Cefalù vista dall'alto

 Dalla rupe, alta 268 metri, che sovrasta il paese di Cefalù, si aprono  spettacolari punti panoramici, che esaltano il contrasto fra il rosso e il giallo dei tetti e delle pietre del paese e l'azzurro intenso del mare.
Per raggiungere la cima, dal centro di Cefalù si prende Salita Saraceni e poi si segue il sentiero che s'inerpica a mezza costa fra le fortificazioni, fino a raggiungere una porta in pietra oltrepassata la quale, salendo ancora un pò, si arriva ad un bivio dove, prendendo a sinistra, si giunge ad un altopiano fiancheggiato da mura merlate, al centro del quale si trovano i resti del Tempio di Diana, costruzione megalitica del IX secolo a,C., continuando a salire si raggiunge la cima della rupe con i resti di un antico castello medievale,  risalente al XIII-XIV secolo, da cui il panorama spazia anche verso la costa ad est di Cefalù.

il borgo di Cefalù ai piedi della rupe proteso verso il mare

punto panoramico salendo a mezza costa prima del portale d'ingresso alle fortificazioni

punto panoramico dopo aver oltrepassato il portale d'ingresso alle fortificazioni

il borgo sembra incunearsi nel mare


Camminamento lungo le fortificazioni merlate con panorama verso la costa ad ovest di Cefalù




panorama con il Duomo in primo piano

Panorama sulla costa ad est di Cefalù dai resti del castello posti in cima alla rupe

panorama verso ovest, scendendo dalla Rocca

sentiero che scende a tornanti dalla Rocca, posta in cima alla rupe




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 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso 

Stretto fra una possente rupe e le acque del Mar Tirreno si sviluppa il nucleo medievale di Cefalù, diviso in due da Corso Ruggero: la cittadina fa parte dell'associazione de I Borghi più belli d'Italia per la sua grande rilevanza artistica, culturale e storica ed il suo Duomo è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco nel 2015

Il Duomo di Cefalù, la cui costruzione iniziò nel 1131, presenta all'esterno due possenti torri che richiamano lo stile romanico-normanno ed un portico quattrocentesco con tre archi

Dal molo del porticciolo si ammira il profilo inconfondibile di Cefalù, con il fronte mare del borgo compatto e le case dei pescatori, precedute da archi ogivali per ricoverare le barche, un magnifico scenario dominato dalla rupe alta 270 metri, su cui si trovano i resti della Rocca

Nel catino absidale del Duomo di Cefalù campeggia l'enorme mosaico del Cristo Pantocratore (XII secolo), opera di maestri bizantini di Costantinopoli

Annesso al Duomo si trova il chiostro a pianta rettangolare

Lungo via Vittorio Emanuele, a ridosso della costa, una scalinata conduce all'antico Lavatoio Medievale

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Uno dei borghi più rappresentativi del Parco delle Madonie, Castelbuono è incastonato in un bellissimo paesaggio naturale e nel suo centro storico,  tra strette ed animate vie, conserva numerosi edifici di un antico passato.
La via S.Anna unisce i due monumenti più significativi del paese, la Chiesa Matrice Vecchia in Piazza Margherita con il Castello dei Ventimiglia, la cui costruzione iniziò nel 1317 ed intorno al quale si sviluppò l'abitato, che divenne in seguito il capoluogo della contea dei Ventimiglia

Il borgo prende il nome dal Castello dei Ventimiglia, la cui edificazione iniziò nel 1317, mescolando vari stili, arabo, normanno e svevo

la via S.Anna, asse principale del borgo, collega il Castello con Piazza Margherita, dove si trova la Chiesa Matrice Vecchia

Piazza Margherita con la Torre dell'Orologio e la Matrice Vecchia, la cui costruzione iniziò nel 1362, che presenta un bel portico cinquecentesco ed un campanile romanico-gotico

la Fontana della Venere Ciprea risalente al XIV secolo, fu ricomposta e collocata nel corso principale del paese nel 1614, al centro si trova una statua di Venere con Cupido

la Chiesa Matrice Nuova fu riedificata in stile neoclassico nel 1830 a seguito di un terremoto 

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Escursione ad anello da Piano Cervi (Parco delle Madonie)

 Questo itinerario nel Parco delle Madonie attraversa un ambiente naturale fra i più belli della Sicilia, sia per la vegetazione, poichè ci s'inoltra in fitte faggete e s'incontrano maestosi alberi di cedrus atlantica glauca, sia dal punto di vista faunistico, infatti sono possibili  avvistamenti di cinghiali neri e numerosi daini, soprattutto se andate, come ho fatto io, in un giorno infrasettimanale con pochi escursionisti nel periodo di fine settembre, quando comincia la stagione degli amori, con i bramiti di questi animali che saranno la colonna sonora dell'escursione.
Il percorso ha il suo fulcro nell'ampia radura di Piano Cervi, a 1500 metri d'altitudine, dalla quale si passerà due volte completando un giro ad anello, durante il quale si può fare una deviazione verso il punto panoramico di Piano della Madonna ed il Monte Cervi.
In fondo al post troverete un link con la mappa del percorso

Panorama di Piano Cervi, arrivando dal sentiero che parte da Portella Colla

Si parte da Portella Colla (1421 m), lungo la Sp119, all'incrocio con la SP54, nei pressi del bivio per Piano Battaglia, dove si trova una piazzola per lasciare l'auto: da qui parte una strada sterrata, inizialmente in discesa, con bel panorama su Pizzo Carbonara sulla destra, che poi inizia a salire in mezzo alla vegetazione e, dopo aver deviato sulla destra ad un bivio, conduce ad un bel punto panoramico sulla radura di Piano Cervi, attraversata da un solitario cinghialino nero.

la strada sterrata che da Portella Colla conduce a Piano Cervi

Piano Cervi (1500 m)

uno sguardo su Piano Cervi da nord-ovest verso est con Cozzo Piombino sullo afondo

Attraversato tutto l'ampio pianoro in direzione nord-ovest si prende verso destra il sentiero che s'inoltra in una fitta faggeta e, dopo alcuni tornanti in salita, si giunge al passo di Portedda u Pumu, a sinistra del quale si può salire per qualche decina di metri su terreno pietroso per raggiungere un bellissimo punto panoramico con da una parte Piano Cervi con Cozzo Piombino (1613 m) sullo sfondo e dall'altra Pizzo Colla (1676 m)

il sentiero prosegue nella faggeta, la più a sud d'Europa

punto panoramico dal passo Portedda u Pumu (1580 m)

il passo Portedda u Pumu sovrastato dal Pizzo Colla (1676 m)

panorama su Piano Cervi con Cozzo Piombino sullo sfondo dal belvedere di passo Portedda u Pumu

Ripresa la strada forestale in mezzo alla faggeta, s'incontrano sulla sinistra dapprima un antico Pagghiaru, ricovero usato dai pastori e a poca distanza il rifugio CAS Monte Cervi, quindi si esce dalla faggeta ed il sentiero attraversa piccole radure fiancheggiate da maestosi esemplari di Cedrus Atlantica Glauca dai bellissimi colori, fino ad arrivare alla cima ondulata di Cozzo Morto (1610 m.)

Lungo il sentiero si trova una riproduzione di un tradizionale Pagghiaru, riparo usato dai pastori

Rifugio Monte Cervi del CAS (Club Alpino Siciliano)

maestosi esemplari di Cedrus Atlantica Glauca 



la pietrosa cima di Cozzo Morto

Superato Cozzo Morto si arriva ad un bivio, dove si abbandona la strada forestale principale per seguire sulla sinistra il sentiero che s'inoltra in un' altra faggeta, arrivando in località Fontana bianca, dove si trova un incrocio di sentieri, sulla destra si va verso Monte Cervi, sulla sinistra si torna a Piano Cervi.
Si può quindi completare l'escursione proseguendo sulla destra fino a Piano della Madonna (1685 m.), bel punto panoramico e su sentiero non segnato fino a Monte Cervi, quindi ritornare sui propri passi fino al bivio di Fontana Bianca e prendere il sentiero che attraversa Valle Marabilice in mezzo ad una faggeta e conduce a Piano Cervi, completando così un giro ad anello, quindi dal pianoro si può  tornare al punto di partenza seguendo lo stesso sentiero dell'andata.

sentiero attraverso la faggeta

bivio di Fontana Bianca

panorama da Piano della Madonna

l'ondulato Piano della Madonna

ritorno a Piano Cervi

Piano Cervi visto da sud-ovest verso est



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