La Sacra di San Michele è il monumento simbolo del Piemonte, un complesso abbaziale millenario arroccato sulla cima di un monte a 960 m.s.l.m., all'imbocco della Val di Susa.
Ci si può arrivare con l'auto, ma ritengo sia più soddisfacente, anche se più faticoso, raggiungerla a piedi, percorrendo l'antica mulattiera che parte da Sant'Ambrogio di Torino, nei pressi della chiesa di San Rocco e giunge alla Sacra di San Michele, superando in poco tempo un dislivello di circa 600 metri.
Il sentiero acciottolato sale a tornanti in costante salita e lungo il percorso sono posizionate le stazioni della Via Crucis ed anche un paio di fontanelle per rinfrescarsi.
Dopo circa mezz'ora di salita si arriva ad uno spiazzo dove si trova un tornante della strada provinciale che porta alla Sacra e la piccola borgata di S.Pietro, si attraversa il paese e si prosegue per breve tratto su sentiero in salita fino ad arrivare alla Sacra di San Michele che si erge grandiosa sullo sperone roccioso.
Inizio dell'antica mulattiera da Sant'Ambrogio di Torino
sentiero acciottolato in costante salita
sui tornanti sono presenti stazioni della Via Crucis
Primi panorami della Sacra di San Michele dall'antica mulattiera
Panorama di Sant'Ambrogio di Torino dal sentiero che sale alla Sacra di San Michele
Qui finisce il sentiero a tornanti e si prosegue verso destra attraversando borgata San Pietro
quasi arrivati
il complesso architettonico si erge su un imponente basamento roccioso
Salendo un lungo scalone si raggiunge la chiesa nuova costruita fra XII e XIII secolo in stile romanico
La porta dello Zodiaco è probabilmente l'opera di maggior pregio artistico della Sacra: fu scolpita da Niccolò fra 1120 e 1130 e si trova al termine dello scalone dei morti: i capitelli figurati rappresentano storie di Sansone e di Caino e Abele
Portale di accesso alla chiesa
Archi rampanti frutto di recenti restauri
Panorama dalla Sacra verso est con il paese di Sant'Ambrogio di Torino in primo piano
Panorama dalla Sacra verso ovest con la Val di Susa
Ruderi del cosiddetto monastero nuovo, costruito nel XII secolo sul lato nord del complesso architettonico: si doveva trattare di un edificio imponente di ben cinque piani affacciato sulla Val di Susa
la Torre della Bell'Aida, alta 20 metri era parte del Monastero Nuovo, ora in rovina: a questa torre è associata la leggenda della bella Aida, una giovinetta che per sfuggire a dei soldati di ventura si gettò da qui rimanendo illesa sorretta dagli angeli, ma poi volle riprovarci per vanità e denaro e si sfracellò nel burrone
Inizio del sentiero per il ritorno verso Sant'Ambrogio, situato a lato dello stradone che porta alla Sacra, poco prima del Sepolcro dei Monaci, ormai ridotto a un rudere
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