Red Zone 15-01-11:Pasta Boys,Ricky l,Unzip Project
Main room:
Ricky l
Pasta Boys(Uovo,Rame,Dino Angioletti)
Accomunati da una grande passione per la musica house, ma soprattutto dal desiderio di utilizzare la pista ballo come luogo di sperimentazione sonora (oltre che di intrattenimento), lavorano insieme dal 1995, muovendosi con disinvoltura, tra citazioni che arrivano dalla disco più classica, sino a lambire il soul, il blues ed il latin jazz. Per loro, insomma, la ‘club culture’ deve riscoprire (e valorizzare) l’essenza veramente ‘black’ della house, avvicinarsi alle radici di questa musica, che sono quelle strettamente connesse con il suono afro americano.
Il jazz ed il soul come esperienza ‘spirituale’, insomma, caratterizza la ‘scrittura’ dei loro dj set e delle loro produzioni, che riescono ad attraversare i linguaggio più vivaci della musica elettronica contemporanea. E’ come se i Pasta Boys offrissero all’ascoltatore la possibilità, irripetibile, di compiere un ‘viaggio nel suono’, che dai suoni sentimentali e rarefatti della house delle origini (Chicago naturalmente), spazia sino a raggiungere il versante minimale della techno (Detroit, ma anche tutta la scena teutonica), la passione della melodia conciliata allo spunto elettronico e tecnologico.
Tutto questa ricchezza sonora, questo esuberante desiderio di ‘azzeramento’ dei confini, sempre più labili, tra gli stili, é la ‘cifra’ che caratterizza anche i loro lavori discografici. L’album ‘Daylight in the Invisible World’ - uscito su Irma Records qualche anno fa - é il frutto di un ‘work in progress’ che ha riversato, nel loro studio di Bologna, esperienze, amori e citazioni assimilate in anni di dj style. Con la collaborazione fattiva di Osunlade (che li ha voluti sulla sua etichetta Yoruba) e della cantante Wunmi, il disco é un racconto, in presa diretta, del versante autenticamente ‘black’ della club culture. Al cd i Pasta Boys sono arrivato dopo una intensa attività produttiva e innumerevoli remix realizzati in collaborazione con i più prestigiosi nomi della scena planetaria. Basterebbe citare il rework di ‘I Love to Love’ di Jody Watley con Roy Ayers, uscito per la prestigiosa Maw Records, o i tanti lavori su Strictly Rhythm ed Nrk o il super successo ‘Soul Heaven, realizzato insieme a Bini&Martini, con il nome di The Goodfellas.
Oppure, giusto per arrivare ai giorni nostri, i remix per Stylophonic, Terry Brooks e il pezzo Joga Bola per la campagna Nike, l’inserimento di due loro tracce nel mix del Fabric da parte di un maestro assoluto come Carl Craig (che già da tempi non sospetti si è innamorato di questo terzetto italiano) o il recente ep Tribute che ha ricevuto moltissimi passaggi radiofonici ed è stato portato in trionfo su Bbc1 da un guru come Pete Tong.
Se il versante discografico li vede occupatissimi – anche per i restyling alla loro label Manocalda – il lato del clubbing non è da meno: oltre alle storiche residenze al Kinki di Bologna e alle Folies De Pigalle (entrambe, per oltre 10 anni!), i Pasta Boys continuano a sedurre con la loro personalissima miscela sonora le più importanti situazioni italiane,dal Mazoom al Fluid, passando per Area City, Red Zone, Kama Kama, Nafoura, Guendalina e tante altre. E’ un periodo talmente importante per il terzetto che anche GQ ha deciso di tributargli un servizio fotografico – realizzato da Fabrizio Ferri – insieme ai più importanti produttori e dj italiani. I Pasta Boys sono entrati nel gotha ed anche dall’estero la cosa è risaputa: ormai le date internazionali, sia come trio che singolarmente, sono all’ordine del giorno e quello che era iniziato come un progetto prettamente italiano, sta sempre più assumendo i contorni di un vero fenomeno mondiale
zone 2:
Unzip Project
Marco e Toni si uniscono nel progetto UNZIP alla fine degli anni Novanta negli studi di Radio K centrale. Dopo i primi passi in radio diventano parte del LED (Link Electronic Department) e quindi djs resident del leggendario LINK, mecca dell'elettronica Bolognese. Qui, affiancando i migliori dj della scena Techno mondiale da Hawtin a Villalobos da Aphex a Jeff Mills, gettano le basi per la loro carriera. Tra i più talentuosi djs italiani, il loro è un mix di sonorità Techno-minimal e nu- house , loop corti e suoni analogici grazie ai quali infiammano le piste da ballo. L’esigenza di avere uno spazio tutto loro dove ricercare e sperimentare nuove sonorità li fa diventare promoter e djs di punta del venerdì bolognese con la serata Playhouse che si svolge al Kindergarten e che in pochi mesi diventa evento di culto e meta dei migliori dj guests del panorama mondiale. Grazie alla serata Playhouse gli UNZIP si mettono in evidenza ed iniziano ad essere conosciuti fuori dal confine nazionale, e invitati in prestigiosi locali come il Bar25 e il Watergate di Berlino o il Barraca di Valencia e ai festival di musica elettronica tra i più importanti della scena europea: l'Electrosplash di Valencia, il Sonar di Barcellona. Numerose anche le collaborazioni italiane. Da ricordare, tra le altre lo Zanzibar Beach di Marina di Ravenna e l’Altavoz di Marghera di cui sono anche organizzatori nella versione Bolognese.
Dal 2009 gli UNZIP diventano djs resident del famoso Cocorico di Riccione nella prestigiosa piramide vero e proprio tempio della musica techno italiana e che li consacra in consolle come una delle piu’ importanti realta’ italiana.
Gli UNZIP sono anche produttori: vanno ricordate la loro uscita su Minisketch e su Tenax Rec., e proprio in questi giorni sta nascendo la loro etichetta collegata alla serata Playhouse@Kindergarten dove stamperanno i loro nuovi lavori.
info liste e tavoli Andrea 3333716363
facebook:Andrea Pantani
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