Vale il viaggio: Swayambunath (Kathmandu Nepal)

 In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli

Su una collina ad ovest di Kathmandu sorge l'affascinante complesso templare di Swayambunath, patrimonio dell'Umanità Unesco: il fulcro  dell'area è un grande stupa buddhista bianco, circondato da numerosi altri templi, tra cui alcuni dedicati a divinità hindu, creando un'interessante commistione fra le due religioni.
Swayambunath è nota anche per gli splendidi panorami di Kathmandu e della sua valle che si possono ammirare dall'alto della collina e per la presenza di numerose scimmie che la popolano, tanto da essere chiamata anche Tempio delle Scimmie.

scimmie scorrazzano fra i templi

panorama di Kathmandu verso nord con scimmia sull'albero in primo piano

lo stupa buddhista

In basso a sinistra il grande Dorje, scettro a forma di fulmine rivestito d'ottone, elemento importante della simbologia sia induista che buddhista

panorama di Kathmandu guardando verso est

La statua di Dipankara il Buddha della Luce, una delle più antiche, scolpita nel VII secolo d.C.

Numerosi monumenti sacri sorgono intorno allo stupa centrale tra cui questi antichi Chaitya, su cui svetta la pagoda dai tetti dorati del tempio dedicato ad Hariti, dea della fertilità


panorama di Kathmandu e della sua valle, guardando verso sud

punto panoramico con scimmie che si rilassano

Sul Nepal vedi anche:

Vale il viaggio: Stupa di Boudhanath

Vale il viaggio: Pashupatinath

Una città in 5 foto: Bhaktapur

Dell'ottobre 2022 in Nepal ricorderò...

Top of Innsbruck: escursione da Hafelekar a Pfeishutte lungo la Goetheweg

 Una delle attività imperdibili da fare ad Innsbruck è salire sulla funivia Nordkette, che dal centro della città porta alla stazione a monte di Hafelekar a quota 2256 metri, detta anche Top of Innsbruck: da qui è grandioso il panorama sulla città, sulla valle del fiume Inn e sulla corona di montagne che la fiancheggia.
Da Hafelekar si può anche partire per un'escursione di circa 5-6 ore fra andata e ritorno, durante la quale si percorrono le creste della Nordkette, la catena montuosa che sorge a nord di Innsbruck, seguendo il sentiero Goetheweg, dal quale ogni tanto si può deviare per salire su alcune vette panoramiche, arrivando infine al rifugio Pfeishutte  

In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati dell'escursione

Vista di Innsbruck da Hafelekar, stazione a monte della funivia Nordkette

Si parte dalla stazione a monte della funivia Nordkette, a lato della quale si può subito salire su un promontorio con croce, da cui si ha un fantastico panorama sulla città di Innsbruck

in basso la penultima stazione della funivia: Seegrube (1905 m)

si apre subito un grandioso panorama di Innsbruck

Hafelekar, ultima stazione della funivia Nordkette


punto panoramico con croce su un promontorio a poca distanza dalla stazione Hafelekar

le creste della Nordkette

Il sentiero prosegue con numerosi saliscendi fra le creste, alternandosi fra il versante nord e sud della catena montuosa, e si possono fare alcune deviazioni per salire verso le vette più alte, contrassegnate da croci, come quella per il Mandlspitze (2363 m.), da cui si possono ammirare panorami sempre più grandiosi.

stormi di uccelli fra le vette

saliscendi con vista sulla valle dell'Inn verso est

segnavia con bandiera austriaca

si passa sul versante nord

e si rientra sul versante sud

panorami mozzafiato

alcuni ovini dal vello scuro lungo il sentiero

greggi al pascolo


sentiero panoramico in cresta




di nuovo sul versante nord

 la valle che conduce al Pfeishutte racchiusa fra Mandlspitze (con croce in vetta) sulla sinistra e Rumerspitze (2454 m) sulla destra

croce di vetta del Mandlspitze (2366 m)


panorama verso Innsbruck dal Mandlspitze

Tornati sul sentiero principale Goetheweg si passa sul versante nord della catena montuosa inoltrandosi in una valle rocciosa fino ad arrivare ad una breve ed impervia salita, che conduce alla forcella Mandlscharte, quindi si scende nell'area del Pfeisgraben, circondata da alte montagne e dopo poco più di 2 km si giunge alla meta di giornata, il Rifugio Pfeishutte (1922 m)
Il ritorno si effettua per lo stesso sentiero dell'andata

la valle sul versante nord prima di salire verso il passo Mandlscharte


Mandlscharte, panorama verso sud-est

Mandlacharte, panorama verso sud-ovest

il massiccio del Rumerspitze

sentiero che serpeggia lungo la valle che porta al Pfeishutte

cappella in un prato poco prima del rifugio

rifugio Pfeishutte (1922 m)

panorami di Innsbruck lungo la via del ritorno

panorami di Innsbruck lungo la via del ritorno

panorami di Innsbruck lungo la via del ritorno

Sull'Austria vedi anche:





Trekking in Sardegna: anello dei Sette Fratelli

 Il parco regionale dei Sette Fratelli si trova nella parte sud-est della Sardegna, in provincia di Cagliari: la zona è caratterizzata da una fitta foresta demaniale, su cui spiccano sette vette montuose di granito dalle strane forme, modellate nel tempo dagli agenti atmosferici.
Si può esplorare questo territorio seguendo un percorso ad anello piuttosto lungo in ambiente selvaggio e solitario ed anche abbastanza impegnativo, perchè si svolge  in parte su terreno impervio, camminando per alcuni tratti su grossi massi irregolari, arrivando ad osservare da molto vicino le rocce granitiche che compongono i massicci montuosi detti Sette Fratelli, da cui il parco prende il nome.

In fondo al post troverete un link con la mappa e i dati del percorso

Ai piedi delle rocce dei Sette Fratelli nel punto più alto del percorso

Per arrivare all'inizio del percorso da Cagliari si segue la SS125 Orientale Sarda fino ad una deviazione sulla destra che conduce alla stazione forestale di Campu Omu, edificio che ospita anche il Museo del Cervo Sardo.
Da qui ho proseguito per un breve tratto in auto che poi ho lasciato su una piazzola lungo la strada nei pressi di un bivio alla sinistra del quale comincia una strada sterrata in discesa (Sentiero per Maidopis), che ho seguito a piedi per circa 1,5 km, fino ad incontrare a lato della strada principale l'imbocco di un sentierino sulla sinistra, che dopo aver risalito un bosco permette di congiungersi al sentiero n.800, che porta alle cime dei Sette Fratelli.
Seguo il sentiero verso destra che s'inoltra nella fitta vegetazione e, dopo aver oltrepassato i ruderi di un antico convento, si giunge ad un bivio dove si prende a destra, mentre il tracciato di sinistra sarà quello attraverso cui si effettuerà il ritorno, concludendo il giro ad anello proprio in questo punto

ruderi dell'antico convento

bivio in cui si prende a destra, il sentiero a sinistra sarà quello del ritorno

Si comincia a salire nel fitto bosco fino ad incontrare, dopo circa 2 km, uno spazio aperto con un primo punto panoramico sulla fitta foresta, su cui spiccano le rocce granitiche di alcune delle vette dei Sette Fratelli in lontananza

primo punto panoramico

in lontananza i pinnacoli di alcune delle cime dei Sette Fratelli

Si rientra quindi nel bosco e si comincia la salita finale, seguendo un percorso che serpeggia fra la vegetazione fittissima, camminando su grossi macigni irregolari in alcuni tratti coperti di muschio, da cui si cominciano ad intravvedere già le particolari formazioni rocciose che caratterizzano questo massiccio montuoso.
Arrivati nei pressi del Passo Sette Fratelli si ammirano da vicino queste rocce granitiche che assumono le forme più strane, tra cui pinnacoli di varia grandezza e macigni in equilibrio precario sulle creste

indicazioni fra la fitta vegetazione presso Arcu Perdu Cossu (880 m)

fra la vegetazione si cominciano ad intravedere le cime ed i pinnacoli dei Sette Fratelli


i Sette Fratelli da vicino


rocce in equilibrio precario fra le creste


Arrivati ad un ulteriore bivio si prende a sinistra in direzione Baccu Malu, cominciando a chiudere l'anello, il sentiero costeggia una recinzione fino a congiungersi con una strada forestale, che si prende verso sinistra: in quest'ultimo tratto aperto si hanno bellissimi panorami ed una visione d'insieme delle cime dei Sette Fratelli, prima di rientrare nel bosco e ricongiungersi con il sentiero dell'andata al bivio posto nei pressi dei ruderi dell'antico convento


Alcune delle cime dei Sette Fratelli viste dal sentiero che scende verso la pista forestale






punto panoramico con croce da cui si ha una visione d'insieme delle cime dei Sette Fratelli

Sulla Sardegna vedi anche: