Atene dalla collina di Filopappo e della Pnice

La collina di Filopappo si trova molto vicino all'Acropoli di Atene e può essere meta di una piacevole passeggiata, attraverso i suoi versanti ricoperti di pinete, scoprendo antiche rovine ben segnalate sulla mappa del sito, tra cui la prigione di Socrate. Dalla cima, dove si trova il monumento a Filopappo, si può ammirare una suggestiva veduta che spazia a 360° fra la città di Atene, i monti dell'Attica ed il mare del Golfo Saronico.

La collina di Filopappo, vista dall'Acropoli

Panorama dell'Acropoli dalla collina di Filopappo

Panorama sul Golfo Saronico e sul porto di Atene dalla collina di Filopappo

Il monumento a Filopappo si trova sulla sommità della collina: fu realizzato nel 114-116 d.C. in onore di Giulio Antioco Filopappo, un principe greco, fra i più prominenti durante l'impero romano.

Fra le pinete della collina di Filopappo.

Poco più a nord della collina di Filopappo si trova la rocciosa collina della Pnice: qui nel V secolo a.C. si riuniva l'Assemblea degli ateniesi. Anche su questa collina si possono fare piacevoli passeggiate godendo di splendidi panorami su Atene.

Panorama su Atene dalla collina della Pnice

Sulle rocce della collina della Pnice: alla mia destra la collina del Licabetto, alla mia sinistra l'Acropoli.

Vedi anche:





Vale il viaggio: St Stephen's Green Dublino

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

St Stephen's Green è uno splendido e curatissimo parco di nove ettari, nel centro di Dublino, molto frequentato sia dagli abitanti della città, che dai turisti, dove ci si può rilassare, passeggiando fra prati verdi, fiori, alberi, laghetti, cigni e gabbiani
Questo grande spazio erboso fu recintato nel 1814, con l'accesso subordinato al pagamento annuale di una ghinea, finchè, nel 1877, Sir Arthur Edward Guinness, proprietario della famosa fabbrica di birra, convinse il Parlamento a riaprire il parco a tutti e fu lui stesso a finanziare la realizzazione dei giardini centrali e dei laghetti, portati a termine nel 1880.

Gabbiani fra i laghetti di Stephen's Green

Un bello scorcio di uno dei laghetti del parco

Monumento alle vittime della Grande Carestia, che colpì l'Irlanda nell'800, posto in uno degli ingressi del parco

Un cigno, tranquillamente adagiato sul prato accanto ad un laghetto

La fontana e i giardini fioriti al centro del parco

Busto di James Joyce, grande scrittore irlandese

Tutti i colori di St Stephen's Green

Vedi anche:


San Paolo dall'Edificio Martinelli

Durante la mia visita a San Paolo siamo riusciti a salire sulla terrazza dell'Edificio Martinelli, e, nonostante la giornata un pò grigia, abbiamo potuto osservare dall'alto la vastità di questa metropoli immensa.
L'Edificio Martinelli ha anche un'importanza storica, essendo stato il primo grattacielo costruito in Brasile: i lavori di costruzione finirono nel 1934, su progetto del suo ideatore e primo proprietario Giuseppe Martinelli, un imprenditore italiano di Lucca, emigrato in Brasile nel 1892.
Questo edificio di 30 piani, alto 130 metri è stato fino al 1947 il più alto del Sudamerica: attualmente è sede di numerosi uffici comunali.
Ecco alcune foto di San Paolo, scattate dal ventiseiesimo piano dell'Edificio Martinelli.

L'elegante terrazza dell'Edificio Martinelli











Italianità a New York

Immagini di tracce d'italianità a New York, primo punto d'approdo verso gli USA, di una numerosa comunità di emigranti italiani, soprattutto fra la fine dell'800 e i primi del '900, moltI dei quali qui si sono stabiliti definitivamente ed alcuni hanno anche prosperato.

Manifesto all'entrata del quartiere storico di Little Italy

Mulberry street, strada principale del quartiere Little Italy 

Monumento con statua bronzea di Garibaldi in Washington Square Park, realizzato da Giovanni Turini ed inaugurato nel 1888: i fondi per la statua furono radunati tra la comunità italiana di New York, tramite il giornale "Il progresso italo-americano". Garibaldi visse, esule, a New York per nove mesi nel 1850, lavorando a Staten Island, nella fabbrica di candele di Antonio Meucci.

Monumento a Giuseppe Verdi in Verdi square a Manhattan, inaugurato nel 1906, sempre con fondi raccolti fra la comunità italiana di New York

Statua di Dante Alighieri in Dante Park, di fronte al Lincoln Center a Manhattan, realizzata nel 1921, in occasione del seicentenario della morte del sommo poeta

Negozio del marchio di moda italiano Diesel, a Manhattan

Negozio del marchio di moda italiano Ermenegildo Zegna in Fifth Avenue a Manhattan

Insegna di uno dei 14 store presenti a New York della catena di supermarket D'Agostino, il primo dei quali fu fondato nel 1932, da due fratelli italiani emigrati nella Grande Mela nel 1924.

Vedi anche:


Una città in 5 foto: Bolzano

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Bolzano, capoluogo dell'Alto Adige, è una città in cui convivono cittadini di lingua tedesca ed italiana: l'abitato è caratterizzato da un bel centro storico, organizzato su strade parallele con orientamento est-ovest (via dei Portici, via Argentieri, via Streiter), ornate da splendidi palazzi, e, subito alle spalle del Monumento alla Vittoria, dalla città nuova, realizzata negli anni del regime fascista.

Il Monumento alla Vittoria, costruito fra 1926 e 1928 su disegno di Marcello Piacentini, sul modello dell'arco di trionfo romano, per esaltare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale e la conseguente annessione dell'Alto Adige al regno: presso il monumento, nel sotterraneo, è ospitato un interessante percorso espositivo sulla storia recente di Bolzano e del monumento stesso.

Edificio con tetto a cipolla, che fa da spartiacque, fra via dei Francescani (a sinistra) e via Streiter (a destra).

Via Streiter, con bei palazzi (alcuni con facciate affrescate), collegati tra loro da archi.


Case in via dei Bottai, sulle cui facciate si può notare un elemento tipico dell'architettura austro-tedesca e molto diffuso a Bolzano, ovvero l'erker, una struttura aggettante, che si può considerare come un balcone coperto.

Piazza Walther, è il salotto buono e cuore della città: vi si trovano la statua in marmo bianco, che rappresenta Walther von der Vogelweide, uno dei maggiori poeti in lingua tedesca del Medioevo e l'abside del Duomo, con un tetto molto spiovente, con tegole smaltate verdi, nere e ocra, che formano un decorativo disegno a losanghe ed una torre campanaria tardo-gotica, alta 65 metri.

Vedi anche:



Antica Agorà di Atene

L' Agorà di Atene fu, nell'antichità, la piazza principale della città, fulcro della vita amministrativa, commerciale, politica e sociale degli antichi ateniesi.
I primi edifici pubblici vi furono costruiti nel VI secolo a.C., da Pisistrato, che fece di questa zona il centro del governo ateniese, e, dopo le devastazioni dei Persiani, il luogo conobbe il suo massimo splendore, durante l'epoca di Pericle (V secolo a.C.), periodo in cui vi furono costruiti i templi dedicati a Zeus, Efesto ed Apollo.
Attualmente è un area archeologica, in cui è piacevole passeggiare fra antiche rovine e splendidi monumenti, fra i più interessanti della capitale greca.

L' Antica Agorà, vista dall'Acropoli, rispetto alla quale è situata a nord-ovest: in basso a destra la chiesa dei Santi Apostoli, in alto a sinistra il tempio di Efesto

La Stoà di Attalo vista dalla collina dell'Areopago, all'ora del tramonto: si tratta di una struttura porticata a due piani, situata sul lato orientale dell'Agorà. Fu fatta costruire dal re di Pergamo Attalo II nel 140 a.C., per ospitare botteghe. La Stoà è stata completamente ricostruita dalla Società americana di studi classici, nel 1950, ed attualmente ospita l'eccellente museo dell'Agorà.

Il tempio di Efesto, posto sull'altura, che domina il lato occidentale del sito dell'Antica Agorà, è uno dei templi dorici meglio conservati dell'antichità classica, con 13 colonne sui lati lunghi (nella foto) e 6 colonne sui lati corti.

La facciata del tempio di Efesto, con il bel fregio scolpito: il tempio fu costruito verso la metà del V secolo a.C., su progetto di Ictino, uno degli architetti del Partenone.

In primo piano le rovine dell'Antica Agorà, sullo sfondo l'Acropoli

Sullo sfondo l'Acropoli, in primo piano la chiesa dei Santi Apostoli, posta all'estremità meridionale dell'Agorà: la chiesa fu costruita all'inizio del X secolo d.C., per commemorare l'insegnamento di San Paolo nell'agorà di Atene.

In primo piano un capitello corinzio, resto archelogico di una struttura dell'Agorà, sullo sfondo il tempio di Efesto.

Il portico della Stoà di Attalo, lungo 116 metri, presenta al piano terra una fila esterna di 45 colonne doriche ed una seconda fila di colonne anche all'interno.

Vedi anche:







Vale il viaggio: Howth e Ireland's Eye (Irlanda)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Howth è una graziosa cittadina portuale, situata in una penisola che forma il confine settentrionale della Dublin Bay, a pochi km dalla capitale irlandese, raggiungibile in 20 minuti con il treno.
A poca distanza dalla costa di Howth, si trova Ireland's Eye (Occhio d'Irlanda), un isolotto roccioso, dalla forma molto paticolare.

Monumento eretto dall'associazione dei pescatori di Howth, per commemorare tutte le persone che hanno perso la vita in mare.

La costa sassosa di Howth, verso la Dublin Bay

Un particolare dell'isola di Ireland's Eye, vista dal porto di Howth

Ireland's Eye è attualmente adibito a riserva per uccelli marini; vi sorgono le rovine di un monastero del VI secolo e di una piccola torre, costruita a scopo difensivo

Ireland's Eye è raggiungibile attraverso un regolare servizio di battelli turistici

Vedi anche:

San Paolo street art, parte 1

A San Paolo in Brasile le opere di street art, dipinte sui muri lungo le strade, sono molto presenti: una espressione artistica incoraggiata dallo stesso governo cittadino, per abbellire le zone urbane, che raggiunge il suo scopo, con risultati ottimi, secondo me.
Eccone alcune che mi sono piaciute, quando ho visitato questa metropoli

Murales nel centro di San Paolo

Edificio nei pressi della stazione Da Luz

Lungo una galleria, nella parte nord della città

I prossimi si trovano tutti lungo le strade di grande comunicazione a sud del centro in direzione del Parque Ibirapuera