Mare greco, parte 1

Durante il mio viaggio in Grecia una delle cose che mi ha colpito maggiormente è la bellezza del mare blu sovrastato dal cielo azzurro ed incorniciato da una costa sempre diversa, come dimostrano queste foto

Mare di fronte a Nafplio dall'alto della fortezza di Palamede

Mare di fronte a Nafplio dall'alto della fortezza di Palamede

La baia di Nafplio con una barca all'ancora

Tramonto sul mare a sud di Nafplio

Stradina lungo la costa a sud di Nafplio

Una delle numerose baie che forma la costa a sud di Nafplio

Altro tramonto sul mare a sud di Nafplio

La baia con spiaggetta, ai piedi del promontorio di Capo Sounion, in Attica

Il mare blu di fronte a Capo Sounion

Vedi anche:




Colombia from the air

Filmmaker: Blaze Nowara
Location: Medellín, Cartagena, Playa Blanca
Music: "Vine A Buscarte" by Kels featuring Builes

Una città in 5 foto: Dublino

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...


Dublino è una capitale europea a misura d'uomo, non troppo frenetica e piacevole da visitare, caratterizzata da bellissimi parchi, uno schema urbano ordinato, con alcune architetture di pregio, una vita culturale vivace con musei importanti ed istituzioni storiche come il Trinity College ed intrattenimenti serali da non perdere, soprattutto i pub ed i bar storici, dove la birra Guinness la fa da padrone.

Uno scorcio di Winetavern street, la via a fianco della cattedrale di Christ Church

Temple bar, da cui prende il nome il quartiere più vivace di Dublino, dal fascino vintage, che si estende fra il Trinity College e la Christ Church, caratterizzato da stradine acciottolate, pub, gallerie fotografiche e, quando comincia ad essere sera, è facile imbattersi in improvvisati concerti all'aperto di bravissimi gruppi di musicisti di strada

Il Trinity College è un'oasi di tranquillità al centro di Dublino: è una delle più prestigiose università d'Europa, fondata nel 1592, il cui campus è un capolavoro di architettura e giardini, incorniciati da suggestivi edifici georgiani, costruiti fra XVIII e XIX secolo. All'interno di questo campus si trovano musei, bar, campi da tennis e la Old Library, che contiene il magnifico Book of Kells, un manoscritto miniato fra i più antichi del mondo, per vedere il quale si formano lunghe file di turisti, fin dal mattino

The Spire, è un ago d'acciaio alto 120 metri, che spicca nella lunga e trafficatissima  O'Connell street: ideato dall'architetto Ian Ritchie, nel 2001, è diventato presto uno dei simboli più riconoscibili di Dublino

Il fiume Liffey, divide la parte nord di Dublino dalla parte sud ed è attraversato da numerosi ponti, tra cui il più famoso è l'Ha Penny Bridge (sullo sfondo di questa foto)

Su Dublino e l'Irlanda vedi anche:





Rio de Janeiro dal Pao de Açucar

Il Pao de Açucar (in italiano Pan di Zucchero), è un monolite da cui si può ammirare uno dei più bei panorami di Rio de Janeiro: consigliabile andarci soprattutto al tramonto, con il sole che tramonta alle spalle del Corcovado.
Il collegamento con la cima è garantito da due funivie (chiamate Bondinho), la prima parte da Plaça General Tiburcio, nell'elegante quartiere Urca, e porta fino ai 220 metri del Morro da Urca, dove si può avere un primo panorama sulla Baia di Guanabara, e dove si trovano anche ristoranti e negozi di souvenir, la seconda sale dal Morro da Urca al Pao de Açucar, a 396 metri d'altezza, dalla cui vetta la vista si estende su tutta la città ed in particolare sul Corcovado, Copacabana, la baia di Guanabara, in un meraviglioso insieme di montagne, aree urbane e mare, uno scenario paesaggistico indimenticabile ed  unico al mondo.

Il Morro da Urca con dietro il Pao de Açucar, visti dalla spiaggia di Botafogo

La partenza della prima funivia, che passa sopra Plaça General Tiburcio

il sole inizia a tramontare sulla baia di Guanabara

Tramonto su Rio de Janeiro

tramonto su Rio de Janeiro

La seconda funivia che sale al Pao de Açucar

Si accendono le prime luci su Rio, la Cidade Maravilhosa

Un tramonto rosso fuoco sulla baia di Guanabara

Panorama serale di Urca, Copacabana ed Ipanema dal Pao de Açucar

Su Rio de Janeiro ed il Brasile vedi anche:



Trekking: anello di Monte Acuto da Pian del Nese

Un percorso ad anello molto interessante ed appagante, nelle montagne vicino ad Umbertide, cittadina su cui si aprono splendidi panorami durante l'escursione, un pò faticoso principalmente per la lunghezza, con pendenze solo a tratti molto ripide, comunque ben segnalato, anche se nei tratti di bosco bisogna stare molto attenti a trovare i segnavia bianco rossi.
Il punto più alto che si raggiunge è costituito da due cime, la prima delle quali, Cima Cerchiaia, presenta resti archeologici molto antichi, la seconda, Monte Acuto, è sormontata da una croce di ferro ed offre un panorama a 360°, che spazia su tutte le valli e le colline circostanti ed anche su un pezzettino di Lago Trasimeno.

Per arrivare al punto di partenza dell'itinerario, da Umbertide bisogna prendere la strada provinciale che dalla Badia di Montecorona sale verso Corciano, costeggiando il versante orientale del Monte Acuto, fino al bivio di Ponte Nese, dove si va a destra e si può lasciare la macchina in un piccolo spiazzo erboso pochi metri dopo l'inizio della strada sterrata.

Seguendo questa strada si sale al piccolo gruppo di case di Pian del Nese (347 m), superate le quali si giunge ad un bivio, dove si prende a destra in salita il sentiero n.170b, fino ad arrivare alla chiesetta di Sant'Angelo.

Inizio dell'itinerario a Pian del Nese

Case di Pian del Nese

chiesetta di Sant'Angelo

Il sentiero quindi continua a salire tra querce e ginepri lungo il Fosso della Scannata, arrivando alle case coloniche di Galera (527 m), ai piedi del versante orientale di Monte Acuto.

Bei panorami sulle colline circostanti

fiori lungo il sentiero

In vista delle case coloniche di Galera

Da Galera, ad un bivio si prende il sentiero 170, a destra, che regala i primi splendidi panorami su Umbertide, fino ad arrivare nei pressi dell'abitato di Montacuto, da dove si prosegue, fra vigne ed ulivi, fino ad imboccare un sentiero poco evidente che sale nel bosco.

Bivio Galera: si prosegue verso destra

Si lasciano le case coloniche di Galera, seguendo il sentiero 170 verso nord

primi panorami su Umbertide lungo il sentiero

altro panorama di Umbertide

Il sentiero prosegue in salita fra vigneti ed oliveti

Un bel quadretto con vigne, ulivi, cavalli al pascolo ed Umbertide sullo sfondo.

Il sentiero sale, quindi, in un bosco di carpini e corniolo, (prestare molta attenzione ai segnavia), fino a raggiungere il crinale a Cima Cerchiaia (717 m), dove sorgeva un recinto fortificato di epoca preromana, a pianta ellittica, lungo 45 metri e largo 30 metri, dotato di mura che raggiungevano i 3 metri di spessore, di cui sono ancora visibili i resti archeologici.

Cima Cerchiaia, resti archeologici 

Resti archeologici di Cima Cerchiaia, con Umbertide sullo sfondo

Rovine di recinto fortificato di epoca preromana a Cima Cerchiaia (717 m)

Panorama su Umbertide da Cima Cerchiaia

Da qui si continua a salire, passando per un altro bosco (prestare sempre molta attenzione ai segnavia), fino ad arrivare ad un tratto di pascoli e prati, che precede la cima di Monte Acuto (926 m), dove è posizionata una croce di ferro e si trovano anche i resti di mura a secco di un antico santuario. Dalla vetta si apre uno splendido belvedere a 360° sulla valle del Tevere, sui monti dell'Appennino e su un pezzettino di Lago Trasimeno.

pianta ben radicata nel bosco

Bivio, dove seguire l'indicazione verso M.te Acuto e Piano del Nese (45 minuti alla cima)

Usciti dal bosco si raggiungono questi prati nei pressi della vetta, con cavalli al pascolo

La grande croce di ferro, che sormonta la vetta di Monte Acuto: sullo sfondo Umbertide e la valle del Tevere

Iscrizione ai piedi della croce: "A ricordo dell'Anno Santo e dei caduti in guerra 1915-1918 il popolo di Umbertide eresse"

Panorama da Monte Acuto sull'Eremo di Montecorona, in alto a sinistra, e sull'antico borgo di S.Giuliana, in basso a destra, meta di un altra escursione che ho fatto tempo fa (Un trekking in 5 foto: Montecorona e S.Giuliana)

Panorama di Umbertide da Monte Acuto

Giunto alla meta: stanco ma soddisfatto 

Panorama verso sud-ovest da Monte Acuto, con un pezzettino di Lago Trasimeno, visibile in alto al centro dell'immagine

Da Monte Acuto si riparte verso sud lungo il sentiero 170a, che inizia accanto ad una balaustra, e continua lungo la larga cresta sud, con bei panorami, sempre in discesa, fino a raggiungere, dopo circa un'oretta di tempo, le case di Pian del Nese, dov'era iniziato il percorso.

La discesa lungo la cresta sud di Monte Acuto, sentiero largo e panoramico

Dati tecnici:
Durata dell'escursione: 5 h, con soste nei punti panoramici
dislivello: 640 m
punto più alto: Monte Acuto (926 m)
punto di partenza ed arrivo: Pian del Nese (347 m)

Vedi anche:


Sull'Umbria vedi anche:












Una città in 5 foto: Gubbio

In questa rubrica, attraverso 5 foto, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso: infatti penso che, a volte, con le immagini, si comunicano le proprie emozioni meglio che con mille parole...


La città di Gubbio, situata in posizione molto suggestiva alle falde del Monte Ingino, è ricca di storia, infatti qui sono conservate le Tavole Eugubine, sette tavole bronzee redatte in lingua umbra, risalenti probabilmente al III sec. a.C., mentre al periodo romano risalgono i resti archeologici del Teatro romano e vi sono anche importanti testimonianze del periodo medievale, prima fra tutte il Palazzo dei Consoli.
Gubbio è molto famosa anche per la Corsa dei Ceri, una delle più antiche manifestazioni folcloristiche italiane, che si tiene ogni anno il 15 maggio, durante la quale tre pesanti macchine di legno (Ceri), coronate da tre santi (Sant'Ubaldo, San Giorgio e Sant'Antonio), vengono portate a spalla dai ceraioli (cittadini di Gubbio), lungo le vie della città e fino alla Basilica di Sant'Ubaldo, in cima al Monte Ingino, in una faticosa corsa, senza vincitori, o meglio con un'unico vincitore, la città di Gubbio.

Le arcate del teatro romano di Gubbio, costruito fra 55 e 27 a.C., la cui cavea poteva contenere fino a 6000 persone

Il Palazzo de Consoli si trova in Piazza Grande ed è considerato uno dei più imponenti palazzi pubblici d'Italia: costruito fra 1332 e 1349 dal governo della città, in stile gotico, attualmente ospita il Museo Civico, che custodisce anche le Tavole Eugubine.

Uno scorcio di Gubbio dal Palazzo dei Consoli

Panorama di Gubbio, durante la salita in funivia sul Monte Ingino

I Ceri di Gubbio durante l'anno sono riposti all'interno della basilica di Sant'Ubaldo, sul Monte Ingino: vengono trasferiti in città la prima domenica di maggio ed esposti nel Palazzo dei Consoli, fino al 15 maggio, giorno della Corsa dei Ceri, durante la quale vengono riportati alla Basilica. Dal 1973 i tre Ceri rappresentano anche il simbolo dell' Umbria e sono stilizzati nella bandiera ufficiale della regione.

Sull'Umbria vedi anche: