"l'intensità della vita non si misura con il numero dei respiri,ma in base ai luoghi e ai momenti che ci hanno fatto mancare il fiato"
Discovering the apricot hill
L’uscita è prevista per i primi giorni di Novembre su Technowagon Recordings (www.myspace.com/technowagon)
Technowagon torna per la terza release con un EP composto da Ghianda (Gianmarco Ghiandoni), senza l’intento di farvi ballare nei modi più canonici, ma con la pretesa di colpire il vostro annoiato orecchio con qualcosa di fresco.
Per Ghianda è la prima release che lo vede impegnato da solista. Questo lo ha senz’altro stimolato a curare tutto nel minimo dettaglio.
“Ghianda wants to lead us into his world and tell us something.”
Una bella storia questa release.
“A New Beginning”, traccia dalle influenze leftfield, apre dolcemente l’EP. La ritmica e le sonorità sono curate nel minimo dettaglio. Cresce, e poi si trascina in fondo fluttuando, per farvi entrare nel suo mondo.
Invece “Amnesty On The Moon” è forse la traccia più indirizzata alla pista dell’EP. Unica traccia dell’EP “take-live”, è anch’essa ricca di atmosfera, di cui il pad è sicuramente un elemento fondamentale. Ma all’ingresso del basso, l’effetto del pad forse raddoppia. Traccia che poi evolve continuamente, sorprendendo sempre, arricchita anche dalla voce dello stesso Ghianda.
“Strumming Colours” è un interludio che separa la 3 e 4 traccia. 21 secondi che vanno ad impreziosire l’EP.
E si giunge infine ad “Apricots”. Non molto ben definibile come traccia. Misto fra leftfield ed elettronica è forse l’approssimazione più corretta. Sicuramente da ascoltare per prenderne una più ampia coscienza. Rappresenta forse il colpo di genio vero dell’intera release. Con questa traccia Ghianda vuole probabilmente trasmetterci un messaggio forte e definire un proprio stile che lo caratterizzi. Staremo a vedere.
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