Una città in 5 foto: Benevento
In questa rubrica, attraverso 5
foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito,
interessato, incuriosito di una città che ho visitato, un viaggio che ho
intrapreso, un trekking che ho percorso: infatti penso che, a volte, con le immagini,
si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...
Benevento è situata nell'entroterra campano, l'ho trovata molto interessante da visitare per le numerose testimonianze storiche, che si possono incontrare in questa città, che ha alle spalle una lunga storia. Con il nome di Maleventum, fu una delle capitali dei Sanniti, fiero popolo, che guerreggiò a lungo con i Romani, durante la loro espansione nella penisola italiana, nel III sec. A.C.. Con il nome più benaugurante di Beneventum divenne città romana, periodo di cui restano numerosi monumenti, come l'Arco di Traiano, il Ponte Leproso e l'Anfiteatro romano. Nel 571 D.C. i Longobardi vi fondarono il Ducato di Benevento, che rimase un regno indipendente fino al 1077, quando la città fu ceduta alla Chiesa di Roma, rimanendo, per anni, un enclave Pontificia, all'interno del Regno di Napoli, governata da rettori papali, fino al 1861, quando entrò a far parte del neonato Regno d'Italia.
Piazza Matteotti, che ospita il complesso monumentale di Santa Sofia, con, sulla sinistra della foto, la chiesa, fondata nel 760 dal duca longobardo Arechi II, patrimonio Unesco dal 2011, il campanile, ricostruito nel 1703, e la fontana, fatta costruire dal francese Talleyrand, duca di Benevento durante l'occupazione napoleonica.
L'Hortus Conclusus, l'ex orto del convento dei frati Domenicani, dal 1992, ospita un'installazione permanente di opere dell'artista beneventano Mimmo Paladino, esponente della corrente artistica Transavanguardia: un'interessante galleria d'arte a cielo aperto e ad ingresso libero.
L'Arco di Traiano è forse l'arco onorario romano meglio conservato, giunto fino a noi: fu eretto fra 114 e 117 D.C., per esaltare e ricordare il governo dell'imperatore romano Traiano: si trovava all'inizio della nuova via Traiana, una variante della via Appia, che collegava Benevento a Brindisi, è alto 15 metri ed è decorato da bassorilievi, con scene militari e di pace.
Il chiostro del monastero annesso alla chiesa di Santa Sofia, che attualmente ospita il Museo del Sannio: la bellezza del chiostro è data soprattutto dalle 47 colonne, che lo circondano, ognuna diversa dall'altra, con capitelli decorati in modo fantasioso, con fogliame, figure umane e animali.
L'obelisco egizio, con iscrizioni geroglifiche, in Piazza Papiniano, faceva parte del tempio di Iside, eretto a Benevento, dall'imperatore Domiziano, tra 88 e 89 D.C.
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