Trekking sulla Sila: itinerario del Bosco del Corvo dal Centro Visita Cupone

Sulla Sila Grande uno dei trekking più interessanti da fare è l'itinerario di circa 9 km che segue il sentiero del Bosco del Corvo, durante il quale si attraversano grandi boschi di pini, si possono incontrare cervi sia in cattività che in libertà e si arriva ad un bellissimo punto panoramico sul lago di Cecita.
Si parte dal centro visita Cupone, nei pressi del lago di Cecita, dove si trovano un ampio parcheggio, un bar, un museo, un orto botanico ed una pineta con tavoli per picnic.
Da qui s'imbocca il sentiero che parte ad est del centro visita, immergendosi subito in un bel bosco di pini larici e poco dopo si raggiungono alcuni recinti faunistici che ospitano la fauna autoctona, tra cui lupi, caprioli e daini, quindi si prosegue sul sentiero didattico incontrando una carbonaia con pannelli esplicativi

Centro visita Cupone

il lago di Cecita 

Indicazioni dei sentieri dal centro visita Cupone

fitto bosco di pini



Daini nei recinti faunistici

riproduzione di una carbonaia

Si continua a seguire il sentiero n.2 del Bosco del Corvo fra i boschi di pini: il sentiero è largo e ben indicato e permette una completa immersione nella natura










Ad un certo punto una deviazione sulla sinistra porta ad un bellissimo punto panoramico sul lago di Cecita. Dopo una pausa rigenerante, si ritorna sui propri passi e si continua sul sentiero n.2 in salita superando il Cozzo del Principe, punto più alto raggiunto in questa escursione a circa 1500 m di quota

deviazione per il punto panoramico


panorama del lago di Cecita

Cozzo del Principe

Quindi si scende raggiungendo in breve l'arboreto Sbanditi, che ospita numerosi tipi di piante ed alberi e, dopo aver oltrepassato un ponte sul fiume Cecita, si arriva alla strada statale che riporta al centro visite Cupone.
Volendo movimentare l'escursione ed evitare la strada asfaltara, poco prima del ponte si può imboccare il sentiero n.3 che conduce anch'esso a Cupone, immergendosi nella natura a mezza costa fra il sottostante fiume Cecita e la collina boscosa, ma nell'ultima parte presenta alcune difficoltà tra cui un piccolo guado del fiume 

animali in libertà

tappeto di felci

panorama dei boschi di pini dal sentiero n.3

punto in cui è obbligatorio attraversare il fiume Cecita

Il lago di Cecita dal ponte sotto cui sfocia l'omonimo fiume

Dati tecnici:

Difficoltà: E escursionistico

Lunghezza: 9 km

Dislivello: 340 m

Durata: 4 h

Sui parchi naturali calabresi vedi anche:


Un borgo in 5 foto: Fira (Santorini)

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Fira è il principale centro abitato e capoluogo di Santorini, situato nella parte centro-occidentale dell'isola ad un'altezza di 260 m.s.l.m.: il suo centro è formato da vicoletti pieni di locali, ristoranti, negozi ed anche qualche bella chiesa e due musei archeologici, il più interessante dei quali è il museo di Thira Preistorica.
Molto affollata e vivace in alta stagione, Fira è una buona base per visitare tutta l'isola, infatti, vista la sua posizione centrale, da qui partono bus per tutte le destinazioni senza dover cambiare ed è dotata anche di un piccolo porto da dove partono i battelli per le escursioni sulle isole vulcaniche di Nea Kameni e Palea Kameni 

Ciò che rende Fira molto affascinante è anche la sua posizione abbarbicata sulla caldera del vulcano a strapiombo sul mare

 Chiesa in stile cicladico con Fira sullo sfondo

il vecchio porto di Fira, ai piedi del paese, a cui è collegato da una scalinata di 587 gradini o in alternativa da una funivia

Suggestivo tramonto a Fira

Fira by night

Sulle isole Cicladi vedi anche:



Salita alla Pietra Parcellara

La Pietra Parcellara è un monte che si erge solitario, in provincia di Piacenza, da cui dista circa 30 km, fra le colline della val Trebbia, tra cui spicca per la sua mole imponente, la sua forma a cuspide ed il suo colore marrone scuro, che risalta fra le verdi colline.
Le scure rocce di questo bizzarria geologica sono composte di ofiolite di serpentino nero, residuo  di un antico oceano, poi modellate dall'erosione.
Si può salire alla vetta del monte, posta a quota 836 m.s.l.m. partendo da Pietra, frazione di Travo, dove si può lasciare l'auto in un parcheggio: a lato della strada sulla sinistra parte un sentiero sterrato, che conduce all'oratorio della Madonna di Caravaggio e da qui comincia la salita verso la cima che, pur presentando tratti piuttosto ripidi, non è difficile nè troppo esposto.
La cima della Pietra Parcellara si raggiunge in circa 30 minuti dalla partenza dalla strada asfaltata e si può ammirare uno splendido panorama sulla val Trebbia e le colline circostanti.


A lato di questa strada parte il sentiero verso la Pietra Parcellara

Inizio del sentiero CAI verso la Pietra Parcellara, tempo di percorrenza da qui alla cima 30 minuti

la forma appuntita ricorda il monte Cervino

L'Oratorio della Madonna di Caravaggio ai piedi del monte, da qui comincia la salita verso la cima

Si sale fra nude rocce quasi completamente prive di vegetazione

quasi in cima

croce di vetta


bel panorama sulle verdi colline circostanti


bel panorama della Val Trebbia

Panorama verso nord-ovest con in primo piano l'Oratorio della Madonna di Caravaggio


Per la sua posizione ricorda un altro affioramento roccioso dell'Appennino, la Pietra di Bismantova, formatasi in modo simile ma da cui si differenzia per il tipo di rocce e l'aspetto, che nella Pietra Parcellara è più appuntito e spoglio essendo quest'ultima quasi completamente priva di vegetazione

Per altri monti simili in questa regione vedi anche:


Sulla provincia di Piacenza vedi anche:




Trondheim: riflessi sull'acqua

In una bella giornata di sole a Trondheim (evento raro in Norvegia), nel tardo pomeriggio è possibile vedere la città che si riflette come in uno specchio sulle limpide acque del fiume Nidelva, che la circonda.
Ecco alcune immagini

I variopinti magazzini intorno al Gamle Bybro, ponte della città vecchia

Un' ansa del fiume con isoletta, nei pressi del quartiere Bakklandet


In alto spicca la torre bianca della fortezza di Kristiansen

la curva del fiume Nidelva

la cattedrale Nidarosdomen sulla sinistra

le guglie della Nidarosdomen riflesse sull'acqua del fiume

Sulle città della Norvegia vedi anche: