In questa rubrica, attraverso 5
foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito,
interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho
intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie
emozioni meglio che con mille parole...
Bolzano, capoluogo dell'Alto Adige, è una città in cui convivono cittadini di lingua tedesca ed italiana: l'abitato è caratterizzato da un bel centro storico, organizzato su strade parallele con orientamento est-ovest (via dei Portici, via Argentieri, via Streiter), ornate da splendidi palazzi, e, subito alle spalle del Monumento alla Vittoria, dalla città nuova, realizzata negli anni del regime fascista.
Il Monumento alla Vittoria, costruito fra 1926 e 1928 su disegno di Marcello Piacentini, sul modello dell'arco di trionfo romano, per esaltare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale e la conseguente annessione dell'Alto Adige al regno: presso il monumento, nel sotterraneo, è ospitato un interessante percorso espositivo sulla storia recente di Bolzano e del monumento stesso.
Edificio con tetto a cipolla, che fa da spartiacque, fra via dei Francescani (a sinistra) e via Streiter (a destra).
Via Streiter, con bei palazzi (alcuni con facciate affrescate), collegati tra loro da archi.
Case in via dei Bottai, sulle cui facciate si può notare un elemento tipico dell'architettura austro-tedesca e molto diffuso a Bolzano, ovvero l'erker, una struttura aggettante, che si può considerare come un balcone coperto.
Piazza Walther, è il salotto buono e cuore della città: vi si trovano la statua in marmo bianco, che rappresenta Walther von der Vogelweide, uno dei maggiori poeti in lingua tedesca del Medioevo e l'abside del Duomo, con un tetto molto spiovente, con tegole smaltate verdi, nere e ocra, che formano un decorativo disegno a losanghe ed una torre campanaria tardo-gotica, alta 65 metri.
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