Un borgo in 5 foto: Motovun (Istria-Croazia)

  In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Motovun ( in italiano Montona) è un incantevole borgo dell'entroterra istriano, il suo centro storico è abbarbicato su una rupe a 277 metri d'altitudine ed è circondato da mura medievali trecentesche, il monumento più importante è il rinascimentale Duomo di Santo Stefano, affiancato da una torre campanaria alta 27 metri. 
Una rilassante passeggiata per le viuzze del paese e lungo le mura permette di ammirare bellissimi panorami sul paesaggio circostante, attraversato dalla valle del fiume Quieto

piazza principale del borgo su cui si affaccia la chiesa di Santo Stefano con il campanile staccato, al centro della piazza si trova un pozzo

via panoramica

porta cittadina in cima alla quale spicca il Leone di San Marco, risalente alla dominazione veneziana

murales nel centro storico

loggia veneziana con superbo panorama

Sulla Croazia vedi anche:










Vale il viaggio: Abbazia di Piona (Lago di Como)

  In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli 

L'Abbazia di Piona sorge in suggestiva posizione, su una penisola che si protende sul Lago di Como formando un' insenatura, nel territorio del Comune di Colico.
Fu fondata da monaci cluniacensi nell'XI-XII secolo sulle tracce di un insediamento religioso preesistente ed è un ottimo esempio di architettura romanico-lombarda: attualmente è formata dalla chiesa di San Nicola ad unica navata absidata con all'interno alcuni begli affreschi, affiancata da un campanile settecentesco e da un elegante chiostro costruito fra 1252 e 1257

l'abbazia si trova in splendida posizione sulla sponda nord-orientale del Lago di Como


all'interno affreschi raffiguranti gli Apostoli, nell'abside

all'interno si trovano due statue di leoni stilofori che sorreggono le acquasantiere

chiostro con colonne dagli eleganti capitelli

il campanile fu ricostruito nel '700 su base quadrata, dopo il crollo del precedente

Sulla Lombardia vedi anche:















Vale il viaggio: Parco dei Palmenti (Pietragalla-Basilicata)

 In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli

All'ingresso del paese di Pietragalla si trova un esempio unico di architettura rupestre, i palmenti, ovvero delle costruzioni in pietra scavate nella roccia tufacea (se ne stimano circa 200), adibite fino agli anni '70 del '900 a laboratori per la produzione del vino, infatti al loro interno ospitano varie vasche (denominate palmenti appunto), utilizzate per le varie fasi della lavorazione dell'uva, dalla pigiatura alla fermentazione del mosto.
Attualmente l'area è adibita a parco urbano, si visita gratuitamente ed offre un interessante impatto paesaggistico, quasi fiabesco, per la particolarità delle strutture che sembrano case degli hobbit, ma hanno anche una grande valenza storica per trasmettere la cultura della civiltà contadina dei tempi passati

la parola palmenti deriva dal latino paumentum, che significa l'atto del pigiare, del battere



interno di un palmento con le vasche scavate nella roccia usate per la pigiatura e la fermentazione


Sulla Basilicata vedi anche:



















Vale il viaggio: Kirstenbosch National Botanical Garden (Cape Town)

 In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli

I giardini botanici di Kirstenbosch sono un'attrazione che vale la pena visitare durante un soggiorno a Città del Capo dal cui centro distano una decina di km e sono facilmente raggiungibili sia in auto, seguendo la M3, oppure con il bus City Sightseeing, che ha una fermata dedicata a questo luogo.
I giardini sono molto estesi, attraversati da numerosi vialetti, sentieri ed anche da una passerella in legno sopraelevata (Tree Canopy Walkway) che si snoda al di sopra della chioma degli alberi, sono situati in una posizione suggestiva ai piedi del versante orientale della Table Mountain e del Devil's Peak ed ospitano circa 7000 specie vegetali tra cui spiccano soprattutto le piante che formano il fynbos, una vegetazione arbustiva tipica di questa regione costituita da eriche e piante di protea dai bellissimi fiori.
Questo luogo ha anche una valenza storica, perchè fu qui che nel 1660 Jan Van Riebeeck piantò una siepe di mandorli selvatici per delimitare i confini della prima colonia olandese, una sezione della quale è ancora visibile, mentre invece il nome dei giardini deriva da J.F.Kirsten, proprietario nel 18° secolo di questo terreno, che fu trasformato in giardino botanico agli inizi del '900, grazie al botanico Henry Harold Pearson.

i colori dei giardini Kirstenbosch con la Table Mountain e Devil's Peak sullo sfondo











splendido fiore di protea dorato



bellissimo fiore di protea cynaroides, detta anche protea re



in primo piano una pianta di silver tree, facente parte della famiglia delle proteacee ed endemica della penisola del Capo

altro splendido fiore di protea


pianta di silver tree con la Table Mountain sullo sfondo





pianta di leucospermum cordifolium della famiglia delle Proteacee


bellissimo fiore di Strelitzia Reginae, endemica del Sudafrica


piante di Strelitzia Reginae con la Table Mountain sullo sfondo

Sul Sudafrica vedi anche:

Panorami di Cape Town









Whale watching nel fiordo di Akureyri con Keli Sea Tours

 Un'esperienza da non perdere durante un viaggio nel nord dell'Islanda è partecipare ad un'escursione in barca per avvistare balene e delfini, splendidi cetacei che abbondano in queste acque.
Per questa attività ho deciso di affidarmi a Keli Sea Tours, una compagnia a conduzione familiare con base ad Akureyri, che conduce un gruppo ristretto di turisti in un'escursione della durata di 3 ore sulle acque dell'Eyjafjordur, il fiordo in fondo al quale si trova la città di Akureyri.
Compresi nel prezzo sono anche le tute protettive da indossare durante la navigazione e restituire al termine, alcuni snack e bevande offerti a bordo ed il trasferimento in minibus da Akureyri fino a Grenivik, un paesino sulla sponda nord-est del fiordo dal cui porticciolo ci s'imbarca su un battello in legno nominato Askell Egilsson.
Partendo da un punto molto a nord del fiordo, vicino all'imboccatura, si è quasi in mare aperto ed è molto facile avvistare megattere, balenottere e delfini che compiono le loro evoluzioni, soprattutto in una giornata di cielo sereno 

la coda della balena


il porticciolo di Grenivik dove ci s'imbarca per l'escursione

la barca Askell Egilsson su cui si svolge la navigazione



balena che sbuffa dallo sfiatatoio




delfino