Vale il viaggio: Piazza Duomo a Trento

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Piazza Duomo a Trento è il fulcro della città ed è una delle più belle e caratteristiche piazze d'Italia: ha al suo centro la fontana del Nettuno ed è circondata da bellissimi edifici come la Cattedrale di San Vigilio, Palazzo Pretorio, merlato, chiuso fra la Torre Civica e il Castelletto, le case Cazuffi-Rella, con facciate affrescate. La piazza è sempre molto frequentata dalla mattina alla sera e i palazzi che la circondano ospitano musei, bar e ristoranti.

Su un lato della piazza sorgono la Torre Civica, costruita prima dell'anno 1000, su cui è presente un grande orologio e Palazzo Pretorio, antica e prima residenza vescovile, fino al XII sec., è orlato da merlatura e decorato da bifore, attualmente ospita il Museo Diocesano Tridentino.

La Cattedrale di San Vigilio, dedicata al patrono della città, fu costruita nel XII sec. da Adamo d'Arogno in forme romanico lombarde con influenze gotiche: questa facciata, che dà sulla piazza, è caratterizzata da un rosone che rappresenta la ruota della fortuna, dalla porta dei leoni, con protiro e dal campanile, con  copertura a bulbo, tipica di molte chiese di queste zone.

Facciata delle case Cazuffi-Rella, sul lato meridionale della piazza, di fronte al Duomo: questi edifici, costruiti nel XVI sec., sono decorati da affreschi, a tema mitologico e allegorico, attribuiti a Marcello Fogolino, pittore veneto.

La fontana del Nettuno, situata al centro della piazza, fu costruita nel 1768 dallo scultore Antonio Giongo di Lavarone, in stile barocco: in cima si erge la statua di Nettuno, con il tridente, allusivo all'antico nome della città, Tridentum, ed ai suoi piedi saettano delfini, tritoni, cavalli marini e putti.

Visione d'insieme di Torre Civica, Palazzo Pretorio, Castelletto, Cattedrale e Fontana del Nettuno.

Piazza Duomo by night.

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Viaggia

"Viaggia. Cerca di farlo. Non esiste altro."

Tennesse Williams (1911-1983), drammaturgo, scrittore e poeta statunitense

Una città in 5 foto: Benevento

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato, un viaggio che ho intrapreso, un trekking che ho percorso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Benevento è situata nell'entroterra campano, l'ho trovata molto interessante da visitare per le numerose testimonianze storiche, che si possono incontrare in questa città, che ha alle spalle una lunga storia. Con il nome di Maleventum, fu una delle capitali dei Sanniti, fiero popolo, che guerreggiò a lungo con i Romani, durante la loro espansione nella penisola italiana, nel III sec. A.C.. Con il nome più benaugurante di Beneventum divenne città romana, periodo di cui restano numerosi monumenti, come l'Arco di Traiano, il Ponte Leproso e l'Anfiteatro romano. Nel 571 D.C. i Longobardi vi fondarono il Ducato di Benevento, che rimase un regno indipendente fino al 1077, quando la città fu ceduta alla Chiesa di Roma, rimanendo, per anni, un enclave Pontificia, all'interno del Regno di Napoli, governata da rettori papali, fino al 1861, quando entrò a far parte del neonato Regno d'Italia.

Piazza Matteotti, che ospita il complesso monumentale di Santa Sofia, con, sulla sinistra della foto, la chiesa, fondata nel 760 dal duca longobardo Arechi II, patrimonio Unesco dal 2011, il campanile, ricostruito nel 1703, e la fontana, fatta costruire dal francese Talleyrand, duca di Benevento durante l'occupazione napoleonica.

L'Hortus Conclusus, l'ex orto del convento dei frati Domenicani, dal 1992, ospita un'installazione permanente di opere dell'artista beneventano Mimmo Paladino, esponente della corrente artistica Transavanguardia: un'interessante galleria d'arte a cielo aperto e ad ingresso libero.

L'Arco di Traiano è forse l'arco onorario romano meglio conservato, giunto fino a noi: fu eretto fra 114 e 117 D.C., per esaltare e ricordare il governo dell'imperatore romano Traiano: si trovava all'inizio della nuova via Traiana, una variante della via Appia, che collegava Benevento a Brindisi, è alto 15 metri ed è decorato da bassorilievi, con scene militari e di pace.


Il chiostro del monastero annesso alla chiesa di Santa Sofia, che attualmente ospita il Museo del Sannio: la bellezza del chiostro è data soprattutto dalle 47 colonne, che lo circondano, ognuna diversa dall'altra, con capitelli decorati in modo fantasioso, con fogliame, figure umane e animali.

L'obelisco egizio, con iscrizioni geroglifiche, in Piazza Papiniano, faceva parte del tempio di Iside, eretto a Benevento, dall'imperatore Domiziano, tra 88 e 89 D.C.

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I sogni

"I sogni si realizzano. Senza questa possibilità, la natura non c’inciterebbe a farne."

John Updike (1932-2009), scrittore statunitense

Vale il viaggio: Micene (Grecia)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Micene è un'antica città greca dove mito e storia s'intrecciano in modo indissolubile. Omero, nei suoi poemi, narra infatti della dinastia degli Atridi, che regnò su questa città , e proprio il re di Micene, Agamennone, è uno dei protagonisti dell'Iliade. Storicamente Micene fu la città guida del mondo greco nel periodo che va dal 1500 al 1200 A.C., denominato appunto civiltà micenea, un'epoca dominata da un'aristocrazia guerriera, che estese il suo dominio fino a Creta ed espugnò la città di Troia in Asia Minore. L'area archeologica si trova fra brulle colline ed è raggiungibile da Nafplio, con un viaggio in bus di circa un'ora: all'interno delle rovine di Micene si entra attraverso la maestosa Porta dei Leoni, e si può visitare l'acropoli, che contiene resti di tombe, del palazzo di Agamennone, di una cisterna. All'esterno dell'Acropoli si possono visitare le imponenti tombe a tholos dette di Egisto e Clitennestra, la tomba di Agamennone ed un museo piccolo ma ricco di reperti di epoca micenea, con un bel plastico che ricostruisce la città di Micene come doveva essere al momento del suo massimo splendore. Una visita molto interessante, soprattutto se si pensa all'antichità di questo sito, che risale a più di 3000 anni fa, e presenta alcune parti, come la Porta dei Leoni, ancora ben conservate.

l'imponente Porta dei Leoni, formata da enormi blocchi di pietra e sormontata da due leonesse rampanti, che si ritiene fossero il simbolo dei re della dinastia Atride

la necropoli reale, con sei tombe a pozzo, si trova appena si entra nell'acropoli

panorama sull'Acropoli di Micene, dal suo punto più alto

rovine del Palazzo di Agamennone


porta posteriore, sul lato settentrionale della cittadella micenea

sotto la Porta dei Leoni, ingresso principale alla cittadella di Micene

la cittadella di Micene, vista dal basso: le sue mura erano alte 13 m e larghe 7 m

visione d'insieme delle rovine archeologiche della cittadella di Micene


la cosiddetta Tomba di Agamennone, un corridoio lungo 40 metri che conduce ad un'immensa sala circolare, con tetto a cupola

la Tomba di Agamennone si trova a circa 200 metri dal resto dell'area archeologica, lungo la strada asfaltata

Vedi anche altri post sul mio viaggio in Grecia

Baudelaire

"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. 
I loro desideri hanno le forme delle nuvole."

Charles Baudelaire “ I fiori del male”

Vale il viaggio: Ring of Kerry (Irlanda)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Il Ring of Kerry è un affascinante percorso ad anello, fra i più famosi d'Irlanda, che percorre la penisola del Kerry, nell'omonima contea. Il percorso è lungo 179 km e si può tranquillamente fare in un giorno: se non si dispone di un mezzo proprio, ci sono numerose compagnie, che organizzano questa escursione da Killarney con partenza di primo mattino e ritorno nel tardo pomeriggio. La bellezza del percorso è data dalla varietà e la bellezza del paesaggio che s'incontra, che include coste frastagliate, prati color verde smeraldo e pittoreschi e folkloristici villaggi.

pecore lungo il tragitto, si calcola che in Irlanda vi siano ben 8 milioni di ovini

la costa del Kerry, presso Waterville

paesaggio costiero a Waterville

sul lungomare di Waterville si può incontrare questo strano personaggio, con un caprone accoccolato ai suoi piedi, come fosse un cane

  statua di Charlie Chaplin a Waterville, località di cui l'attore era un frequentatore, con accanto un folcloristico suonatore irlandese a rallegrare l'atmosfera


la costa del Kerry, nei pressi di Caherdaniel

vestito  a tema per visitare la verde Irlanda

una chiesetta nel paesino di Sneem

l'impetuoso scorrere delle acque del River Sneem

ponte sul fiume a Sneem

il Ladies View, punto panoramico sul Killarney National Park ed i suoi laghi, così chiamato perchè fu molto apprezzato dalle dame di compagnia della Regina Vittoria, durante la loro visita nel 1861

Vedi anche altri post sul mio viaggio in Irlanda

Ognuno è un genio

"Ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce dalla sua abilità ad arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido."

Albert Einstein (1879-1955), fisico tedesco

Vale il viaggio: Inhotim (Brasile)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Inhotim è  un vasto complesso di giardini, che ospitano 4000 specie di piante esotiche e rare e laghi interni, punteggiati da sculture ed installazioni all'aperto e da 21 gallerie di arte contemporanea, con opere di artisti di fama internazionale: l'area che occupa è molto grande, tanto che è disponibile un servizio di auto elettriche, con autista, per spostarsi all'interno del parco, di cui si può usufruire, con un piccolo sovrapprezzo sul costo del biglietto d'entrata. All'interno del parco sorgono ben 10 ristoranti e numerosi bar, infatti la visita richiede un'intera giornata.  Il territorio dove sorge il parco di Inhotim, si trova nel comune di Brumadinho, un paese di 35000 abitanti, nello Stato del Minas Gerais, a circa 60 km dalla capitale Belo Horizonte, da cui, ogni mattina, poco dopo le 8, parte un autobus, che porta direttamente a Inhotim, e fa ritorno nel pomeriggio.Il posto è bellissimo, imperdibile per chi ama  ammirare opere di arte contemporanea in uno scenario naturale rilassante e suggestivo.

la collezione di palme di Inhotim non ha eguali al mondo

relax in un paesaggio da favola

il parco ospita 4 laghi interni di grosse dimensioni

una bellissima giornata

fra gli abitanti del parco si annoverano anche alcuni cigni

beato fra le palme

a passeggio lungo il laghetto

giardini ben curati

Viewing Machine, un'installazione dell'artista danese Olafur Eliasson

ecco il panorama che si vede dalla Viewing Machine

il giardino dell'eden

Desert Park, installazione di Dominique Gonzalez-Forster, artista francese

palme lungo la riva del lago

piccolo laghetto

Troca Troca, installazione di Jarbas Lopes, artista brasiliano

riflessi sul lago

paesaggio idilliaco

Galeria True Rouge, sulle sponde del lago

vialone di palme


sculture di Edgar De Souza, artista brasiliano

un raggio di sole penetra fra le palme

trionfo di colori

un bellissimo quadro naturale

le acque del lago, come uno specchio

siamo arrivati al crepuscolo su Inhotim

Vedi anche: