Agrigento Street Art

 Nel centro storico di Agrigento per gli appassionati di street art è consigliabile fare un giro per via Neve, che si diparte dalla centralissima via Atenea, nei pressi della Chiesa di San Lorenzo al Purgatorio, una stretta via abbellita da scalinate artistiche colorate e murales dipinti su muri e saracinesche.








Anche fuori dal centro storico si trova qualche opera di street art, come, nella foto sottostante, questo murales denso di simbolismi, dipinto sull'intera fiancata di un palazzo, visibile da viale della Vittoria


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Una città in 5 foto: Agrigento

  In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Famosa in tutto il mondo per i grandiosi resti archeologici della Valle dei Templi, retaggio dell'antica Akragas, fondata nel 581 a.C., una visita di Agrigento non è completa se non si presta attenzione anche al centro di origine medievale, che sorge in alto sulla collina soprastante la Valle dei Templi.
Il centro storico è attraversato da una via principale, via Atenea, dalla quale si dipartono tortuose vie in salita e scalinate che permettono di salire fino alla Cattedrale di San Gerlando e ad altre chiese medievali come S.Maria dei Greci, numerose sono anche le opere di street art e le scalinate colorate che abbelliscono i vicoletti  del centro storico 

il fitto agglomerato urbano della città moderna e medievale di Agrigento, visto dalla Valle dei Templi, da cui è separata da un pendio punteggiato di pini ed ulivi

scalinate colorate all'interno del centro storico

Interno della Cattedrale di San Gerlando, in cui spicca il cinquecentesco soffitto ligneo a capriate dipinte

Panorama di Agrigento dai piani superiori della Cattedrale, la vista spazia dai tetti del centro storico medievale fino alla Valle dei Templi e al mare Mediterraneo

Il Giardino del Vescovo, un' oasi di pace situata all'interno del Museo Diocesano, dove riposarsi  all'ombra delle tipiche piante mediterranee

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Vale il viaggio: Scala dei Turchi

Un borgo in 5 foto: Caltabellotta

Una città in 5 foto: Sciacca

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Una città in 5 foto: Marsala

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Vale il viaggio: Scala dei Turchi

 In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Lungo la costa dell'agrigentino, nei pressi di Realmonte, si staglia una bianca scogliera di marna, dalle forme ondulate scolpite nel tempo dall'azione del mare e dei venti, la Scala dei Turchi, uno dei punti più spettacolari della costa siciliana: il nome Scala dei Turchi deriva dalla particolare conformazione a gradoni ondulati della parete rocciosa e dal fatto che nel passato era uno dei punti d'approdo preferiti dai pirati saraceni (impropriamente detti Turchi), durante le loro scorribande per saccheggiare i paesi costieri.
Attualmente ci si può solo avvicinare alla Scala dei Turchi, camminando lungo la spiaggia, ma è severamente vietato salire sulla bianca scogliera, poichè il sito è a rischio idrogeologico e va salvaguardato

versante est dalla spiaggia






versante ovest dalla strada soprastante la scogliera


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Un borgo in 5 foto: Caltabellotta

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso.

Piccolo borgo dell'entroterra siciliano in provincia di Agrigento, Caltabellotta colpisce subito il visitatore per il suo compatto nucleo abitativo che si estende lungo le pendici di una rupe, detta Pizzo di Caltabellotta 
Risalendo le strette e tortuose stradine medievali del paese si arriva nella parte alta del borgo, dove si trova una spianata in cui sorgono i monumenti principali, la Chiesa Madre, fondata dai Normanni ed i resti del Castello, che sorgeva sulla rupe che sovrasta il paese, su cui è possibile salire tramite una scala scavata nella roccia ed arrivati in cima (950 metri d'altitudine) si può ammirare dall'alto un vastissimo panorama.
Il nome Caltabellotta deriva dall'arabo Qal'at ballat che significa Rocca delle Querce ed il borgo è famoso anche per un importante evento storico avvenuto nel 1302, quando qui fu firmata la Pace di Caltabellotta, che pose fine alla guerra dei Vespri Siciliani tra Angioini ed Aragonesi.

il borgo addossato alla rupe

Sul piano della Matrice sorge la Chiesa Madre, di fondazione normanna  

Panorama dalla cima del Pizzo di Caltabellotta: verso ovest si trova un' altra rupe su cui  è incastonato l'Eremo di San Pellegrino

Panorama dalla cima del Pizzo di Caltabellotta: verso est si trova il piano della Matrice con la Chiesa Madre

Panorama dalla cima del Pizzo di Caltabellotta: verso sud si stende ai piedi della rupe il compatto nucleo abitativo del borgo


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 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Secondo comune più popoloso della provincia di Agrigento dopo il capoluogo, la città di Sciacca si sviluppa su tre diversi piani digradanti verso il Mar Mediterraneo, la parte alta dove sorge l'antico quartiere Terravecchia, formato da un intrico di vicoli e stradine e delimitato a nord dalla cinta muraria e dal Castello Luna, il piano intermedio dove si trovano la bellissima alberata Piazza Scandaliato ed i più eleganti edifici religiosi e civili, ed il piano inferiore che digrada fin verso il molo ed il porto.
La città è un importante centro marittimo, tanto che la sua flotta peschereccia di 140 barche è seconda in Sicilia solo a quella di Mazara del Vallo, termale, infatti per tutta l'età antica il suo nome era Terme Selinuntine ed anche artigianale, soprattutto per quel che riguarda la produzione di ceramiche artistiche.

Piazza Scandaliato, centro nevralgico della città, è una bella terrazza con panorama sul mare, impreziosita da altissime palme e dalla chiesa di San Domenico

il porto di Sciacca visto da piazza Scandaliato

Numerose ceramiche artistiche decorano le vie della città

Porta San Salvatore, costruita nel XVI secolo, con belle sculture rinascimentali, è uno degli antichi ingressi che si aprivano lungo la cinta muraria

Il Duomo di Sciacca, fondato nel 1108 e riedificato nel 1656, presenta una bella facciata barocca, ravvivata da statue marmoree cinquecentesche collocate dentro nicchie, scolpite da Antonino e Gian Domenico Gagini

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Vale il viaggio: Isola di Mozia e Saline di Marsala al tramonto

  In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, isole e penisole, aree archeologiche o naturalistiche, piazze, chiese, castelli  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Situata lungo la costa a nord di Marsala la Riserva Naturale dello Stagnone offre un paesaggio naturale di rara bellezza, formato da una laguna di acque basse all'interno della quale si trovano quattro isole, Mozia, Isola Grande, Schola e Santa Maria, mentre lungo la costa si estendono le Saline Ettore e Infersa, uno scenario suggestivo caratterizzato da antichi mulini, cumuli di sale e vasche che assumono varie colorazioni al tramonto.
Fra le isole della laguna quella dalla storia più antica è l'isola di Mozia che ospitò un insediamento punico dall'VIII sec. a.C., i cui resti archeologici furono riportati alla luce da Joseph Whitaker, archeologo inglese, che acquistò l'intera isola ai primi del '900.

Imbarcadero per Mozia

Il Kothon di Mozia, bacino idrico, identificato come piscina sacra connessa con il tempio adiacente

Tempio del Kothon, edificio sacro situato nei pressi della porta sud

Tempio del Kothon, con le isole Egadi sullo sfondo

resti della cosiddetta Casermetta, costruzione forse ad uso militare addossata esternamente alla cinta muraria

Cumuli di sale, vasche e mulini caratterizzano il paesaggio fuori dal tempo delle Saline di Marsala

Saline di Marsala al tramonto:






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  In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Famosa per l'omonimo vino liquoroso e per lo sbarco dei Mille di Garibaldi nel 1860, la città di Marsala presenta un bel centro storico racchiuso da mura cinquecentesche, all'interno del quale si trovano eleganti chiese barocche, mentre poco fuori le mura proprio sul lungomare si può visitare l' interessante Museo Archeologico Baglio Anselmi.
Annesso al museo si trova un vasto Parco Archeologico, che copre l'area dell'antica Lilibeo, città punica e poi romana, sulle cui ceneri è poi nata Marsala, il cui nome attuale deriva dall'appellativo che le fu dato durante la dominazione araba, ovvero Marsa Alì cioè  porto di Alì.

Il Museo Archeologico Baglio Anselmi sorge sul lungomare Boeo all'interno di un antico stabilimento vinicolo sul mare, al suo interno fra i reperti più importanti si può osservare il relitto di una nave cartaginese, probabilmente affondata durante la Prima Guerra Punica nel 241 a.C.

All'interno del vasto Parco Archeologico è stato riportato alla luce il lastricato del Decumano Massimo, asse viario principale della Llibeo romana 

Porta Nuova è una delle due antiche porte d'accesso  rimaste delle quattro originarie che permettevano l'ingresso al centro storico di Marsala: questa porta fu costruita nel 1790, al posto di una precedente costruzione che era pericolante, da questo fatto gli deriva l'appellativo di Porta Nuova

Il Duomo di Marsala presenta  un'imponente facciata in stile barocco, adorna di statue e fiancheggiata da due piccoli campanili

l'ex Chiesa del Purgatorio, altro bell'esempio di architettura in stile barocco nel centro di Marsala

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Mazara del Vallo Street Art

Una città in 5 foto: Erice

Una città in 5 foto: Trapani

Vale il viaggio: Saline di Trapani al tramonto

Vale il viaggio: Selinunte (Area Archeologica)

Vale il viaggio: il Grande Cretto di Gibellina di Alberto Burri

Vale il viaggio: Museo e Monumento del Pianto Romano (Calatafimi)

Vale il viaggio: Segesta (Area Archeologica)

Salita a Monte Monaco da San Vito Lo Capo

Riserva Naturale dello Zingaro: Escursione ad anello tra palme, rocce e mare

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Una città in 5 foto: Erice

 In questa rubrica, attraverso 5 immagini rappresentative, cerco di esprimere, in modo sintetico, ciò che più mi ha colpito, interessato, incuriosito di una città o piccolo borgo che ho visitato o di un viaggio che ho intrapreso

Adagiata sulla cima del Monte San Giuliano a 751 metri d'altitudine, Erice è un borgo medievale molto ben conservato, con una lunga ed interessante storia alle spalle, infatti la sua fondazione si fa risalire all'antico popolo degli Elimi, in seguito durante l'età antica fu roccaforte punica, fino alla conquista Romana, quindi raggiunse il suo periodo di maggiore splendore in epoca medievale, quando, a partire dal XII secolo, i Normanni ne ristrutturarono le mura ed eressero il Castello di Venere, a cui seguì la costruzione, nel XII e XIII secolo, dei principali edifici civili e religiosi, che ancora oggi sono il fiore all'occhiello della città.
Il centro storico di Erice presenta un impianto urbanistico a forma di triangolo ed è circondato da mura antichissime, al suo interno si passeggia fra strette e ripide strade acciottolate, scale e piazzette da cui si aprono bellissimi scorci panoramici su Trapani, le Egadi ed il Monte Cofano.

Le Torri del Balio, ristrutturate a fine '800 e la Torretta Pepoli in basso a sinistra, precedono il Castello di Venere, sullo sfondo

La Chiesa Matrice, eretta nel 1314, è preceduta da un bellissimo pronao aggiunto nel 1426, al suo fianco, isolato, svetta il campanile quadrangolare con bifore gotiche, alto 28 metri, dalla cui piattaforma sommitale si ammira un bellissimo panorama

La Chiesa dell'Addolorata o di Sant'Orsola, con bel giardino antistante, si trova  lungo le mura nei pressi di Porta Spada

Porta Spada è una delle tre porte che si aprono lungo la cinta muraria, antichissime fortificazioni la cui origine si fa risalire al periodo elimo-fenicio-punico

Una delle vie acciottolate di Erice, con la chiesa di San Giuliano sullo sfondo

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