Alcol e discoteche:si potrà bere un'ora in più
L'alcol nelle discoteche, si potrà bere un'ora in più ... Questa volta è stata la velocità. L'alcol, il ballo e lo sballo non dovrebbero c'entrare. Ma l'incidente di Tivoli è l'ennesima conferma che il sabato sera resta sempre il momento più pericoloso sulle strade italiane, specie per i giovani.
Dall’inizio dell’anno - secondo i dati dell’Asaps, l’Associazione amici della polizia stradale - nei fine settimana ci sono stati 35.134 mila incidenti con 942 morti. Una volta su tre la vittima aveva meno di 30 anni. È vero, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il numero dei morti è diminuito di parecchio, del 18,9 per cento. Ma questo parziale risultato positivo non può bastare, le cifre sono sempre impressionanti. E sulle stragi del sabato sera il governo sta studiando nuove misure. Il nodo è sempre quello, l’orario di chiusura delle discoteche e quello dello stop per la vendita di alcolici Oggi nelle discoteche si smette di bere alle due, mentre non ci sono limiti per tutti gli altri locali Più volte la Lega ha cercato di spostare in avanti quell’orario, sostenendo che fermare la vendita di alcol alle due non riduce gli incidenti e punisce ingiustamente un settore che da lavoro a tante persone. L’ultimo tentativo è della settimana scorsa, con un emendamento alla legge comunitaria poi ritirato all’ultimo momento. Adesso la maggioranza ha trovato un nuovo compromesso che presto potrebbe diventare legge. I punti li spiega Carlo Giovanardi, il sottosegretario olla presidenza del consiglio con delega alla Famiglia, che di questo argomento si occupa da anni. Lo stop alla vendita di alcolici scatterà non più alle due ma alle tre. Solo che non sarà valido esclusivamente per le discoteche ma per tutti i locali aperti al pubblico, compresi bar e pub. Dalle tre in poi, nelle discoteche, sarà abbassato il volume della musica e il livello delle luci in pista per consentire un’uscita “morbida”. Alle quattro i locali da ballo saranno tenuti a chiudere e fino alle dieci del mattino non sarà consentito nessun tipo di apertura: una divieto tagliato su misura per gli after hour, gli eventi organizzati per tirare fino all’alba e anche più. “Con la Lega - spiega Giovanardi - abbiamo chiuso questo accordo nei giorni scorsi subito dopo il ritiro di quell’emendamento alla legge comunitaria. Nella maggioranza e nel governo siamo tutti d’accordo, procederemo in tempi molto stretti”. Che cosa vuoi dire tempi molto stretti? Dipende dalla strada che sceglierà il governo. Le nuove norme potrebbero essere inserite in un nuovo disegno di legge che dovrebbe passare prima in consiglio dei ministri per poi cominciare il lungo viaggio nella aule del Parlamento. Oppure, e questa sembra il percorso più probabile e più veloce, la mini riforma potrebbe, essere trasformata in un emendamento del governo da inserire nel disegno di legge sulla sicurezza stradale già all’esame del Senato, quello che abbassa a zero il limite di alcol nel sangue per i neopatentati. Ma naturalmente non è solo l’alcol a fare morti sulle strade. “A che velocità viaggiava la Ferrari di Tivoli?” chiede polemicamente Giordano Biserni, presidente dell’associazione amici della polizia stradale. A suo giudizio il problema sta nella recente circolare del ministero dell’Interno sugli autovelox: “Il sistema ha subito uno smantellamento di fatto, con gli automobilisti che devono essere avvertiti dei controlli con i cartelli o addirittura con le auto della polizia in vista”. Sempre secondo l’Asaps è in aumento il numero dei pirati della strada, cioè delle persone che provocano un incidente e poi fuggono via. Dall’inizio dell’anno gli episodi segnalati sono stati 344, con una crescita del 58 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. I morti sono stati 70, i feriti 437. Quattro volte su cinque, nel 77 per cento dei casi, il pirata è stato poi identificato.
Autore: Lorenzo Salvia
Fonte: CORRIERE DELLA SERA
Dall’inizio dell’anno - secondo i dati dell’Asaps, l’Associazione amici della polizia stradale - nei fine settimana ci sono stati 35.134 mila incidenti con 942 morti. Una volta su tre la vittima aveva meno di 30 anni. È vero, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il numero dei morti è diminuito di parecchio, del 18,9 per cento. Ma questo parziale risultato positivo non può bastare, le cifre sono sempre impressionanti. E sulle stragi del sabato sera il governo sta studiando nuove misure. Il nodo è sempre quello, l’orario di chiusura delle discoteche e quello dello stop per la vendita di alcolici Oggi nelle discoteche si smette di bere alle due, mentre non ci sono limiti per tutti gli altri locali Più volte la Lega ha cercato di spostare in avanti quell’orario, sostenendo che fermare la vendita di alcol alle due non riduce gli incidenti e punisce ingiustamente un settore che da lavoro a tante persone. L’ultimo tentativo è della settimana scorsa, con un emendamento alla legge comunitaria poi ritirato all’ultimo momento. Adesso la maggioranza ha trovato un nuovo compromesso che presto potrebbe diventare legge. I punti li spiega Carlo Giovanardi, il sottosegretario olla presidenza del consiglio con delega alla Famiglia, che di questo argomento si occupa da anni. Lo stop alla vendita di alcolici scatterà non più alle due ma alle tre. Solo che non sarà valido esclusivamente per le discoteche ma per tutti i locali aperti al pubblico, compresi bar e pub. Dalle tre in poi, nelle discoteche, sarà abbassato il volume della musica e il livello delle luci in pista per consentire un’uscita “morbida”. Alle quattro i locali da ballo saranno tenuti a chiudere e fino alle dieci del mattino non sarà consentito nessun tipo di apertura: una divieto tagliato su misura per gli after hour, gli eventi organizzati per tirare fino all’alba e anche più. “Con la Lega - spiega Giovanardi - abbiamo chiuso questo accordo nei giorni scorsi subito dopo il ritiro di quell’emendamento alla legge comunitaria. Nella maggioranza e nel governo siamo tutti d’accordo, procederemo in tempi molto stretti”. Che cosa vuoi dire tempi molto stretti? Dipende dalla strada che sceglierà il governo. Le nuove norme potrebbero essere inserite in un nuovo disegno di legge che dovrebbe passare prima in consiglio dei ministri per poi cominciare il lungo viaggio nella aule del Parlamento. Oppure, e questa sembra il percorso più probabile e più veloce, la mini riforma potrebbe, essere trasformata in un emendamento del governo da inserire nel disegno di legge sulla sicurezza stradale già all’esame del Senato, quello che abbassa a zero il limite di alcol nel sangue per i neopatentati. Ma naturalmente non è solo l’alcol a fare morti sulle strade. “A che velocità viaggiava la Ferrari di Tivoli?” chiede polemicamente Giordano Biserni, presidente dell’associazione amici della polizia stradale. A suo giudizio il problema sta nella recente circolare del ministero dell’Interno sugli autovelox: “Il sistema ha subito uno smantellamento di fatto, con gli automobilisti che devono essere avvertiti dei controlli con i cartelli o addirittura con le auto della polizia in vista”. Sempre secondo l’Asaps è in aumento il numero dei pirati della strada, cioè delle persone che provocano un incidente e poi fuggono via. Dall’inizio dell’anno gli episodi segnalati sono stati 344, con una crescita del 58 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. I morti sono stati 70, i feriti 437. Quattro volte su cinque, nel 77 per cento dei casi, il pirata è stato poi identificato.
Autore: Lorenzo Salvia
Fonte: CORRIERE DELLA SERA
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