Un borgo in 5 foto: Geraci Siculo

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Percorrendo la SS286 nel cuore del Parco delle Madonie s'incontra il borgo medievale di Geraci Siculo, allungato su una cresta rocciosa a 1077 metri d'altitudine: in cima alla rupe si trovano i ruderi del Castello dei Ventimiglia, mentre all'interno del borgo sorge la trecentesca Chiesa Madre nella centrale Piazza del Popolo, dove convergono le strette vie del paese abbellite da vasi di fiori ed iscrizioni con proverbi in dialetto siciliano.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore è la Chiesa Madre di Geraci Siculo, si trova nella centrale Piazza del Popolo, fu edificata a partire dalla metà del XIV Secolo e consacrata nel 1495


i ruderi del Castello dei Ventimiglia si trovano in cima alla rupe raggiungibile da Piazza del Popolo con una strada rettilinea in ripida salita, lungo la quale campeggiano piastrelle con iscrizioni che riportano proverbi siciliani: i Ventimiglia furono una potente famiglia ligure che nel 1255 entrò in possesso della contea di Geraci dominandola per molti secoli

una piazzetta del centro storico abbellita da vasi di fiori

fontana del 1894 in Piazza del Popolo, con due bandiere che testimoniano l'appartenenza di Geraci Siculo all'associazione de "I borghi più belli d'Italia"

nella parte più bassa dell'abitato si trova la chiesa di Santa Maria La Porta, costruita nel 1496

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 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Girovagando nel Parco delle Madonie, dalle Petralie si segue per alcuni km la SS120, finchè ad un certo punto non appare Gangi, le cui casette strette le une alle altre ricoprono i ripidi fianchi di una collina: all'interno del borgo numerose stradine s'intrecciano e s'inerpicano in un bellissimo scenario naturale ed artistico, che racchiude numerosi palazzi signorili e ben diciotto chiese.

il borgo di Gangi che ricopre la collina come un mantello di pietra: Gangi fa parte del circuito de "I Borghi più belli d'Italia" ed è stato proclamato "Borgo dei Borghi" nel 2014 

Uno dei monumenti più rappresentativi di Gangi è la Torre dei Ventimiglia, un' antica torre feudale in stile tardo-gotico, su due piani con eleganti bifore, edificata nel XIV secolo, poi trasformata tra XVI e XVII secolo in torre campanaria dell'adiacente Chiesa Madre di San Nicolò 

dal Belvedere del Duomo di Gangi si apre un bel panorama sui tetti delle case della parte bassa del paese e sulla campagna circostante

le strette stradine del borgo formano numerosi saliscendi e conducono a palazzi signorili ed interessanti chiese, come quella del SS. Salvatore edificata nel '600 con bel campanile sormontato da guglia conica rivestita di piastrelle a colori vivaci e croce in ferro alla sommità

La Fontana del Leone si trova in Piazza del Popolo, accanto al Palazzo Comunale e fu donata alla cittadinanza dal podestà Mocciaro nel 1931, per omaggiare il coraggio mostrato dai gangitani durante la lotta alla mafia rurale negli anni '20

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Un borgo in 5 foto: Isnello

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Isnello è un piccolo borgo nel Parco Naturale Regionale delle Madonie, posto a metà strada fra il mare ed il cuore del Parco, infatti dista 22 km da Cefalù e 23 km da Piano Battaglia, in posizione ideale per visitare tutte le bellezze naturalistiche e storiche del Parco delle Madonie e della costa.
Ho soggiornato in questo borgo molto caratteristico e ben conservato per alcuni giorni e mi è piaciuto molto per la sua atmosfera intima e tranquilla, per le sue stradine strette piene di saliscendi, per le chiese antiche, e per la sua collocazione a ridosso di una grande rupe che sovrasta tutto l'abitato.

Panorama di Isnello dal terrazzo del mio alloggio, con la rupe che sovrasta l'abitato

Panorama di Isnello dalla parte alta del paese, dove si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore

la chiesa di Santa Maria Maggiore, situata nella parte alta del paese a ridosso della rupe, presenta un bel campanile con guglia ricoperta di maioliche colorate

Panorama di Isnello dall'altura dove si trovano i ruderi del Castello, con il retro della chiesa di Santa Maria Maggiore in primo piano

le strette vie del centro di Isnello


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Escursione al Pizzo Carbonara la seconda cima più alta della Sicilia: giro ad anello

 Il Pizzo Carbonara con i suoi 1979 metri d'altezza è la seconda cima più alta della Sicilia dopo l'Etna, situato nel cuore del Parco Naturale Regionale delle Madonie, è raggiungibile con una bella escursione ad anello, non difficile e ben segnalata, seguendo un percorso che alterna tratti su sentiero roccioso e tratti in mezzo al bosco, attraverso un ambiente carsico di origine calcarea, caratterizzato da numerose doline.
In fondo al post troverete un link con la mappa del percorso

la sassosa cima del Pizzo Carbonara (1979 m.)


Si parte da Piano Battaglia, una vasta conca, attraversata da una strada asfaltata, dove si parcheggia in prossimità di un' ampia curva nella parte più orientale del sito: da qui parte uno stradello che s'inoltra nella valle di Zottafonda, un vasto pianoro caratterizzato da un terreno aspro punteggiato da qualche roccia e rada vegetazione, che sale gradualmente fino ad un bel punto panoramico che spazia sulla valle percorsa fino a Piano Battaglia e le montagne circostanti.

la curva della strada di Piano Battaglia da cui parte il sentiero per Pizzo Carbonara

bovini al pascolo

l'ampia valle, attraversando la quale inizia l'escursione

segnavia lungo il percorso

si comincia a salire su terreno punteggiato da rocce e alberelli

punto panoramico sulla valle percorsa 

panoramica sulla valle e le montagne circostanti

Qui il sentiero devia decisamente verso sinistra e si entra per un breve tratto in un bosco, all'interno del quale si può osservare un maestoso acero secolare, quindi si prosegue attraversando Piano della Principessa su terreno roccioso ed ondulato fra doline e rada vegetazione, aggirando ad ovest il Pizzo Antenna o della Principessa (1977 m.).

acero secolare in mezzo al bosco

si prosegue sempre fra rocce e bassa vegetazione

il terreno ondulato dei Piani della Principessa

dolina carsica ai lati del sentiero

Salendo per un ultimo tratto a tornanti fra rocce e faggi nani si guadagna infine la vetta del Pizzo Carbonara (1979 m.), una cresta piuttosto ampia punteggiata di rocce calcaree, da cui si ammira un vasto panorama a 360° sul Parco delle Madonie e quando non c'è foschia lo sguardo giunge fino al Mar Tirreno.

ultimo tratto in salita per raggiungere la vetta di Pizzo Carbonara

cima di Pizzo Carbonara (1979 m.), la seconda più alta della Sicilia dopo l'Etna

panorama dalla cima di Pizzo Carbonara

panorama dalla cima di Pizzo Carbonara

Seguendo i segnavia biancorossi s'inizia la discesa lungo il versante sud-ovest del massiccio, dove s'incontra inizialmente una grande dolina, quindi si prosegue sempre fra rocce calcaree ed alcuni tratti di faggeta, aggirando ad ovest il Pizzo Scalonazzo (1903 m.) e giungendo infine ad incontrare la strada asfaltata di Piano della Battaglia, che si segue a sinistra per 3-400 metri, fino alla curva dove si trova il punto di partenza dell'escursione.

inizio della discesa da Pizzo Carbonara

grande dolina

sentiero che attraversa un aspro terreno di rocce calcaree

uscita da un bosco

ultima parte della discesa con bel panorama sulle montagne circostanti

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Una città in 5 foto: Enna

  In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Situata nel cuore della Sicilia, alta su un colle dalla cima pianeggiante, la città di Enna, con i suoi 931 metri d'altitudine, è il capoluogo di provincia più alto d'Italia: nel suo centro storico ben conservato si trovano numerosi punti d'interesse, relativi a varie epoche, tra cui spiccano la Rocca di Cerere dove nel periodo antico sorgeva un tempio dedicato alla dea, il Castello di Lombardia e la Torre di Federico II, risalenti al Medioevo, il Duomo in cui si fondono vari stili artistici dal gotico al barocco.

Panoramica di Enna, detta anche Belvedere della Sicilia, per la sua posizione elevata al centro dell'isola

Esterno del Castello di Lombardia con la Torre Pisana, la meglio conservata delle 6 torri sveve sopravvissute delle 20 che costituivano la cittadella e la sottostante statua dedicata ad Euno, lo schiavo ribelle, che guidò la rivolta servile contro i Romani, scoppiata ad Enna nel 136 a.C.

Skyline di Enna dalla Rocca di Cerere, uno spuntone roccioso posto nelle vicinanze del castello, dove nell'antichità sorgeva un luogo di culto dedicato alla dea Cerere

la Torre di Federico II, edificio ottagonale, alto 24 metri, che si erge in cima ad una collinetta, in una zona un po' defilata rispetto al centro storico

il centro storico di Enna visto da via S.Leonardo

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Una città in 5 foto: Erice

Vale il viaggio: Castello Manfredonico di Mussomeli

 In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

 A circa 2 km dal paese di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, in una zona collinare della Sicilia centrale, si erge alto su una rupe calcarea, ad un'altitudine di 778 m.s.l.m., il Castello Manfredonico di Mussomeli, edificato nel '300 da Manfredi III Chiaramonte, uno dei più bei castelli della Sicilia, un nido d'aquila che si erge solitario fra le colline, quasi mimetizzandosi con la roccia calcarea su cui è stato costruito.



rampa d'accesso al Castello

primo portale

il castello si erge su una rupe calcarea

cortile interno

interno del castello con panorama sulle colline circostanti

panorama di Mussomeli da una finestra all'interno del Castello

cortile interno da altra angolazione

Cappella del castello dedicata alla Madonna della Catena

cortile interno dall'alto

vista di Mussomeli dalla rampa d'accesso al Castello


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