Amsterdam città magica,Awakenings evento top (giugno 2009)

io a spasso per Amsterdam
Dal 25 al 29 giugno sono stato in Olanda per partecipare all' Awakenings festival, ciliegina sulla torta di 5 bellissimi giorni ad Amsterdam, città magica con tante cose da fare e da vedere,(canali, musei, coffe shop, vetrine molto particolari...), e tanti giovani in giro giorno e notte.

Per quel che riguarda il clubbing, giovedi siamo stati al Melkweg, struttura polifunzionale, che avevamo vicinissimo all'albergo, hanno suonato Serge Santiago, un bel set electro-disco e Rex the dog(live), che ha alzato i bpm, mantenendosi comunque sempre su territori electro: locale non pienissimo, ma bella musica

Venerdi sera arriviamo fino alla luminosissima Rembrandtplein e non ci facciamo attirare dalle luci dell' Escape ma decidiamo di entrare nel piccolo club a fianco, lo Studio80, che proponeva una line up migliore.
Amsterdam dalla camera del mio albergo
Il piccolo club si riempe tardi, intorno alle 2, e quindi ci sono pochi intimi a sentire il primo dj, Raymond Hollander (Delsin), che non conoscevo, autore di un ottimo set in cui mescola detroit dub e techno; a seguire l'irlandese Chymera in live set, che conoscevo dalle numerose bellissime produzioni melodiche, ed invece mi stupisce con un live tiratissimo, techno con influenze acid, che trasporta la pista ormai piena al totale delirio, aiutato anche da un ottimo impianto, poi tocca a Benny Rodrigues,  ma visto quello che ci aspetta il giorno seguente, decidiamo di tornare in albergo dopo pochi dischi del suo set.

Sabato mattina è il turno dell'Awakenings: è una bella giornata, qualche nuvola si alterna a sprazzi di gran sole, clima più che accettabile e cosi sarà per tutto il giorno, per fortuna.
Si va a prendere la navetta dalla stazione di Sloterdijk, 5€ a/r, organizzazione perfetta come sempre per questi eventi nel nord-europa, con security a filtrare la gente, dalla stazione fino all'entrata, e poi, cosa che mi ha stupito molto, completamente assente all'interno del festival, ma non si è verificata nessuna rissa o episodio spiacevole, tutta gente amichevole e presa benissimo, in maggioranza olandesi, bellissime ragazze, e tantissima gente, l'evento era sold-out da quasi un mese, comunque la migliore atmosfera che abbia mai riscontrato in un rave-festival estero.
Segar ed io durante l'Awakenings
L'area del festival è immensa, immersa nel verde e circondata da laghetti qua e là, gli stage dove si balla sono 6, due open-air grandissimi, e quattro strutture coperte, della capienza di 5-6000 persone l'una, ottimi visual, laser e impianti, molto bello l'impatto visivo.

Per quel che riguarda la musica, prima di pranzo ci sentiamo Joris Voorn, ed è un bell'iniziare, suona tante delle sue ottime produzioni tra cui il rmx a Robert Babicz-Dark flower e Rejected-Let's go juno (disco che sentirò mettere da almeno altri 3 o 4 dj durante il festival), infine chiude con la sua ultima fatica Sweep the floor.
Poi si cambia sala per ascoltare dj Rolando, che mescola tracce detroit-techno come Robert Hood-Still hear, con cui concluderà il set, a pezzi più recenti, come Len faki-bx3, altra traccia gettonatissima durante il festival.
Awakenings people
Quindi si arriva all'immenso open-air e la colonna sonora del nostro pranzo a base di patatine e hamburger sono Dubfire e Squillace, che fanno minimal un pò fiacca e l'ottimo live di Anton Pieete, molto deep-minimal, con influenze detroit, suoni caldi e di gran classe, adatti per ballare il primo pomeriggio sotto il sole, ormai cocente.
Si torna all'ombra in una delle strutture al coperto per il set di Stacey Pullen, detroit-techno pregevole, uno dei migliori che ho sentito, pubblico carichissimo; quindi un saltino nella sala minimal-house, dove un Mathias Kaden in formissima suona e se la balla alla grande, ed in quella hard-techno per l'ultima parte di Gayle San e Cari Lekebusch, che però non mi entusiasmano troppo, perciò passo nel secondo open-air, dove Paul Ritch, con i suoi bassoni inesorabili, ci fa tremare la terra sotto i piedi.
Si ritorna nella sala x, la migliore secondo me, dove è il turno dell'olandese Secret Cinema, che si esibisce in un live set veramente mostruoso, techno con influenze funk e detroit, ripartenze da sballo, mai una pausa, musica che più carica non si può, il miglior set che ho sentito sabato scorso.
Per il gran finale, le ultime 3 ore, dalle 20 alle 23, i grandi nomi techno non mancano e c'è l'imbarazzo della scelta: partiamo, per motivi nazionalistici, con l'ultima parte del set di Mauro Picotto, un pò altalenante, ma comunque divertente, ed a seguire il live di Technasia e Dosem, che alzano il ritmo.
Awakenings lasershow
Dopo una veloce cenetta con le solite patatine e panino, ci dirigiamo nuovamente nell'area x, dove Ben Sims e Surgeon ne stanno combinando delle belle, gran set il loro, techno ed hardgroove, suoni molto potenti, e qualche chicca old-school, tra cui un rmx di Dhs-House of god.
Per la chiusura optiamo per il barone Dave Clarke, che fa il solito set da maestro caricando il pubblico, accompagnato anche da grandissimi lasershow.

Infine, alle 23 in punto ci avviamo alle navette o pendlebus, che dir si voglia, salutati dai fuochi d'artificio, mentre il festival chiude sulle note di Billie jean di Michael Jackson, suonata da Adam Beyer nell'open-air, come tributo al cantante recentemente scomparso.

1 commento:

Segar ha detto...

Bellissima recensione Andrea! Per me è stata un'esperienza magnifica che spero di rifare in futuro. Un festival estero è tutto un altro mondo eheh!