Una città in 5 foto: Aarhus (Danimarca)

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Aarhus è una città sorprendente che mi è piaciuta molto per la varietà di posti che è possibile visitare, riuscendo a soddisfare qualsiasi tipo d'interesse ed inoltre quest'anno, 2017, la seconda città danese come numero di abitanti, è anche Capitale Europea della Cultura.
Se vi piace la storia il posto da non perdere è Den Gamle by, un museo all'aperto in cui è ricostruito fedelmente un villaggio danese di 300-400 anni fa ed in più anche tante ricostruzioni di abitazioni del '900 ed il nuovissimo ed esauriente museo della città, per una full immersion nella storia danese e di Aaarhus, inoltre nel centro storico si possono visitare anche antiche chiese, tra cui spiccano la Dom Kirke e la Vor Fruer Kirke, la costruzione delle quali iniziò nel XIII secolo.
Se vi piace l'arte, una visita all'Aros Museum è obbligatoria, una struttura avveniristica, che si sviluppa su nove piani ed ospita collezioni di arte contemporanea molto interessanti: ciliegina sulla torrta il tetto del museo che ospita l'installazione permanente Your Rainbow Panorama di Oliafur Eliasson, un corridoio con le pareti color arcobaleno attraverso cui ammirare un panorama a 360° della città, attraverso differenti e variamente colorate prospettive.
Se vi piacciono le architetture moderne e futuristiche andate a passeggiare per le ampie strade del nuovo quartiere Aarhus East, di fronte al porto e vi ritroverete circondati da gruppi di edifici dalle forme bizzarre, il più famoso dei quali è il bianco complesso denominato Iceberg.
Per gli amanti della natura è d'obbligo un salto al giardino botanico, curatissimo sia nelle sue parti esterne, con le piante tipiche danesi, che nelle sue serre interne che riproducono ecosistemi di tutto il mondo, inoltre si può anche fare una piacevole passeggiata lungo la costa a sud della città per arrivare ad un parco che ospita tantissimi cervi che vivono liberamente ed è possibile avvicinare, perchè sono abituati alla presenza dell'uomo e non hanno nessuna paura: sia il giardino botanico che il parco dei cervi sono ad ingresso gratuito, un'ottima cosa visti i prezzi danesi
Inoltre Aarhus ospita un'importante università con una popolazione di circa 40000 studenti, quindi le strade del centrale Quartiere Latino sono piene di locali alla moda frequentati da tanti giovani a tutte le ore.

Aarhus vista dal tetto dell'Aros Museum

Mollestien è la via più graziosa del centro storico, con il pavimento acciottolato ed affiancata da casine colorate e rose rampicanti

La Domkirke, la cattedrale di Aarhus, con i suoi 96 metri è la chiesa più alta di Danimarca

Store Torv, piazza principale della città, fiancheggiata da eleganti edifici

Lungo il fiume Aarhus sorge una zona molto animata e piena di locali

Sulla Danimarca vedi anche:




Porto dal ponte Dom Luis

Dal ponte simbolo di Porto si possono ammirare magnifici panorami della città vecchia, del fiume Douro e di Vila Nova de Gaia, eccone alcuni:

Una parte fiorita della città vecchia

Una parte delle mura fernandine ed il ponte do Infante

Il fiume Douro che scorre verso l'Oceano Atlantico

Panorama verso est con il ponte do Infante

Il quartiere Ribeira lungo il fiume e la città vecchia di Porto alle sue spalle

Panorama sulle due sponde del fiume Douro con Vila Nova de Gaia a sinistra e Porto a destra

Porto vista dal punto in cui termina il ponte a Vila Nova de Gaia

Panorama notturno dal ponte Dom Luis I

Su Porto vedi anche:




Un borgo in 5 foto: Grado

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Grado sorge sull'omonima laguna ed è collegata alla terraferma da lunghi ponti: la città nacque come scalo marittimo di Aquileia, infatti Gradus in latino significa scalo e, come Venezia, si sviluppò quando molte persone vi si rifugiarono per sfuggire alle invasioni barbariche nel V secolo.
Attualmente è un importante centro turistico balneare e di cura e benessere grazie alle sue terme marine e presenta un centro storico molto antico in cui spiccano le due basiliche paleocristiane di S.Eufemia e della Madonna delle Grazie.

Il porto canale di Grado

A poca distanza l'una dall'altra nella città vecchia sorgono la basilica di S.Maria delle Grazie e di S.Eufemia: entrambe costruite a partire dal V secolo

Nel centro storico si possono ammirare case antiche e ben tenute

il lungomare Nazario Sauro, lungo quasi 1 km, lungo il quale si può fare una bella passeggiata davanti al mare aperto, osservando un bel panorama del Golfo di Trieste

Il canale che separa Grado dall'Isola della Schiusa e si apre verso la laguna di Grado

Sul Friuli Venezia-Giulia vedi anche:





Una città in 5 foto: Sorrento

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Sorrento è una delle città italiane più famose nel mondo, per la sua posizione su una terrazza a strapiombo sul mare, con falesie alte 47 metri sul livello del mare e per il paesaggio di orti e agrumeti che la circonda, infatti era affollata di turisti anche a fine settembre.
Il centro storico è circondato da mura cinquecentesche a monte e presenta interessanti monumenti come il Duomo, il chiostro di San Francesco, la chiesa di S.Antonino, da non perdere anche il Museo Correale di Terranova, poco fuori dal centro, che ospita una collezione molto completa, con reperti greci e romani trovati in zona, marmi medievali, porcellane, mobili intarsiati di scuola sorrentina, dipinti di paesaggi di soggetto sorrentino della scuola di Posillipo del XVII-XIX secolo.

Il chiostrino trecentesco della chiesa di San Francesco, abbellito da piante e fiori

Da piazza della Vittoria si può ammirare un bel panorama della Marina di San Francesco, il porto e di tutto il Golfo di Napoli con il Vesuvio sullo sfondo

Marina Grande, uno degli scorci più famosi di Sorrento, lungo la quale si può fare una piacevole passeggiata

Il Duomo di Sorrento, la cui costruzione fu terminata nell'XI secolo, ma la facciata fu rifatta in stile neogotico nel 1924, a seguito di una tromba d'aria, che l'aveva irrimediabilmente danneggiata, le due colonne in marmo rosa che sostengono l'arco dell'entrata principale provengono da antichi templi pagani

A poca distanza da Piazza Tasso si trova il Vallone dei Mulini, una valle in cui, fino agli inizi del XX secolo, era attivo un piccolo complesso industriale formato da mulino, segheria e lavatoio pubblico, di cui ora rimangono solo i ruderi, ricoperti di piante

Sulla Campania vedi anche:













Vale il viaggio: Chiesa di San Giacomo (Val Gardena)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Da Santa Cristina Val Gardena è possibile raggiungere, con un cammino di un'oretta percorrendo un facile sentiero in mezzo al bosco, la chiesa di San Giacomo, la più antica della Val Gardena, costruita nel 1181 per iniziativa dei conti Stetteneck.
La chiesa è in posizione isolata in mezzo alla natura ed è circondata da un muro di cinta, che racchiude un piccolo cimitero, affiancata da un campanile cuspidato e ricoperta di affreschi anche all'esterno.

La chiesa sorge in una radura mezzo al bosco, a monte di Ortisei

La chiesa fu costruita in stile romanico, poi rimaneggiata in stile tardogotico nel Seicento

La chiesa con il Sassolungo sullo sfondo

Affreschi sulle pareti esterne 

Lungo il sentiero che porta alla chiesa da Santa Cristina Val Gardena si possono: osservare l'imponente bellezza del massiccio del Sassolungo...

incontrare cervi...

ed ammirare un bel panorama della Val Gardena

Sull'Alto Adige vedi anche:





Copenaghen street art

Alcune opere di street art lungo le strade di Copenaghen


Due murales nei pressi di Christiania




Murales dipinti su 4 palazzi nel quartiere Frederiksberg

Su Copenaghen vedi anche:



Azulejos a Porto (Portogallo)

Girando per le strade del Portogallo è impossibile non notare le numerose decorazioni di piastrelle di ceramica bianche e blu dette azulejos, il cui nome deriva dalla parola araba al-zuleique, che significa piccola pietra liscia e lucidata.
Questo tipo di decorazione divenne tipica nell'architettura portoghese dal XV secolo rimanendo in auge fino ai giorni nostri, andando ad abbellire chiese, conventi, fontane, palazzi, scalinate, giardini ed anche stazioni, con disegni geometrici oppure raffigurazioni a tema religioso come le vite dei santi o a tema profano come favole o eventi relativi alla storia del Portogallo.
A Porto si possono vedere numerosi esempi di quest'arte a partire dal salone d'ingresso della centralissima stazione Sao Bento, per proseguire poi osservando l'esterno dell'Igreja do Carmo, della Capela das Almas, dell'Igreja di Sant'Ildefonso e della Cattedrale.

La Cattedrale è decorata da azulejos raffiguranti angeli che sostengono festoni 

il salone d'ingresso della stazione ferroviaria Sao Bento è decorato completamente da azulejos

La stazione Sao Bento è stata completata nel 1903 e decorata da 20000 piastrelle di azulejos da Jorge Colaço fra 1905 e 1916

Fra i temi rappresentati vi sono processioni religiose..

scene di lavoro...

di vita quotidiana...

ed eventi relativi alla storia del Portogallo

Il pannello in alto raffigura l'entrata a cavallo a Porto di re Joao I e Philippa di Lancaster per celebrare il proprio matrimonio nel 1387, mentre quello in basso la conquista di Ceuta nel 1415 con l'Infante Dom Henrique che soggioga i Mori

Particolare della decorazione esterna dell'Igreja do Carmo, che illustra la leggenda della nascita dell'Ordine delle Carmelitane, opera realizzata nel 1912 da Silvestre Silvestri

la Capela Das Almas con l'esterno completamente decorato da azulejos

i pannelli di azulejos della Capela das Almas furono realizzati dall'artista Eduardo Leite nel 1929, ma seguendo lo stile decorativo del XVIII secolo

gli azulejos della Capela das Almas raffigurano scene della vita dei santi, tra cui la morte di San Francesco ed il martirio di Santa Caterina

La chiesa di Santo Ildefonso, decorata da azulejos che illustrano la vita del santo

Su Porto vedi anche:



Un borgo in 5 foto: Cividale del Friuli

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...

Cividale è una città che ha una lunga storia alle spalle, infatti fu fondata dai Romani ai tempi di Cesare fra 50 e 56 a.C.e gli fu dato il nome di Forum Iulii.
Raggiunse poi il massimo splendore con l'arrivo dei Longobardi e dal 568 d.C. fu capitale del primo ducato italiano di questo popolo, dando così il nome all'intera regione, infatti Friuli deriva proprio da Forum Iulii: in questo periodo nacquero qui importanti personalità come lo storico Paolo Diacono e  dal 737 vi fu trasferita  la sede dei patriarchi di Aquileia, che vi rimasero fino al XIII secolo, quando si trasferirono a Udine.
Cividale conserva importanti tracce del suo glorioso passato, tra cui spicca il Tempietto Longobardo, tanto da essere entrato a far parte dal 2011 dei patrimoni dell'Umanità Unesco, all'interno del sito seriale "i Longobardi in Italia".
Attraverso il suggestivo Ponte del Diavolo, che solca il fiume Natisone, si entra nel centro storico, aggrappato alle rocce che strapiombano sul fiume e caratterizzato da vie acciottolate, tranquille piazzette, chiese con facciate dipinte.

Il Ponte del Diavolo visto dal fiume Natisone: di origine quattrocentesca, il ponte fu fatto saltare nel 1917 per ostacolare l'avanzata austriaca durante la ritirata di Caporetto e fu ricostruito nel 1918. Formato da due arcate alte 20 metri sul livello del fiume, ha il pilone centrale che poggia su una grande roccia, che la leggenda vuole sia stata scagliata dal diavolo in mezzo al fiume

La statua di Giulio Cesare di fronte al Palazzo Comunale e, sullo sfondo, il Duomo di S.Maria Assunta costruito fra 1400 e 1500

le viuzze acciottolate del centro storico

la chiesa dei Ss Pietro e Biagio, con facciata decorata da affreschi cinquecenteschi

Piazza Paolo Diacono, con fontana al centro: vi sorge anche un edificio quattrocentesco, decorato da affreschi, che si dice sia stato eretto sul luogo della casa natale dello storico longobardo Paolo Diacono

Sul Friuli vedi anche: