Diario di viaggio in Asia (parte 5): Bangkok e Ayutthaya (Thailandia)

Giorno 1:
Arrivato a Bangkok, con il veloce skytrain, mi dirigo verso il quartiere Sathorn, dove si trova la guesthouse che ho prenotato: la zona è molto moderna, con larghi vialoni circondati da  svettanti grattacieli, ma la mia sistemazione si trova in una stradina laterale stretta e molto pittoresca, in cui il garage di ogni casa a pranzo e a cena si trasforma in piccolo ristorantino dove vengono cucinati i cibi più svariati, il regno dello street food, come lo è in generale tutta Bangkok. La struttura dove alloggio, The Cube Sathorn Hostel, è molto moderna, aperta da 4 mesi e la ragazza che la gestisce è bravissima e gentilissima, quindi mi sono trovato molto bene.
Per prima cosa parto per un giro a piedi nei dintorni e noto subito il contrasto fra gli alti grattacieli e gli antichi templi tradizionali, imbattendomi anche in un paio di chiese cattoliche, che gestiscono delle scuole, infatti la zona è piena di giovanissimi studenti.
Architetture tradizionali e moderne s'intersecano a Bangkok

Camminando arrivo fino a Chinatown, dove l'attività è frenetica, ai lati delle strade si susseguono bancarelle di cibo una dietro l'altra, che offrono soprattutto noodles, carne, specialità cinesi, ma anche frutta e dolci, e, dopo vari assaggi, arrivo al molo di Tha Ratchawong, dove, per tornare verso la guesthouse, prendo uno dei tanti battelli, che solcano il fiume Chao Praya: questo mezzo è uno dei più comodi per muoversi a Bangkok, soprattutto per andare e tornare dal centro storico, che non è servito da metro e skytrain, essendo anche molto più veloce rispetto a bus, tuk tuk o taxi, perchè evita il traffico che, in alcune ore a Bangkok, è veramente intenso, peccato solo che il servizio dei battelli lungo il fiume sia attivo solo fino alle ore 19 circa.
La frenetica attività di Chinatown
Infine, concludo la serata ammirando dal grande ponte di Saphan Taksin lo spettacolare skyline della Bangkok by night, lungo il fiume Chao Praya.

Impressioni e curiosità:
Ciò che più mi ha colpito di Bangkok, ad un primo impatto, è stata la gran quantità di bancarelle di street food, in pratica, ogni 20 metri, anche nelle zone meno affollate, c'è qualcuno con un banchetto che vende qualcosa da mangiare o da bere, a prezzi modici, che, comunque aumentano un pochino avvicinandosi al centro storico, ogni zona sotto i cavalcavia delle strade è occupata da cucine e ristoranti improvvisati con tavolinetti e seggioline di plastica per gli avventori: visto il gran caldo che faceva, durante il giorno ho apprezzato molto la possibilità di trovare sempre una fetta di cocomero o un succo di melograno fresco a disposizione, ovunque e a prezzo modico.
Bangkok by night sul fiume Chao Praya, verso sud

Bangkok by night sul fiume Chao Praya, verso nord

Giorno 2:
La mia giornata alla scoperta di Bangkok comincia prendendo il battello turistico che, in 30 minuti, al costo di 40 baht (circa 1€), mi porta da Saphan Taksin al molo Tha Maharaj, il più vicino al centro storico di Bangkok, accanto al Palazzo Reale che, purtroppo risulta chiuso alle visite per una qualche manifestazione dedicata al re, comunque ci tornerò in seguito. Quindi proseguo il mio giro visitando il National Museum, il cui ingresso in questi giorni è gratuito per concessione del re: il museo è suddiviso in numerosi padiglioni costruiti secondo i dettami dell'architettura tradizionale ed ospita opere interessantissime, dalle statue antiche alle collezioni di oggetti appartenenti alla famiglia reali, offrendo un panorama completo dell'arte thailandese di tutte le epoche, Una visita approfondita richiede circa 2 ore.
Sculture antiche al National Museum

Padiglioni del National Museum


Quindi mi dirigo verso il Wat Pho, forse il complesso di templi più bello di Bangkok, che si estende in un'area molto vasta, piena di altissimi stupa, all'interno della quale spicca la colossale statua dorata del Buddha Reclinato, lunga 46 metri ed alta 15, ma non è la sola attrazione del Wat Pho, perchè degni di nota sono anche, intorno ai templi, le gallerie porticate che li circondano, in cui trovano posto ben 394 statue di Buddha dorati, che rappresentano tutte le scuole tradizionali della scultura thailandese: in definitiva un complesso magnifico, a cui dedicare una visita di almeno 2 ore, durante la quale venivano anche serviti pasti gratuiti dai monaci ed una bottiglia d'acqua fresca, da ritirare con un tagliandino allegato al biglietto d'entrata.
Statua colossale del Buddha Sdraiato

Buddha dorati

Uscito dal Wat Pho imbocco la via Bamrung Meuang, ai lati della quale sorgono decine di botteghe, ognuna delle quali costruisce ed espone oggetti sacri e statue di Buddha ed altre divinità, di tutte le forme, colori e dimensioni, anche gigantesche: terminata questa via giungo al Tempio della Montagna Dorata, situato in cima ad una collina artificiale, da cui si può ammirare uno spettacolare panorama di Bangkok a 360°.
Bangkok dall'alto

Per passare la serata mi reco in Khao San Road, una via piena di pub, discoteche, molto turistica ed affollata, divertente ma niente di eccezionale, infine torno alla guesthouse, affrontando il traffico bestiale di Bangkok, in un lungo viaggio in tuk tuk , visto che i battelli erano finiti.

Impressioni e curiosità:
Un episodio molto curioso è accaduto nel pomeriggio di questa giornata, infatti, mentre camminavo in un ampio marciapiede ai lati di un vialone a 6 corsie nel centro di Bangkok, trafficatissimo di auto e turisti, ad un certo punto i poliziotti thailandesi intimano a tutti di fermarsi, pedoni ed auto e tutti sono costretti ad obbedire, alcuni turisti più anziani accennano a sedersi in una panchina all'ombra di un albero, ma gli viene intimato di restare in piedi, quindi si aspetta circa 5-10 minuti in un'atmosfera surreale di totale silenzio, mentre fino a pochi secondi prima era il caos più totale fra traffico di auto e gente in movimento. Ad un certo punto cominciano a passare decine di auto rosse del governo, seguite da 3 limousine, che trasportano la famiglia reale e a chiudere il corteo un'altra cinquantina di auto della polizia, per un totale di circa un centinaio di auto, passate le quali il caos ed il traffico ricominciano come prima. Il rispetto che il popolo thailandese nutre per il proprio re l'ho notato anche quando ho visitato il Palazzo Reale, in cui nelle gallerie porticate che circondano il complesso, in un'area a loro riservata, hanno stazionato immobili, per ore, numerosi thailandesi, tutti vestiti di nero a lutto, in omaggio al loro re recentemente scomparso.

Giorno 3:
La giornata inizia visitando il Wat Traimit, un tempio che si trova all'inizio del quartiere di Chinatown, la cui attrazione principale è la Statua del Buddha d'oro, la statua d'oro più grande del mondo, alta 3 metri e situata in cima al tempio, veramente abbagliante.
Buddha d'Oro
Quindi vado alla stazione Hua Lamphong per prendere un treno verso nord, direzione Ayutthaya, l'antica capitale del Siam: il prezzo è ottimo, 15 baht, (0,50€) per fare 80 km, ma il treno, che doveva partire alle 9:30 non partirà fino alle 11:30, finchè non sarà pieno zeppo di gente, con gli ultimi arrivati costretti a fare il viaggio in piedi sui corridoi.
Ayutthaya è stata nominata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, poichè ospita i resti di templi molto antichi, risalenti al periodo d'oro di questa città, che fu capitale del Siam dal 1350 al 1767: il parco storico è situato in una specie d'isola circondata dalle acque del fiume, con barchette che portano da una sponda all'altra per pochi baht, ed alcuni templi sorgono anche fuori dall'isola, le attrazioni principali sono visitabili in una giornata.

Impressioni e curiosità:
Ad Ayutthaya curiosi da osservare sono i numerosi elefanti che girano lungo le vie della città, nei pressi dei templi, trasportando turisti, spero solo che siano trattati bene.


Testa di Buddha fra le radici di un albero cresciuto fra i templi di Ayutthaya

Elefanti per le strade di Ayutthaya

Giorno 4:
Il mio ultimo giorno a Bangkok comincia con la visita del Palazzo Reale, che non è molto economica per gli standard thailandesi (500 baht, circa 12€), ma vale la pena, perchè il complesso occupa un'area molto vasta, occupata da numerosissimi edifici, uno più bello dell'altro, in cui spicca il complesso di templi Wat Phra Kaew, che ospita la piccola ma preziosissima statua del Buddha di Smeraldo. Per la visita di tutto il complesso basta un'ora e mezzo, anche perchè molti palazzi si possono osservare solo dall'esterno.
Wat Phra Kaew

Quindi prendo il battello che percorre i canali e raggiungo così velocemente una fermata dello skytrain che mi porterà a Chatuchak, nella periferia nord della città: qui, ogni sabato e domenica si tiene un mercato considerato fra i più grandi del mondo ed in effetti per girarlo ci vuole qualche ora, in vendita c'è di tutto, artigianato, abbigliamento, arte, accessori, souvenir, ceramiche, oggetti per la casa, qualsiasi tipo di cibo uno possa immaginare, non esistono prezzi ma si contratta su tutto. Nei dintorni si trova un bel parco in cui rilassarsi ed aspettare il tramonto.

Chatuchak Park
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