Un borgo in 5 foto: Rasiglia

A circa 20 km da Foligno, lungo la valle del fiume Menotre si trova l'incantevole borgo medievale di Rasiglia, caratterizzato da strette stradine, case in pietra, piazzette e ponticelli, ma soprattutto dallo scrosciare delle acque  purissime dei ruscelli alimentati dalle sorgenti del fiume, che, attraverso opere di canalizzazione, vanno a formare un pittoresco intreccio d'invasi e cascatelle all'interno del paesino.
Uno scenario unico che è valso a Rasiglia il soprannome di "Borgo dei Ruscelli" oppure anche "Piccola Venezia dell'Umbria"






Sui borghi dell'Umbria vedi anche:




Una città in 5 foto: Santa Cruz de Tenerife (Canarie)

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Città principale dell'isola, Santa Cruz de Tenerife è una meta piacevole da visitare offrendo vivaci mercati, antiche chiese, parchi ed interessanti musei.
La visita della città si può iniziare dalla zona sud dove si trova un grande parcheggio gratuito e nei dintorni ci sono il Palmetum, il Parque Maritimo Cesar Manrique, il Castillo de San Juan ed il bizzarro e maestoso Auditorium progettato da Calatrava: da qui si può proseguire sul lungomare fino ad arrivare al centro città, dove si trovano antiche chiese come l'Iglesia de Nuestra Senora de la Concepcion e l'Iglesia de San Francisco, precedute da piccoli parchi alberati e si può fare una sosta all'interessante Museo de la Naturaleza e l'Hombre, che tratta di scienze naturali ed archeologia, per arrivare infine alla suggestiva Plaza d'Espana, al centro della quale si trova una grande fontana artificiale.

La chiesa di Nuestra Senora de la Concepcion è la più importante della città: le forme attuali della chiesa risalgono ai secoli XVII e XVIII, ma l'edificio originale è del 1500, è preceduta da un piccolo parco alberato

Plaza de Espana è la piazza più grande delle isole Canarie, fu costruita nel 1929, al suo centro un grande bacino d'acqua artificiale con fontana mentre intorno ci sono i palazzi sede del potere civile

L'Auditorium di Tenerife progettato dall'architetto Santiago Calatrava fu costruito fra il 1997 ed il 2003, si trova nella parte sud della città, in un'area prospiciente l'Oceano Atlantico. La sua magnifica onda bianca rimanda all'Opera House di Sydney e ne fa uno dei simboli architettonici più rappresentativi di Tenerife e delle Isole Canarie

Barranco de Santos

L'Iglesia de Nuestra Senora de la Concepcion, vista da un'altra prospettiva

Trekking ad anello sul Monte Cucco

Questo itinerario permette di osservare tutti i motivi d'interesse del Monte Cucco, massiccio calcareo dell'Appennino umbro-marchigiano, situato in Umbria nel territorio dell'eugubino, vicino al confine con le Marche: si passa dalle faggete alla vetta, dalla grotta ai piani erbosi fioriti, facendo un giro ad anello della durata di circa 3 ore, con partenza ed arrivo a Pian delle Macinare
Si parte quindi da Pian delle Macinare (1134 m) dove finisce la strada asfaltata e si trova uno spiazzo per parcheggiare nei pressi di un rifugio-ristorante: da qui si torna indietro 100 metri a piedi fino all'ultima curva e sulla sinistra si trova l'inizio del sentiero numero 2 denominato Sentiero degli Antichi Umbri, che s'inoltra nella fitta faggeta della Val Rachena, e dopo circa 45 minuti di salita, superando un dislivello di 260 metri, si arriva ad un bivio (quota 1420 m), dove si prende a destra, uscendo dal bosco.
Inizio del Sentiero degli Antichi Umbri da Pian delle Macinare

Val Rachena

Val Rachena

Indicazioni al bivio alla fine del bosco, a quota 1420 metri

Usciti dal bosco ci si trova già sui prati sommitali verdi e fioriti da dove c'è un bel panorama sulle montagne ed i paesi circostanti ed, in breve, seguendo evidenti tracce ed omini di pietra si raggiunge la vetta del Monte Cucco a quota 1566 metri

Uscita dal bosco della Val Rachena

verso la vetta del Monte Cucco

Panorama verso sud dalla vetta del Monte Cucco verso sud

Ometto di sassi in vetta

Vetta del Monte Cucco

Scesi dal crinale, procedendo lungo ripidi tornanti, si arriva alla Grotta del Monte Cucco, preceduta da un arco naturale in pietra, il cui ingresso (1390 m) è situato sulla parete est della montagna, un complesso di grotte carsiche che si estende per circa 35 km e fino a 920 metri di profondità, visitabile con l'accompagnamento di guide qualificate.
Dalla grotta si segue il sentiero a mezza costa che aggira la montagna, attraversa un bosco e scende per un vallone, passando davanti al Rifugio Valcella (1295 m) e giungendo infine a Pian del Monte(1190 m), zona frequentata per il decollo e l'atterraggio di deltaplani e parapendii.
In discesa verso la grotta

Ingresso est della grotta del Monte Cucco

uscita dal bosco

sentiero a mezza costa

Rifugio Valcella

Indicazioni nei pressi del rifugio Valcella

sentiero verso Pian del Monte

Il Monte Cucco visto da Pian del Monte

installazione dedicata al volo a Pian del Monte

panorama da Pian del Monte

Si prosegue quindi per la strada sterrata di accesso a Pian del Monte che aggira il Colle degli Scogli e dopo poco la si lascia, seguendo a sinistra il sentiero che s'inoltra nel bosco, raggiungendo dopo circa mezz'ora di cammino la Fonte Acqua Fredda (1011 m): da qui il sentiero prosegue immerso in una faggeta, ai piedi del versante orientale della montagna, riaffacciandosi infine a Pian delle Macinare, da dove si era partiti.

Sentiero che s'inoltra nel bosco

faggeta

Indicazioni in prossimità della fonte Acqua fredda

Scheda tecnica:

Partenza ed arrivo: Pian delle Macinare
Durata: 3 h 30 m
dislivello: 430 m

Altri trekking in Umbria e dintorni:
















Una città in 5 foto: Campobasso

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Capoluogo del Molise, Campobasso presenta un nucleo storico di stampo medievale addossato ad un colle, in cima al quale sorge il Castello Monforte, ed una parte moderna, che si distende ai piedi del monte ed è caratterizzata da viali spaziosi, piazze alberate ed edifici otto-novecenteschi.
La città non è grande e si visita tranquillamente a piedi senza percorrere grandi distanze, anche se può fare un po' freddo fino a primavera inoltrata, quando sono andato io, dato che è posta a quasi 700 metri d'altezza, risultando il quarto capoluogo di provincia per altitudine, dopo Potenza, L'Aquila ed Enna.

Uno scorcio di Campobasso dalla via che sale al Castello, con il campanile della chiesa di San Bartolomeo sulla destra

Torre Terzano

Una via del centro storico medievale

Chiesa di San Leonardo, risalente al XIII secolo, si trova ai piedi della salita che porta al castello


Il centro di Campobasso visto da Ferrazzano, borgo in posizione panoramica posto su un colle a poca distanza dal capoluogo: si può notare il Castello Monforte in cima al monte e la città che si estende sotto, dalle chiese più antiche sul pendio, fino ai palazzi più moderni in pianura

Sul Molise vedi anche:







Diario di viaggio in USA, parte 4: ritorno in California, Sequoia NP, Big Sur, San Francisco, San Josè

L'ultima parte del mio viaggio nell'Ovest degli USA comincia con un lungo trasferimento da Ash Fork in Arizona, rientrando in California attraverso il Mojave Desert, per arrivare infine a Visalia, grosso centro della California Centrale ed ottima base per visitare il Sequoia National Park, distante poco più di un'ora di macchina.
Il Sequoia National Park è molto vasto e, se si ha un solo giorno a disposizione, è necessario focalizzarsi su una zona e visitarla con calma: io ho deciso di dedicarmi alla Giant Forest, raggiungibile da Ash Mountain, entrata sud del parco, in circa 40 minuti, percorrendo una strada in buone condizioni, ma piena di tornanti.
In questa zona del parco i punti d'interesse sono numerosi e tutti a breve distanza l'uno dall'altro: io per prima cosa ho seguito il sentiero che porta al Generale Sherman Tree, l'albero con il tronco dalla circonferenza più grande del mondo, 32 metri, poi ho proseguito per il Congress Trail, un percorso ad anello di circa 1 ora che attraversa un bosco di sequoie e qui ho incontrato il primo orso nero della giornata, che se ne stava pacifico a 20 metri dal sentiero a scavare la terra ed ho potuto anche fargli qualche foto tenendomi a debita distanza, quindi mi sono portato con l'auto al Giant Forest Museum, molto interessante come tutti i centri visitatori dei parchi americani, vicino al quale parte il Big Trees Trail, un altro percorso circolare, tra boschi di sequoie che circondano un grande prato.
Pochi minuti in auto e si arriva a Moro Rock, un grande monolite di granito di cui si può raggiungere la sommità, grazie ad una scalinata scavata nella roccia: dalla cima si ammira un bellissimo panorama sulle montagne circostanti, sulla strada che sale al parco e sulla foresta di sequoie.
Un breve tragitto in auto porta a Crescent Meadow, un'altra foresta di sequoie, che sorge attorno a due grandi prati, dove ho incontrato il secondo orso nero della giornata, questa volta più da vicino, ha attraversato il sentiero di corsa ed è sparito nel sottobosco.
Questo parco mi è piaciuto molto, poichè permette di vedere un grandissimo numero di sequoie giganti, alberi maestosi, dai tronchi giganteschi, i più grandi alberi del mondo come volume, che crescono spontaneamente solo qui ed inoltre si può osservare facilmente anche molta fauna, non solo orsi, ma anche tanti scoiattoli e qualche marmotta.
Il giorno dopo, da Visalia mi sono diretto verso la costa dell'Oceano Pacifico a Monterey, dove si trova l'entrata di una bellissima strada panoramica a pagamento (12 $), la 17-Mile Drive, che percorre la costa di una penisola, fra spiagge, promontori che si allungano sul mare, rocce vicino alla riva popolate da uccelli e mammiferi marini, cipressi solitari sulla scogliera, villette e campi da golf.
Da qui ho proseguito verso sud lungo la Highway 1, che regala splendide vedute della costa del Pacifico, lungo la quale si possono fare numerose soste in svariati punti panoramici, tra cui  Bixby Bridge, un ponte ad arco costruito negli anni 30, Mcway Falls, una cascata che cade in una pittoresca baia, Pfeiffer Beach, raggiungibile percorrendo una tortuosa strada a pagamento, una spiaggia caratterizzata dal grande arco di roccia sul mare, Keyhole Arch, spettacolare al tramonto.
Ho concluso il mio viaggio lungo la costa del Pacifico a Cambria, in un bel bed & breakfast piuttosto costoso, ma i prezzi degli alloggi in questa zona sono molto alti ed il giorno dopo sono ripartito direzione San Francisco, attraversando, tra l'altro, una suggestiva zona vinicola della California Centrale nei pressi di Paso Robles.
Arrivato a San Francisco ho riconsegnato l'auto con cui ho percorso 3700 km ed ho deciso nel pomeriggio di visitare il quartiere ispanico Mission, dove si trova l'edificio più antico della città, la chiesa originaria della missione fondata dai francescani a fine 700, da cui poi originò la città: poco distante si trova il Mission Dolores Park, un grande parco erboso, posto in pendenza ed in posizione panoramica, affollatissimo di gente, a cui fa da sfondo lo skyline di San Francisco.
Addentrandosi per le vie del quartiere si possono ammirare tantissimi e coloratissimi murales, soprattutto in alcune vie come Balmey Alley e Clarion Alley, alcuni dei quali cercano anche di far riflettere su temi sociali come il sempre più alto costo degli alloggi in questa città, che porta ad un sempre maggior numero di senzatetto.

Il giorno dopo sono andato in treno a San Josè, per incontrare la mia parente italo-americana Tiffany e suo marito Miguel: la città è molto grande (1 milione di abitanti), ma mi è sembrata piuttosto vivibile con tanto verde e non troppo traffico per le strade ed inoltre qui hanno sede alcune grandi compagnie della Silicon Valley come Ebay, Paypal, Hewlett Packard, Adobe.
Grazie a Miguel, che ci lavora, ho potuto visitare la sede principale di una di queste grandi compagnie, Adobe, ed è stata un'esperienza molto interessante aggirarsi fra questi quattro grattacieli di 14 piani l'uno, con un quinto in costruzione, dove lavorano circa 4000 dipendenti, ognuno con il proprio ufficio, gli interni delle aree comuni sono caratterizzati da elementi di design all'avanguardia, la mensa dove ho mangiato offre una vasta scelta di piatti tipici da tutto il mondo e nell'area all'aperto fra i quattro grattacieli si trova anche un playground per giocare a basket, con al centro il simbolo di Adobe.
Tornato a San Francisco ho fatto un salto ad Alamo Square, dove si trovano le Painted Ladies, sette colorate case in stile vittoriano, poste una accanto all'altra e la mattina dell'ultimo giorno ho concluso il mio viaggio visitando il Golden Gate Park, polmone verde della città ed il De Young Museum che ospita una bella collezione di arte americana, dal periodo coloniale ad oggi.
In conclusione è stato un viaggio che ricorderò per sempre, grazie a tutte le persone sorridenti e disponibili che ho incontrato, agli spazi immensi, alla varietà dei posti che ho visitato, dalle foreste ai deserti, dai canyon ai laghi, ognuno caratterizzato da qualcosa di unico e mai visto prima.