"l'intensità della vita non si misura con il numero dei respiri,ma in base ai luoghi e ai momenti che ci hanno fatto mancare il fiato"
Sabato 3 Ottobre Red Village:Moko,Sauro,Viceversa,Tucci
Sabato 3 Ottobre
cena dalle 22 alle 24
serata dalle 24 alle 5
location:Lido Village(Ponte s.giovanni-pg)
locale completamente al chiuso
dj's:
Moko
Sauro
Viceversa
Stefano Tucci
voice:Lukino Birikino
cena+ingresso 10€
dopo le 24 free entry,consumazione obbligatoria 10€
omaggio donna in lista entro h 1
tavoli 15€
info liste e tavoli Andrea 3333716363
email e msn:andreapantani@soundzculture.it
www.myspace.com/andreacdc
Reaky-Carpevita
gran traccia techno prodotta dallo sloveno Reaky nel settembre 2008 sulla label Insane Life del belga Stephane Signore
Il cuore
"Il cuore è una ricchezza che non si vende e non si compra, ma si regala."
Gustave Flaubert
Gustave Flaubert
C.M.-Dream universe(After on sunday dj george's mix)
hit trance prodotta nel 1997 su Fog Area Records dal duo C.M. formato dai belgi Mauro Crisci e Marino Stephano,quest'ultimo tragicamente morto in un incidente stradale nel 1999,quando era all'apice della carriera
questo è il remix di dj George
questo è il remix di dj George
Alcol e discoteche:si potrà bere un'ora in più
L'alcol nelle discoteche, si potrà bere un'ora in più ... Questa volta è stata la velocità. L'alcol, il ballo e lo sballo non dovrebbero c'entrare. Ma l'incidente di Tivoli è l'ennesima conferma che il sabato sera resta sempre il momento più pericoloso sulle strade italiane, specie per i giovani.
Dall’inizio dell’anno - secondo i dati dell’Asaps, l’Associazione amici della polizia stradale - nei fine settimana ci sono stati 35.134 mila incidenti con 942 morti. Una volta su tre la vittima aveva meno di 30 anni. È vero, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il numero dei morti è diminuito di parecchio, del 18,9 per cento. Ma questo parziale risultato positivo non può bastare, le cifre sono sempre impressionanti. E sulle stragi del sabato sera il governo sta studiando nuove misure. Il nodo è sempre quello, l’orario di chiusura delle discoteche e quello dello stop per la vendita di alcolici Oggi nelle discoteche si smette di bere alle due, mentre non ci sono limiti per tutti gli altri locali Più volte la Lega ha cercato di spostare in avanti quell’orario, sostenendo che fermare la vendita di alcol alle due non riduce gli incidenti e punisce ingiustamente un settore che da lavoro a tante persone. L’ultimo tentativo è della settimana scorsa, con un emendamento alla legge comunitaria poi ritirato all’ultimo momento. Adesso la maggioranza ha trovato un nuovo compromesso che presto potrebbe diventare legge. I punti li spiega Carlo Giovanardi, il sottosegretario olla presidenza del consiglio con delega alla Famiglia, che di questo argomento si occupa da anni. Lo stop alla vendita di alcolici scatterà non più alle due ma alle tre. Solo che non sarà valido esclusivamente per le discoteche ma per tutti i locali aperti al pubblico, compresi bar e pub. Dalle tre in poi, nelle discoteche, sarà abbassato il volume della musica e il livello delle luci in pista per consentire un’uscita “morbida”. Alle quattro i locali da ballo saranno tenuti a chiudere e fino alle dieci del mattino non sarà consentito nessun tipo di apertura: una divieto tagliato su misura per gli after hour, gli eventi organizzati per tirare fino all’alba e anche più. “Con la Lega - spiega Giovanardi - abbiamo chiuso questo accordo nei giorni scorsi subito dopo il ritiro di quell’emendamento alla legge comunitaria. Nella maggioranza e nel governo siamo tutti d’accordo, procederemo in tempi molto stretti”. Che cosa vuoi dire tempi molto stretti? Dipende dalla strada che sceglierà il governo. Le nuove norme potrebbero essere inserite in un nuovo disegno di legge che dovrebbe passare prima in consiglio dei ministri per poi cominciare il lungo viaggio nella aule del Parlamento. Oppure, e questa sembra il percorso più probabile e più veloce, la mini riforma potrebbe, essere trasformata in un emendamento del governo da inserire nel disegno di legge sulla sicurezza stradale già all’esame del Senato, quello che abbassa a zero il limite di alcol nel sangue per i neopatentati. Ma naturalmente non è solo l’alcol a fare morti sulle strade. “A che velocità viaggiava la Ferrari di Tivoli?” chiede polemicamente Giordano Biserni, presidente dell’associazione amici della polizia stradale. A suo giudizio il problema sta nella recente circolare del ministero dell’Interno sugli autovelox: “Il sistema ha subito uno smantellamento di fatto, con gli automobilisti che devono essere avvertiti dei controlli con i cartelli o addirittura con le auto della polizia in vista”. Sempre secondo l’Asaps è in aumento il numero dei pirati della strada, cioè delle persone che provocano un incidente e poi fuggono via. Dall’inizio dell’anno gli episodi segnalati sono stati 344, con una crescita del 58 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. I morti sono stati 70, i feriti 437. Quattro volte su cinque, nel 77 per cento dei casi, il pirata è stato poi identificato.
Autore: Lorenzo Salvia
Fonte: CORRIERE DELLA SERA
Dall’inizio dell’anno - secondo i dati dell’Asaps, l’Associazione amici della polizia stradale - nei fine settimana ci sono stati 35.134 mila incidenti con 942 morti. Una volta su tre la vittima aveva meno di 30 anni. È vero, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il numero dei morti è diminuito di parecchio, del 18,9 per cento. Ma questo parziale risultato positivo non può bastare, le cifre sono sempre impressionanti. E sulle stragi del sabato sera il governo sta studiando nuove misure. Il nodo è sempre quello, l’orario di chiusura delle discoteche e quello dello stop per la vendita di alcolici Oggi nelle discoteche si smette di bere alle due, mentre non ci sono limiti per tutti gli altri locali Più volte la Lega ha cercato di spostare in avanti quell’orario, sostenendo che fermare la vendita di alcol alle due non riduce gli incidenti e punisce ingiustamente un settore che da lavoro a tante persone. L’ultimo tentativo è della settimana scorsa, con un emendamento alla legge comunitaria poi ritirato all’ultimo momento. Adesso la maggioranza ha trovato un nuovo compromesso che presto potrebbe diventare legge. I punti li spiega Carlo Giovanardi, il sottosegretario olla presidenza del consiglio con delega alla Famiglia, che di questo argomento si occupa da anni. Lo stop alla vendita di alcolici scatterà non più alle due ma alle tre. Solo che non sarà valido esclusivamente per le discoteche ma per tutti i locali aperti al pubblico, compresi bar e pub. Dalle tre in poi, nelle discoteche, sarà abbassato il volume della musica e il livello delle luci in pista per consentire un’uscita “morbida”. Alle quattro i locali da ballo saranno tenuti a chiudere e fino alle dieci del mattino non sarà consentito nessun tipo di apertura: una divieto tagliato su misura per gli after hour, gli eventi organizzati per tirare fino all’alba e anche più. “Con la Lega - spiega Giovanardi - abbiamo chiuso questo accordo nei giorni scorsi subito dopo il ritiro di quell’emendamento alla legge comunitaria. Nella maggioranza e nel governo siamo tutti d’accordo, procederemo in tempi molto stretti”. Che cosa vuoi dire tempi molto stretti? Dipende dalla strada che sceglierà il governo. Le nuove norme potrebbero essere inserite in un nuovo disegno di legge che dovrebbe passare prima in consiglio dei ministri per poi cominciare il lungo viaggio nella aule del Parlamento. Oppure, e questa sembra il percorso più probabile e più veloce, la mini riforma potrebbe, essere trasformata in un emendamento del governo da inserire nel disegno di legge sulla sicurezza stradale già all’esame del Senato, quello che abbassa a zero il limite di alcol nel sangue per i neopatentati. Ma naturalmente non è solo l’alcol a fare morti sulle strade. “A che velocità viaggiava la Ferrari di Tivoli?” chiede polemicamente Giordano Biserni, presidente dell’associazione amici della polizia stradale. A suo giudizio il problema sta nella recente circolare del ministero dell’Interno sugli autovelox: “Il sistema ha subito uno smantellamento di fatto, con gli automobilisti che devono essere avvertiti dei controlli con i cartelli o addirittura con le auto della polizia in vista”. Sempre secondo l’Asaps è in aumento il numero dei pirati della strada, cioè delle persone che provocano un incidente e poi fuggono via. Dall’inizio dell’anno gli episodi segnalati sono stati 344, con una crescita del 58 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. I morti sono stati 70, i feriti 437. Quattro volte su cinque, nel 77 per cento dei casi, il pirata è stato poi identificato.
Autore: Lorenzo Salvia
Fonte: CORRIERE DELLA SERA
Marco Carola@Magazzini Generali,Milano 25-09-09
1st track:Cesar Merveile-Tribute
title track:Ndkj-Funkest star(Minicoolboyz rmx)
title track:Ndkj-Funkest star(Minicoolboyz rmx)
Ricardo Villalobos@Panoramabar Berlin(video)
1st track:Robert Dietz-Actrice
2nd track:Reboot-Vandong
min 1:19 Gel Abril-Spells of yoruba
min.2:25 Depeche Mode-Sinner in me(Villalobos rmx)
2nd track:Reboot-Vandong
min 1:19 Gel Abril-Spells of yoruba
min.2:25 Depeche Mode-Sinner in me(Villalobos rmx)
Time Warp Netherlands 12-12-2009
Sabato 12 dicembre 2009 - dalle ore 21:00 alle ore 08:00
Maassilo @ Rotterdam - Olanda
DJ'S LINE-UP
Area 1
Sven Väth, cocoon (DE)
James Holden, Border Community (UK)
Karotte, family affairs (DE)
Michel de Hey (NL)
Seebase, Time Warp (DE)
Area 2
Daniel Stefanik, Freude am Tanzen (DE)
Marek Hemmann, Freude am Tanzen (DE)
Dennis Ruyer, Dance Department (NL)
Daniel Sanchez, (NL)
Sandeep, Dik (NL)
Area 3
Collabs feat. Chris Liebing & Speedy J (DE/NL)
Christian Varela (ES)
Technasia (FR)
Secret Cinema LIVE (NL)
Darko Esser (NL)
Area 4
Loco Dice, Desolat (DE)
Marco Carola, minus (IT)
Clickbox (BRA)
Gaiser LIVE, minus (US)
Nekes, Oslo (DE)
Area 5
Bo & Nijs (NL)
Gideon Bouwens (NL)
Joey Daniel (NL)
Size (NL)
Redshape-Steam
traccia uscita sull'etichetta olandese Delsin nel 2007 e prodotta dal misterioso(berlinese?) Redshape che cela la propria identità dietro una maschera rossa durante le sue esibizioni live
questa è una marcia inesorabile
questa è una marcia inesorabile
Carl Cox@Space Ibiza 22-09-09
Join our revolution closing party
last track:Danny Tenaglia-Music is the answer
last track:Danny Tenaglia-Music is the answer
Cocoon presents Minus@Amnesia Ibiza 21-09-09
dj Magda
min. 3.10 Jesse Rose e Oliver S-Wake up
dj Richie Hawtin
1st track:Ahmet Sendil & Koen Groeneveld - Flaps 128 (Koen Groenveld Mix)
2nd track:Mirco Violi-Marinero(Nima Gorji rmx)
Click Box
title track:Click Box-Stripped
min. 3.10 Jesse Rose e Oliver S-Wake up
dj Richie Hawtin
1st track:Ahmet Sendil & Koen Groeneveld - Flaps 128 (Koen Groenveld Mix)
2nd track:Mirco Violi-Marinero(Nima Gorji rmx)
Click Box
title track:Click Box-Stripped
Londra
"Quando un uomo è stanco di Londra è stanco della vita;perchè c'è a Londra tutto quello che la vita può offrire"
Samuel Johnson
Samuel Johnson
Virustage-London cowboys
Album: Alma Vagabunda EP (2009)
Label: Monomental
Artist: Virustage (Fabiano Binaglia & Francesco Poggi)
Virustage - London Cowboys (orginal mix)
Label: Monomental
Artist: Virustage (Fabiano Binaglia & Francesco Poggi)
Virustage - London Cowboys (orginal mix)
Le creature dell'uomo
"L'uomo non è il figlio del caso, sono le circostanze le creature dell'uomo".
Epicuro
Epicuro
Planet Funk-Who said
hit prodotta nel 2001 dai Planet Funk gruppo musicale italiano formato da due fiorentini e due napoletani(Sergio Della Monica, Domenico Canu, Alex Neri e Marco Baroni)di genere rock-electro-dance-psichedelico
il cantante di Who said è Dan Black,leader dei The Servant
il cantante di Who said è Dan Black,leader dei The Servant
Valore e successo
"Cerca di diventare non un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Albert Einstein
Albert Einstein
The Advent & Industrialyzer-Sumer brise
gran traccia techno del duo portoghese uscita su Kombination Research a novembre 2008
Sabato 26 Settembre Red Village
omaggio donna in lista entro h 0:45
free entry,prima consumazione obbligatoria 10€
tavoli 15€
info liste e tavoli Andrea 3333716363
email e msn:andreapantani@soundzculture.it
www.myspace.com/andreacdc
locale completamente al chiuso
waiting for.....
Consigli
"Prepara mali a se stesso l’uomo che prepara mali agli altri: il cattivo consiglio è dannoso allo stesso consigliere."
Esiodo
Esiodo
Junior Jack-E-samba
una hit dell'estate 2003,mi ricordo quell'anno ad Ibiza questo pezzo si sentiva dappertutto
il produttore è Vito Lucente aka Junior Jack,belga di chiara origine italiana
ecco il video ufficiale,ambientato a Rio de Janeiro
e qui l'original club mix
il produttore è Vito Lucente aka Junior Jack,belga di chiara origine italiana
ecco il video ufficiale,ambientato a Rio de Janeiro
e qui l'original club mix
Blue Alphabet-Quixotism
il lato b del famoso ep Cybertrance,uscito su Bonzai nel 1994,che lanciò il gruppo trance Blue Alphabet
20 tracce che ogni techno-fan dovrebbe conoscere
interessante articolo su Beatportal sui 20 pezzi seminali giudicati i più significativi per la nascita e lo sviluppo del genere musicale "techno"
da segnalare Joey Beltram-Energy Flash,Neil Landstrumm-Custard traxx,Cristian Vogel-Bite and Scratch,Regis-he.3,Steve Rachmad-Skyance,Richie Hawtin-Minus orange 1
clicca qui
Binary Finary-1998(Paul Van Dyk rmx)
Binary Finary è un duo inglese di produttori trance,formato da Matt Laws e Stuart Matheson,e 1998 è la hit che gli diede il successo,raggiungendo il numero 24 nella uk singles chart nel 1998,soprattutto grazie al remix di Paul Van Dyk,a cui seguirono altri remix che presero il nome dell'anno di produzione,cioè Binary Finary-1999 e Binary Finary-2000.
ecco il rmx di Paul Van Dyk di Binary Finary-1998
ecco il rmx di Paul Van Dyk di Binary Finary-1998
Ascoltare e parlare
"Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà. Non sono i fatti a turbare gli uomini, ma le opinioni intorno ai fatti."
Epitteto
Epitteto
Odessa Soundfreaks-Regress
gran traccia techno del duo ucraino,uscita nell'ottobre 2008 su Techment Records
Electric Zoo Festival New York 5-6 settembre 2009(official video)
Richie Hawtin,Luciano,Steve Bug,Nathan Fake,Armin Van Buuren,Ferry Corsten and many more....
Sabato 19 Settembre Red Village:dj Sauro,Ricky l,Viceversa
Sabato 19 Settembre
Red Village
location:Lido/Cielo-Ponte s.giovanni(pg)
dj from Red Zone:
Sauro,Ricky l,Viceversa
omaggio donna in lista entro h 1
free entry,prima consumazione obbligatoria 10€
tavoli 15€
info liste e tavoli Andrea 3333716363
email e msn:andreapantani@soundzculture.it
www.myspace.com/andreacdc
in caso di maltempo la serata si svolgerà ugualmente tutta all'interno
Ricky L-Simple and nasty(Reincarnation 009)
Villalobos al festival del cinema di Venezia(video)
ecco un video del dj Ricardo Villalobos che presenzia con il suo staff alla prima del film-documentario su di lui realizzato dal regista tedesco Romuald Karmakar,e presentato alla 66ma mostra del cinema di Venezia,l'8 settembre 2009
questo invece è un estratto del film che mostra Villalobos che si prepara alla serata Perlon night del 05-09-2008 al Panoramabar di Berlino,ascoltando vinili nel suo studio
questo invece è un estratto del film che mostra Villalobos che si prepara alla serata Perlon night del 05-09-2008 al Panoramabar di Berlino,ascoltando vinili nel suo studio
Timetable Saturday Adventure Club,Berlin,19--09-09
Saturday 19-09-09,Postbahnof Berlin
FLOOR 1 -Minus-
23:00 – 00:30 h Skoozbot
00:30 – 02:00 h Barem
02:00 – 04:00 h Magda
04:00 – 06:00 h Marco Carola
06:00 – 08:00 h Richie Hawtin
FLOOR 2 -Desolat-
23:00 – 01:00 h tINI
01:00 – 02:00 h Guti - live
02:00 – 03:00 h Martin Buttrich - live
03:00 – 06:00 h Loco Dice
06:00 – 08:00 h Livio & Roby
FLOOR 3 -Mobilee-
23:00 – 01:00 h Hector
01:00 – 02:00 h Marcin Czubala - live
02:00 – 04:00 h Anja Schneider
04:00 – 05:00 h Rodriguez Jr. - live
05:00 – 08:00 h Pan-Pot
FLOOR 4
-Freude am Tanzen/ Musik Krause-
23:00 – 02:00 h Daniel Stefanik & Krause Duo
02:00 – 03:30 h Douglas Greed
03:30 – 05:30 h Ian Simmonds
05:30 – 08:00 h Dixon
FLOOR 3 -Hammer-
08:00 - open end Sac Allstars
Madrid,la città che non dorme mai
Puerta di Alcalà by night |
mimo per le strade di Madrid |
Picasso-Guernica al museo Reina Sofia |
La scorsa settimana ho visitato madrid, città molto interessante e grazie al bel tempo l'ho potuta girare in lungo e in largo, mi ha colpito molto il gran movimento notturno, alle 6 del mattino il weekend c'è tantissima gente in giro, più che in altre metropoli.
Di serate ho fatto venerdi il Danzoo alla Sala Macumba, locale molto grande, che si trova sopra la stazione della metro Chamartin: dopo l'inizio dei resident troppo minimal, hanno suonato il brasiliano Renato Cohen, famoso per Pontapè, hit di qualche anno fa, e ultimamente uscito con un album su Sino Records, e poi l'idolo di casa Cristian Varela, che è anche direttore artistico della serata: entrambi me li aspettavo più techno-hardgroove, invece si sono concessi molte variazioni su dischi deep-techno Cohen e minimal-techno Varela.
Nota positiva i laser del macumba ed il prezzo, 15€ con 2 drink.
La domenica sono stato al party Goa al Fabrik, club un pò fuori Madrid, ma collegato con un servizio bus che fa avanti e indietro ogni 15 minuti da plaça d'espanya al locale per tutta la durata dell'evento.
Il Fabrik è immensamente grande, ricorda un pò lo Space di Ibiza, come struttura, ha numerosi bar, privè sopraelevati e spazi esterni, dove si può anche mangiare.
L'evento Goa si tiene una volta al mese, la domenica, dalle 13 alle 1: ho sentito il set di Xpansul in main room, bravissimo, era la prima volta che lo ascoltavo dal vivo, e ha tenuto i ritmi altissimi con un sound bello potente, infilando nel set anche qualche chicca old-school, come Format-Solid session, con cui ha chiuso la sua esibizione.
Nella seconda sala, più piccola, c'era tutta la crew Net28, il gruppo che fa capo ad Alex Under: mi è piaciuto molto soprattutto il set di Tadeo, a tratti ipnotico, sonorità molto varie, ma sempre dal ritmo sostenuto.
Comunque gran fiesta, nel momento di maggior affluenza ci saranno state diverse migliaia di persone
Line up Berghain-Panoramabar Berlino 19-09-09
Running order - 19.09.2009
berghain
24.00 h – 04:00 h norman nodge
04:00 h – 08:00 h andre galluzzi
08:00 h – ende len faki
panorama bar
24:00 h – 04:00 h sven tasnadi
04:00 h – 05:00 h dan berkson & james what live
05:00 h – 08:00 h adultnapper & mr. c
08:00 h – 11:00 h d'julz
11:00 h – 14:00 h steve bug
sonntags:
14:00 h – 17:00 h phonique + vincenzo
17:00 h – 20:00 h josh wink
20:00 h – ende king britt
Awakenings@Gashouder Amsterdam 27-28 Novembre 2009
27 novembre 2009:
drumcode special
22:00 - 00:00 ida engberg
00:00 - 01:30 joseph capriati
01:30 - 02:45 paul ritch (live)
02:45 - 04:30 adam beyer
04:30 - 06:00 cari lekebusch
06:00 - 07:00 the advent & industrialyzer (live)
line up 28 novembre 2009:
22:00 - 00:00 olene kadar (live)
00:00 - 01:30 joris voorn
01:30 - 03:15 len faki
03:15 - 05:15 jeff mills
05:15 - 07:00 dave clarke
drumcode special
22:00 - 00:00 ida engberg
00:00 - 01:30 joseph capriati
01:30 - 02:45 paul ritch (live)
02:45 - 04:30 adam beyer
04:30 - 06:00 cari lekebusch
06:00 - 07:00 the advent & industrialyzer (live)
line up 28 novembre 2009:
22:00 - 00:00 olene kadar (live)
00:00 - 01:30 joris voorn
01:30 - 03:15 len faki
03:15 - 05:15 jeff mills
05:15 - 07:00 dave clarke
Manu p-Temptation ep(Mantide Records 25)
dal 23-11-09 su beatport,juno e tutti i maggiori shop di vendita online di mp3 potrete trovare la prima produzione del dj umbro Manu p,dal titolo Temptation ep,che uscirà su Mantide Records,label di Riccione
tre le tracce a cavallo fra minimal e techno
1-Temptation
2-No key
3-No party
eccone un'anteprima:
Create a MySpace Music Playlist at MixPod.com
ulteriori info su:
www.myspace.com/manu_pdj
www.myspace.com/mantiderecords
www.mantiderecords.com
Goa@Fabrik Madrid 13-09-09:dj Tadeo
dj Tadeo
title track:Joris Voorn-Sweep the floor
title track:Plastikman-Spastik
title track:Joris Voorn-Sweep the floor
title track:Plastikman-Spastik
Goa@Fabrik Madrid 13-09-09:dj Xpansul
dj Xpansul
title track:Len Faki-bx3
title track Format-Solid session,parte 1
Format-Solid session,parte 2
title track:Len Faki-bx3
title track Format-Solid session,parte 1
Format-Solid session,parte 2
Danzoo@Macumba Madrid 11-09-09(video)
dj Renato Cohen
title track:Santos-Hold home
inizio di Cristian Varela
title track:Santos-Hold home
inizio di Cristian Varela
Dal 6 Novembre al cinema:Berlin Calling
Finalmente esce in Italia dal 6 Novembre il film Berlin Calling del regista Hannes Stoehr con protagonista il dj tedesco Paul Kalkbrenner
“Un film sull’arte e la follia, l'ebbrezza e l’estasi, la speranza e il futuro, l’amicizia e la famiglia, la musica e la gioia di vivere e, naturalmente, sull’amore” (Hannes Stöhr)
Presentato ai Festival di Berlino, Locarno e Amburgo “Berlin Calling” racconta la storia di un musicista nella Berlino di oggi. Il protagonista è interpretato dal DJ e producer Paul Kalkbrenner, uno dei maggiori artisti della scena electro berlinese e autore della bellissima colonna sonora. Oltre a Kalkbrenner, nel film appaiono DJ di fama internazionale come Sascha Funke ed Ellen Allien.
Trama:
Il leggendario DJ ICKARUS ritorna a Berlino dopo un estenuante tour mondiale. Con svariati album e incalcolabili esibizioni dal vivo alle spalle, Ickarus è diventato un'artista di culto. Nonostante sia completamente esausto, si butta assieme alla fidanzata MATHILDE sul missaggio e il lancio del prossimo album. Quando presenta i nuovi brani alla sua etichetta, ALICE, la manager della label, non è soddisfatta e gli suggerisce di lavorarci ancora.
Frustrato e privo di energie dopo il tour, Ickarus continua a suonare in eventi locali, finché il suo spacciatore PEA gli vende una dose di ecstasy tagliata male che lo manda fuori di testa. Ikarus si ritrova nella stanza di un ospedale psichiatrico, mentre Mathilde non riesce più a gestire la situazione e lo lascia.
Viene affidato alla supervisione della Dottoressa PETRA PAUL, un'esperta nel recupero dei tossicodipendenti, e si ritrova in compagnia di un folle gruppo di pazienti tossicodipendenti e persino di un suo fan... il giovane guardiano ALEX. Anche se Ickarus non prende molto sul serio il programma di recupero della Dott.sa Paul, gli viene permesso di portare in clinica il suo computer per lavorare ai suoi pezzi. Nonostante ciò, Ickarus è fuori controllo e una notte riesce a uscire di nascosto per procurarsi della droga da Pea e far festa in qualche club.
Questa ricaduta lo fa sprofondare ancora di più nel vortice della dipendenza. Durante una crisi distrugge l'ufficio della sua etichetta discografica per poi scivolare nella psicosi. Ickarus realizza finalmente di avere bisogno di aiuto e senza un posto dove andare, decide volontariamente di tornare in clinica.
Sotto l'effetto di farmaci molto forti, l'unica via d'uscita rimasta a Ickarus è la sua musica: per questo si butta anima e corpo sulla scrittura di nuovi pezzi che lo aiutano a superare il difficile periodo di disintossicazione.
Quando Mathilde si rifà viva all'improvviso, Ickarus le fa ascoltare i nuovi pezzi che la lasciano estasiata, al punto da portarli immediatamente ad Alice. Prima che se ne renda conto Ickarus si ritrova nuovamente in clinica, questa volta però è per un servizio fotografico per il suo nuovo album “Berlin Calling”.
“Berlin Calling” si rivela un capolavoro della musica elettronica e Ickarus, ritornato alla realtà, è pronto a ripartire verso una nuova tournèe e, forse, una nuova vita
ecco la pagina ufficiale del film creata dal distributore italiano
clicca qui
“Un film sull’arte e la follia, l'ebbrezza e l’estasi, la speranza e il futuro, l’amicizia e la famiglia, la musica e la gioia di vivere e, naturalmente, sull’amore” (Hannes Stöhr)
Presentato ai Festival di Berlino, Locarno e Amburgo “Berlin Calling” racconta la storia di un musicista nella Berlino di oggi. Il protagonista è interpretato dal DJ e producer Paul Kalkbrenner, uno dei maggiori artisti della scena electro berlinese e autore della bellissima colonna sonora. Oltre a Kalkbrenner, nel film appaiono DJ di fama internazionale come Sascha Funke ed Ellen Allien.
Trama:
Il leggendario DJ ICKARUS ritorna a Berlino dopo un estenuante tour mondiale. Con svariati album e incalcolabili esibizioni dal vivo alle spalle, Ickarus è diventato un'artista di culto. Nonostante sia completamente esausto, si butta assieme alla fidanzata MATHILDE sul missaggio e il lancio del prossimo album. Quando presenta i nuovi brani alla sua etichetta, ALICE, la manager della label, non è soddisfatta e gli suggerisce di lavorarci ancora.
Frustrato e privo di energie dopo il tour, Ickarus continua a suonare in eventi locali, finché il suo spacciatore PEA gli vende una dose di ecstasy tagliata male che lo manda fuori di testa. Ikarus si ritrova nella stanza di un ospedale psichiatrico, mentre Mathilde non riesce più a gestire la situazione e lo lascia.
Viene affidato alla supervisione della Dottoressa PETRA PAUL, un'esperta nel recupero dei tossicodipendenti, e si ritrova in compagnia di un folle gruppo di pazienti tossicodipendenti e persino di un suo fan... il giovane guardiano ALEX. Anche se Ickarus non prende molto sul serio il programma di recupero della Dott.sa Paul, gli viene permesso di portare in clinica il suo computer per lavorare ai suoi pezzi. Nonostante ciò, Ickarus è fuori controllo e una notte riesce a uscire di nascosto per procurarsi della droga da Pea e far festa in qualche club.
Questa ricaduta lo fa sprofondare ancora di più nel vortice della dipendenza. Durante una crisi distrugge l'ufficio della sua etichetta discografica per poi scivolare nella psicosi. Ickarus realizza finalmente di avere bisogno di aiuto e senza un posto dove andare, decide volontariamente di tornare in clinica.
Sotto l'effetto di farmaci molto forti, l'unica via d'uscita rimasta a Ickarus è la sua musica: per questo si butta anima e corpo sulla scrittura di nuovi pezzi che lo aiutano a superare il difficile periodo di disintossicazione.
Quando Mathilde si rifà viva all'improvviso, Ickarus le fa ascoltare i nuovi pezzi che la lasciano estasiata, al punto da portarli immediatamente ad Alice. Prima che se ne renda conto Ickarus si ritrova nuovamente in clinica, questa volta però è per un servizio fotografico per il suo nuovo album “Berlin Calling”.
“Berlin Calling” si rivela un capolavoro della musica elettronica e Ickarus, ritornato alla realtà, è pronto a ripartire verso una nuova tournèe e, forse, una nuova vita
ecco la pagina ufficiale del film creata dal distributore italiano
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Top 10 october festival
questi i migliori festival internazionali di musica elettronica in programma il mese di ottobre 2009 selezionati dall'autorevole magazine online resident advisor
01. Amsterdam Dance Event,October 21 - October 25,Various Venues,Amsterdam,
Netherlands
02. Unsound,October 20 - October 25,Various Venues,Cracow, Poland
03. Dis-patch,October 23 - November 8,Various Venues,Belgrade, Serbia
04. Movement Torino,October 30 - October 31,Pala Olimpico Isozaki,Torino, Italy
05. DEAF,October 22 - October 31,Various Venues,Dublin, Ireland
06. San Francisco LovEvolution,October 3,Market Street,San Francisco, United States
07. Lake of Stars,October 15 - October 18,Nkopola Lodge,Mangochi, Malawi
08. I Love Techno,October 24,Flanders Expo Centre,Ghent, Belgium
09. Elevate,October 21 - October 26,Various Venues,Graz, Austria
10. Iceland Airwaves,October 14 - October 18,Various Venues,Reykjavik, Iceland
more info www.residentadvisor.net
01. Amsterdam Dance Event,October 21 - October 25,Various Venues,Amsterdam,
Netherlands
02. Unsound,October 20 - October 25,Various Venues,Cracow, Poland
03. Dis-patch,October 23 - November 8,Various Venues,Belgrade, Serbia
04. Movement Torino,October 30 - October 31,Pala Olimpico Isozaki,Torino, Italy
05. DEAF,October 22 - October 31,Various Venues,Dublin, Ireland
06. San Francisco LovEvolution,October 3,Market Street,San Francisco, United States
07. Lake of Stars,October 15 - October 18,Nkopola Lodge,Mangochi, Malawi
08. I Love Techno,October 24,Flanders Expo Centre,Ghent, Belgium
09. Elevate,October 21 - October 26,Various Venues,Graz, Austria
10. Iceland Airwaves,October 14 - October 18,Various Venues,Reykjavik, Iceland
more info www.residentadvisor.net
Awakenings Amsterdam 3-4 october 2009
Venerdi 3 e sabato 4 Ottobre torna l'evento Awakenings ad Amsterdam,la location è il Gashouder,un ex-serbatoio di gasolio
Line-up 02/10
2000 and One
Anja Schneider
Live: Ilario Alicante
Ille Bitch
Paul Kalkbrenner Live
Rauwkost Live
Umek
Line-up 03/10 – sold out!
Billy Nasty
Gayle San
Jerome
Kenny Larkin
Luke Slater (live) aka Planetary Assault System
DJ Remy
Surgeon
www.awakenings.nl
Line-up 02/10
2000 and One
Anja Schneider
Live: Ilario Alicante
Ille Bitch
Paul Kalkbrenner Live
Rauwkost Live
Umek
Line-up 03/10 – sold out!
Billy Nasty
Gayle San
Jerome
Kenny Larkin
Luke Slater (live) aka Planetary Assault System
DJ Remy
Surgeon
www.awakenings.nl
Chiude il Maffia di Reggio Emilia
Il Maffia Illecit Music Club di Reggio Emilia chiude i battenti dopo quindici anni di attività. "Gli spazi e la logistica in cui ha sempre agito - viene spiegato - non consentono più un suo positivo sviluppo".
Per salutare quello che è divenuto negli anni un punto di riferimento della Club Culture non solo in Italia, lo staff del Maffia ha preparato "This is not the hand", ovvero tre weekend – il 18 e il 19, il 25 e il 26 settembre e 2, 3, 4 ottobre – che promettono grande musica. Il Grammy Award Benny Benassi e il duo house francese, Cassius (questi ultimi in programma il 25 settembre) saranno gli headliner di una programmazione a cui hanno aderito tantissimi dj e musicisti.
Al club che – andando pari pari con i più avanguardisti colleghi londinesi e berlinesi – ha anticipato grandi suoni a tutto lo Stivale, hanno fatto girare i loro dischi gente come Fatboy Slim, Goldie, Krush, Howie B, Massive Attack, Jazzanova, Tranglobal Underground. Ma dal numero 33 di viale Ramazzini, nella ex zona industriale di Reggio, sono passati anche Ursula Rucker, Herbert, Propellerhead, Morcheeba, Plaid. E più recentemente Ellen Alien, Lindstrom & Prins Thomas, Peter Kruder, Timo Maas e 2 Many Djs.
Ed ecco il primo calendario di “This is not the hand”
Sabato 12 settembre
Reggio Air Festival after party feat:
LUCIANO (Cadenza Rec \ Minimal-House \ CH) - RALF (La Terra Rec \ Minimal-House \ ITA
Venerdì 18 settembre
BOOSTA (Subsonica \ Minimal-House \ ITA)
Venerdì 25 settembre
Paranoic Dance Floor feat:
CASSIUS (Virgin Rec \ House \ FRA)
Sabato 26 settembre
Hip Hop Elements feat:
KAOS\MODDI\DJ TRIX – LA KATTIVERIA – DJ T-ROBB - SWEET POISON STREET TEAM – SPNS – PLACENTA ZERO & many others…
Venerdì 02 ottobre
Youthless fanzine presenta:
“INDIEgeni” Dj set feat.
LUCA (JULIES HAIRCUT) – DANIELE (OFFLAGA DISCO PAX) – JUKKA (GIARDINI DI MIRO’)
SECRET LIVE SHOW…
Sabato 03 ottobre
BENNY BENASSI (Energy Prod-Pump-kin Rec \ Electro-House \ ITA)
Domenica 04 ottobre
Meltin’ Giöst presenta:
COREYA – THE PERRIS –W.A.V.E. – IL CAROGNAIO –RUSTY SEARCH - PRETTY PECCI – BAM BAM BANANI e LAMPONE – DJ TOUPE’ - CONDOM GORDON – ROCKY MARIANO - MR FRESHNESS & THE ICE CUBES
Ulteriori dettagli del programma sul sito www.thisisnotthehand.com
fonte: il resto del carlino
Per salutare quello che è divenuto negli anni un punto di riferimento della Club Culture non solo in Italia, lo staff del Maffia ha preparato "This is not the hand", ovvero tre weekend – il 18 e il 19, il 25 e il 26 settembre e 2, 3, 4 ottobre – che promettono grande musica. Il Grammy Award Benny Benassi e il duo house francese, Cassius (questi ultimi in programma il 25 settembre) saranno gli headliner di una programmazione a cui hanno aderito tantissimi dj e musicisti.
Al club che – andando pari pari con i più avanguardisti colleghi londinesi e berlinesi – ha anticipato grandi suoni a tutto lo Stivale, hanno fatto girare i loro dischi gente come Fatboy Slim, Goldie, Krush, Howie B, Massive Attack, Jazzanova, Tranglobal Underground. Ma dal numero 33 di viale Ramazzini, nella ex zona industriale di Reggio, sono passati anche Ursula Rucker, Herbert, Propellerhead, Morcheeba, Plaid. E più recentemente Ellen Alien, Lindstrom & Prins Thomas, Peter Kruder, Timo Maas e 2 Many Djs.
Ed ecco il primo calendario di “This is not the hand”
Sabato 12 settembre
Reggio Air Festival after party feat:
LUCIANO (Cadenza Rec \ Minimal-House \ CH) - RALF (La Terra Rec \ Minimal-House \ ITA
Venerdì 18 settembre
BOOSTA (Subsonica \ Minimal-House \ ITA)
Venerdì 25 settembre
Paranoic Dance Floor feat:
CASSIUS (Virgin Rec \ House \ FRA)
Sabato 26 settembre
Hip Hop Elements feat:
KAOS\MODDI\DJ TRIX – LA KATTIVERIA – DJ T-ROBB - SWEET POISON STREET TEAM – SPNS – PLACENTA ZERO & many others…
Venerdì 02 ottobre
Youthless fanzine presenta:
“INDIEgeni” Dj set feat.
LUCA (JULIES HAIRCUT) – DANIELE (OFFLAGA DISCO PAX) – JUKKA (GIARDINI DI MIRO’)
SECRET LIVE SHOW…
Sabato 03 ottobre
BENNY BENASSI (Energy Prod-Pump-kin Rec \ Electro-House \ ITA)
Domenica 04 ottobre
Meltin’ Giöst presenta:
COREYA – THE PERRIS –W.A.V.E. – IL CAROGNAIO –RUSTY SEARCH - PRETTY PECCI – BAM BAM BANANI e LAMPONE – DJ TOUPE’ - CONDOM GORDON – ROCKY MARIANO - MR FRESHNESS & THE ICE CUBES
Ulteriori dettagli del programma sul sito www.thisisnotthehand.com
fonte: il resto del carlino
Club to club Festival Torino 5-7 Novembre 2009
State of Indepen/Dance è il tema scelto per la nona edizione di Club To Club che, forte di un successo crescente che ha portato l'edizione 2008 a registrare un'affluenza intorno alle 20.000 persone, ha consolidato ulteriormente il suo livello qualitativo e l'identità a livello europeo nel circuito dei principali festival dedicati alla musica elettronica e alle avanguardie creative.
Il concetto di indipendenza, creativa e musicale, sarà centrale rispetto al cartellone artistico di Club To Club, il festival internazionale di musiche e arti elettroniche di Torino che si svolgerà da giovedì 5 a sabato 7 novembre 2009, quest'anno ancora di più espanso nello spazio urbano, in luoghi straordinari come il Teatro Carignano, la Mole Antonelliana, il Teatro Gobetti, l'Espace, il Lingotto Fiere Padiglione 1, il Mirafiori Motor Village, in club come Hiroshima Mon Amour e al Libertine Supersport di Bruxelles.
La sfida di Club To Club 09 è quella di definire un immaginario indipendente rispondendo alla domanda: da chi o cosa essere indipendenti, alla fine degli anni zero?
Club To Club ha creato per gioco la propria moneta (il tuxel), banconote (in quella da 5 tuxel campeggia Stockhausen, in quella da 99 tuxel Arthur Russell), francobolli, passaporti, la propria bandiera e l'inno - eccezionalmente composto da Teho Teardo (vincitore del “David di Donatello” 2009 come miglior musicista per la colonna sonora del film “Il Divo” di Paolo Sorrentino), oltre a promuovere la costituente di uno stato immaginario, al Teatro Gobetti, naturalmente pacifico, chiamato appunto State of Indepen/Dance.
Club To Club partecipa da protagonista a Torino – Piemonte Contemporary Arts, interagendo e progettando con ARTissima, Prospettiva 09 del Teatro Stabile (l'inaugurazione di Club To Club 09 sarà eccezionalmente al teatro Carignano), Torino 2010 European Youth Capital, Italia 150, Share Festival e View Conference (per il progetto Digital Orbit), Museo Nazionale del Cinema, CReATE International Conference, PiemonteGroove. Inoltre, dopo i gemellaggi artistici con Berlino (2006), Barcellona (2007) e Rotterdam (2008), quest'anno Club To Club sarà anche a Bruxelles, con serate e produzioni innovative e grazie a Wi-Pie le immagini del festival a Torino e Bruxelle saranno visibili in rete e negli spazi del festival.
Sono questi gli artisti di Club To Club 09 a conferma di un cartellone artistico molto ricco ed eclettico:
Alexander Balanescu (Romania)
Blixa Bargeld (Germania)
Carl Craig (USA)
Chiara Guidi (Italia)
Culoe De Song (Sudafrica)
Dj Pierre (USA)
Dorian Concept (Austria)
Filastine (USA)
Francesco Tristano (Lussemburgo)
Hudson Mohawke (Scozia)
Jeff Mills (USA)
Joe Goddard degli Hot Chip (Inghilterra)
Jon Hopkins (Inghilterra)
Laurent Garnier (Francia)
Marcel Dettmann (Germania)
Martyn (Olanda)
Moritz Von Oswald (Germania)
Optimo (Scozia)
Pathosformel (Italia)
Scanner (Inghilterra)
Seth Troxler (USA)
Shed (Germania)
Soap&Skin (Austria)
Steffi (Germania)
Teho Teardo (Italia)
The Present (USA)
Tim Exile (Inghilterra)
ToDo (Italia) e gli artisti della community di PiemonteGroove...
Altri artisti verranno annunciati nelle prossime settimane.
Club To Club ospiterà showcase internazionali, partnership e progetti esclusivi, anteprime nazionali, e nella settimana del festival attiverà un meeting point al Teatro Gobetti che sarà centro d'arte temporaneo per proiezioni, installazioni sonore, performance, lecture sul tema dell'indipendenza creativa pensate appositamente per il festival.
Il festival sarà anticipato da un prestigioso evento a Milano, "Viva Club To Club" insieme a IED e festival UOVO, presentato e offerto da Alfa Romeo MiTo, che anche quest'anno è Main Partner ufficiale del festival. "Viva Club To Club" a Milano si svolgerà al Teatro di posa dello IED giovedì 22 ottobre. Una seconda anticipazione del festival si svolgerà a Torino, ai Murazzi e nel quartiere San Salvario, venerdì 23 e sabato 24 ottobre.
Club To Club sarà il punto d’incontro ideale tra diverse arti, persone, città, luoghi, alla ricerca dello State of Indepen/Dance. Il Tuxel e un sornione Stockhausen vi invitano a crederci e investirci.
http://www.clubtoclub.it
Bad Man-Lover Man
gran traccia techno-trance uscita nel 1995 sul label Prolekult,sottoetichetta della Hooj Choons, che fece furore negli anni 90
autore Quentin Franglen conosciuto anche come Baby Doc leggendario produttore inglese di trance e hard-house,uno dei pionieri del suono Nu-NRG di metà anni 90
autore Quentin Franglen conosciuto anche come Baby Doc leggendario produttore inglese di trance e hard-house,uno dei pionieri del suono Nu-NRG di metà anni 90
Sabato 26 Settembre Electronic Connection@Bologna:dj Felix Krocher
FELIX KROCHER 3 hours extendet set +
DRAFT meet NOIZE_fx // FABIO AGOSTINI // Mino
Arriva a Settembre a Bologna dopo le innumerevoli date estive come head liner nei migliori Festival al mondo (Europa - Asia) con un speciale extendet set di 3 ore colui che è stato rieletto - dalla rivista specializzata nel settore "Rave Line" - per il secondo anno consecutivo come miglior dj di Germania,davanti ad artisti del calibro di SVEN VATH - PAUL VAN DYK e CHRIS LIEBING.
Ingresso in prevendita,con sistema accredito nominale alla porta 17 euro.
La prevendita da diritto all'ingresso con accesso riservato senza code.
Servizio Bus da Firenze e Milano andata e ritorno al locale.
INFO e prevendite: 392 2348124 // daniele.decibeleventi@gmail.com
www.myspace.com/decibeleventi
De Lacy-Hideaway
Hideaway è una traccia house che nel 1995 raggiunse il numero 9 nella Uk dance chart.
i De Lacy sono formati dal percussionista De Lacy Davis,dal bassista e tastierista Gary Griffin,dal batterista Glen Granch e dalla cantante Raine Lassiter
la traccia ebbe notorietà nei clubs soprattutto grazie ai remix dei Deep Dish,Sharam e Dubfire
questo è il Dubfire needs to score rmx
i De Lacy sono formati dal percussionista De Lacy Davis,dal bassista e tastierista Gary Griffin,dal batterista Glen Granch e dalla cantante Raine Lassiter
la traccia ebbe notorietà nei clubs soprattutto grazie ai remix dei Deep Dish,Sharam e Dubfire
questo è il Dubfire needs to score rmx
"i miei rave erano suoni e sogni"
Le feste illegali come espressione di libertà. Tribù che vivevano sui camion attraversando l'Europa e occupavano fabbriche con musiche e luci. Il racconto anonimo di uno dei pionieri di quella stagione. Mentre ora dominano spaccio e business
Adesso quando si parla di rave è solo questione di cronaca nera: notizie drammatiche, ragazzi che muoiono per overdose o per una pasticca avvelenata. Un tempo il rave era altro: quello che ne resta è solo il contorno marcio che negli anni è cresciuto ai margini, fino a fagocitarlo e distruggerlo. È per questo che ho accettato di raccontarlo: un tempo parlarne sarebbe stato un tradimento. La sua forza è sempre stata l'alone di mistero che lo circondava e lo rendeva impalpabile al modo esterno. Adesso questo non serve più, anzi, penso che per tutte quelle persone che come me ci hanno creduto, che più di me li hanno fatti nascere e crescere, sia giusto distaccarsi dalla degenerazione di oggi. Non trovo più quella coscienza che gli dava ragion d'essere, che rendeva i free party non solo un'occasione di ballare e sballare, senza limiti e senza regole: adesso vedo situazioni dove qualcuno si può arricchire, trasformandole solamente in business.
Quando tredici anni fa ho conosciuto i rave party ero poco più che adolescente, in un mondo un po' più accessibile ai ragazzi di quanto lo sia oggi. Che lasciava più libertà e più possibilità di espressione. Non era ancora nata la stagione dei divieti, della guerra alla movida e della demonizzazione di ogni divertimento giovanile. Il rave era distante da tutto: totale distacco dal sistema in cui viviamo, senza cercare di combatterlo ma neanche di confrontarsi con le sue regole. Lo si capiva già dalla scelta degli spazi. Riportava la vita in quegli edifici diventati fantasmi: i luoghi dove in passato i lavoratori smettevano di essere persone e venivano usati come ingranaggi. Fabbriche abbandonate, capannoni industriali ridotti a scheletro, senza più il cuore meccanico, pulsante, produttivo.
Lì volevamo andare, per l'enorme disponibilità di spazio, per l'acustica particolare, per la possibilità di crearci dentro un altro mondo fatto di persone, musica, cani. Al centro, come fosse un nuovo cuore, c'era il sound system: un muro di casse potente migliaia di watt. Il resto sorgeva come d'incanto. Spuntavano fontane di fiamme e giocolieri che illuminavano il buio con il fuoco, installazioni meccaniche colossali e performance che contaminavano tutte le arti. Questo magma partoriva la Taz, acronimo inglese per 'zona temporaneamente autonoma', totalmente libera. Per un periodo da tre a sette giorni nasceva un altro universo, con i suoi equilibri. Equilibri che percepivi solo vivendoci dentro. E una sola regola dominante: 'La festa sei tu!'.
Era l'espressione di una nuova cultura: quella dei traveller, un movimento nato in Inghilterra alla fine degli anni '80. Persone che le feste le organizzavano, le facevano muovere di paese in paese, di cultura in cultura. Spostando generatori, impianti audio, video, strutture meccaniche; viaggiando su veicoli militari, vecchi camion e autobus trasformati in case o magazzini mobili. Tutto questo era una tribe: una comunità di persone, cani, bambini, che viveva su quei mezzi e si spostava come fosse un circo, in carovana. Ognuno aveva un suo ruolo: chi suonava, chi costruiva le casse, chi montava l'impianto del suono, chi riparava i camion, chi creava le performance. Non esisteva il profitto. Tutti i ricavi, quelli degli alcolici venduti nei giorni del party e quelli delle droghe, servivano solo per vivere: per viaggiare, organizzare altre feste, migliorare le attrezzature.
Le tribe si spostavano in continuazione per tutta Europa e talvolta anche oltre, coinvolgendo sempre più persone, creando sempre più Taz. Così altre tribù sono entrate in contatto inventando i teknival, la massima espressione di questa stagione: enormi feste che fondevano un miscuglio di giovani diversi fino a farne un'unica cosa, legate dallo stesso spirito anarchico ma non ideologico, dalla musica di più sound system. Intorno, fuori, lo stupore: l'impossibilità di bloccare questo movimento. La polizia? Era confusa, impreparata. Quando una pattuglia fermava quella carovana, si scatenava il caos. Una confusione senza violenza, semplicemente disarmante. Dai camion scendevano in massa ragazzi vestiti di nero, coperti di tatuaggi e piercing, con moltitudini di cani: c'era chi cominciava a mettere musica, che parlava inglese, francese, spagnolo, ceco, italiano. Quei camion avevano targhe e documenti di altri paesi, forse falsi, impossibili da controllare. Un incubo per gli agenti d'ogni nazionalità che preferivano lasciarci passare. Tanto - pensavano - finché rimangono ai margini, finché stanno lontani dal sistema civile che fastidio danno?
Questo caos era libertà: di spostarsi, occupare temporaneamente spazi inutilizzati e anche di far girare sostanze stupefacenti. Droghe che venivano prese in Olanda, in Inghilterra, alla fonte, là dove venivano fabbricate e non ancora manipolate. Si vendevano a prezzi politici, la qualità era garantita e a nessuno conveniva tirare pacchi: avresti perso rispetto e credibilità. Non era permesso ad esterni di venire a fare il proprio business, mettendo in circolazione acidi sballati, ecstasy tagliata male. Eroina e cocaina restavano fuori. Infatti in Campania la camorra ha vietato subito i rave, sparando contro i camion, per non vedere crollare il suo monopolio e i suoi prezzi.
I luoghi venivano scelti con attenzione: fabbriche senza più proprietari che potessero sporgere denuncia, lontane dai centri abitati, senza ambienti pericolanti. Poi si organizzava la festa. All'inizio il Web non esisteva. Le informazioni giravano a voce o attraverso i flyer: manifestini che venivano distribuiti solo in quegli ambienti. Indicazioni che comunque non segnalavano il luogo, ma un meeting point in cui trovarsi, per poi partire insieme. Questo sistema garantiva la sicurezza e la riuscita della festa. Proteggeva lo spirito dei partecipanti: un equilibrio che funziona fino a quando ognuno è cosciente dei grandi rischi ma anche delle grandi possibilità che incarna una situazione così libera. Se qualcuno si sente male o si prende male, la festa si trasforma in un bad trip per tutti. Quella forte empatia trasmetteva felicità, serenità, complicità ma al tempo stesso poteva diventare un canale riservato alle paure, alle paranoie e all'aggressività. Dentro il rave le parole e le formalità lasciavano spazio agli sguardi, alle sensazioni vissute da tutti. In tutto questo la musica ha un ruolo fondamentale: è veloce (da 180 a 200 battiti per minuto), scandita da bassi martellanti, arricchiti da suoni quasi psichedelici. Tutti ballano in una trance collettiva. La musica non si interrompe mai, occupa tutto il rave, ne scandisce il ritmo: si sostituisce al tempo, fino a farne perdere la cognizione, fino a trasmettere un senso di libertà totale. Nella festa si può ballare fino a crollare, ma anche mangiare, dormire, esplorare ogni angolo della Taz . Mettersi in macchina e uscirne solo quando ce la si sente. Tutti insieme, proteggendo la tribe dalla polizia con la forza del gruppo.
Mi ricordo un teknival organizzato nel 2001 sul Monte Grappa, nell'ex base Nato, durato più di una settimana, con tribe provenienti da Italia, Francia, Inghilterra, Cecoslovacchia, Spagna: decine di migliaia i partecipanti. La Digos arrivò a festa iniziata, senza sapere che fare. Stupiti, aspettavano fuori. B. - una di quelle persone che i rave li aveva fatte nascere, li viveva, ci suonava - gli andò incontrò con piglio milanese e li accompagnò dentro. La ricordo mentre mostrava agli agenti il muro di casse alto 4 metri, mentre gli presentava i gruppi stranieri: "È un festival di musica elettronica e di incontro tra realtà underground europee". Loro increduli, chiesero solo che entro una settimana tutto scomparisse, nello stesso modo in cui era comparso: 'E senza casini!'. E così fu.
Alcune tribe si spinsero in Bosnia prima e in Serbia più tardi sfidando guerre etniche e raid della Nato, per portare la loro energia nei palazzi dilaniati dalle bombe. Il movimento continuava ad allargarsi. E questa crescita poco alla volta ha segnato la fine della stagione che ho conosciuto. Le notizie diffuse su Internet hanno aperto le porte dei rave a chi non ne condivideva i valori. Cominciarono a nascere decine di nuove tribe, che però avevano perso la filosofia libertaria diventando solo organizzatori di eventi illegali. Occasioni di profitto e divertimento, nulla di più. Iniziarono a comparire sempre più spacciatori di professione, ladri, malintenzionati, felici di poter approfittare di persone troppo 'fatte' per proteggersi. Diventò presto un fenomeno sociale: in Francia ogni fine settimana venivano intasate autostrade, deturpate zone verdi, o distrutte strutture. Erano all'ordine del giorno gli stupri, le violenze, i ragazzi morti. Le tribe delle origini sono fuggite, in cerca di terre vergini: nel nuovo mondo, in Sudamerica. Altri si sono dati alla musica creando etichette indipendenti. O al circo. E di quel mondo adesso è rimasto poco o nulla.
testo raccolto da Gianluca Di Feo
(31 agosto 2009)
fonte:www.repubblica.it
Adesso quando si parla di rave è solo questione di cronaca nera: notizie drammatiche, ragazzi che muoiono per overdose o per una pasticca avvelenata. Un tempo il rave era altro: quello che ne resta è solo il contorno marcio che negli anni è cresciuto ai margini, fino a fagocitarlo e distruggerlo. È per questo che ho accettato di raccontarlo: un tempo parlarne sarebbe stato un tradimento. La sua forza è sempre stata l'alone di mistero che lo circondava e lo rendeva impalpabile al modo esterno. Adesso questo non serve più, anzi, penso che per tutte quelle persone che come me ci hanno creduto, che più di me li hanno fatti nascere e crescere, sia giusto distaccarsi dalla degenerazione di oggi. Non trovo più quella coscienza che gli dava ragion d'essere, che rendeva i free party non solo un'occasione di ballare e sballare, senza limiti e senza regole: adesso vedo situazioni dove qualcuno si può arricchire, trasformandole solamente in business.
Quando tredici anni fa ho conosciuto i rave party ero poco più che adolescente, in un mondo un po' più accessibile ai ragazzi di quanto lo sia oggi. Che lasciava più libertà e più possibilità di espressione. Non era ancora nata la stagione dei divieti, della guerra alla movida e della demonizzazione di ogni divertimento giovanile. Il rave era distante da tutto: totale distacco dal sistema in cui viviamo, senza cercare di combatterlo ma neanche di confrontarsi con le sue regole. Lo si capiva già dalla scelta degli spazi. Riportava la vita in quegli edifici diventati fantasmi: i luoghi dove in passato i lavoratori smettevano di essere persone e venivano usati come ingranaggi. Fabbriche abbandonate, capannoni industriali ridotti a scheletro, senza più il cuore meccanico, pulsante, produttivo.
Lì volevamo andare, per l'enorme disponibilità di spazio, per l'acustica particolare, per la possibilità di crearci dentro un altro mondo fatto di persone, musica, cani. Al centro, come fosse un nuovo cuore, c'era il sound system: un muro di casse potente migliaia di watt. Il resto sorgeva come d'incanto. Spuntavano fontane di fiamme e giocolieri che illuminavano il buio con il fuoco, installazioni meccaniche colossali e performance che contaminavano tutte le arti. Questo magma partoriva la Taz, acronimo inglese per 'zona temporaneamente autonoma', totalmente libera. Per un periodo da tre a sette giorni nasceva un altro universo, con i suoi equilibri. Equilibri che percepivi solo vivendoci dentro. E una sola regola dominante: 'La festa sei tu!'.
Era l'espressione di una nuova cultura: quella dei traveller, un movimento nato in Inghilterra alla fine degli anni '80. Persone che le feste le organizzavano, le facevano muovere di paese in paese, di cultura in cultura. Spostando generatori, impianti audio, video, strutture meccaniche; viaggiando su veicoli militari, vecchi camion e autobus trasformati in case o magazzini mobili. Tutto questo era una tribe: una comunità di persone, cani, bambini, che viveva su quei mezzi e si spostava come fosse un circo, in carovana. Ognuno aveva un suo ruolo: chi suonava, chi costruiva le casse, chi montava l'impianto del suono, chi riparava i camion, chi creava le performance. Non esisteva il profitto. Tutti i ricavi, quelli degli alcolici venduti nei giorni del party e quelli delle droghe, servivano solo per vivere: per viaggiare, organizzare altre feste, migliorare le attrezzature.
Le tribe si spostavano in continuazione per tutta Europa e talvolta anche oltre, coinvolgendo sempre più persone, creando sempre più Taz. Così altre tribù sono entrate in contatto inventando i teknival, la massima espressione di questa stagione: enormi feste che fondevano un miscuglio di giovani diversi fino a farne un'unica cosa, legate dallo stesso spirito anarchico ma non ideologico, dalla musica di più sound system. Intorno, fuori, lo stupore: l'impossibilità di bloccare questo movimento. La polizia? Era confusa, impreparata. Quando una pattuglia fermava quella carovana, si scatenava il caos. Una confusione senza violenza, semplicemente disarmante. Dai camion scendevano in massa ragazzi vestiti di nero, coperti di tatuaggi e piercing, con moltitudini di cani: c'era chi cominciava a mettere musica, che parlava inglese, francese, spagnolo, ceco, italiano. Quei camion avevano targhe e documenti di altri paesi, forse falsi, impossibili da controllare. Un incubo per gli agenti d'ogni nazionalità che preferivano lasciarci passare. Tanto - pensavano - finché rimangono ai margini, finché stanno lontani dal sistema civile che fastidio danno?
Questo caos era libertà: di spostarsi, occupare temporaneamente spazi inutilizzati e anche di far girare sostanze stupefacenti. Droghe che venivano prese in Olanda, in Inghilterra, alla fonte, là dove venivano fabbricate e non ancora manipolate. Si vendevano a prezzi politici, la qualità era garantita e a nessuno conveniva tirare pacchi: avresti perso rispetto e credibilità. Non era permesso ad esterni di venire a fare il proprio business, mettendo in circolazione acidi sballati, ecstasy tagliata male. Eroina e cocaina restavano fuori. Infatti in Campania la camorra ha vietato subito i rave, sparando contro i camion, per non vedere crollare il suo monopolio e i suoi prezzi.
I luoghi venivano scelti con attenzione: fabbriche senza più proprietari che potessero sporgere denuncia, lontane dai centri abitati, senza ambienti pericolanti. Poi si organizzava la festa. All'inizio il Web non esisteva. Le informazioni giravano a voce o attraverso i flyer: manifestini che venivano distribuiti solo in quegli ambienti. Indicazioni che comunque non segnalavano il luogo, ma un meeting point in cui trovarsi, per poi partire insieme. Questo sistema garantiva la sicurezza e la riuscita della festa. Proteggeva lo spirito dei partecipanti: un equilibrio che funziona fino a quando ognuno è cosciente dei grandi rischi ma anche delle grandi possibilità che incarna una situazione così libera. Se qualcuno si sente male o si prende male, la festa si trasforma in un bad trip per tutti. Quella forte empatia trasmetteva felicità, serenità, complicità ma al tempo stesso poteva diventare un canale riservato alle paure, alle paranoie e all'aggressività. Dentro il rave le parole e le formalità lasciavano spazio agli sguardi, alle sensazioni vissute da tutti. In tutto questo la musica ha un ruolo fondamentale: è veloce (da 180 a 200 battiti per minuto), scandita da bassi martellanti, arricchiti da suoni quasi psichedelici. Tutti ballano in una trance collettiva. La musica non si interrompe mai, occupa tutto il rave, ne scandisce il ritmo: si sostituisce al tempo, fino a farne perdere la cognizione, fino a trasmettere un senso di libertà totale. Nella festa si può ballare fino a crollare, ma anche mangiare, dormire, esplorare ogni angolo della Taz . Mettersi in macchina e uscirne solo quando ce la si sente. Tutti insieme, proteggendo la tribe dalla polizia con la forza del gruppo.
Mi ricordo un teknival organizzato nel 2001 sul Monte Grappa, nell'ex base Nato, durato più di una settimana, con tribe provenienti da Italia, Francia, Inghilterra, Cecoslovacchia, Spagna: decine di migliaia i partecipanti. La Digos arrivò a festa iniziata, senza sapere che fare. Stupiti, aspettavano fuori. B. - una di quelle persone che i rave li aveva fatte nascere, li viveva, ci suonava - gli andò incontrò con piglio milanese e li accompagnò dentro. La ricordo mentre mostrava agli agenti il muro di casse alto 4 metri, mentre gli presentava i gruppi stranieri: "È un festival di musica elettronica e di incontro tra realtà underground europee". Loro increduli, chiesero solo che entro una settimana tutto scomparisse, nello stesso modo in cui era comparso: 'E senza casini!'. E così fu.
Alcune tribe si spinsero in Bosnia prima e in Serbia più tardi sfidando guerre etniche e raid della Nato, per portare la loro energia nei palazzi dilaniati dalle bombe. Il movimento continuava ad allargarsi. E questa crescita poco alla volta ha segnato la fine della stagione che ho conosciuto. Le notizie diffuse su Internet hanno aperto le porte dei rave a chi non ne condivideva i valori. Cominciarono a nascere decine di nuove tribe, che però avevano perso la filosofia libertaria diventando solo organizzatori di eventi illegali. Occasioni di profitto e divertimento, nulla di più. Iniziarono a comparire sempre più spacciatori di professione, ladri, malintenzionati, felici di poter approfittare di persone troppo 'fatte' per proteggersi. Diventò presto un fenomeno sociale: in Francia ogni fine settimana venivano intasate autostrade, deturpate zone verdi, o distrutte strutture. Erano all'ordine del giorno gli stupri, le violenze, i ragazzi morti. Le tribe delle origini sono fuggite, in cerca di terre vergini: nel nuovo mondo, in Sudamerica. Altri si sono dati alla musica creando etichette indipendenti. O al circo. E di quel mondo adesso è rimasto poco o nulla.
testo raccolto da Gianluca Di Feo
(31 agosto 2009)
fonte:www.repubblica.it
Sabato 26 Settembre 09 Scan 7@Movement opening party,Milano
MOVEMENT SCENARIO 2009/10
MUSICA - ESSENZA - BELLEZZA - ARTE - IMMAGINARIO - STORIA - INNOVAZIONE - EMOZIONI
Parole, suoni, comunicazione e ragionamento
immagini, impulsi, sensazioni.
che cos'è un evento musicale? esperienza di socializzazione visivo/uditiva
che cos'è un esperienza? interagire attraverso i 5 sensi.
sillogismo.
dopo aver portato a milano per la prima volta artisti come Juan Atkins, Dj Rush, Robert Hood, Kevin Saunderson, The Advent, Ben Sims, Scan7, Rino Cerrone e moltissimi altri..
dopo aver condiviso 3 anni di eventi itineranti su tutta la penisola: partendo da Milano a Venezia, da Padova a Bologna, da Firenze a Napoli, Cagliari e Trieste..
dopo aver organizzato il primo festival techno italiano dal sapore europeo..
vogliamo rideterminare il concetto di serata assieme a djs, artisti, designer, writer, vjs, fashion designer, grafici, mcs, poeti, ingegneri, operai, impiegati, pr e sognatori.
l'uso incodizionato di creatività e tecnologia è la base di questo scenario.
le basse frequenze, il groove e l'esperimento grafico parti del nostro linguaggio.
la performance teatrale o di danza nel mezzo di una strada affollata; parte della nostra innovazione.
radio, sticker, tv streaming, gallerie d'arte, poster, forum e community, stencil, proiezioni, workshops.. alcuni dei nostri strumenti da battaglia.
dai creatori della techno music insieme con i loro più validi successori, ai più aggiornati sperimentalismi noize e ambient;
dai rapper che fanno e che hanno fatto la storia dell'hiphop, ai giovani mcs e beatmakers delle città italiane.
un progetto che unirà nella musica e nella passione per la produzione artistica e culturale il popolo dei creativi e di chi non vede città grigie e tristi attorno a sè, ma luoghi da personalizzare e reinventare.
contornati da: iniziative per la salvaguardia ambientale; degustazioni di prodotti tipici italiani ed esteri; corsi didattico-formativi per dj,producer, writer e per chi ha interesse nell'applicarsi nella "produzione e gestione eventi"; conferenze stampa aperte con artisti e giornalisti; rapporto sempre diretto con i promoters attraverso socialnetwork e siti. costi dei ticket come sempre il più onesti possibile.
ciò che sarà lo faremo assieme tutti noi.
si chiameranno eventi? no. esperienze.
mi risveglierò come sempre il giorno dopo con solo un forte mal di testa? ti sveglierai e magari conoscerai come funziona una roland tr-909.
wake up! and be on Movement.
26 SETTEMBRE MOVEMENT OPENING PARTY
from 2006 the finest and massive techno in milano
main room:
SCAN7 live (cratesavers|tresor|ur - detroit)
Scan 7 è forse il collettivo più underground e misterioso di Detroit a partire dai primi anni 90 ad oggi. strettamente correlato con la prima formazione degli underground resistance è formato da 7 artisti la cui identità è sempre stata celata da dei passamontagna che indossano durante ogni performance e in tutte le loro interviste. sono loro a presentare uno degli spettacoli più esclusivi e rari di tutto il panorama techno, un live set prodotto da sole macchine, drum machines e sintetizzatori; come quelli che "non vanno più di moda" nell'era del computer e dell'mp3.
Dal 1993 hanno prodotto brani con le più importanti e storiche etichette internazionali come UR, tresor berlin, Submerge e su cratesavers muzik la loro etichetta ormai baluardo del suono americano più deep.
Questa sera, per festeggiare il 3° compleanno di Movement, on stage ci sarà Lou "masta" Robinson, leader del gruppo che dopo aver lasciato senza parole e con le mani in aria la folla all'interno della soul factory del Maximal festival, riproporrà la sua formidabile performance live. are you ready?
DJMACHINE (darkhouse music-ita)
BHONZ live (logos-ita)
DRS606 (logos-ita)
GHISLA (indipendent-ita)
NICOVASCO+DJRENS (indipendent-ita)
2nd room:
SIMONE TAVAZZI (analytictrail/suara-ita)
UABOS (clash-ita)
THANATOS (naked lunch-ita)
TRIPLIQER (cannibalbeats-ita)
ALEX K (indipendent-ita)
ANDREA URERO (indipendent-ita)
KANSAS (indipendent-ita)
WEFEELNOMATH (indipendent-ita)
vjs: tudedisco - drop the drop
high quality sound system / light show / laser show / gadgets shops / chillout outdoor zone! / infopoint
ticket: 15€ fino a mezzanotte 20€ dopo con OPEN BAR
infoline: milano 3355936925 / 3343241953 provincia 3488240297
www.technomovement.it - www.maximalfestival.it - www.mute.milano.it
orari: apertura 22,00 chisura 06,00
LIVIN'COLORS MILANO - via boncompagni 44
due loft appena ristrutturati ed un enorme cortile semicoperto con area chillout, il tutto contornato da un vasto panorama industriale, vicino al centro della nostra città.
Matthew Herbert registra il Robert Johnson
Mercoledì 30 Settembre al Robert Johnson di Francoforte,il produttore inglese Matthew Herbert piazzerà microfoni,in varie postazioni dentro e fuori il club(anche nelle toilette,si dice),e registrerà tutto quello che può dalle 20 alle 22.Ogni persona presente sarà invitata a produrre dei rumori,e le registrazioni risultanti manipolate ed in sequenza verranno pubblicate nella sua nuova produzione "One club".Il progetto di Herbert è di non usare nel prodotto finale nessun'altra risorsa sonora,che le registrazioni fatte al club.Ai presenti verrà preso il nome,in modo da essere inseriti in una lista,per ricevere una copia promozionale gratuita di questo lavoro.Comunque Matthew ha deciso di rispettare anche la volontà di chi vorrà rimanere anonimo.L'evento verrà anche filmato e Herbert suonerà un dj set dopo le 22, una volta finita la sessione di registrazione
Intervista ai Silicone Soul
Gli scozzesi Graeme Reedie e Craig Morrison, attivi da dieci anni come Silicone Soul, hanno pubblicato alla fine di giugno il loro quarto omonimo album, ancora una volta su Soma Records.
Abbiamo incontrato Graeme Reedie a Barcellona nella hall dell’albergo che li ha ospitati poco prima dello showcase dell’etichetta. Graeme si è dimostrato gentile, loquace e molto simpatico.
E: Ciao Graeme, come stai?
S.S.: Bene, grazie, siamo arrivati a Barcellona da qualche ora, pronti per lo showcase della Soma Records di questa sera in uno dei nostri club preferiti.
E: Ormai siete quasi diventati cittadini onorari di Barcellona. Scorrendo le date del vostro tour, ho notato che la città catalana è una tappa ricorrente?
S.S.: Sì, Barcellona ci piace molto. Veniamo qui da quattro/cinque anni ormai e La Terrrazza è uno dei club in cui preferiamo suonare.
E: Partiamo dal vostro terzo album "Save Our Souls". Cosa è successo dopo?
S.S.: Dopo "Save Our Souls" per un po’ di tempo non abbiamo fatto molto. Craig si è trasferito in Francia e ha avuto bisogno di tempo per organizzarsi. Io, insieme a Dave Donaldson, ho realizzato nel 2008 un album a nome Mirror Music. Dopo che Craig si è stabilito, abbiamo cominciato ad avere più tempo e abbiamo iniziato quindi a pensare al nuovo album. Non è mai facile prevedere i tempi: dopo “Staring Into Space” abbiamo fatto “Save Our Souls” in poco tempo, “Silicone Soul” ha avuto una gestazione più lunga. Alcune volte le cose vanno più veloci, altre volte meno.
E: Perchè il vostro ultimo album è senza titolo?
S.S.: Abbiamo pensato che questo album dovesse rispecchiare noi e il nostro suono e, dopo, averlo ascoltato, ci siamo detti: “questo è quello che stiamo facendo, questo è Silicone Soul”. Per noi rappresenta una sorta di ripartenza, è cambiato molto il nostro modo di lavorare. Sicuramente rappresenta un nuovo inizio con grande entusiasmo e freschezza.
E: Alla luce del risultato finale, in che misura l’album rispecchia la vostra idea di partenza?
S.S.: In generale abbiamo sempre pensato che i nostri precedenti lavori fossero troppo brevi, troppo concentrati. Con “Silicone Soul” abbiamo cercato di sviluppare le nostre idee impiegando, in totale, diciotto mesi per concludere l’album. E’ molto vicino a quello che avevamo in mente.
E: Partiamo da “Koko's Song”, la prima traccia che troviamo sull’album.
S.S.: Volevamo dedicare questo pezzo a Koko. Era un nostro fan bulgaro, recentemente scomparso. Era una brava persona, lo conoscevamo personalmente, certo non benissimo, ma lo incontravamo quando andavamo a suonare in zona. Bevevamo qualcosa insieme, ci fermavamo abitualmente a parlare e quando i suoi amici ci hanno informato, attraverso il nostro myspace, che era scomparso abbiamo subito pensato di dedicargli qualcosa.
E: Quali sono le tracce dell'album che preferisci?
Direi ”Dust ballad II”, “Hurt People Hurt People” e “David Vincent's Blues”.
E: Da dove provengono le campane alla fine dell'album?
S.S.: Le campane sono quelle della chiesa vicino alla casa di Craig. Abita in Francia, in un piccolo paese con davvero pochi abitanti dove era stato per un periodo. Una volta rientrato a Glasgow ha pensato che doveva ritornarci e stabilirsi.
E: Se dovessi scegliere tre aggettivi per definire il vostro suono la scelta cadrebbe su elegante, profondo e misterioso. Sei d’accordo?
S.S.: Sì, concordo decisamente.
E: Dopo due grandi successi come "Right On!" e "Feeling Blue" avreste potuto avere un facile successo in termini di vendite ma avete scelto di non ripetere quella formula e, al contrario, avete scelto di continuare a produrre tracce di qualità ma con meno appeal commerciale.
S.S.: E' stato un periodo di confusione, eravamo più giovani, ma abbiamo capito che non era quello in cui eravamo interessati. Magari un giorno succederà che andremo in studio e ne uscirà qualcosa di simile ma attualmente non è nelle nostre intenzioni.
E: Quali interessi avete al di fuori della musica?
S.S.: Siamo molto impegnati con la musica e non ci rimane molto tempo libero.
Per quanto mi riguarda, ho cominciato da poco a fare immersioni subacquee nella piscina dietro casa mia. Mi diverte molto ma sto ancora imparando.
Craig possiede invece una collezione molto vasta di maschere incise provenienti da tutte le parti del mondo, molte delle quali provengono dall’Africa.
E: E' più difficile gestire il vostro progetto ora che tu e Craig abitate in posti diversi?
S.S.: In un certo senso sì, essere più vicini ci permetteva di scambiarci le nostre opinioni con più velocità ma la lontananza fa sì che, quando ci vediamo, abbiamo più idee da scambiarci perchè abbiamo tempo per elaborarle meglio.
E: Hai mai preso in considerazione di lasciare Glasgow?
S.S.: Sì, forse abitare in un posto più caldo non mi dispiacerebbe, magari con un inverno più mite.
E: Quali produttori ti piacciono? Ti piace qualche produttore italiano?
S.S.: I primi nomi che mi vengono in mente sono quelli di Nick Curly e la Cécille Records, Solomun e la Diynamic. E' davvero un buon periodo per la musica elettronica e ci sono molte cose interessanti in giro.
Mi piacciono molto i produttori italiani e mi piace, in particolare, la scena di Napoli. Mi piace molto anche un produttore di nome Daniele ma in questo momento, scusami, ma non riesco proprio a ricordare il cognome.
E: Tre dischi da isola deserta?
S.S.: Un album di Jimi Hendrix, un album dei Rolling Stones, magari qualcosa degli Orb. Penso a U.F.Orb: mi piace “Blue Room”. Forse anche un po’ di reggae: se ho tempo mi faccio una raccolta così arriviamo a quattro album, soltanto uno in più rispetto alla tua domanda.
E: Cosa vorresti dimenticare?
S.S.: Niente, non vorrei dimenticare niente, le cose negative fanno comunque parte della vita e servono per migliorarti.
E: Di cosa sei più orgoglioso?
S.S.: Di tutti gli album che abbiamo prodotto (siamo nel nostro decimo anno di attività) e di quello che abbiamo fatto con la nostra etichetta Darkroom Dubs, anche se in realtà è Craig ad occuparsene maggiormente.
E: Un artista che ti piacerebbe portare sulla vostra etichetta Darkroom Dubs?
S.S.: Un artista che ci piace molto tecnicamente e qualitativamente è Trentemøller.
E: Siete anche ottimi dj, come costruite i vostri set?
S.S.: In modo del tutto naturale: di solito partiamo soft e poi cominciamo a spingere e andare sempre più pesante. Dipende però anche da altri fattori quali, ad esempio, il posto e la gente.
E: Ultima domanda: dove sta andando il mondo?
S.S.: Il mondo sta andando verso l'inferno.. La musica è una delle poche cose che possiamo salvare.
Antonio Di Gioia
fonte:www.electronique.it
Video Red Village@Lido 05-09-09:dj Ricky l
Red Village
Lido(Ponte s.giovanni-pg)
saturday 05-09-09
dj Ricky l
title track:Larry Heard-The sun can't compare
Lido(Ponte s.giovanni-pg)
saturday 05-09-09
dj Ricky l
title track:Larry Heard-The sun can't compare
Black Box-Ride on time
Ride on Time fu uno dei più grandi successi del genere Italo-house,prodotta nel 1989 dalla band Black box,formata dal team di produzione italiano Groove Groove Melody di cui facevano parte il dj Daniele Davoli,il programmatore Mirko Limoni e dal musicista Valerio Semplici.Con il team lavorò anche la modella Catherine Quinol(aka Katrin)che prestò la sua immagine nei video e nelle live performance,mentre la voce è campionata da Love Sensation di Loleatta Holloway disco-hit del 1980.
Ride on time ebbe un grande successo in Italia,ma anche a livello mondiale,rimanendo per sei settimane al primo posto nella Uk singles chart,risultando il singolo più venduto nel 1989 in Uk,e raggiunse il primo posto anche nella chart irlandese
ecco un video del 1989
Ride on time ebbe un grande successo in Italia,ma anche a livello mondiale,rimanendo per sei settimane al primo posto nella Uk singles chart,risultando il singolo più venduto nel 1989 in Uk,e raggiunse il primo posto anche nella chart irlandese
ecco un video del 1989
La modestia
"La modestia è per il merito quello che sono le ombre per le figure di un quadro: gli dà forza e rilievo".
Jean de La Bruyere
Jean de La Bruyere
Avalone one(dj Ricci e Mc Hair)-Groove activator(tb 303 overload)
gran traccia progressive-acid prodotta nel 1995 su PRG(Progressive Motion Records) dall'allora resident del Cocoricò Riccardo Testoni in arte dj Ricci(scomparso purtroppo prematuramente nell'estate 2000)e Mc Hair famoso come produttore anche sotto il nome di Andrea Doria
questo mix dela traccia è il tb 303 overload
questo mix dela traccia è il tb 303 overload
Moko+Ramax-Acidity tune(official video)
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Umiltà e superbia
"Non essere mai superbo con l'umile. Non essere mai umile con il superbo."
Jefferson Davis
Jefferson Davis
Felix-Don't you want me
Don't you want me è una storica traccia dance-elettronica prodotta nel 1992 dal britannico Francis Wright sotto l'alias di Felix sulla label Deconstruction.Musicalmente campiona"Don't you want my love"ed è infatti accreditato come Felix feat.Jomanda,con la collaborazione anche di Rollo(Faithless)e Red Jerry.Nelle classifiche di vendita del 1992 ha raggiunto il numero 1 nella Usa Hot Billboard Dance Club Play chart,numero 1 nella Swiss singles chart,numero 2 in Germania e 6 in Uk.è considerato il singolo che ha lanciato il genere Hardbag,molto popolare in Uk fra il 1992 e il 1996,che vantò fra i suoi principali esponenti,oltre a Felix,i britannici Rollo e Sister Bliss,gli olandesi Patrick Prins(Bits+Pieces)e Tony De Vit,e Red Jerry(fondatore della label Hooj Choons),genere che poi è confluito nella Uk Hard-house
Gestione e leadership
"La gestione è fare le cose nel modo giusto; la leadership è fare le cose giuste."
Peter F. Drucker
Peter F. Drucker
Alternative Art-Magic feelings
Alternative Art è uno dei tanti pseudonimi dello storico e prolifico producer belga Dirk Dierickx,conosciuto anche come Mike,Push,Plastic Boy o Return of the Native.
Magic Feelings è una traccia hard-trance da lui prodotta nel 1995 su Label X
Magic Feelings è una traccia hard-trance da lui prodotta nel 1995 su Label X
Be@Space 2009
video ufficiale della serata del giovedi dello Space in questa stagione 2009 chiamata "Be Space",con immagini e interviste ai resident Chris Liebing,Remo,Elio Riso,Wally Lopez,Tom Novy
Sabato 5 Settembre Red Village(underground event)
in collaborazione con Red Zone
free entry(prima consumazione obbligatoria 10€)
tavoli 15€
possibilità di omaggi donna in lista entro h 1
info Andrea 3333716363
email e msn:andreapantani@soundzculture.it
www.myspace.com/andreacdc
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