Vale il viaggio: Epidauro (Grecia)

In questa rubrica pongo l’attenzione su luoghi specifici, che ho visitato (laghi, ville, palazzi, musei, montagne, penisole, aree archeologiche, piazze  ecc.) :  di questi posti sono rimasto entusiasta ed ho pensato che era proprio valsa la pena intraprendere il viaggio fatto per scoprirli.

Il sito archeologico di Epidauro si trova nel Peloponneso, a circa 30 km a est di Nafplio, da cui è raggiungibile con l'autobus in 45 minuti.
Anticamente, Epidauro godeva di grande fama in tutto il mondo greco e romano, come luogo di cura, poichè ospitava il santuario di Asclepio, dio della medicina, dove la gente accorreva per farsi curare: intorno al santuario  sorsero un'immensa foresteria per i pellegrini e i pazienti, una sala banchetti e numerose altre strutture, di cui sono visitabili le rovine.
Ogni quattro anni, si svolgevano le Feste Asclepiee, celebrazioni in onore del dio, che prevedevano spettacoli teatrali e manifestazioni sportive, per cui furono costruiti anche uno stadio ed un teatro.
Attualmente l'attrazione principale del sito archeologico è il teatro, perfettamente conservato e dall'acustica perfetta, usato ancora adesso, nei mesi di luglio e agosto, per ospitare rappresentazioni di drammaturgia antica e moderna, durante il Festival di Epidauro.

Il teatro di Epidauro è costruito in pietra calcarea ed i suoi spalti sono in grado di accogliere fino a 14000 spettatori.

Il teatro è stato realizzato nel 350 A.C. su progetto dell'architetto Policleto il Giovane.

Si trova in posizione straordinariamente suggestiva tra colline rivestite di verdi pinete

Il teatro di Epidauro è perfetto per armonia e proporzioni ed è una delle strutture meglio conservate della Grecia classica.

L'acustica del teatro è perfetta: il suono di una moneta lasciata cadere nel proscenio può essere udito anche nel punto più alto degli spalti.

In questo stadio si disputavano le competizioni sportive durante le Feste Asclepiee.

Seduto dove sedevano gli antichi greci: il sito archeologico di Epidauro è patrimonio Unesco dal 1988.

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