad anello

 Una bella escursione, non troppo lunga (6 km a/r), nell'area del Monte Zoncolan, famosa soprattutto fra i ciclisti, ma che è attraversata anche da alcuni sentieri che offrono interessanti viste panoramiche.

Si parte da Sella Zoncolan (1750 m), dove si può lasciare l'auto e ci s'incammina verso il vicino Rifugio Tamai, dove si possono incontrare anche dei simpatici alpaca, oltrepassato il rifugio si prosegue per circa 2,5 km su una stradella sterrata, incrociando durante il percorso anche Malga Tamai.
Si giunge quindi alla deviazione a destra per Cima Tamai e si comincia a salire su un sentiero nella bassa vegetazione, raggiungendo dapprima Forcella Arvenis (1845 m), per poi arrivare infine sulla cima del Monte Tamai (1970 m), da cui si ha un bel panorama a 360° su tutta l'area del Monte Zoncolan e sulle altre catene montuose circostanti.
Il ritorno lo si effettua seguendo per 2 km il tracciato della pista da sci, che riconduce al Rifugio Tamai
In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso

Sella Monte Zoncolan, molto frequentata dai ciclisti

Alpaca presso il Rifugio Tamai

Rifugio Tamai

Malga Tamai lungo il sentiero

sentiero che sale fra la vegetazione verso Forcella Arvenis

vista sul Monte Arvenis dall'omonima forcella

Cima Monte Tamai

Vista sul Monte Arvenis dalla cima del Monte Tamai


Panorama dal Monte Tamai

Altri trekking e camminate in Friuli:

Trekking nel Parco delle Dolomiti Friulane: giro ad anello da Forni di Sopra per Rifugio Giaf, Forcella Urtisiel, Casera Val Binon e Passo Lavinal

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Val Rosandra: trekking ad anello da Bagnoli Superiore


Una città in 5 foto: Acireale

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso.

La città di Acireale sorge sulla costa ionica siciliana, in suggestiva posizione su un terrazzo lavico, quasi a strapiombo sul mare, a cui è collegata da alcune stradine, che attraversano la Riserva Naturale Orientata La Timpa, e conducono al porticciolo cittadino di Santa Maria La Scala.
Oltre alla bellezza naturalistica, la città è interessante da visitare anche per motivi artistici, grazie alle meravigliose chiese in stile barocco, tra cui spiccano il Duomo e la Basilica dei SS. Pietro e Paolo, che si affacciano su una bellissima piazza con pavimentazione in marmo bianco e pietra lavica, e la settecentesca Basilica Collegiata di San Sebastiano, dalla maestosa facciata ricca di statue, fregi e mascheroni

Piazza Duomo, dalla bellissima pavimentazione in marmo e pietra lavica, su cui si affacciano la Basilica dei SS. Pietro e Paolo ed il Palazzo Comunale, edificato nel 1640

Piazza Duomo da altra angolazione, con vista sul Duomo, a sinistra, e la Basilica dei SS. Pietro e Paolo

la monumentale Basilicata Collegiata di San Sebastiano, fiancheggiata su un lato dall'alberata Piazza Vigo

la fastosa facciata della Basilica Collegiata di San Sebastiano, capolavoro di arte barocca

il porticciolo di Santa Maria La Scala, situato ai piedi della terrazza lavica su cui sorge Acireale, da cui è raggiungibile seguendo una stradina a zigzag, detta Le Chiazzette

Altri luoghi da visitare nei dintorni:

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Trekking nel Parco delle Dolomiti Friulane: giro ad anello da Forni di Sopra per Rifugio Giaf, Forcella Urtisiel, Casera Val Binon e Passo Lavinal

 Un'escursione lunga (20 km) ed impegnativa (1300 metri di dislivello in salita), con partenza ed arrivo a Forni di Sopra, un percorso meraviglioso che attraversa vari ambienti, durante il quale ci s'inoltra nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane, intorno ai 2000 metri di altitudine, ammirando vasti panorami e camminando fra boschi, pinnacoli e torrioni di roccia, praterie e rifugi d'alta quota. 

Si parte da Forni di Sopra e si segue il corso del fiume Tagliamento verso monte, fino a località Chiandarens, dove si gira sinistra costeggiando le sponde del torrente Giaf, affluente del Tagliamento, prima su strada asfaltata e poi su sentiero in mezzo al bosco fino a giungere, dopo circa 3 km di cammino in leggera salita, al Rifugio Giaf (1400 metri), ai piedi del quale si trova anche una cappelletta.

partenza da Forni di Sopra, piccolo borgo ai piedi delle Dolomiti Friulane


ponte sul fiume Tagliamento a Forni di Sopra

si costeggia il fiume Tagliamento

mappa dei sentieri nel Parco delle Dolomiti Friulane

primi panorami sulle guglie delle Dolomiti Friulane visibili risalendo la valle del torrente Giaf

il Rifugio Giaf in alto con ai suoi piedi una cappelletta

Dal Rifugio Giaf si seguono le indicazioni per Forcella Urtisiel, seguendo il tracciato del famoso itinerario Truoi Dai Sclops (Sentiero delle Genzianelle), che s'inoltra nel cuore delle Dolomiti Friulane, dapprima in mezzo ad un bosco di pini mughi, quindi salendo a tornanti su ripidi ed aspri ghiaioni e nell'ultima parte zigzagando fra spettacolari pinnacoli e torrioni di roccia, giungendo infine a Forcella Urtisiel (1990 m)

indicazioni per Forcella Urtisiel

ci s'inoltra in un boschetto di pini

i torrioni delle Dolomiti Friulane sullo sfondo


Vista panoramica con il Rifugio Giaf ben visibile in mezzo al bosco

usciti dal boschetto si comincia a salire su ghiaioni

il sentiero s'inoltra in un paesaggio spettacolare...

...fra torrioni di roccia...

...e pinnacoli dalle forme più disparate



Forcella Urtisiel

panorama dalla Forcella, sovrastata dalla Cima Urtisiel Est

Forcella Urtisiel

Dopo un po' di meritato riposo, ammirando un fantastico panorama, si passa sul versante opposto dove si apre un ulteriore meraviglioso paesaggio delle Dolomiti Friulane, tra cui spicca la cima del Crodon Val Di Brica (2242 m), ai piedi del quale, in una prateria in mezzo al bosco, sorge Casera Val Binon (1778 m), prossima meta dell'escursione, un piccolo rifugio formato da due edifici in pietra, dove si può mangiare e fare rifornimento d'acqua, che si raggiunge con una piccola deviazione dal sentiero principale, dopo aver percorso 2,5 km da Forcella Urtisiel, su un tracciato in leggera discesa fra i pini mughi.






in vista di Casera Val Binon, ai piedi del Crodon di Val di Brica

la conca prativa su cui sorge Casera Val Binon

Casera Val Binon

Dopo una breve sosta, si torna sul sentiero principale e si prosegue fino alla bellissima e vasta prateria d'alta quota di Canpuros (1920 m), circondata da montagne maestose, ai margini della quale si trova il Cason di Canpuros, una costruzione in legno che può fungere da riparo.
Da qui si devia dal tracciato del Truoi Dai Sclops, che sarebbe stato troppo lungo da fare in un giorno, e si può chiudere l'anello raggiungendo il Passo Lavinal (1968 m), contrassegnato da una croce in legno e ridiscendere per l'omonima valle, un tracciato piuttosto difficile e ripido, caratterizzato da numerosi tratti ghiaiosi e franati, ma comunque fattibile, che nell'ultima parte interseca anche il corso di un torrente, arrivando infine a ricongiungersi al tracciato dell'andata lungo la sponda destra del corso inferiore del torrente Giaf.