I Love Techno Gand 10 novembre 2007: il mio reportage

il 10 novembre 2007 è stata x me la quarta i love techno,e confermo la mia idea che sia uno dei festival europei meglio organizzati (forse il migliore da questo punto di vista) e spettacolari (luci,gente).

Tanto pubblico a questa edizione,l'evento è andato sold-out pochi giorni prima e dispiace che tanti, anche italiani, abbiano dovuto sborsare grosse cifre per poter entrare (anche 200€,da quel che ho saputo, i bagarini esistono anche in Belgio, a quanto pare), insomma alle 18 alla stazione di gand e davanti al flanders expo era tutta una caccia al biglietto.
Nonostante la folla, in circa 10 minuti si passa controllo biglietto, guardaroba e perquisizione, tutto con incanalamenti e file molto precise e civili, grosso punto a favore secondo me: giusta anche la decisione di chiudere le sale all'accesso di ulteriori persone quando non ci si sta più, infatti se è impossibile ballare la festa non te la godi e non ci torni più ,certo che la prima volta rimani un pò spiazzato, ma poi, sapendolo, vai nella sala dove suona il grosso nome che vuoi sentire, 15 minuti prima che inizi e stai sicuro che te lo senti.
Altri punti a favore dell'organizzazione, acqua gratis, pulizia dei bagni, in cui si pagava giustamente l'entrata 50 centesimi, con 10€ si compravano 9 buoni per mangiare e bere, e quindi, più di tante file alle casse, piazzate fuori dalle sale, non si fanno.
A fine serata i maxi-schermi all'ingresso delle sale che informano sugli orari dei treni per tutte le destinazioni, e una fila ben controllata da personale della sicurezza per salire sui tram che portano alla stazione.
Musica:la line up delle 6 sale accontentava un pò tutti gli appassionati di musica elettronica: techno, hardtechno, electro, un pò di tutto, comunque è meglio avere un'ampia scelta; per quel che mi riguarda due sale, la blue e la orange le ho evitate, nella green ci sono stato mezz'ora, yellow e red room in particolare, mi hanno visto in pista dall'inizio alla fine, l'impianto migliore in red room, quello della yellow purtroppo lasciava un pò a desiderare.


Dj: l'onore di aprire le danze spetta a 2000 & one, nella yellow room, ero curioso di sentire l'olandese, di cui apprezzo molto le produzioni, in dj set, e mi ha soddisfatto, musica divertente, mai banale, un warm up ottimo che ha gasato tutti, qualche sua produzione qua e là come il suo remix di laidback luke-housetrap, e le sue pak pak e tropical melons per l'apoteosi finale.
entrata Red Room
Poi nella stessa sala tocca a Trentemoller, che si esibisce con la band, ma stenta a carburare, non fa ballare molto e la voglia di techno è tanta che abbandono questa sala per la red room.
Qui è il momento di Len Faki, uno dei nomi di punta del Berghain di Berlino e fondatore dell'etichetta Podium: set molto carico, che passa fra vari generi, minimal, techno (Rune e Sydenham-Elephant) ed anche house (harry romero-i go back, Wink rmx). a tratti si improvvisa anche showman alla Sven Vath, saltando sul palco.
Quindi un saltino in green room, la sala hardtechno, per sentire Felix Krocher, anche lui agitatissimo in consolle, che ha messo il rmx schranz di samim-heater, tra l'altro, ed un'altra visita in yellow room per Bodzin che metteva il suo pezzo che più mi piace, Kerosene, quindi sono stato fortunato.
dj Redshape
Ma è ora di ritornare in red room x non schiodarmi più. Prima c'è il live di Redshape che suona con una maschera rossa, su ritmi electro molto raffinati, quindi comincia la parte migliore del festival, in rapida successione, 2 ore a testa, Adam Beyer e Dave Clarke.
Devastanti set per entrambi: Adam Beyer ha tenuto per tutto il set bpm molto alti, mai una pausa, una techno con qualche influenza minimale, in chiusura teneva il loop di Spastik e ci suonava sopra altri pezzi.
Dopo di lui sale in cattedra, accolto da un’ovazione da brividi, quello che è ormai un resident di quest’evento, ovvero Dave Clarke, la pista strabocca di gente, il ritmo continua ad essere incalzante, ma meno minimale rispetto a Beyer, più techno, acid, old-school, qualche pausa in più il Barone rosso se la concede, ma nel complesso un’esibizione ampiamente soddisfacente.
Nel finale dedico una mezz’oretta ai British Murder Boys (Surgeon e Regis, esponenti storici della techno made in uk), che proseguono nel solco di Dave Clarke, picchiando come dannati, e si succhiano tutte le mie poche energie rimaste, c’è tempo solo per un saltino da Technasia in yellow room in cui il membro francese del famoso duo, si esibiva in un dj set molto carico

See you next year, i love techno!

Qui un bellissimo e lungo video, in cui si vede il sottoscritto in prima fila durante il set di Adam Beyer all' I Love Techno 2007, video che ho scovato in questi ultimi tempi(2015), grazie alla segnalazione di un amico.




Articolo originariamente scritto nel 2007 per Soundzmag, magazine curato dallo staff della sala techno del Red Zone di Perugia

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