Il Monte Catria, con i suoi 1701 metri, è il punto più alto della provincia di Pesaro-Urbino, la sua vetta erbosa è sormontata da una gigantesca croce di ferro ed il panorama sulle montagne appenniniche circostanti è bellissimo.
Partendo dall'Eremo di Fonte Avellana è possibile raggiungere la cima del Monte Catria compiendo un percorso ad anello piuttosto lungo, la cui prima parte, fino alla vetta, si svolge in ambiente selvaggio, risalendo faticosamente boschi e pascoli, mentre la seconda parte è più monotona, seguendo una lunga strada sterrata che scende a tornanti, regalando alcuni bei panorami solo in alcuni tratti.
Si parte dall'Eremo di Fonte Avellana (680 m), dove si trova uno spazioso parcheggio per le auto: l'eremo fu fondato nel 980 da San Romualdo dell'ordine dei Camaldolesi, divenne abbazia nel 1325 e conserva un'elegante chiesa con un bel coro ligneo, un alto campanile, costruito nel 1482 ed un'antica farmacia presso cui i monaci vendono i propri prodotti.
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Esterno della chiesa dell'Eremo di Fonte Avellana |
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Massiccio campanile del 1482 |
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L'Eremo di Fonte Avellana circondato da uno splendido ambiente naturale |
Proprio dietro l'eremo, sorpassata una scalinata coperta da una grande volta di pietra, sulla destra si trovano i primi segnavia biancorossi del sentiero che, in breve tempo, percorrendo un valloncello erboso ed una mulattiera, porta al valico della Forchetta (782 m), da cui parte il sentiero vero e proprio.
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Inizio del sentiero alle spalle del monastero |
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Indicazioni al valico della Forchetta |
Qui si seguono le indicazioni per il Sentiero Italia e si comincia a salire faticosamente per un lungo tratto, sui brevi tornanti di un sentiero immerso totalmente nel bosco, fino ad uscire su un prato molto scosceso ai piedi dei bastioni rocciosi della Rocca Baiarda, dove si ha il primo panorama della valle con l'Eremo di Fonte Avellana, che si trova più di 300 metri più sotto
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Si sale verso il crinale boscoso della montagna |
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L'eremo di Fonte Avellana incastonato fra le montagne |
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Eremo di Fonte Avellana dall'alto |
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i contrafforti rocciosi di Rocca Baiarda |
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Panorama con Rocca Baiarda e l'Eremo |
Superato questo punto un pò esposto, si rientra in un altro bosco molto fitto, che si risale prestando attenzione nel seguire le indicazioni per il sentiero 69, quando, ad un certo punto, s'incontra un bivio con altri sentieri. Quindi si esce nuovamente allo scoperto sulla Balza del Pluviometro (1305 m), di cui si percorre il crinale, seguendo inizialmente una staccionata, ammirando sulla sinistra un altro splendido scorcio della valle sottostante in cui è incastonato l'Eremo di Fonte Avellana e sulla destra uno scosceso pascolo che andrà faticosamente risalito costeggiando un boschetto, fino a raggiungere una strada sterrata.
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Indicazioni del sentiero 69 nel bosco |
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staccionata da seguire sulla Balza del Pluviometro |
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l'Eremo di Fonte Avellana dalla Balza del Pluviometro |
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Il pascolo da risalire costeggiando il boschetto sulla sinistra |
Arrivati sulla strada sterrata la si segue verso destra per alcune centinaia di metri, fino ad un bivio, dove si prosegue in direzione del Rifugio della Vernosa, intravedendo per la prima volta la croce di ferro della vetta del Monte Catria in lontananza.
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mucche al pascolo |
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Primo avvistamento della croce del Monte Catria |
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Rifugio della Vernosa |
Dopo una meritata pausa nei pressi del rifugio (1490 m), che generalmente è chiuso, si continua a salire verso la vetta, seguendo il sentiero 56, inizialmente attraverso un boschetto e poi su un'evidente traccia ripida su fondo ghiaioso. che risale un pratone erboso fino all' agognata vetta del Monte Catria (1701 m), sormontata da una gigantesca croce di ferro, da cui si apre un panorama vastissimo a 360° sulle tante vette appenniniche e vallate circostanti.
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boschetto |
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La Balza del Pluviometro ed il bosco che si è costeggiato in precedenza per arrivare alla strada sterrata |
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la ripida salita verso la vetta |
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la gigantesca croce di ferro posta a quota 1701 m |
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Panorami dalla vetta del Monte Catria |
Dopo una lunga e meritata sosta in vetta, si segue il crinale del monte battuto dai venti verso sinistra arrivando ad una strada sterrata, che si rivela lunga e monotona, scendendo per un percorso fatto di lunghi tornanti in cui si può tagliare solo poche volte a causa della vegetazione, regalando bei panorami solo nella parte iniziale sui monti circostanti e nella parte finale su alte pareti di roccia, arrivando infine all'Eremo di Fonte Avellana, dopo circa 6 ore di cammino.
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Inizio della strada sterrata |
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bel panorama sull'Appennino umbro.marchigiano |
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parete di roccia lungo il percorso |
DATI TECNICI
Difficoltà: EE escursionisti esperti
Dislivello: 1021 m
Tempo di percorrenza: 6 h (3 h salita, 3 h discesa)
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