Viaggio in Australia, parte 3: Sydney

Con un volo interno di circa 3 ore da Uluru arrivo a Sydney, adagiata sulle rive del bellissimo porto naturale dove venne posto il primo insediamento coloniale degli inglesi nel 1788, da cui poi nacque la moderna nazione australiana.
Nonostante il numero di abitanti sia quasi lo stesso rispetto a Melbourne, Sydney mi dà l'impressione di essere più estesa o comunque i punti d'interesse sono sparsi in zone più distanti tra loro: ciò è dovuto anche alla diversa conformazione fisica delle due metropoli l'una, Sydney, che si distende tutta intorno alle rive di un amplissimo e suggestivo porto naturale, costellato di baie e spiagge, l'altra Melbourne, il cui centro è più concentrato in un'unica zona a ridosso della foce del fiume Yarra.
A Sydney le cose da fare sono molte, innanzitutto i suggestivi cammini costieri, due in particolare quelli che ho fatto io, da Coogee Beach a Bondi Beach e il Manly Scenic Walkway con partenza da Spit Bridge, ad entrambi va dedicata almeno una mezza giornata.
Coogee Beach si può raggiungere in bus dal centro di Sydney e da qui si può partire per una bellissima escursione che costeggia l'oceano attraversando parchi, alte scogliere a picco sul mare su cui si sbattono onde ruggenti, numerose tranquille insenature, alcune con spiaggia ed anche un cimitero costruito in riva ad una scogliera, concludendo la camminata a Bondi Beach, la spiaggia più famosa da Sydney, molto lunga e racchiusa in un'ampia baia, popolata di surfisti alla ricerca dell'onda giusta e ravvivata da colorati murales lungo il boardwalk.
Da Bondi Beach ho poi preso un bus che in breve mi ha portato sulla penisola che delimita a sud l'imboccatura del grande porto naturale di Sydney (South Head), dove si trova da una parte Gap Park, con alte scogliere affacciate sull'oceano, in cima alle quali è possibile percorrere dei sentieri, mentre sul versante opposto, verso l'interno del porto si trova la tranquilla Watsons Bay, da dove si può ammirare lo skyline di Sydney in lontananza e prendere il traghetto per tornare verso Circular Quay, il centro città.
L'altro cammino costiero che ho fatto è il Manly Scenic Walkway, che parte da Spit Bridge, raggiungibile in bus dal centro, ed arriva alla cittadina costiera di Manly, che si trova sulla penisola che delimita a nord l'entrata del porto di Sydney (North Head): anche durante questa escursione si attraversano tante baie con spiaggette, ma ci s'inoltra in alcuni punti anche in ambienti forestali più selvaggi, su sentieri comunque facili e ben segnalati in cui ci si può imbattere in lucertoloni, varie specie di uccelli, graffiti aborigeni, vari tipi di piante tra cui la banksia con i suoi fiori gialli ed infine si arriva a Manly, frequentatissima località balneare, con una bella spiaggia affacciata sull'oceano ed una lunga via principale piena di palme chiamata The Corso, che collega la spiaggia al molo da dove si può prendere il traghetto che riporta a Circular Quay in circa 30 minuti.
Comunque l'attrazione principale di Sydney sono sicuramente l'Harbour Bridge e l'Opera House, che si fronteggiano nel Sydney Harbour, due opere architettoniche che colpiscono per le loro forme audaci da ammirare da tutte le angolazioni, inserite in un contesto molto suggestivo fatto di grattacieli ed altre costruzioni avveniristiche, che vanno a formare un insieme bellissimo sia di giorno che con le luci notturne.
Nella baia accanto al Sydney Harbour si trova un altro punto nevralgico della vita di Sydney ovvero il Darling Harbour, lungo il quale sorgono numerosi locali, l'acquario, lo zoo, la ruota panoramica, enormi hotel ed è attraversato dal lungo ponte pedonale Pyrmont Bridge, si potrebbe definire la zona un pò più commerciale della città, sempre animatissima e piena di gente, soprattutto la sera.
A Sydney ho visitato anche interessanti musei, tra cui alcuni gratuiti come il The Rocks Discovery Museum, incentrato sulla nascita della città di Sydney, che sorge proprio sul punto in cui ci fu il primo insediamento europeo ed il Museo di Arte Contemporanea, con opere di artisti aborigeni veramente notevoli, inoltre mi è piaciuto anche il Museum of Sydney (ingresso a pagamento), che offre una panoramica completa sulla nascita e l'evoluzione della città, dalla colonia penale all'attuale metropoli.
In centro città si trovano anche parchi molto belli e ben tenuti, come l'Hyde Park, in cui si trova anche l'Anzac Memorial, monumento dedicato ai soldati australiani e neozelandesi che hanno perso la vita nelle guerre mondiali e soprattutto i Royal Botanic Gardens, ad ingresso gratuito che occupano un'area molto vasta a ridosso dell'Opera House, lungo le rive del Sydney Harbour, ed ospitano un gran numero di piante, molte delle quali tipiche dell'Australia quindi una visita molto istruttiva per approfondire la particolare evoluzione botanica di questo paese, impreziosita da splendide vedute sul centro e sul porto di Sydney

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