Vale il viaggio: Morgia dei Briganti (Molise)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Nella parte interna del Molise, nel territorio compreso fra i comuni di Salcito, Trivento e Pietracupa ci si può imbattere in strane formazioni rocciose, chiamate Morge, di origine sedimentaria, formatesi in ambiente marino milioni di anni fa.
Tra queste spicca la Morgia dei Briganti, un alto sperone di tufo, la cui superficie è segnata da impronte fossili: questa strana e spettacolare rupe si erge solitaria in mezzo alla campagna in località Pietravalle ed è visibile anche dalla strada che collega Trivento a Pietracupa.
Il nome deriva dal fatto che leggenda vuole che questo posto isolato, in passato, fosse usato come rifugio da fuorilegge e ribelli.



Ai piedi della Morgia dei Briganti sorge un agriturismo

Sul Molise vedi anche:

Trekking 13 Laghi da Prali (Val Germanasca)

L'altopiano dei 13 Laghi offre un paesaggio alpino mozzafiato in cui è possibile compiere un percorso ad anello, che tocca numerosi laghi di origine glaciale, disposti ad una quota compresa fra i 2300 e i 2550 m, in una conca circondata da alte montagne.

Questo paradiso naturale si trova sulle Alpi, in provincia di Torino, e per raggiungerlo bisogna percorrere la Val Germanasca, attraversata dall'omonimo torrente, fino a Ghigo di Prali, dove, se si vuole abbreviare l'escursione, si può usufruire di una seggiovia che, in pochi minuti, superando un dislivello di circa 100 m, porta ai 2520 m di Bric Rond, da dove si apre un bellissimo panorama sull'altopiano e la corona di montagne circostante.

La seggiovia che porta fino a Bric Rond

Qui parte il sentiero che in poco meno di un'ora porta a raggiungere i laghi più grandi, tra cui spiccano il Lago dell'Uomo ed il Lago della Draja, intorno ai quali vi sono anche alcune caserme militari abbandonate, dette Ricoveri Perucchetti, costruite fra '800 e '900 e così chiamate in onore del fondatore del Corpo degli Alpini Giuseppe Domenico Perucchetti.

Il piccolo Lago Primo, in basso a destra

Ricoveri Perucchetti

Lago dell'Uomo (2360 m)

Montagne che si riflettono sul Lago dell'Uomo

Caserme militari abbandonate

Lago della Draja

Lago della Draja

Quindi, seguendo il corso del Rio dei Tredici Laghi, che a valle confluirà nel torrente Germanasca, si raggiunge il Lago Due Gemelli, dalle acque basse e limpidissime

Rio dei 13 Laghi

Lago Due Gemelli

le acque limpide e trasparenti del Lago Due Gemelli

Giochi di riflessi sul Lago Due Gemelli

In questa zona le indicazioni scarseggiano un pò, comunque cercandolo un pò a intuito, si può imboccare il sentiero che porta al Lago Ramella, detto anche Lago dei Cannoni, perchè vi si trovano due fusti di cannoni, usati nel 1940 dall'Artiglieria Italiana, durante una battaglia con i francesi.

Mucche ai pascoli d'alta quota

Lago dei Cannoni, con, in alto a sinistra, uno dei cannoni da cui prende il nome

Lago dei Cannoni (2586 m)

Giochi di riflessi sul Lago dei Cannoni

Il sentiero prosegue percorrendo la cresta di una montagna e regalando un panorama splendido su gran parte della conca dei 13 Laghi, fino ad arrivare a Bric Rond, punto di partenza dell'escursione, dove c'è la seggiovia: a questo punto per tornare a Ghigo di Prali ci sono due opzioni, riprendere la seggiovia, oppure, se si ha tempo e voglia, tornare alle Caserme Militari Perucchetti e da qui prendere il sentiero 204, direzione Miandette, che scende, attraverso i boschi, in un percorso di circa 2 ore, lungo e un pò monotono.

Panorama sulla conca con il lago della Draja e le Caserme Perucchetti

Panorama su Lago dell'Uomo e Lago della Draja

Panorama su Lago dell'Uomo e Lago della Draja

Ritorno a Lago della Draja e caserme Perucchetti, per prendere il sentiero che scende a valle

Dati tecnici:
partenza e arrivo: Ghigo di Prali (seggiovia in località Malzat)

durata: 5 h (salendo con seggiovia e scendendo al ritorno a piedi lungo il sentiero 204)

dislivello: 1000 m circa (percorribili anche con seggiovia)

Sul Piemonte vedi anche:












Olanda street art

Qualche opera di street art fotografata durante il mio viaggio in Olanda

murales nei pressi della stazione di Arnhem

Raffigurazione di una donna che si cala a terra servendosi di un lenzuolo (Waalstraat, Deventer)

Murales in ceramica blu celebrativo della città di Delft (Bonte Ossteg, Delft)

Questi murales in ceramica blu si trovano in una viuzza laterale della piazza principale di Delft

Bellissima pittura tridimensionale che raffigura un'antica via con canale di Delft, in cui mi sono imbattuto in una piazza del centro storico di questa città

Simpatica opera di street art lungo le strade di Rotterdam

Per altre opere di street art segui il link qui sotto:


Sull'Olanda vedi anche:










Rio de Janeiro: Centro e Cinelandia

Centro e Cinelandia sono i quartieri più moderni di Rio de Janeiro, con un buon numero di grattacieli che ospitano uffici, tra i quali comunque spuntano alcune testimonianze architettoniche di un antico e glorioso passato: paradossalmente è maggiormente consigliato visitare questo quartiere durante i giorni feriali, quando sono aperti gli uffici e la zona è molto vivace, piuttosto che nei weekend, quando in giro c'è poca gente, tra cui non mancano numerosi malintenzionati e senzatetto.

Il magnifico Theatro Municipal, costruito nel 1905, si trova in Praça Floriano, nei pressi della fermata Cinelandia della metro

Testimonianze architettoniche del passato nel quartiere Centro, in Rua Sete de Setembro

Chiesa ed edifici antichi in Rua dos Passos, nel quartiere Centro

Il Real Gabinete Portuguese de Leitura è un edificio storico di questo quartiere, edificato nel 1837

Interno del Real Gabinete Portugues de Leitura: questa sala di lettura contiene circa 350000 volumi, molti dei quali risalenti ai secoli XVI, XVII, XVIII

l'Igreja do Ordem Terceira do Carmo si affaccia in una bella piazzetta alberata, con al centro una statua

Su Rio de Janeiro vedi anche:

















Vale il viaggio: Isole Tremiti

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Le Isole Tremiti sono un piccolo arcipelago al largo della costa adriatica fra Puglia e Molise, amministrativamente appartengono alla Puglia, ma sono raggiungibili più comodamente, in poco più di un'ora di navigazione, con il traghetto che parte dal porto di Termoli, in Molise.
Le isole che compongono l'arcipelago sono cinque: San Nicola, San Domino, Capraia, Pianosa, Cretaccio.
San Nicola è l'isola più interessante dal punto di vista dei monumenti, tra cui spicca soprattutto l'Abbazia di Santa Maria a Mare, risalente all'XI secolo.
San Domino è l'isola più grande (2,8 km di lunghezza per 1,7 km di larghezza) ed è caratterizzata soprattutto da insediamenti residenziali e turistici, è ricoperta per buona parte da pineta, con coste in cui si aprono calette molto frequentate dai bagnanti e vi è anche una piccola spiaggia sabbiosa.
Le altre tre isole sono disabitate: Cretaccio è un grande scoglio argilloso, posizionato fra San Domino e San Nicola, Capraia è la seconda per grandezza e vi sorge un faro, mentre Pianosa è la più isolata, poichè dista 20 km dalle altre.
Le isole di San Nicola e San Domino sono facilmente esplorabili in una giornata, dato che sono percorse da facili e panoramici sentieri.

Isola di San Nicola da San Domino

La costa dell'Isola di San Domino

Un albero solitario lungo la costa di San Domino

Grotta delle Viole, lungo la costa di San Domino

Sentiero che attraversa la macchia mediterranea dell'isola di San Domino

Resti archeologici della Cappella dell'Eremita, punto più alto dell'isola di San Domino a quota 116 m.s.l.m.

Panorama dal Colle dell'Eremita (116 m):si può notare la pineta che ricopre l'isola di San Domino e sullo sfondo, a sinistra l'isola Capraia, a destra l'isola San Nicola

L'isola San Nicola è costituita da un altopiano alto circa 75 m.s.l.m., che scende con precipizi e scarpate sul Mare Adriatico

Numerose barche sostano nel tratto di costa fra San Nicola e San Domino, che distano circa 5-10 minuti di navigazione l'una dall'altra

Strane formazioni rocciose dell'isola di Cretaccio

Torre della cerchia muraria dell'isola di San Nicola

Una parte dell'isola di Cretaccio e, sullo sfondo, la costa dell'isola di San Domino, preceduta da un gruppo di formazioni rocciose di forma triangolare dette I Pagliai

Panorama dall'Isola di San Nicola della costa dell'isola di San Domino, ricoperta da pinete, che forma varie insenature

La facciata in pietra bianca della chiesa di Santa Maria a mare, nell'isola di San Nicola

L'isola di Cretaccio ed una parte di costa di San Domino, viste da San Nicola

Barche che galleggiano su acque trasparenti, ai piedi della scoscesa costa dell'isola San Nicola

un bel mix di colori sull'isola San Nicola, fra vegetazione, mare e cielo

Sentiero che percorre il pianoro alle spalle dell'Abbazia di Santa Maria a Mare, caratterizzato da una bassa macchia mediterranea ed alcuni resti archeologici

Cretaccio e San Domino dal'isola San Nicola

Porta di accesso all'Abbazia, affiancata da torrione angioino circolare

Sulla Puglia vedi anche:





Sul Molise vedi anche: