Bellissimo film-documentario, che ripercorre la vita e la carriera del brasiliano Sebastiao Salgado, forse il più grande fotografo dei nostri tempi: la regia del film è di Wim Wenders e del figlio di Salgado, Juliano.
Ho avuto la fortuna di vedere l'ultima sua mostra Genesis, l'anno scorso al Fotografiska Museet di Stoccolma, e ne sono rimasto particolarmente colpito: questo suo reportage, frutto di un lavoro di 8 anni, ha come tema il nostro pianeta, cercando di sottolineare la necessità di salvaguardarlo, con uno sguardo appassionato su ambienti, animali e tribù di tutti e cinque i continenti, attraverso 245 spettacolari foto rigorosamente in bianco e nero, com'è nel suo stile.
Nel film non si parla solo di Genesis, ma anche delle sue precedenti raccolte, come quella ambientata nella miniera d'oro della Serra Pelada in Brasile, oppure come "Other Americas", riguardante l'America Latina (anni 70), "Sahel", sulla fame in Africa (anni 80), "La mano dell'uomo", un progetto sul lavoro dell'uomo nei settori di base della produzione (uscito nel 1993), Exodus, sulle migrazioni umane, in particolare, quelle nel Ruanda e nella Jugoslavia, durante le guerre (anni 90).
Molto interessante è il progetto Instituto Terra, di cui si parla nel film, che riguarda il territorio della fazenda della famiglia di Salgado, ad Aimores, nel Minas Gerais, che era diventato arido a causa della siccità, ma, in circa 15 anni, con questo progetto, Salgado e sua moglie vi hanno fatto rinascere la foresta pluviale atlantica, piantandovi ben 2 milioni di piante e creando una riserva naturale.
qui il trailer del film
qui due clip del film in cui si parla del suo ultimo lavoro Genesis
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