Viaggio in Brasile parte 1: nel Minas Gerais fra storia, natura ed arte
In questo giugno 2015 ho intrapreso, con una certa emozione, il mio primo viaggio in Sudamerica e, per farlo, ho scelto il Brasile per i tanti spunti interessanti, paesaggistici, sociali, sportivi e storici che offre il paese più grande di questo continente ed anche perchè tutti i brasiliani che mi è capitato di conoscere mi sono sempre stati molto simpatici e, soprattutto perchè ho anche dei parenti, discendenti della sorella della mia bisnonna, che vivono a Campinas, vicino San Paolo ed avevo molto piacere di rivedere quelli fra loro che già avevo conosciuto durante i loro viaggi in Italia e di conoscere per la prima volta anche gli altri membri della loro famiglia.
Il viaggio è stato bellissimo ed affido a questo diario di viaggio le mie impressioni.
10 giugno 2015
Arrivo a Belo Horizonte e visita di Ouro Preto
piazzale davanti alla stazione degli autobus di Belo Horizonte |
Dopo l'atterraggio a Rio de Janeiro con Alitalia, sono salito, dopo qualche ora, su un volo interno della compagnia brasiliana Tam e sono volato verso Belo Horizonte: ho deciso di utilizzare l'aereo per due dei grandi trasferimenti di questo viaggio (il secondo è stato da Belo Horizonte a Campinas con la compagnia aerea Azul), perchè i voli interni sono molto economici, se prenotati in anticipo, si spende solo 10 o 15€ in più rispetto all'autobus ed i tempi sono infinitamente minori, infatti si risparmiano 6 o 7 ore di viaggio. Sono rimasto molto soddisfatto di questa scelta perchè i voli sono stati puntualissimi ed a bordo ti trattano molto bene offrendoti anche da bere e da mangiare gratis, non come alcune compagnie aeree europee low cost, dove, una volta a bordo, i prezzi per acquistare anche solo una bottiglia d'acqua sono piuttosto alti.
io ad Ouro Preto |
Belo Horizonte è una metropoli moderna che, fondata nel 1897, in poco più di 100 anni di storia ha raggiunto la ragguardevole cifra di 2.400.000 abitanti: il centro, dove io avevo l'albergo, è caratterizzato da spaziosi vialoni molto ordinati, inframezzati da grandi piazze qualche bel parco e un buon numero di grattacieli, nel complesso è molto simile alle moderne metropoli europee.
Ouro Preto |
Ouro Preto è forse la più famosa fra le città coloniali del Minas Gerais, che mi hanno sempre affascinato da quando vidi un documentario che ne parlava qualche anno fa, ed ha avuto il suo momento di massimo splendore nel '700, quando grazie alla scoperta di miniere d'oro nel suo territorio diventò la città più ricca del Brasile e forse del Sudamerica, per poi decadere con l'esaurirsi delle riserve auree, ma il suo centro storico si è conservato quasi intatto com'era in quel periodo.
La cittadina non è molto grande, si gira tutta a piedi, con calma, in 2 o 3 ore, ed è formata da strette viuzze in salita o in discesa, impreziosite da chiese barocche bellissime esternamente e con interni dorati preziosissimi caratterizzati anche dalle sculture di Aleijadinho: Ouro Preto è incastonata come una gemma preziosa in mezzo a verdi colline in uno scenario naturale molto bello, che ne rende interessante la visita non solo dal punto di vista storico ma anche paesaggistico.
Ouro Preto |
11 giugno 2015
Parco Inhotim e Belo Horizonte
Il mio secondo giorno nello stato del Minas Gerais decido di dedicarlo alla visita del parco Inhotim, grazie ai suggerimenti di parenti ed amici brasiliani, che me lo hanno caldamente consigliato.
io ad Inhotim |
Il parco si trova a Brumadinho, circa 80 km da Belo Horizonte, e mi ci dirigo in autobus di buon mattino: durante il tragitto noto la periferia di Belo Horizonte, dove predominano baraccopoli e costruzioni fatiscenti, in netto contrasto con il centro pulito e ordinato dove svettano i grattacieli, infatti un'altra cosa che mi ha colpito del Brasile sono le differenze sociali enormi fra poveri e benestanti, che sono molto più accentuate rispetto all'Europa.
Passo anche davanti allo stabilimento Fiat di Betim, che è grandissimo ed ha anche un'uscita della superstrada dedicata, con scritto Fiat.
Inhotim |
Inhotim è allo stesso tempo un giardino botanico ed un museo di arte contemporanea: l'area del parco è molto estesa, tanto che ci sono in vendita speciali biglietti per chi vuole visitarlo con calma in 2 giorni e per spostarsi all'interno di Inhotim ci sono a disposizione dei visitatori anche delle comode macchine elettriche guidate da giovani driver.
Il giardino è spettacolare, con una vegetazione molto variegata e particolare da vedere, soprattutto per un europeo, infatti contiene 4500 specie diverse di piante, di cui 1300 specie di sole palme: ci sono vialetti asfaltati alberati e sentieri in mezzo alla vegetazione, ristorantini, bar, dei laghetti limpidi con ponticelli dove si specchiano le piante, uccelli e qualche scimmietta.
Inhotim |
In mezzo a questo giardino dell'Eden, spuntano qua e là opere di arte contemporanea di famosi artisti: le opere si trovano sia a cielo aperto nella forma di installazioni grandissime o piccole e strane sculture, sia dentro appositi padiglioni coperti, dove si possono trovare opere di tutti i tipi di arte visiva, scultura, fotografia, ed anche installazioni sonore.
Veramente piacevole è stato visitare questo posto, che coniuga natura ed arte in modo perfetto, ringrazio chi me l'ha consigliato, è stato il modo migliore per passare questa bella giornata sotto "l'invernale" sole brasiliano, che purtroppo in questa stagione tramonta presto, intorno alle 17:30, e questo è l'unico punto in comune con l'inverno italiano.
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